La Voce - anno I - n. 50 - 25 novembre 1909

210 LA VOCE Il ti1,o c,tt.,dino 11011 Jlrl•,t·nt,t anormnlita .1k1111.t J>cr c1ud clll' l· cultur.t, d1lt· ;1 dire che h: con di.doni intdll•llli.1li tli 1tae111.1 !<,01111 in g-ran parte le :i.lC'-w in 11111.1 la 11.'J,:il~nl•, l'n.•clomina il tip<1 bor~he,l· t:nn capitalt= ri..trl'll11 l' timido, dedito alla cura dd rampo i..- del l>e-,tiame. l(U.l!ldo 11011 è complctanu.•nte 01.iu• ..o. E c;o1111111e pure il ti1,o del piccolo indu.,triale e ddl' impiegato tli ,c– coml'ordinl', uu1dc..to e ri,tn.:110. come il hor– ghes1.:.Non 11111111.:a110 i nobili, .;cn✓.a fa!-<tO, Jll·rò, pre\'alcntt·mcnk ozio.,i cd inciti. ,<:nza in~t'– gno "' :-.c111.a n1ltura, e coll;1 tc .. t:\ b:1cata di \·a– nita pnn i11ci.1lt· comt: il 1>ro1>rin c,1pitale 11~ \: so,·c1l1e dai \'ili. In COIIIJ)Cll"O ,i :'lllllO\'(:f;\110 persone de){nis:,,imc fra i pochi l{èntiluomini hor– ghe~i di non ree-ente fortuna, i ,1uali rapprestn• tanu l'rlik dc.i SÌJ[1101·i, come dicè::,i in Ronmgna. Accumtmati in-.it:me nell'inènia ..,tupida dei callt'. a di"tculen.. · la piccola politica locale. a sc.1111- biarsi i melcn'ii J)\!ttegolcu:i o lè impr...•-;-.ioni dello -.port c,1uino. ciel tiro a piccione ecc., o magnri -.emplicenu.:ute a tener circolo con :-.te– rili mnldicc1u:e, cote~ti Faentini sembrano in– carnare una di quel!(. noio:-.e dc..,crizioni di ro– m:mti :,cl :unbic111chorghe..,c. I.oro :iOìni :-.0110 i preti, i ,oliti tipi di preti che tutti !)anno, e lt' cui abitudini olezzano di cera e d' incen-.o ,:t– crest:mo, come le :tltre oleuano di tabacco t: di caffè. L'ultra p:ute dei Faentini. dediw .il l:woro delle oflicinc e dei negozi, ha per :thitudini mtn– tali ora lo sport ora la politica. Si tr.llta di due.• mala11ie assai dinuse, delle quali però la politic:1 soltanto lm un carauere locale : \'i accennerò più a\'anti. Quelli dir lr,rJ[o,10 sono in c.."<>mplcsso :l'-"ai pochi. Può dirsi cht 1111 ter1.o circa dell:t f>opc>– lazionc sia del tutto an:tlfabeta. l', <;e\'Olessi com• prendere in questa c;1tegoria tutti coloro che non sanno leg-gere un lihro, potrei dire che ,u ventimila abitanti. appen.1 ci11<111l"Cen10 ,e ,o cli largheggiare) sono in grado di poter 1mmde– re in mano l!ll opu'licolo e ::,apere qud che vi St. dice. Teniamo pure conto d1e trntta,;i di tmn cirn\ piccola c che la popola1.ione rurale è ass.'li numerosa come pure le f,unil{lie degli 0llt!· rai (di cui appena uu quinto sono elettori!): ma si com enl,t'a che la cifra è enormemente ri– doua. Nonostm1te con\'iene tener presente che quei pochi che· possono leggere. 11011sempre lo fanno, e M: anche lo fauno.. E!'.