La Voce - anno II - n. 36- 18 agosto 1910

380 bali-;tici nrn.nifestoni, do,·rebh'esser di molto ri• dotta e sarei desideroso di cono-..cere cosa ne pensa il nostro Sah-emini. Sarebbe lèmpo di pro,•arc con fatti e con do– cumenti questa tanto strombazzata iniziati\'a pa– trioltica perchè, con tutta la buona volo11t;'1 dal 31 al ;o 11011mi riesce di tro\'ar, neanche' col lumicino, le gesta gloriose della ;\lassoneria. ;\lau;i11i pensò di servirsene per il s110dispe– rnto te11tati\'o repuhblic;rno 1 come pensò cli :--er– , irsi della sinistra democratica (egli :u1tiparla– mentare) e dei genernli dell'esercito che avevano fid11ri a in lui, 1m, la conobbe come un orga– nismo equiv9.co che accoglieva uomini cli ogni fede politicn, c ome fa oggi sotto il bandicrone dcli' anticlericalismo. Cito a ripro,·rt una sua lettera inedita, diretw a Federigo Campanella, probabilmente del 12 giu,.tno 1869. « C. F. « I lo la tua ciel 4 ». « Per fan• ottimo uu re l'Olli.'Ù'II disfarlo, di– ceva quel valentuomo cl'Alfieri checomincian11110, in qualità cli romantici, per combattere, ma che og){i è un po' troppo dimenticato dagli italiani. Cosi dico io della '.\lass., e ammiro clan·ero Garib. e compagni. Dubito assai del suo andart a presiedere l'adunanza». .. I.a ;\lassoncria accettando da anni e anni ogni uomo senza dichiarazioni cl 1 opinioni poli– liche, s'è fatta assolutamente inutile a ogni scopo na.donale. Per farne qualcosa, bisognerebbe prima 1111amisura di eliminazione, una revisione delle file; poi una formula nazionale e politic" per l'iniziazione. Or tutto questo mirn alla tra– ~formazione della ;\lassoneria in una società po– litica come 11 Alleanza Repubblicana! E questo 11011 l'otterranno nè i pochi amici di Gcnov,1, nè altri. 0eit inteso che la '.\lassoneria pretendendo avere per base la fratellanza umana e c1uesta fr:nellanza non potendo tri0nfare se 11011 con I 'a– bolizione di ogni auto: ità ereditaria ecc., la '.\las– soneria italiana dovrebbe logicamente comin– ciare per realizzare la fratellanza in halia e farsi quindi repubblicana ; ma quando mai gli uomini di oggidì sono logici ? » « Disperando dunque cli questa trasformazione, l'unica cosa che potrebbe tentarsi, profittando di un momento d'entusiasmo, potrebb' essere una colletta per l'emancipazione cli Rom:,, che la riunione decreterebbe per tùtte le Logge. \"ecli se è possibile tentarla, e sugg.eriscila ». Era questo il pensiero di ì\lazzini : che la )las– sont.:ria fosse buona - llltt'a\ più ! - per una colle11a. .\d og-11imodo ai giorni nostri essa arriva a cose: fatte, col suo vestito c1·ar1ecchi110 1 fresca e affamata a dividersi la torta. PIEKO j.\lllEK Curissimo J)n•:;:,o/iui. il prot. Fernando Agno– leui, a proposito ciel titolo da Lei posto ad una mia lettera pubblicata nella l'ou, aecusa Lei di. ... metodo storico. I..' accusa è certamente gr:we, 111a piace veder rhe al meno Ella t: così imparliale da pubblicar le lettere di chi col me– todo storico ha pochissima famigliarità. Infatti, ecco che cosa scri\'e il prof. :\gnoletti : « At Provenza/ so11capitate in terra di cafoni avt•t.•u– ture 01•e 11alurat1111.