La Voce - anno I - n. 47 - 4 novembre 1909

198 LA VOCE Ancora Modena. Anzitutto parecchi dd carntleri che lo Z.anfro– gnini ha iudicnto come particolari di l\lodena (per es. la istintiva diffidenza contro il forestiero o l'e– strnneo) sono i c:irntteri di tulle le l'lllre ciuà pic– cole come Mocleua. È vero che il l\laurel, nelle sue osservazioni, non tutto finissime, su l\Ioden.i, dice: e celte ville 111anque de corclinlité • - frase che lo Zanfrognini s'è a1trelt-'I0 " trascrivere come prova autorevole di quanto egli asserisce - ma il l\laurel non parla sul serio, e non è vero che quella città manchi di e i.:orclialità >, che sa– rebbe un dire1to assai più grnve della diffidenza. Il l\lamel, infatti, entra a l\lodena a mezzogiorno passato. e trov;i. l'ampio corso Villoria Emanuele completamente deserto. e i\loclène dl:june. On ne m'a pas attendu pour se mettre à table. li me semble que je n'ai plus foim. Cette ville n,anque de cordiali1é •· Sarebbe abbastanza strana, dun– que, la pretesa del !\laurei se egli parlasse sul serio! E, infatti, dopo che anch'egli è andato a far colazione, venulo a più miti consigli, esce di nuovo a spasso per la città, cogliendo di essa pa– recchie lusinghiere impressioni che lo Zanfrognini s'è dimenticato, questa volta, di accennare. Mi perdoni l'amico Zanfrognini se ho voluto mostrare al lettore la canto1.rnta ch'egli ha presa; ma egli sa che noi modenesi, quando possiamo scoprire le cantonate degli amici e riderci sopra, proviamo sempre un grandissimo piacere. Un'altra osservazione erronea lo Zanfrognini deduce dal fatto che a Modena non ci sono com, nè boschi, nè laghi, e ci sia e afa d'estate e bru– ma d'inverno •· e Può - domanda egli - un .Poeta, un filosofo, un s:rnto, un eroe, nascere e vivere qui ? Sarebbe come chiedere se dove non c'è aria nè luce possa crescere 1111 6ore •· Ora, quanto a poeti, lo Zaufrognini stesso ammette che uno almeno, vero e grande, c'è nato: il Tas– soni. E se anche è il solo, che importa? Quanti sono in Italia i veri e grandi poeti? Si contatt sulle dita. E le città, anche le favorite dalla na• tura, mi pare che sieno, in proµorzione, assai più numerose. Quanto .id eroi, la storia del nostro risorgi– mento, se non ci dà a Modena l'esempio cli moti collettivi grandiosi, perchè a Modena, come in quasi tutta Italia (se si eccettuino .I\Jihmo, lire• scia, Bologna e Venezia) la folla restò allora inerte o avversa alle idee nuove cli indipendenza e di libertà, ci dà un non esiguo numero cli que• sti eroi che lo Zaufrognini ha invano cercati: al– cuni illustri, altri modesti ed oscuri, ma ero, nel– l'esatto senso della parola. E quanto a pensatori, e studiosi, non ci sono stati soltanto degli eruditi a Modena. È vero che il carn1tere principale, particolf1rissimo anzi, cli Modena, è d'essere 1111a ciltfl. erudita: lo notò più volte .inche il C:irclucci. M.i, n p::irte il fallo che l'erudizione sarà mrn cosa 111odes1a, nrn è .in– che una cosa seria, a parte che trn i maggiori rappresent:mti di questo carattere peculiare mo• denese si contano, come bene lo Zrmfroguini ha indicato, il Sigonio, il l\luratori e il Tiraboschi, tre nomi, cioè, che h,111110 un valore grandissimo indiscutibile. 11011 ci sono st:Hi soltauto degli eru– diti a l\lodena. Nè il Sigo11io, nè il l\Iurntori, nè il Tiraboschi, per esempio. sono srnti solo degli eruditi; sono stati, i primi due specialmente, dei veri storici, nel più ampio significato della parola. E il ~lurntori ha un valore non iudifierente anche come economista; e un economista di molto pre– }{io è stato un altro modenese, che fu anche un grande astronomo: Geminiano Montanari. Lo Zanfroguini, che non è solo un runico bizzarro ma è anche un giovane studioso e colto, ram~ menterà sen7.a dubbio che anche il Paradisi, di• screto poeta, è st;:ito un valente economist;:i (e altri economisti ci sarebbero a Modena, ma non ne cito pili perchè il lettore non finisca per cre– dere che 1111 altro cu.ittere di Modena sia d'avere degli economisti). e sa ancor::..che il Tassoni non fu solo un grande poeta ma fu pure un politico eccellente e 1111 filosofo di merito grande (fu l'u– nico telesiano dcli' Italia ciel Nord, il che lo mo• stra accessibilt:, benchè modenese, alle novità, ed ebbe parecchie idee ardite ed originali). Degli studiosi viventi lo Zanfrogniui fa una grande strage, e solo due ne salva i il Setti ·e lo Zoccoli. Ma, creda l'egregio amico, che, a parte il suo eccessivo rigore, anche due soli studiosi di valore, oggi, in una piccola città