<uniniamo primu i sin~·oli Istituti di t:oltura. Dei quali - a voler dire il \'ero - il pili im1>ortante per ef– ficacia immedia1a è la rÌ\ endi1a dei gi~ruali. Il Corrit•,·~ dt>/la S,•ri,, il Nrsto dd Cìzrli,10 e l'Az•. nm·rr d'/lali11 (che unitamente al .J/ulo (: I' u• nico pascolo intellettuale di ottanta almeno ,11 cento dei molti 1>reti fae111ini1"i0II0 i Ire gior– nali fa\'Oriti. Poi \'iene il t:ù.,rN11/r d'/1,1/in, la Stampa, l'AM11li e la .N11,i:-io11t·. Non bi~gna di– menticare la f:a::dt,1 ddlo_ .\'pori che- è la ){e• latinn intellettuale di moltis,;ime i,1x:ranze gio– \'anili. Anche 1,t l)ome11ir11 dr/ lòrriur e il ((),-. rierr dri Pir.oli contano 1111 J)ubhlico Ci,teso che supera dicci volle per lu meno i lettori del /1/a,·::oua e (f1<1rdo11J clelln Vorr, i ,(1ualiinsi~mt' sommati 11011 ,on i9ri,e cinqmuua. )lolti lettori tro,•,1110 anclu.' le pubblicl'l.t.ioni a di"iJ>crhc edih: dal SontOJ{IIOt· dal N'erbini i C"ui clienli -.0110 purtroppo i ~iovani opt-rui. t.· t:0nlro ai quali C0ll\errcbbe muc.wer battnglia co11 .rolidi arK0· mcnli. Confoniamoci che 111 buona volontà del giovane commesso della Ditta Novelli sia ba– stala a l)cr~uadere i pro1>ridari di tenere ab– bomunenti per alcune ri\ i,te e 1>ubblicazioni di arte, come l'Hmporiu111, la R11ssrg1111 d'rlrtt'. In Vita d'Artr, il ,1/e,·rnn: 1ft' Frn11ce, il Cionmli,w del/" Oomr1tira, ecc. i cui lc1tori :;anno g-cneral– mente Ml!)Jllire con la buona ,010111~1 alla -;cnr– sezta numerica. )la c't: dell'.1hro: I.a lli/Jlivtua ComH1talr. prima fr,1 le otto con– sorelle faentine, l"1.>erla ">Ua i111porta111.a l mag– giore e la J)cggiore. Il "iU0catah>go supera, -.e non erro, i "cntimila \·olumi, e tino all'anno 11:SSo circa è abbru.tanza ,li corren1c delle principali pubblicazioni. 11iuo primo nucleo t: formato da eredit:\ di preli doui già bibliotecari e bibliofili e dalle biblioteche so1>pre..,~edei conventi. \'i pre\•algono quindi i libri di Teologia. Filosofia Scolns1ica, Diri110 Cnnonico, l'ntristica. )1iscel– lanee reliJ;tfo-.c,ccc. Abbondn110 am.:hc i libri di lettern111ra clns::,ic:l: completa l! la raccolta degli autori latini e numero-s/'I quell,t degli italiani : scarse le opere- ~reche e più i,carse ancora le francesi. 11 1>redece-.sorc dell 'a11ualc- biblioteca– rio, D. (;ian ;\larcello \"algimigli. per com 1)()rre le sue tJfto,,wrù· Storidw F,1eHti11t' raccolse un rilernnle 11111tcrialecli opere ,toriche che alle \'Olle pagò di ,uo. es:,cndo il sussidio comunale scarsii,:.imo. AI preserue la decadenza della Ui– Wiotcca e al suo colmo. Da n:111 'anni e pili le deficienze 111i sono rnohi1>licate, e non c'è fama di :;crittore o di opcrn che 1>0ssa dire di a\·erne \ into l'inerzia. I.a Comunale 11011 può cl.in· -;u.....,itli11 . ln1110di n·n·uh n1lt11ra pt.