·11le so11 prolagouisli i cafoni t! lui .... J\'011 c',•11/rauè Cristo nè la masso,u·ria, ,·'eulra la cafoneria, doè quella ma11ca11::adi ro– rag,:-io, di senso d'onore, d'idee rh,ili e di ri– spetto " s,) stessi elle è propria oggi dei 1101,auta r,•11/esimidei meridionali •. Ora tutte queste cortesi espressioni rovesciate addosso ai 111ericlionali 1 a proposito di una let– tera che de111111ziavala stoltezza di un giovane meridionale e rivelava la colpa be11 più g-r:we. del direttore della Scuola Tecnica di. ... X I tutte que– ste espressioni sembrano un po 1 •••• ingiustificate. Circa la mauran::a di coragJrio dei meridionali, io cl1e debbo la vita mia e della mia famiglia a dne giovani siciliani i quali affrontaron la morte per salvare noi, avrei parecchio eia rispondere. ~la mi contento di fare una sola os~ervazione. ~len– ire parecchi nomini di questo turpe i\lezzogiorno (noto fra tutti il Croce) hanno lodato la mia de– nunzia, parecchie persone (e conservo le loro lettere) mi hanno scritto deplorando che io abbia messo in piazza una questione che fa poco onore alla ~cuoia : sarà un caso, ma coloro che mi hanno scritto sono del nord o del centro e si dichinrano massoni, o svegli o dormienti. Quanto al direttore della scuola tecnica cli X (lo vuol proprio sapere il prof. Agnoletti ?) e tanto mericlio11ale che ~ nato .... a i\loclen:i. Salutandola cordialme11te 1 caro Prezzolini, mi confermo il suo 1)1:-.0 PKO\"E!'\'lAJ •. )l'Apoli, 11. \'lll 910, La retorica contro Roma. ((1ro l'n:::oliui, \·edo che ritorni alla c;rica contro Roma con l"on<.sta convinzione di sOl\'art.· la patria: cd io, pur senza farti il torto di pi• gliart: alla lt:ttera u nto quel lo che hai scritto {se ti credessi capace cli p ens.ue sul serio che « Roma rappresentn la causa fondann:ntale ùi o~ni nostra deticie111.a cconomic:t. morale e ~entimentale » dovrei concludere che tu hai il cervello piccolo), credo utile rammentarti l 1 opportunità di non ol• trepassare quel segno oltre il quale un rivoletto di \'erità si a11nrga in un pantano di retorica nau'teal>onda. Chè tale è la retorica contro Roma. ~on e' è bisogno eh' io ti rammenti che non sono un ammiratore della capitale italiana. Sono costretto :'l \'e~etan·i da molti :umi, ma non ho tratto nemmeno 11110 dei tanti \·antag-gi preda– tori o parassiteschi che tn ti sforzi di raccogliere - in bella enu111<.:razione; :;ento anzi, come un'op• pressione di ogni ora, tutto il peso inerte di questo :1ggregato malsano cli ,._i-entesenza \il:l propria e sen1.a potenza di iniziativa e di crea– zione ; t: s('gnerò con la pietra bianca il giorno in cui potrò ccs:;are di agonizzare qui per \'Ì\"ere ahrO\'e: poicht. - non ti offenda l'immodesto paragone - io preferisco come Achille cl'esser l'ultimo straccione in terra di \·h·i piuttostocht il p:-imo fra gli eroi in terra di morti. )la eletto ciò mettiamo le cose a posto. La \'erit:ì è questa: Roma 11011 è già la caus,1 della .: nostra deficienza economica, rnorale e sentimentale»; essa ne è semplicemente la con– seguenza.. L' Italia può a111oros:rn1ente contem– plart~ nello l:;pecchio di Roma la propria imma– )!inc, fedelmente riflessn. E quando \ 0 oialtri di LA Firenze. di .