La Voce - anno II - n. 46 - 27 ottobre 1910

424 LA VOCE ioliJ impiegano i ricoverati del .Rifu.g-io, i quali fabbricano cavallHcci, ma1111equi11s, bambole, car– rozzelle per bambini, oggetti di cartoleria etc. etc.! Ecco dunque procurato il lavoro. ì\la per pa– gar l'affitto e per mantenere i giovaneni finchè non possono procurarsi da vivtre occorron de– nari : e denari ce ne sono pochi : il primo bi– lancio (comprese le 1000 lire del ì\linistero) è di lire 2353,75. Se il giudice ~lajetti avesse aspet– tato cli poter costituire una rendita, il !Nfugio non esisterebbe ancora. Invece egli volle aprirlo subito 1 non soltanto, ma poco dopo averlo aperto gli accadde un fallo che gli fece sentir la neces– sità di svilupparne le funzioni. Una sera si pre– sentò al ~lajetti un discolo, domandando rico– vero. Egli lo pregò di tornare la mattina se• guente: quegli andò a passar la notte in una locandaccia, e la mattina dopo non tornò più : la malavita l'aveva avvinghiato di nuovo. D'al• 1ora in poi il fondatore stabilì che il Rifugio fosse aperto a tutti i minorenni, 11011 ai soli li– berati dal carcere: a qualunque ora, cli giorno e di notte 1 a chi bussa .viene aperto. Credo di aver detto abbastanza. La Voce è scritta, letta, è diffusa dn gio,•ani desiderosi di sperare e di operar bene. Addito alla loro atten– zione il Rifugio l\'lajetti e son sicuro che Faiu– teranno. ln qual modo? Lasciamo che ce lo dica il fondatore stesso : << Non occ.orre sacrifizio alcuno: chi non può « mandarmi la lira, rni favorisca abiti smessi, « biancheria 1 scarpe, vestimenta, panni usati. « Servitevi dei miei piccoli operai per i vostri « biglietti da visita, carta intestata, vimini, bam– « bole ecc. Cosi io potrò aggiungere tutte le « altre lavorazioni, utili e dilettevoli insieme, ad « affezionare al lavoro, sin dal principio, e a « questa casa, il minorenne ozioso, vagabondo, « sperduto. » DINO PRO\"ENZAL. La nuova sventura del Mezzogiorno è grave; ma non lo è tanto in sè, quanto per le condizioni generali del! 'organismo sul quale si abbatte. Che cosa sarebbe, se fosse avvenuta qualche centi– naio di chilometri più a settentrione? Sarebbe una cosa assolutamente cli\'ersa. Pochi mesi sono, in una zona ricca e lavoratrice presso i\lilano, avvenne, sia pure in minor proporzioni, un di– sastro simile. i\la non eran passati due giorni che tutto era ritornato allo stato normale : quella zona aveva riserve di uomini, di capitale, di ca– rattere. Natura cieca. D'accordo! Ma uomini, ma ita– liani ancora più ciechi. Appena ora ci si comin– cia ad accorgere che il mezzogiorno non è un paese benedetto dal cielo; appena ora si comin– cia a capire che gli unici che abbian fatto del bene a quella terra, sono stati gli eroici emi– granti, compiendo una silenziosa rivoluzione eco– nomica1 che ormai nulla potrà fermare. A Milano uno dei meridionali più caldi di cuore, più chiari d' intelletto, più sicuri nel pre– sentare i rimedi, ha tentato invano di ridare un c6ntenuto di idealismo a un partito vecchio in– nanzi tempo, col proporre il suffragio universale che avrebbe condotto nell'orbita dell'attività po– litica la parte più sana, seria, forte dei meri– dionali. Il discorso di Gaetano Salvemini non era, forse, un discorso socialista. Per chi vive fuori del partito socialista, esso era soltanto un di– scorso itali~no, per il quale all'Italia appariva impossibile guardare di là dai propri confini se prima non s'era abbandonato il generale menim– pipismo e risollevata a vita morale e materiale più degna, metà della nazione. Quest'opera non sarà compiuta dai partiti. È probabile che sarà compiuta fuori dei partiti. È gperabile che sia coml?iuta contro i partiti. Ad essa de\'e tendere il nostro pensiero tutte le ,·olte che una sventura, che paia materiale, pe– serà sul mezzogiorno. Le nazioni che si rispettano sanno mutare le sventure in lezioni : come i grandi uomini si nutrono e si rafforzano con gli stenti e con le disgrazie, fino al giorno che le dominano e si impongono alla fortuna. g. pr. Turluplneldescolastica. Firenze, 22 Ottobre 1910. (ma conscgn.1t.i il 2.J. alle ore r s ! N. d. R.) Egregio