·rd11· h: opi!n• 111.mr, 1110k1tcr,1lrnenk llllk \ 0Klia1111 i 111ic:i ll'llori rirord;u•,i di •1m:l thl· I' \1uilo1ti di-.:-.cdella l..lh111nic1 ,nÌ\t•ndo di l.hnrno -.u t111c-.te ,t(•,,t· n,lrnmt·, t' (·rt·da111, du- l. poco ,trhert ro-.1 .1111ar/'lll\l'llkddl,1 Ccm1u11alcFae11- tina: ba,tcr;\ il <lirt• cl1l· 11011 i: JH1:-...,ihilt.· le:.:-• ).:'erc tulle lt· n11crt: dl'I C.mluc·t·i. ,1.1 d1e clic<l tultè? quandt1 11t•p1u1n• la pa,tt- pili rile,a11ll' l' po:-.,ihilt:-a\'CIC: 1,:iard1èohrc :ii lrt.· primi \Olumi di poe<;ia ,. ai dm· tli prose et.liti l,1 prima ,·olla d:11Z,michdli. pochi :,Itri sci itti -.i lt0\':lno :-.p.ir,i in ~iorn.ili u rh i-.1c. ( )r;1, .t1· f/t11·Jto 11 dd leg110 saro. rh1 {,,,., dd ,.,., ti,· ' E \ ;l cleuo ad onor del \ero rh llllltro q11e,10 -.1,110 di co-.c -.i ~no 1110,'icla~·11;1111:l•, 111,1 llC'"illll0 h,t (lC.:11-.,110 d<l\ 0 \cro a ri1>arare all,1 mt·-.:lioe c.lo,e fo.....,c llO~..,ibileque– ,t:t -.c:111d;1Jo,.1 dl'lidc1ua. ,\Ila q11:1lt· !1,111110 con– corso tre falli pri11c:ip:1li, la 111:111c:uua dei mezri pecuni,tri, l' impcrii:i;t direltiva l" l,1 cn.-.. ciula at– tivitil libraria. :'\"on fa mera., i:.;'li:1 l!Uindi ._e i~ ni:,– lll<"to dei frc<jlll'lllatori i: li111it:1ti-.-.i111ò : cd 10 c.-redo che la m<•dirt di ,ci IC'ttori ,li ).:'iorno "'Il· peri l'llquanto la rt•alt,1. \'i co11vcnJ.;0110 i pochi :l'-!!idui della \"110.·1tA,dolo,l[ia, che in"iit·me alla Nu.ss1•g"a .\"tt=iomzk e alla ,pc.·,-.i~imo inl,Hta N,·;•11r d1•tft·111 .lfo,u/rs CI' unico meuo fornitoci dal :\lu11ici1lio1)(:r '-lare :-ilt:orrcnll' di qud che :-i fo e :-.i din· nel mondo i11tt.-llc1111alc.Gli :-lmlcnli del l.icto \·i si dat1110nlle volte com·e– ~·110, se ~i lrnUa -.perial111c111edi 1radurrc: del Ialino. Quakht· \Ohn ,·i c;1pita una r111,, miù"cli '>ludio-.u il <111:ile, "iCnon\: cornua10 cli p:izienza. ,·i ,i lrO\a a..,ai male per la lri...ti,-.ima org.mi.:- 1.azione interna e ptr quell' iu-.en ibilt' antico catal<Jgo ele111t.·111arc. E credo che ha ... 1i questo po' po' di roba e che io llOS"i:Idi,1>ens.'lrmi dal fare deduzioni ;1 propo,ito della cullura rispetto :-allaBiblioteca. St•nonclu:.- ogni male non ,·ien per nuocen:, dmendosi a <111c,tadefìc.-icnta il -.or~ere di initiathc pri, .. 11e, «1uali il Circolo di lctrnra <.: il Gahineuv di lct111ra. Il Cirrolu di ldt11n, t.· 1>rimtlin ordine d11empo e di ma1crialc hihliogrnfico. I ~'l :-.11a fondazione infatti rimonta all':-111110 189S. e do\·e\a. ~ccondo il pensiero degli ini.r.iatori. csi,ere 1111 circolo di <;;tudisociali con particolare riguardo alla cultura storico filosofica. Il concetto in sè hcllissirno :,;ug– Kerl una prima rnc..:olla di libri uniformala al- 1' elementare criterio di scehn a -.c:condn della notorietà de),:'li a111orio dei lihri -.1t.