Volontà - anno I - n.6 - 1 dicembre 1946

Dagli asini ài tecnici e on· la corruzione, reale, dei. pHrlamenlari, è la loro inco111pete11za, 110n meno reale, che viene mcssn in rilievo. La riforma dcrrli istituti 1>nrlamcnlari era riforma che, :\lluata con 1,ron– tezz.a roraggima, a~•rcbbc 1>otuto ::.t' non ;1rginare il fos<'ismo to,glicrgl_i quel poco di colorazione rinnovatrice clu~ 1)(:r grande ,,arte dclln g-1oventt1 hor– ;:hesc e piccolo-borghese ru il fascino 1,rinci1,ale. Perfino in Inghilterra, terra sant:1 del parlamentarismo e delle tradi– zioui co~tituzionali, Lloyd Gcorgc a,e,•a composto, nel 1916, il ~uo Mini– i,tero di guerra c0n elementi estranei al Parlamento. cioè con tecnici. La cosa fu chiamata «: una ,n1ova c™tituziouc )) o .addirittura (( una rivoluzione>>. Ma il 3 giugno 1919 la Camera elci Conwni, a stragrande maggioranza, a1>· i>rO\'it\'8 una mozione che, in termini precisi, invil.a,•11 il CoYcrino a prepa· ,·aro un <liscguo di legge per lu coslituzione di una ~cric di P..irlamenti focali bt1bordi11ati alla stessa Camera dei Comuni. Vari .scritlori politici inglesi, e tra 'rucsli '""'clls, sostengono che hisogna_,correggcrc il ParlamentO rinfor– zando in esso l'elemento tecni('o a scapito ciel politico. Tanto l"o11era del controllo c1uan10 quella legislativa dei rnri Parla– me111i t-uropci hanno trovato e lr0\•:u10 tull'ora critici flÌÌ1 o meno ~veri (che, ,,cr noi, sono pili o meno indulf!euti) del parlamentarismo politico .;.ia nel ,•,unpo liberale, :)ia in cp1rllo dcmot·ralico. sia in quello socialista. La prC\'alcnza della burocrazia H:<·nic:t :,ui deputali sia iu Inghihcrra che in Francia e in Italia, tutto que&IO ventilar progetti di rappreseulanze profcs-.ionali, di consigli tecnici non poleva essere uu fenomeno fiuizio, ar– tificioso. Esso era il segno evidente che l'inadeguatezza ,nmminislra:irn e legislativa elci P,nlamtnlo ere.sceva con l"anmenl.ila complcssit:'1 dei 1Hoble– mi intèrnazionali, na.tionali e locali. Jn halia. il Parlamenlo, come istituzione, era in una criei pii1 profonda che- nltro,·e. H 1>arlamenlarc Giustino Fortunato scri,·eV.a, nel 192Q ossia due .n1111 prinw dell'andata tlcl fascismo .al potere: ,,,. t( U11 grido solo io raccolgo, 0Yunc1ue io vact.'t': <e .abbasso i deputali! ». E <Jue~to grido, che sino a ieri soltanto i Jtemici della patrin osa,•a,10 le• Yare, i,j :.lcnd-.; ogni -giorno pili, acquistnndo forza e ,,alorc. assumendo ..tu– torit,'1 e consacrazione politica. Su dieci persone, cinque almeno vi rispon– dono: « il pac~c è stufo dei deput-ati >). Ed è eia rilev.arsi che una si r!Cncrnle e ~>rofonda sfìdm·ia. 11011 surge,·a da :.eandali parlamentari, cssentlo 1 nel suo insieme, la Cumern italiana meno i>anamisl.a <li <Jnella di Fr:111cia e di ,1hri paesi. La sfiducia era r·ivolta pat·· 1icola~mCt1te .alla competenza pnrlnmenlare. 25

RkJQdWJsaXNoZXIy