\Iila no. cli Bologna, e cl 1 og11i altrn parte d' lt.tlia fate i puri e gli schiainosi, e tro– vate che tutto il marcio sta qui e tutto il bene fuori di qui, in \'erità mi fate ridere: siett: in– genui e grotteschi come quel tale che mandò in frantumi uno specchio perchè lo rendeva troppo brutto. ;\fa credi proprio sul serio che Roma :'\bbia succhiato quattrini a biuene e che le po– vere province si siano !,\'Cnate pE::1" cl"rglieli ? Anche qui la tua 011esta buona fode brilla come il sole d<.:ll'n.vvenire, percht: mostri che ti fa pili impressione la. lira lurcicante che si 1:iscid ca– dere nel cappello del mendico al cospetto di una lnrga folla, che non il pacchetto di biglietti eia mille intascato silenziosamente nllo sportello di unn bnnca. Vorrei che si facessero i conti sul sc:rio, e: che si vedesse quanto ha regalato I' I• talia a ;\fila110 ed alle province settentrionali in genere con le leggi protezioniste e coi trattati cli commercio, e quanto h., buttato via per far cli Roma un mediocre soggiorno invernale ad uso e con!';umo di quel fior fiore di gente ch'cssa ci manda per go\'ernarla e di una banda. ebete cli fannulloni intern:1zionali, rammolliti cli cer– vello ed imbottiti di quattrini: e poi si \'eclrcbbe chi ha intascato cli pili a spese di tutti, "ie le parti « sane» e « produttive » del paese 1 o que– sto baratro ingordo cli ricchezze. Per far di ~a– poli una città industriale ~i t: votata alcuni anni fa una le,:rge che già comincia a dare i suoi ef– fetti ; 111apér Roma non si è mai fatto nulla cli simile. Perché? Percht! g-li italiani 11011 vogliono che Roma sia veramente una grande città, at– tiva, produttiva, rigogliosa; ma soltanto un luogo comodo in cui si possono recare a far le loro porcherie (leg-Ki vita politica e parlamentare, bu– rocrazia, alto giornalismo, gran mondo, etc.). ri– sen•andosi di fare poi in casa propria quel poco di buono di cui son capaci. Cosi stanno enetti• vamente le cose: e se Roma t: soltanto quell'an– tipatico albergo di nullità e di paras:;itismo che tutti conoscono, ciò si deve sopratutto alla dap– pocaggine degli italiani che non hanno sentito il bisogno di una vera e propria capitale e non hanno a\'uto la capacita cli crearseln. Doloroso a dirsi, se si pensa alla grande metropoli so– gnata durante il risorgimento, da ;\lazzini e da Garibaldi. da Cavour e eia Sella, eia '.\lamiani e da Crispi ! - Ed oltre a ciò, questo si dtve ad uno spirito di gretto pro\·incialismo diffuso in tutto il pae!)e. Si, caro Prezzolini, e se vuoi persuadertene, sfoglia. la collezione della / ·ore, e ne troverai qualche traccia. Se prendi l'ultimo numero sol– t:rnto ci trovi te stesso e '.\lissiroli, che ve la prendete con Roma, e quell'ineffabile signor Ag11oletti (quale Atene ce lo ha regalato?) per cui i siciliani son «cafoni», i piemontesi son «zucconi,>, ed al novanta per cento dei meri– dionali m:rncanc il cornggio, il senso d 1 onorc, le idee civili ed il rispetto di sè stessi ! Per cui, concludendo questa lettera già troppo lunga, io credo che questa crociata contro Roma cht.: tu ci raccomandi, sarebbe una crociata con– tro i mulini a \'ento - e che ci ha di meglio da fare .. \ccozzar