-%i. ~icché il merito conr,;i5te nell'an•r a,·c11111ulato molte open· il cui nome era ,ulla bocca di llHti e la cutÌti– tum diveniva ue~·e..,i,aria per ">lare. come suol dirsi, al c.;orrentc. Codesto si-.tema, purtroppo :-.olilo. :,i pre-.rn a troppe e facili critiche. nelle quali non pos-.o indugiarmi. anche per il fatto che la Dire..:ione del Circt\lo credette di non do,·er continuare nel 1•ri111i1iw,di:-.egno. Infatti I' im– pre~a falli. come era naturale in una cillà poco pro1>en<;aper le letture che lutt'nl pii, do\·e,·ano occu1>arc i ritagli di tempo d'otio e le ore noiose. 1•er 11011 morir<:, i ,'introdus,;ero libri di romanzi. di drammi e di 110,ellc. in tanta qua111it: i.da -.oprnffart! il primC1nucleo d'opere ..,cientifiche. l'er t:ffotto di que,ta 1 rao:formn1.io1 1e ~i ebbe un rile,·ante aurne1110 di abbonali che loccarono lint> IA mcdin di clm:cento. Senonché la di'itri– buzionc di pii1 ,ulumi per volta e la nc:ssuna prcmurn di richimnarli alla -.;cnde1111, del 1ermine pre!'>crilto, fa ..,i che la cifra -.11dcle11n po~-.,t.1umen- 1are quasi di un 1er1:od,mdo 11101,:0 ad una c.ttc• goril'I di lettori IMr,,..,sitidc~li abbonati o del cir– colo. se più ,·i piace. Il c.ualot,:"O reKi-.tra oltre mil– lc..,cicento OJlerc, ddlc quali circa duecento :,ono cli indole :-.torica, 011a111:1 di critica <: cultura let– teraria, ahrctrnntc di pOc"iia.circa centocinquanta di -,cienze ">Ociali c.•ohre a cinquanta di pubblica– zioni :trti,1ich~. Kiman~ono adunc1ue ben altre mille e cento opere di romanzo. tea1ro, no\'elle. ,foggi ecc .. che com1>rendcmo c1uan10l'llmeno di più IIOI0 !'.i t.· <;Crilhl in l!Alia e in Fr.rncia clu• r:lntc l' ul1im,1 "e11tcnnio. ,·a cl:1 }o!; che CQ.de– sti libri sono 1>refcriti clnlln rna..,-:a dei lettori. Fra i romantieri, i beniamini '0110 t,:"li,criuori france-.i. dei <1uali i J>iù richi1.::-.1i sono Zola. Ral– .t.:lt:, )lau1l.1..,-.a111.Flaubert. France, Bourgèt. PrC\'O'il, Loti, l'Ct:. )laucano ;1ffn110i libri del• I' llu1,:o Chl' é 11010alla t,:"rnn11ulKKiora111:,1 dei Faentini per / ndSt'raMli. la cui ccli.r.ione é fin troppo comunt·. l>cgli ,;criuori itali:l11i il prcfe~ rito è forst' Fo).:'auaro 1>er il romanzo. l"C1meil Ro, cita lo t.· 1u.·ril katro; 1X>i , l"ngono il Har– rili, il \'erga, l,1 Serao. la Deledd. 1, :'\"cera. il Buti. il Hracco. il (;iarosa. l".\ntona Tr;wer!>i. il Uchramdli l"CC.Supt'riorc a 11111iquesti e Gabriele d'1\11n11111io.ricercato (lcrò più J>t:r il romanzo che per il teatro. 1);1qualche tempo :111che l'Oriani t.• ,1hba"itanza richiei,lo. mentre per l'addietro era unn dei pili dimenticati. 1:.-ra gli ~rittori e...1eri non francesi prevale Corkr e immediatame111c d,11>0 di lui Tolstoi, Sicnkienicz. lbscn, Sudermann, hipling. l>os1ojenski. Fra Bibloteca Gino Bianco 1 1•nc:hi ..nitthri ,cr,um·ult· noh;,o)i ,li ,ia~ i.ri. rin·Rati ...... i111n t il llar,ini ;1 (lii f.u11u, t-CJ,:"lli• to il I )uc·.1 dq{li .