Volontà - anno I - n.11 - 1 maggio 1947

blicano •(79.542) portando il totale a 74:3.539, cioè al 40% del totale. V'è quindi eh.i si consola della inserzione dei Palli del Laterano nella Costilu· zione dicendo: vedete, "edete? Vediamo. Vediamo uscire anche dalle elezioni siciliane, nella ipotc~i migliore, un Go\'crnelto locale triarchico clcrieo-comunista - un bi~ dd Go"crno di Roma: a meno che i preti decidano che è meglio accordarsi con la parte pili 11cm, cd allora :.1vrcmmo un Governo clcrico-qualunquisla. Lu rliffercnzu, ~ia rispetto all'oggi che rispetto alranienire, è duv, 1 ero poi grau– dc, tale d1e ba~li ad alimentare le illusioni del popolo? Le elezioni :-il.'llianc son la prima prova in campo <lei foderalismo, l'Omc lo intendono i vari :Partiti di Governo che purlano con tanta abboudanz,1 di au1onomie locali. l risuhati delle elezioni sono doppiamente hu:thndi in questo senso. V'è il parados~o del P. C. e della sua .1ppcndice P. S. c·hc ~i :-on ba1tuti ~u un tr,rreno federalista mentre sono partigiani d'uuo Stato fortemente unitario. V'è il paradosso dei monarchici e dei qualunqui~ti i·he ,rnd1'essi lcndono ad uno Slalo centralizzato e partecipano intanto a quc– ~to voto <·he pare realizzi un decentramento d'autoritit. Ma ciò non c;.uwcll,1 il fallo 1·he il popolo di Sicilia, sia pure nel senso pas::-h·o che è implicitQ ncll'.1tto del votare, ha determinata una "hiara l·onfcrma della pos:-ihilità materiale d'au1onomia regionale del Governo. Entro lo Stato unitario imposto dai Savoia sulla gente di\'crsissima cl"[. talia .::i è espressa un 1 idca di federazione di regioni. Ha radici lont;.1nc assai, in C.tttanco ccl a1whe prima. Ma oggi ha dimostrato di poter fuuzio• 11.1rein una regione fra le più arretrate, nel Sud estremo, t·on il fallo 1·1,r– le elezioni per un Go\'Crnetto locale non hanno dato nessuno elci risult~11i f•;ttastrofici d1c in ,·ario sen5o t:inta gente prevedeva. Dicono ora i giornali di destra: posizioni sost,1nzialmente immutate. Ma con ciò !'-tesso sigill;1no I.i \"Ìtalità dcli.i ideu fcdcrnlisla cd il fallimento delle loro uerC' speranzt". :.\·on comandano piì1 ,.::oli i loro padroni in Si<-ilia: è b.ii: .lata quc~ta minima parvenza di t·ompctizione in liberti1 per insediare altri l·:1pi, t·on i quali Ciò~i do, 1 r.rnno cliviclcrc il Potere. Molti ne sar;mno l'icti in questi giorni. ~oi nou sappiamo però dc--i· .::tere dal 11os1ro altcggiamentò c"ritico, dalla nostra funzione di annum·ia– lori d'un il\·vcnire che sia essenzialmente clh,erso dall'oggi, e non :-olo di• \Cl'SO nelle forme. Non posi:.iatno non vedere t·he questo <( federalismo >1- propugnato con !anta passione dai liberali sul ~crio (che son fuo,·i del PL), dai sociali~ti sul ~crio (che son fuori ciel PS), dai repubblir:tni sul scrio frlic purtl'oppo ~0110 ,1ncora d('ntro il PR), dai rnpcrsliti comba11enti di GL (rin– t·hiusi nella fragile gabbia del -PA) - è essenzialmente negatore aud1'c~o delle vere autonomie locali in t·ui soltanto si potrà ,·italmente riorganizzare la noslra ,·ita sociale. Tutti i Partiti di Governo t·he parlano di autonomie loculi ripetono, con pi_ùo .me1.10buoua f~d~, ~ma gnrnde pcrm;ançnte menzogna. Non v·è pos- 2

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