Volontà - anno I - n.7 - 1 gennaio 1947

Pa.rJa.odo di. 005tcu:ire oi ep,.c,c pe,- di,tru=gere. Anche ,sol ten-eno e,conomjco, in cni 1:tQre cl:lC qualche periodo sia di bene&&ere crucente, permane e e'approfondisce uo gre't'e oontra5to. Da una pa.rte lo evi1uppo industriale, le illw;ioni che susci1a, Jc l-0tte che ~i. determinano tra j sindae:iti -Operai e dj capitalisti le volontà di libertà che vie via "i 1>recisan-0e tendono o tndurti in atto. Dall'altra '1.:t paurou condizione ruedia dei con– tadini, 6ia piccoli proprietari die bn1cci.:mti, oggetto di inchi~te ma non cousideral:,I; tlai politicanti :impegnati a costruire per l'Italia l'apparato ,scenico di grande potenu.. Al fine, si giunge ad overe un Governo in cui non v'è più nulla di amministrazione . .enzn più spina dorsale, ad open1 dei oosidetti ,stati6ti libet"nli d:i cui è &imbolo Giolitti. Custodi d'i11tcrCS11i e di sentimenti rewivi i <1uali hanno oon1ruul1lata la nostra liber1~ <:on i bassi oonprornes.;i in cui 5Ì esprimeva la loro incapacità creatiTa e In loro §fìduci1t nel popolo, ed infine la hanno negato e distrutta. Nd popolo l'evoluzione negativa ,si conclude oon l'avvio fuori di verità aei t'osi• detti Parliti, cl~ di"engono isempre più nu1:uerosi e mascherano. con programmi di pa– role sempre meglio definili. la manmnza di vere ...olontà rispeuo 2i. compitj costrulli'"i f>Otenz.iahuente sempre in auo, e la lMo 1>rogressiva &lloralizzazione. Nè 11,i salvano dé!lla degenerazione i Partili ..ocialitS:i. Tuui, -.en1.a di~tinzione, precipitano. Boueghe di dientele, occu1Ktle a servire i loro padroni ir;li agrari gli in<lustriaU la chiOE;a - o èpac.-i di rellorica a giustificazione della perm:me11za di capi avulsi da ogni lavoro pro<lur– rivo :- tulti conducenti l'uomo delb l!lrada od avvertire che per la 6Ua uziono pubblira non ffistcva orma.i pìit altra \'Ìa cl1e il comizio o J'in.,.euiva o la bnrzclleu:i. o 6ola ti– cura la ... iolenza . .Negazione dello tanto -afTerinata den1ocr.uzia. Tao1-0 più grove in, quunto :o.i compito fasciando upparenremenre immutate lt! istituzioni del Risorgimento: oon 1a menzogna vi\':t del re al rentro quale loro custode, con la continuità fonnale delle leggi, vuotale dal contenuto potenziale di libertà che vi a,•evano imme..so gli uomini del loro tempo. Per <1ueste vie riaffiora il sedimento di lazzaronismo lasciato tra noi da lunghe domim1- zioni str:u1iere. Si infiacchisce dov'è anche il residuo d'energ'ie delle lunghe liherù comunali. Si c-0n!erma Lr11 gli :i1aliani il sc:nso della vanitia d'ogni l.avoco ammini,:;tra- 1ivo, Ja 'tiupcrfiuitit di ogni vincolo morale per l'azione politica. V'era pure, naturalmente, chi seguitava a lavorare al di !uori di ques10 <111adro f~t& ma iool'lli e Pcampolini e Bovio e Mala1esti1, Carducci o Crore, Don Boeco e &ll"t·· mini e M;S6arentì, tacendo .cent'altri, '60ll sin1boli che già bastano u tener viva la nostrn lìduci-a in noi sle$i come popolo, nono1113nte tulio. Ma eS& potevano poco, che la guerrn paS68ta o presente o avvenire, assorbiva troppo grande parte delle nostre energie mn1111t• e dello n()!tre poche ricchezze. Al di sollo delle gcandi parole rastav.1no co,,j larghi s1ra1i di popolo arretrato. e,.enza .wole, senza 6trode, senza case, senza dif~ altra e.be la mafia e la camornt contro i tiranni locali, con una agrioohura miserabile, una industria inoapace di vh·ere se non N>n il danaro pubblico. Che !:tre dunque con questa gente e con tut~ le rie cbiu~? In tali modi il procefiso raggiunge iJ '5UOaCDJe, natnralmente negativo, nelJa CTi.i che succede ala guerre del •915:9}8. Nelle aspre competizioni dei gr-06&i ladroni inteflti a di.,.idel"6l la 1Heda noi al,– bia:mo -ritrovato nel '18-19 la reale mi6ura della no61nl pochezza. Nee&uno è 61.:ltoca-par,. di affrontace la eriai. Non il Re, non gli uomini al Governo, non gli uomini dell'oppo– lfi7.fonc al Gov«no. Nessuno neu aletull\ chiara volontà d'avvenire, ~0110 le idee molt~ ed i "i5temi e le belle parole. Cwì il 1919-22 vede la n~1ra società di.;iOlverEi. Tra gli uomini de& Hr.id11, Ml

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