\hruoi ,. \hm-.. Bon11111elli. Fr,1 i l\-lkr;1ti poc.;li -.i hilimriano il Cardm·ri l' il ll 1 1\111111111i11. -.,11111 purc lt:llC· 11101111 le pnc.·-.it· <li ,\d,1 ~<:~ri. l',1'-t·oli. P,1111:,u·d1i,Ur,ini (;. e I .. \I.irradi 1.: Stt-t·d1t·ll1. lr,t i (l<><·ti dia– lctt.1li -.i111p;11ici-.~i1110 l' il rc:,ttmi. t; clit•tro di lui l'a-;carelln, I rilu'i:-.a,. lklli: Sah·aton.: Di Ci;1. C,.:(11110 ~ allCtlr;t poco ('()llil"C'ÌUIO, IIIIIHl'il,11H,• l'en– ltl'liH:-.1110 d1c h,1 ,11..,dlllto 111:iprimi lc.•llori. Il parnn"io francc-.c r.1pprt·"it·nt;llu dal B;1uch·lairc, dal Dc \!11-.,t:1,. d.1 altri lrt.· n quattro minori llllli ('Olllt'lllllC)r;lllt:i.11011 ha molli clienti, for,e :mcht' J"X·rdwi tc.·,ti -.0110 frann:,i; del rl·,to uep•• pure ),;'linitri pod1i .1111ori ..,,r.mit:ri, qunli la Bar– rell Bro1111i11J,:", l'ut' e Ih·inl" 11<.-lle \Ct'iioui irnlianc. -.ono richie,ti. Xon trt•do ,,,,ponuno aKJ,:'.i1111gerc a «1ue,1i ,!,lii moltt· t·,111,itlcra7ioni limit,mdomi ,t:mplit·emt'nlt: .1 f.trt· o,..,tn ;ln: che ai J,:"r,111di da:-....icidelle le1tcr,1llm: moderne. andw -.e noti come Cc>t-the,:-.hake,p(•:m: e i)icken,. i· l<H;C;lla la ,orte dcli' IIIIJ,:'O. tJUellal'i,,c di 11011 t:-.,c.·reentrali nd ca1aloi:o. Le npNc di coltura s10ric;1 ..,01m qua-.i tuttt: cl'autori italiani c.· ..,l·cltc al(111a11to a cn,a<·cio 1r,, i uomi d\.·).:'liautori pii1 noli. ~redo cli Jlolt:r dirt' d1t• il preferito non c'-i:-.te, ,-olendo fare ec– cezion,· per il )lol111c111i la cui !,tori.i di \"cne• tin é 11ien,1d' ill11,1ra1.io11i. G. C. AblJa (: uno dei pii'1 -.impatid co111c lo s11110 il Harbier:t, il ~!asi, il Fcrrcro, il l.uzio, il l>l-1 L1111).:'oe il Ricci. Due libri letti sono l.1 ltt11/r,,trli11di .1!11J:dt·11 del U:ir– zi11ie ,1/emorie dr//r, :·it11 di (ànluai. del Chia– rini. I.e re::,1a111i opt·rc. 1,:e.11cral111en1e >nco im– portanti PN -.t:, ha11110pure ... carsi lettori, fatta noten.1le ecce1.ione 11er le conferen.r.e « \"ita ita– liana •· Auche ~li ,111di letterari, esigui di nu– mero e w,·ente di v.1lorl·. -.i limitano. in J.rran parte, :-agliitaliani, e -.0110: C1"1rd11cci. Chi:-irini. Conti, Pauz-,crhi. Graf. Oieui. R:-i...tig-nac e· pochi altri minori. Fra 5;'li..,1ranieri -.i contano Carl}le, France, Xiet1:-.che e Pelac.lan. del c1uale -.i tro– \'ano lutti i ,·olumi dc I.a Ouade11rr che 'iono i prtfcri1i. I.a ruhrica clell(• Scienze comprende opere filosolico•sociali cli \alore confu..,e fra un numero relatirn111e111cinKente di opere s1>e-.-.o inutili. Scorrendo i11r.111i il cataloKo del IC) OJ.m i t: ,l'rnl,rato di tro, armi a conrnuo con un uomo cli trcnt' anni fa, :1111miratoredelle 1coriche ciel l.omhroso, dello Sp1.