italiana, varreb• bero a riabilitare ed onorare la città tutta . D'altri giudizi dello Zanfrognini, favorevoli e non favorevoli a l\·lodena - in alcuni dei quali convengo pienamente - 11011 posso ora oc-cuparmi. Mi basta aver chiarite queste poche cOSt!,con la speranza d'esser riuscito a rnodific.tre l'opinione dei lettori della Voce e dello stesso Z,mfrognini soprn una città che ha 1>arecchidi fe!li indiscutibili, il più grosso dei quali, però, è quello di non essere una città grande (e di questo, naturalmente, nes– suno ha colpa) e un altro grosso, e di cui i mo– denesi dovrebbero correggersi, è l'esagerazione di una virtù: una eccessiva facoltà critica, cioè, che colpisce e annienta ogni nuova idea, ogni libero moto personale, e impedisce spesso agli intelligenti, che si sentirebbero anche volonterosi. di iniziare o anche solo di proporre ai loro e-on-. cittadini nuove manifestazioni di attività personale o collettiv,1.. Lo Zanfrognini ha accennato a questo dìfetto, pur non co11siderandolo come un difetto e solo compi.tceudosi dell'umorismo che sprizza da questo particolare atteggiamento dello spirito mo- Editori - GIUS. LAT ERZA & FIGLI - Bari Biblioteca di CULTURA MODERNA N. 35. G. GENTILE Il Modsrnismo B i rapporti t a.HBligionB BFilosofia Lire 3,50 - Un volume di pag. Vill-289 - Lire 3,50 Blblloteca di CULTURA MODERNA N. 36. Biblioteca di CULTURA MODERNA N. 37. G. B. FESTA S. SPAVENTA UNGALATEO F MMINILE ITALIANO DEL TRECENTO LAPOLITICA DELLA DESTRA IlRmlmento C01tnm1 01 oonna 01FrmmoaBarberino Un Voi. in 8 di pag. 2.41: Lire 3. - A CURA DI B. CROCE Un Voi. in 8 di pag. 500 circa: Lire a - Clusicl della FILOSOFIAMODERNA: X 1• EMMANUELE KANT CRITICA DELLA RAGION PURA Casa Tradotta da G. GENTILE e G. l,OMll,IJ!lJO-llAIJlt;E -- P.A.ft ~rE PHIAcl:.A -- Lire e. -- Un Volume in 8 cli Pagine XXVl-335 - Lire 6. ==== Editrice R. 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Quando si rammenti che qualche anno fa uscivano a l\'lode11a, contempo– raneamente, tre (dico tre) giornali umoristici, e tutti li leggevano e ne godevano, si comprende già quanto si.1 forte, ma troppo forte, nei mode– nesi, il bisogno dell'urnorismo e della critica. Se poi lo Zanfrognini ripenserf1, dopo le mie poche 1><1role, a quanto egli ha scritto, pensi anche ad un fatto che può rontnbuire .i rendergli, non so se pili misterioso o piil evidente, il carattere clei modenesi, ma certo diverso eia quello che egli ha veduto: com'è che l\Jodena, citlà emi– nentemente monnrchica (i repubblicani so110quat– tro in tutto), e in notevole maggioranza cattolica, da molti anni, con ferma costanza, elegge .i suo deputato al P.ulamento un repubblicano anticle• ricale? lità sarà meglio ar.pettare i! volume che rncco– glierà le comunicazioni. Intanto, cosi a occhio e croce, si può dire che tolto il Petrone e il Va– risco, non c'era nessun altro che abbia parlato da filosofo. E quanto all'utilità di tutta questa rumorosa riunione, una cosa si può subito affer– mare: che 111ilità filosofica non può sorgere da nessuna discussione nella quale è permesso a chiunque di rimettere in discussione il cammino già percorso <lalla filoso6a. 11discorso dell'onore• vole Ferri, uno fra i tanti di questo genere, fu un perditempo: e nessun geometra, oggi, anderebbe a un congresso dove fosse costretto a ripetere la dimostrnzione del quarto o quinto teorema d' Eu- clide. g. pr. Bologna, ~s ouob,c 1909. GIOVANNI NASC0.18EN!. Il Congresso dei filosofi, a ~iudicar dai giornali, è andato piuttosto benino . .!\tolta gente, molti di– scorsi, un eccellente bancheuo: e non è mancato l'incidente anticlericale per fare un po' di bug– gerio, che piace a tutti. La sala era piena, dice il capocomico Enriquez, e tanto basta. Si reciti Amleto o Znzà, che importa? La rela'Jio11e morale e fina11ziari'a. di G. Prezzolini è staia rima11dala al p,,ossù110 1111,mero di 6 pagine. GIUSEPPE PREZZOLINI. Direttore. ANGIOl.O G10VANNOZZI, gerente-responsabile. La quantità, insomma, c'era. Quanto alla qua• Firenze - Stab. Tip. Aldlao, via Folco Portlaarl, 3. BIBLIOTECA FILOSOFICA Tel. 15-36 - PIAZZA DONATELLO, 5 - FIRENZE -----*----- Grandi sale di lettura, di studio e di conferenze. Oltre 5000 volumi di filosofia, religione, misticismo, psichismo, ecc. - Le migliori Riviste filosofiche e re– ligiose italiane e straniere. Abbonamenti alla lettura e al prestito anche fuori di Firenze. CONDIZIONI MITISSIME Cataloghi e regolamenti completi a Cent. 50 FRANCESCO PERRELLA, Editore . 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