Signore, certamente il ritardo di alcuni giorni a risponderle mi costituisce in colpa, onde non esito a farne onorevole ammenda. Ho anche avuto il torto di non pensare che mi sa– rei trovato dinnanzi a un giudice cosi severo! - Ma, tutto considerato, non panni di aver çommesso cosi grave delitto da meritare il bia– simo ch'ella ha voluto infliggermi e che, perciò, le restituisco tale e quale. Ed ecco la mia risposta : ella mi troverà, quando le piaccia, nel mio ufficio, dove son uso a passare parecchie ore della giornata, e cioè dalle 10 1 se non prima 1 alle 19, meno quel po, di tempo che mi occorre per i I pasto meri· diano. E sarò lietissimo cli riceverla, ma1 come ac• cennai nella precedente letlera, senza la com– pagnia di persone, alle quali non ho il dovere e non sento alcun bisogno di fare, almeno per mia parte, ulteriori comunicazioni. E, come vede, non mi sgon1enta la dichiara– zione da lei fatta di simpatia per la causa soste– nuta dal rappresentante la c :i.sa editrice Sandron, simp?.tia la quale potrebbe rendere o far parere men che sereno il !iUO giudizio. I lo l'onore di confermarnH::le dev.mo E. A.\IBR0SI0. Firenze, ~; Ottobre 1910. Egregio si'guor p1~ovveditore 1 Certamente, invece, il ritardo di undici giorni a rispondere in un funzionario che, come lei ha la bontà di farci sapere, occupa poco tempo nel pasto meridiano, significa delle due co~e l'una: o che questo funzionario ha un criterio assai er– roneo cli quel che sia l'avere oflerto spiegazioni a un pubblico critico, o che il medesimo funzio– nario in quegli undici giorni è anclat~ a cercare qualche toppa ai buchi denunziati e non rime– diabili li per li. Il biasimo in un caso resta, nell'altro si raddoppia. Quanto poi al volermi ricevere, ma evitando 1111 contradittorio imbarazzante, si capisce e non c'è bisogno di commento. \'errò dunque a tro– varla da solo, quando lei vorrà fissare, inten– dendo bene che io verrò soltanto a prender nota dei chiarimenti che lei si è offerto di darmi. Quanto ai miei giudizi, non tema: la simpatia per il rappresentante d'una casa editrice, presso la quale non pubblico testi scolastici (mentre invece ... c 1 intendiamo!) è soltanto simpatia per chi vuole la libertà dei maestri (che la legge garantisce, fosse a11c/Je quella d'uno solo) rispet• tata scrupolosamente anzi che messa sotto i piedi cli chi n'lrn. interesse con scuse prive cl'o• gni valore legale, logico, pratico. Ho l'onore di dirmi devotissimo GIUSEPPE PREZ?.OLJNI. Paghiamo i debiti. -· In un volume or ora uscito mi vedo ringraziato di notizie bibliografiche for– nite al traduttore (F. PAULSEN: /11iroduzio11eaL/a filosofia, traci. dal doll. L. Gentilini, pag. XVI). Ora questi ringraziamenti non mi spettano ; essi spettano all'amico nostro Pietro Zanfrognini, che volenteroso e modesto ci aiuta in questo lavoro. È UTILE SAPERE : 1) che abbia/li.o speditoil contoa. librn.ie a– mici che ebbero il voln/11.e del SAL\"EMl)II: Il ministro della Mala vita cou fallura commercialeaperta che ha diritto d'essereaffmucata come stampa (cwt. 2), e che q11i11di, se multata, va respinta. Il restosi capisceda se. 2) che per i Quadernidella "Voce ,, bisogna rivolgersi unicamente alla « Casa Editrice Italimia > Firmz.e. J) che i rivenditori di Alessandria.,Rovigo, Macerata.,si so110 rii/I.essi n regola.e con– tinueremo loro la. spedizione fino a.che11011 ricadra11110 in peccato. 4) che ma.udiLire due per la tesseradi ade– rente chi vuol partecipa.real Convegno per la questione sessuale pressola. Bibllo• teca Filosofica, Piazza Do11atello, 5 Fùwz.e. Per L. 4,60 spedite alla nostra Am– ministrazione si riceverà un pacco conte– nente: 1) SALVEMINI G. · Il Ministro della Mala vita . Lire 1,50 2) ARDENGO SOFFICI - Il caso Me– dardo Rosso e l'impressionismo (con 20 illustrazioni) 2,50 3) 5 copie dell'opuscolo del Se!!. Pro FoA: Igiene fisica e morale dei giovani . 1,00 4) 5 copie dell'opuscolo: Un gruppo di seminaristi, L_asalvezza è in noi. 5) Un Catalogo della Prima Mostra Italiana dell'Impressionismo e di Medardo Rosso 0,50 6) 5 numeri arretrati di saggio della Voce . 