-11ccr e: del Darwin. Dall'a111- mira1.ionc:di qucs1i :1-.1ri111:11,;"f:fori, lo <;léS"i0 uomo è trapav,ato al nilto clt'i ,a1l'lli1i. cioi: del Ferri, del Serl{i t• del Si~ht:le. l'oi, 1mpa;;;sando ancora dalla 1eoria :alla 1muica, -.i -.0110raccolti libri di palilica e di sociolo).:'ia, i quali documt:nt:1111)lo -stato d'animo qua<:i ro111a11tico in cui "i tro\a– rono i buoni borJ,:"hc!'>i fonda1ori del circolo. Ed io rit·ordo che fu 1>rcci,.1111c111e in quel h>rno cht anampnrono le prime di-.cu~,;ioni ,;;ulla naturn del -..ocialii,m,, JlOlitico l'd economico, 1>er le c1uali ,i ;1-.i,econdi, .li hi,o~no di "itucliarlo nelle op<:rc-dei maggiori p.lladini e dei magi,:-iori cri– tici. Et-co pcrch~ 1ro\'i:u110 i nomi cli Circo11i. Ferrcro, ì\'it1i, Picr">un, )los-.o. t\'cgri, ;\Jurri. Semcria, Chiappclli, ecc, che prima del 1903 erano i soli scrittori di co,c sociali noti a Faen.t,L Ed oggi ancora. 110110,tantc il lustro trascor-,o, la ::,impatia della din•zione 1·er,;o i sucldèlli & esclush·a. pur e-.senclo,i alquanto illanguidita. I filosofi non han tro\11to 1w)-;lo,forse pcrcht.' sc..'ù– nosciuti, o, se uoti, np1wet,mti attr:werso le ca• l111111ie d lla scuola nmterialista : fa ecce1.ione per tuui Xie1.stche, che non :-.aprt:idire qua1110 e come sia apprezzato perche 11011 Jl0"iSOdire t 1 ua 11 io e come sia comprc,o. Xt.·molto ()Osso -soffermarmi a p:lrlare delle poche 1>ubhlicazio11i cl' arte, con– \into che il loro pubblico le ricerchi piÌI 1>crn– rio..,ità d'ilh1itrazioni che pt!r altro. lmJlOrterchbc imcce as<;ai illui,trare la Jl,kolog-i:1 di <1uclliche legj:'0110e studiare l'i11fluc1ua di cocle"ite letture ;;ullo spirito dei lettori ste,"ii. Infatti sembrereb~ chi.: il 1>ubblicodel Cir<"oloclo1·c-.,e rappre"icntarc un 1110,imento cl,n,•cro i111cllcttuale; imece il modo con cui si legge e "ipecialmcnte la duratn del prcsti10 di ciascun hbro tc!<limoni.1110 il c 011. 1rario. Le letture dei ronmnzi -.0110comu11emen1e rapidii;;'-ime e la i,cclta \ icn falla a ca ... accio. I pochi libri di cultura imece sono 1enuti in let– ltlra o per 1111 tempo mollo più breve cli quello minim:imentc richic:uo o pc.·r 1111 tempo 1a 11 1o 11111~0 da for sospett:-ire che il leuorc si l· hcn pres10 n11noia10, l" quella noia ha provocato in lui l'effc110 di una forte prt:'-a di tabacco in 1111 no,ellino, l'tffctlo cioi: di tenerlo lontano dalle let1url' per un tempo con,idere\ ole. Il (~'11binel/o di l.t'ltuu, conta C-Ìll((IICanni di 'it:-i. :'\"<:Il' intenziont.· dei fondatori si propone\a di e... -.erc una biblioteca pl"r 1,·famiglie e, meglio ancora. 