locuzioni descrittive ùi tutto ciò ch'è turpe e ripugnante, e metterci per ti– tolo: Roma, può rappresentare una buona e~er– citazione stilbtica per chi ne abbia bisogno: dunque 11011 per te. E sta sicuro che il giorno in cui l'Italia avrà un aspetto meno a11tipatico 1 meno banale e meno volgare di quello che ha oggi, il suo specchio non glie ne renderà 11 im– magine peggiorata. Ma se poi vuoi continuare a schermagliare su Roma, buon divertimento: ma sappi che in questa, come in altre cose, non è d'accordo con te il tuo GIO\".\l'\Xl J\;\IENDOI.A. la ri.rposla di C:. Prc:;zoliui al prossimo 1111- mero. Fra Gottardo Seganllni, cli cui l'onesto nazionali– sta Castellini mi continua ad affermar apologeta, mentre si ringoia zitto zitto 1 perchè gli altri non s'accorgano, l'altra apologia cli cui 111' ha acrn– sato: dcli' imperatore cl' Austria - fra Gottardo Segantini e me e' è stata una lunga corri:-;pon– denza epistolare sui fatti affermati da me contro di lui e della sorella Bianca. Credo il risultato si po~sa riassumere così : Gottardo Segantini afferma che il loro padrt.! lasciò parecchie migliaia di lirt di debito, e che i soldi ricavali dalla vendita postuma dei suoi quadri furono dati finora solo ad 1\lberto e i\la– rio, Kli nitri due fratelli. Le varie prO\'C a di– mostrare ciò sono in parte contraclittoric e in tlltti i casi 11011 riescono a dimostrare che i de• biti furono fatti dal padre sobrio e non Jai me– g-alonrnni figliuoli. ;\la io - nel onta delle mie informazioni - posso anche creclergli. Con ciò però 11011 e:: scusato il comportamento nè della :;ignorina Bianca nè di lui. Se è vero poi eh<.: l'editore Bocca s'era impegnato per contratto cli far uscire gli scritti di Segantini contcmpora11ea- 111e11te all'edizione tedesca, la. signorina Bianca perchC t." stata zitta e ha sopportato di far lei una parte nbba~tanza increscios:t ? J\t:i una mia affermazione elevo rettificare : il :;ignor Gottardo non I! socio ciel l'oik.shund. I.a notitia ha questa origine: a111cpoca cieli' inaugu– razione del monumento a Segantini ad Arco il 1 ·otksln111d nominò socio cl 1 onore Gio\'anni Se– gantini. Sch1foserie. politiche. Un giorna)f" tren– tino, non so come (forse ingannato dal!' iniziale tguale del nome) pubblicò che Gouardo S. ern :,,ocio del / 'o/ksbund. A me la notizia ru data da persona che ::.timo : e fui confermato ntll'erron: dal tristo brindbi del signor Gottardo, fatto pro– prio in quei giorni. Ma insomma e un'afferm,\– zione falsa, E anche mi son dovuto onestamente co1wi11cere cht un po' del brutto e dell'odio~o cli cui l'opinione comune - e la mia - circonda il siJ.{nor Gottardo, C donna dal comportamento degli altrì fratelli, ._pedalmenle di .\lberto. ora morto. ~la tutto il resto rimane. r. .\'.- li signor Gottardo affernrn un fallo clie è utile fnr conoscere: Il disegno ciel «trittico» prima che fosst: comprato per 20.000 cor. dal 1nuseo Belvedere di \"ienna, er:l stato offerto da una signora inglese al re d 1 Italia, e S. ~t., o - per lui - i suoi ministri, ne hanno rifiutato racquisto. Scrr10 S1 .. ,,1·APER. ANGIOLO G1ovANNOZZ1, gere11te-respo11sabilt. Firenze - Slab. Tip. Aldino,Yl• de' Renai, Il • Te). 