0,50 7) TH. NEAL · Studi di letteratura e d'arte, ed. A1arzocco · 2,00 cioè tanti libri per un valore di L. 8,00. ~.,~.,...,,...,,..,- Telefono dena·vocE 28-30 ~~~ GIUSEPPE PREZZOLIN[, iJirettore. ANGIOLO G!OVANNOZZI, g-erenle-respo11.sabile. Plren,e - Stab. Tip. Aldino, VI• de' R-.oal, 11• Tel. 8-85. Bibloteca Gino Bianco FRANCESCO PERRELLA, Editore NAPOLI PUBBLICAZIONI SCOLASTICHE PELLIZZARI ACHILLE. - Su la vetta. Pagine d'arte e di vita, scelte e annotate per uso delle scuole secondarie inferiori: ginnasiali, tec~iche e complementari. Seconda edizione riveduta e accresciuta. Un volume d, 950 pagrne . L. 3.00 Dai secoli. Pagine d'arte e di vita, scelte ed annotate per uso_ dei ginnasi su– periori, degli istituti tecnici e delle scuole normali e commerc1al1. Un volume di 950 pagine . . . . . . . . . . • . . . . . . • . . L. 3.50 NlA.RUFFI GlOACJHNO. - Grammatica della lingua italiana ad uso delJe scuole secondarie. Un volume di 280 pagine . . . . . . . . . . . L. 2.00 ALFIERI VrrrORlO. - Vita scritta da esso, con note di Emilio Bertana, indici e illustrazioni grafiche. Un volume di circa 350 pagine . _L. 2._00 MANZONl ALESSANDRO. - Liriche dichiarate per uso delle scuole da G10achrno Brognoligo. Un volume d'oltre 100 pagine. L. 1.00 RAMORINO FELICE. - Fedro, Cornelio, Cicerone, Eutropio. Brani scelti ed annotati per uso della 2." classe ginnasiale. Un vol. di oltre 200 pagine L. 1.75 CANILLI CAlU,O. - Cesare, Curzio, Rufo, Cicerone, Catullo, Tibullo, Pro– perzio, Ovidio. Opere scelte e commentate per uso della 3.' classe _ginna– siale, arricchite d'un trattato di prosodia e metrica e di un vocabolario. Un volume di 520 pagine . . . . . . . . . • . . . . • L. 3.00 CAGGESE ROMOLO. - Storia del commercio ad uso delle scuole di commercio e delJe persone colte. Un volume di oltre 300 pagine. . L. 2.50 Casa Editrice R. CARABBA LANCIANO CULTUNA DELL'ANIMA COLLEZIONE DI LIBRETTI FILOSOFICI DIRETTA DA G. PAPINI o"~l v-ol.u.me dl otre, ::t.. paa;z:lne 1'50 - L. 1900 Volumi pubblicali: r. AktSTOTELE. IL PRIMO LIBRO DELLA METAFISICA. Saggio di traduzione dal greco di G. V. con no– tizie su Aristotele e le opere sue. 2. GALILEOGALILEI.PENSIERI. Frammenti filosofici scelti e ordinati d:t G Papini 3. ARTUROSc110PENIIAUER. LA FILOSOFIADELLEUNIVERSITÀ.Traduzione dal tedesco con introduzione di G. Papici e un'appendice di G. Vailati 4. fauuo BouTROUX LA NATURAE LO SPIRITO e altri saggi. Traduzione dal francese con introduzione di G. Papini e un'appendice bibliografica. 5. PAOLOSARPJ.SCRITTI FILOSOFICIINEDITI (Pensieri - L'arte di bm pensare). Tratti da un manoscritto della Marciana a cura di G. Papini. 6. loHNATHAN Sw1FT LIBELLI. Tradotti dall'inglese con introduzione e note da G. Prezzolini. 7. t"RANCESCO Gu1cc1ARDINIRICORDIPOLITICIE CIVILI. Edizione completa a cura di G Papini. 8. ENRICOBERGSONLAFILOSOFIADELL'INTUIZIONE. Introduzione alla Metafisica ed estratti di altre opere a cura di G. P:1pini. 9. SoRENK1ERKEGAARD. IN VINOVERITAScon l'aggiunta del Più infelice e Diapsalmala. Traduzione dal- l'originale danese e introduzione di Knud Fcrlov. 10. UGO FoscoLo. IL TOMODELL'IO seguito dal Didimo Chierico a cura di Ardengo Soffici. I t. P. B. SJJELLEY. LA DIFESADELLAPOESIA.Traduzione dall'inglese di E. C. con una introduzione analitica. 12. NtccoLò MACHIAVELLI. PENSIERISUOLIUOMINIscelti da tutte le sue opere e ordinati da G. Papini. 13. PIETROVERRI.DISCORSOSULL'INDOLEDEL PIACERE E Dbl DOLORE.Introduzione e bibliografia a cura di G. Papini. 14. W1LLJA"jAMES.SAGGIPRAO,\IA TISTI. Con prefazione e bibliografia a cura di G. Papini. 1 S· FRANCESCO ACRI. LE COSEMIGLIORI.A cura di Luigi Ambrosini. IN VENDITA PRESSO I PRINCIPALI LIBRAI E " LA VOCE ,, Editori GIUS. LATERZA & FIGLI Bari Sono usciti i primi quaffro volun,i degll SCRITTORI D'ITALIA (Grande collezione che si comporràdi circa 600 volumi) Formato 8. 0 In carta a mano. Lirici marinisti a cura di BENEDETTO CROCE . BANDELLO M. · Le Novelle, voi. I a cura di G. BROGNOLIGO GOZZI C. - 1llen1orie ùmlili, voi. I ;t, cura cli G. PREZZOLTNI DELLA PORTA G. B. - Le Commedie, voi. I a cura di V. SPA"PANATO. 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