1111 luogo t un meuo di ~tudio per quelle persone che non crcde\"ano di do"eri,i :tbbonare al Circolo di Lettura. Poichè il Circolo ,1e~o non a\t:\·a Lenulo conto, nell'nmmbsione dei lihri di una p:me di lettori probabili. i quali \'ede~ ,.11111 eh mal 0C"'d1io lt· ,,ptre dello lol,t, del lhb .. .H" t·fT Poi J.1 1int;1Jil)(•r,ilct,::i:;iante ddl.1 <"om– mi-.,iunc ordinalrict· 111111 pi;1n·,a ;li preti che Crt·· dt:\;1110 eh lrn\"ar-.i ;1di..,,1gi11 fra 1,111ta '\Cape~treri;1 cli 0J>t·re condann,lll'. l.'app.trirc del (;n!Jint'llo i,ei:;-nù ;1d1111cp1t-111muto ,c•r,o J;t cultur,l 11~ park di una C'la..,..,e1>,1nitol.1rl·di per<,one.• \1,– bondarono fin d,1 1,rim·ipin i libri della ..,e.1.iont· j< Storia, nitin1, ,eligionl' l" filo .. olia • Cht' IH•i 11011 1ro,;1rn110 lcuori. Il Cahim:110 d,he "it1ICir– colo il , :111tn~giodi 111111 •ml:1di lcttur:i per ri• \ b1c c.: Ki•1rn:lli, nwclianlC' i 1111,ili 'ii cli\ ulgù la fama di <1ucl fenomC"no che e stata la l)e1110- cr;11:i;1Cri-.1i,uia e gli "itudi di Cuhura religio,a Gli :1hhon,11i hanno r.1gi,:iu1110 la media numt-– rica di cenw. e J)()-.-.onodi,tribuirsi coc.1: trl·nta ">ignore. quindici ~111dc1111. ahrcltanti preli e il resto abbonati ,oliti. I.a "ie..:ion<: di romanzi. or– di11:ll:1co11 criteri di ri;,dda mor,di1d.. conia i <i')-. liti -;("ri11ori,Foga.r.zaro. Cork,. Ro, etta. Copl)\:t-, Sicnk1e\ic1:. Tolstoi. lkJurJ{et, Xediani. Xeern. Sc– rao, Sall!'•tri. ecc. i <1uali !-.0110 i Jliu nchies1i. I libri d'arte e cli le11cra1ura 'tOno i,:li stc,-;i del Circolo e i J.:'U"iti non cambiano. ,/-\ nche qui i lettori prt"– fori,cono il ronmnu, ad ngni :1lt rn opera: le <,im– patic -.,1110 determinate ch1ll,1cdebrità e <111alcht: ,oha anche d.tll'attuali!il clc:gli -.cri11ori. I.a Se– zionl' di Sdenze soci:ili e religiose. come ho eletto <:opra, è ,c:ir,;a cli lettori, ma deve tener.,i conto del fotto che 1:-i gr:rndc maggioranza dei li– bri ch'e.,,n comprcnde {:<lin-is:,i poca imJ)Clrtanza. Gli -.critti dei primi democratici cristiani ita– liani. eia ;\lurri a Toniolo , i :-.i tro\'ano unti e :-.0110 i pili co.,picui della raccolta. Gli <,ludi religiosi pii1 notc-\'oli -.0110 c1uelli del Serneria e: i r>rimi citi )!inocchi. ne-I re,tc, non c·e ca<,0di imbattersi in un'opera men che ortodossa fratant:1 congerie di opuscoli me,:-.i I:\ per far del numero. Più interessanti invee<: -.0110 le ri, iste. Citerò lt: principali : Cfri/lò Callo/ira, letta da qualche cu• rioi,o 1>il'1 per s,·ogliatezza che per interesse ; Ni- 1·1S"1d, Sdcn:e Teolo,rirl,r, oggetto di molta incliflèren.t.a: // Rimwl'«meuto, abbastanza a1>· preuato prima della 1>roihi.1.io11e, 111aora as,;;ai trascurato: /.n Critirn, ">J>e"'° intons.'l; ecc. Gli .Sìudi Ndigiosi del :\!inocchi destarono gia 1111 certo intere,;;i;;e: le- Ri\'iste del ~lurri erano seguile per la piccola poi,ta piccante : la Crilirn Sorinll' 11011 lr0\'Ò lettori. Più fortunati invece sono: l'Hmporium, il .Vt'ro/o XX, la l.t'll11rt1, la /Jome11irn dd Co, rin·,·. I' l/l11strntio11 F,·ançaise, ecc., per le ragioni che llllti ,:-inno. Comples,;;j. \'amente anche al Gabinetto t' toccata la. sorte 111ordlc del l>l'Opl"ioconfratello, nonostante il buon ,·olere di chi lo dirige\·a. Nel momento in cui !!Crho :-.ta per liquidar!'