8-85. GIUSEPPE PREZZOLTNr, Direttore. TEIEfono dElla VO[E 28-30 Bibloteca Gino Bianco VOCE Editori GlUS. LATERZA & FIGLI Bari 2)' i117minenfe pubblica~iofle: CROCE n. - !:i<.:K1r-r1 u1 STORIA 1.1-:T11•.kAKL\ ,,: POLITI<.:,,. - \ ol. I: .\"tl,t;l(i sulla ldlt'ralura del Seianlo . . . . . . . . . . LEIBNIZ G. G. - .\'uovi sagJ!i sull'inll•llt•l!o umano - p. rr, libri 111-1,· l~ANT E. - Critica rlel/111a.1rio11 pu,·a - parte 11 • l•ARINELI...J t\. - Il romr111liri.w10 i11 (/ermania . TARI A. • Sfl){gi di Ertelirn e di ,lletajisicn . RO~r AGNOI.I E. - J/usica e Poesia 11e//'a11lira (/n·da . FIORE:-ITl:,.JO F. • St11dii e Nilmlli . SCRITTORI D'ITALIA (Elegante collezione in car,.1 a mano, fornuto otta\"OJ ilalinua L. 6,00 » 5,00 » 6,00 » 3,00 » 4,00 • 5,00 » 5,00 BA:-.-DELLO )I. · IA· .\'o,,elle - due mli. - \TJ"TORELLI I. • Po,sie. - GOZZI C. - ,1/emorie i1111/ili · due ,·oli. - !)ELLA PORTA C. B.• /,e Commedie . voi. 1. - BOCCAJ,J:,.-f T. · Nagg11a.1rlidi Par11aso r Pietra del para)[<JUC politico. - l.iriri marinisti_:_ RL..\XCI f L. - J)r/ia Srie11::a militare. Ognl v-oJ.ume Lire '5,450 Seguirauno subilo allri volumi del C:1t;tlogo Con L. 40, pagamento anticipato, si ha diritto a scegliere dieci volumi degli SCRITTORI D'ITALIA tra quelli che saranno pubblicq,ti. - Domandare le schede di prenotazione. FRANCESCO PERRELLA, Editore NAPOLI Novità: JM:ATILDE SERAO LA CONQUISTA DI ROMA RO::tv.:[AN"ZO Spl.encl.lcl.o Vol. u.me J._-i 16 cl.i 4150 pa~ln.e • L. 4 Nl:AX OKER FILONI: IN CAMPAGNA DALLO ZIO DOTTORE Un libro per i genitori Traduzionedel Dott.O. FRANCHETTI, con una prefazionedel Sen. Prof. PIO R>A Il volume permezzodiracconti offreunaprogressiva e metodica EDUCAZIONE SESSUALE deiragazzi Vol. u.me In J.6 • L. 0,60 Casa Editrice R. CARABBA - LANCIANO NUOVE PUBBLICAZIONI Col/e,:ione " Scritfori nosfri,, : r. M1c1-1ELANGELO BuoNARR0n. LETTERE Voi. I (1496-1542) cli pag. 160 con prefazione di G. Papini. 2. M1c11ELANGELO BuoNARROTI. LETTERE con Voi. Il ( 1_5-+2-1 .563) di pag. 160 L. 1,00 prefazione di G. Papini. 3. SER G10VANNI FrORENTINO. IL PECORONE. Ouindici con prefazione di G. Papini. Pag. 160 . - L. 1,00 novelle scelte, L. 1,00 Co/le,:ione " I' :Jfa/ia I/egli scriffori Sfra'lieri : 1. F.-R. C11ATEAUBRIAND. VIAGGIO IN ITALIA (1803-1804) aggiuntevi pagine dai « i\lartiri » e dalle « i\Iemorie d'oltretomba ~. Traduzione, prefazione e note di Giovanni Rabizzani. Pag. 144 ' L. 1,00 2. P.-L. CouR1ER. LETTERE DALL'ITALIA (1799-1812) aggiun– tavi la polemica per la macchia d'inchiostro sul Codice Laurenziano con un facsimile della macchia. Traduzione, prefazione e note cli Gio– vanni Rabizzani. Pag. 14..J L. 1,00 IN VENDITA PRESSO I. PRINCIPALI LIBRAI E LA VOCE,, Casa Editric e Italiana irenze lllfime j)ubblica:doni: PINDARO di ETTORE ROMAGNOLI SOMMARIO: Pindaro • Polemica Pindarica • I contributi del Wilamorvitz. L:lre 2 I Jjib/iofeca <;randi _:liutori: Voi. XXXXVIII. - V1c-roR lluGo. DIO. Voi. l. Poema inedito. <:o/lanaJjiografica Universale : Voi. lX. X. » Xl. CAVOUR. STE.CCHETTI. SEVERINO FERRAR!. Og0sl v-0.1.ume Oen.teslml 30 - SI SPEDISCE IL CATALOGO CONTRO SEMPLICE BIGLIETTO DA vfstTA *

RkJQdWJsaXNoZXIy