Volontà - anno I - n.7 - 1 gennaio 1947

tutti i citt.adi.nj sarebbero pOS6C6i<>rj comuni delle Ione sociali di produ– ,;ione, di tutto ciò che per l'innanzi era ricchezu ·privata, o lavo,-erebbero tutti secondo le loro capacità, come è loro eguale dovere, e sarebhèro tutti rimunerati ;,, corrispo,u.lenza clel loro lavoro, cOPle è loro eguale diritto? Nessuno di questi ideali è stato raggiw1to iu seno aUa U11-ioric Sovielic•. Se i novanta centesimi della 1,roprietà russ..-. 1 mobiliaro e i,nmobilia:rc, 80110 stati collettivizzati, non per questo i cittadinj russi sono divenuti proprfr•· Lari, dire~ti o indirclti, del.le forze dj produzione o dtUa riccheua del pnt.-sc. Non ne sono divenuti vropdet:ari per lo stesso rmot.ivo, per cu:i nop ne sono ,pii1 pl:'o,prietari gli antichi agricoltori, jndustrj,ali, capitalisti, e cioè perchè unico ed escf·usivo proprietario ne è divenuto Jo Stato, percl1f' reconomia e la propricià dello Stato non si confondono con l'economia e {'on la proprieti, dei sinSoli individui, perchè • gli ex•capitalisti e gli oper-ai ,o,io diveuuti. o sorw rimasti, clei salariati, degli stipeudiari statali. I pro. cossi, gli strumenti, per cui Jo Stato sovietico ha consolidaio e 001.1... ~lid:t tale rcsultato, sono que)U SlCSl3i che imperano nel mondo capitalistico: Ja i:e· parazfonc del JaVor.atore dai suoi 1mczzi di lavoro. il salario, la moneta. La separazione del lavor.ntore dai suoi mezzi, dai. suoi strumerdi di Javoro, era avvenuta nel ,rnondo capitalistico senza violenza; era stata uu portalo automatico della g:rande industria meccanica. che ridaieclc ingenU rupita'Ii; e perciò finisce con lo stabilire la preminenza del ca11itale sul l:1voro individuale. Nel mondo sovietico la cosa è :1vvenulu cgualmeute. ma allraverso metodi drastici: cou la oonfisea, da parie dello St.1LO, di tulle Je forze produttive, di tutti gl'im11ianti industri.ali: con l'assw1zionc del monopolio ciel commercio estero. che impedisce :1i privati l'importazione <li materie prime; col 1uonopolio (o ?1oCmimonopolio)dell'uso t.li talune der· ralc industriali. Ma l'epilogo è stato identico: la {'Onclanna del tworaloré alla condizione di sah;dato o di stipendialo. 1 A tuie resultato hanno concorso, per la parte loro, i due 1ncccanisn 1 i del snlario e della moneta. Salario e moneta eono le due ahre c-hi,1vi del ·se– greto della straordinaria fortuna del capitalismo attraverso i i,c<·oli e del· l"inuncmm <'Ontrarieti, che esso suole tlestare in icno ,alle classi, costrette a soggiacervi. Ognj capitalista, ogni azienda: capitalislicn, o•rr1i Societit rapitaliatica non rimunerano il lavoratore, materiale ·o intelleth~ale, offren– dogli una partecipazione ai beui e ai é;odimenti sociali, pari a quella che <"SSÌ di regola si .sttribuiscono, o neanche dandog"li un compenso esattamente <·orrispondent(" al la,•oro ('Ompiuto, il che vorrebbe dire -alla parte che egli ha avuto ncllJ formazione del valore commerciale delroggetto o degli og• ~citi. d1e egli ha fabbrieali. Essi ,pagano il lavorntorc, la sun (or;.,;:1 di la• voro gi0t·rwlicra con tm quid - il 5"tlario in moneLa -, ohe 11011 sta in ri– spondeu7,a con questi,'ma con altri elcmenli di ,natura diversa: l'abbondanza (o .la <lcficienz,,) s~l rncrcato delle forze di lavoro (gli operai, gli specialisti. i loonici, gli impiegati cce.), con l'urgenza, l'abhond:111i,:-1(o Ja scarscz:;e.:,) della domanda da parte degli imprenditori, con le condizioni finanziarie dell'azienda industriale. con la riqpettiva forza: sinclar-alc e politi<·:1. delle 27

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