.Ì C' pachi \'edono con rincrescimento <1uesta line: essa er.i ine\'ila– hilc i,ia J>er la greuezza del proprio programma, sia 1>er la lotta fatta dai male\'oli che hanno ,o. luto , eclcrd un J>ericolo.... for-.c modernista. Giunto a ttuesto punto oramai la mia rao:sej:'n:'I potrebbe e"i"tre chiu .... '\, poicht: le altre bihlio– techc dei circoli politici 11011 sono cosi intere,• san1i t:d hn,mo un numero 1rop1lo :.e:irso di leuori. Certo che esse non gilml{eranno mai n modificare ben che minimamente il tipo del po– li1ica11te locale, molto grello e molto corto, attaccato al peggiore rettoricume e contenlo di leggersi :-.e11i111a11al111ente uno di quei c1uattro inqualificabili periodici che vedon luce :-iFaenza. i\la I' il\11-;1rn1.io11e cli cocl~i;to tipo t=nlrn più cht· nel cmn1>0 della cultura in quello della non cul– tura, nel quale potrebbt: anche e'lsere compre-.o il cosi detto Circolo di cultura femminile, attorno al quale è inutile arrahhiarsi 1,11110 la sua \'ila t: sterile e impotente. Più interessanti i1wece a conoi,cer-.i i,011<1 il Seminario t: il Regio Liceo. /l .Vmi11a1io. - I letlori della J'orr che hanno le110 i paragrafi qui dedicati a codesto argomento da un gruppo di seminaristi mi permettono di ~n·olare ~u qud che di comune cogli altri di di tull' Itali .. ha il Seminario Faentino. Dirò di particolare che esso godl· fama di ottimo per élitt- di profe'li<:Orie tradizione d' in'iegnamento lo so 1>er esempio che ha una biblioteca con· servata n testimonio elci tempo che f\l e le cui pubblicazioni più recenti «>no anteriori per lo meno al 1850. ;\la ciò non importa mollo, per– chè li\ dentro non si senle da hmKo tempo bi– sogno di le~gere e dalla \'iva \'0Ce degli inse• gMnti si apprende t111elche hastn per esser abili– tati al sacerdo1io. Chi incliriua la coltura dei semi– naristi focntini è il Can. Francesco 1.anzoni, uno ~tudioso indefesso di 1:tl{iografia, costretti) però ad intender'ìcnc di tutto, 11:1turalmente anche di qnel che 11011 conosce, come 1>er esempio di storia cl'arte. 1\ questo pr0JlCJ"ito è interessante il S.'lpere che i 1>rofe"tsor i del Seminario si im• pron-isano. lnfaui alle \'Olle non <;Ì è tenuto conto nemmeno di ,1uel che si chiama la dispo– sizione naturale ad un dato in::,et{namento, e il neo 1nofessore può anche Ìl{norare la materin che de,e professare. Si farà! \'anno dicendo con

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