Volontà - anno I - n.7 - 1 gennaio 1947

Umanesimo e Anarc-hismo La ,,arola, Unw11esimo, va intesa in modo piÌI htrgo del ~igni'6.cato, che le è generalmente attribuito, di ritorno, filosofico e lctlerario, ::ill'antico. U· rnanesimo è pai:ola che ri.1sst11nc lo spirito de"IRin:iscjrncnto e significa, ao– <·ora e sopratuVo, il culto dell'Uomo preso come lfase di ogni concezione P"tetica, etica e sociologica. L'umanesimo è, sostanziahncnte. definito nella C'elehre formula di Terenzio: <( H.omu'sum: hu.mcmi ni.hil n me alienuni 11111.0 n; ossi<i << Sono uomo, e l)CllSO che niente di (tucl che è umano mi ~i,! cstl'aneo >>. Soltanto chi veda in ogni uon10 l'uomo, soltanto costui è u– manista. L'industriale cupido che nclPoperaio non vede che l'operaio, 1'c– <-onomista che nel produttore 11011 vede che il produttore, il poJitico che nel cittadino nOn vede che l'elettore: ecco dei tipi umani che sono Jont.ani da una concezione umanista della vita sociale. Egualmente Jontani da quella concczionP sono <p1ei rivoluzionari che sul piano C'lassita 1·iproducono lf", g<'.neralizzazioni ,1rbit!";.u-ie che nel campo nazionalisla hanno nome xeno· fobia. li rivoluzionario umanislu è co11~a1>evoledella funzione evolutiva del l)l'Oletari.-1to, ~ con il !Holctariato pcrchè questa classe è oppressa, sfruttalo1 ed ,wvili1a 111,1 11011 cade oe!Pin~enu.itil populist<1 tli attribuire al proletariato 1ulle le virtù e ali~ borghesia lulli i vizi e la stessa borghesia egli com– prende nel suo sogno di umana emancipazione. Pietro Kropotkine diceva: " Lavorando ad abolire la divisione fra padroni e schiavi, noi Javoriamo alla f1•licitù (lef!li uni e degli a.llri, alla fe"licitù d!!ll'umanitù )). L'emancipi.tzione 5ociale slrappa U. bambino povero alla slrada e .3trap1.)a il bambino bene– ,;;tantc alla sua vila di fiore di serra, str: .1p.pa il giovane proletario all'abbn1• limento del fovoro e(·cessi,•o e strappa il giovane signore alle oziose mol– lezze e alle noie corrutlrici, ,<:trappa la donna del popolo alla 1Hccoce veé• chiaia e alb conigliesca foconditi, e ~trappa la dama alle Fanlaslicherie osseS$ionanli che nell'ozio hanno il foro vivaio e sboccano nell'adulterio o ,nel sui(•idio. Ogoi classe ha una propria patologia perchè ogni ambiente SO('ialc ha pro1wi gcm1i corruttori. Vittima delle mancate cure maten1e è il 1laria prècocemeutc caduto nella delinquenza e vittima dell'untuoso ~crvilismo e dei comodi eccessivi è il fiSlio di. papà che si crede lutto le– cito: dalla .<:eduzione della, sarlina allO chèque .falso. Il Jadl'Uncolo e il hancal'Ollicre, la 1>rostituta e fa signora .strangolata dal dameur mondain 11011 sono che a,spetti di un uni~o male, non sono che diverse dissonanze <li un 1u.11ica disarmonia sociale. Gridi: << A morte!·>, la folla proletaria, e l'approvi e 1a in<'iti l'Uu,mmitè (l), contro il borghese omicicla 1 ma noi no. ( 1) Quotitli.-1110 comunii,ta parigino ln.d.r.J, l:l

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