La Voce - anno I - n. 31 - 15 luglio 1909

128 LA VOCE na voglia che mette ad ;\O-errar di qua e di là, brancolando nel buio, brandelli di nozioni filoso– fiche, buona \'Oglia lodc\'Olissima, per quanlo dia i rcsultati rm:schini che leggemmo in certi arti– coli del Jlfnr:oao e della Rivista. di Sde11=a, nei quali pitì d'un orecchiante avrebbe potuto correg– gere errori elemcniari. Delle sue P11bblira::io11i Tnsso,,ianc non è il caso di parlare e le ciò per concesso che sian bellissime, utifo,:iime con quanto segue nelle so– lite rcccnsion i; per quanto io abbin i miei riveriti dubbi sul valore dcli' inedito, che serve, troppo di sovente, arar dimenticare l'edito che vale di piil. Ciò che proprio 11011 posso perdonarle, però, sono le sue riviste. Lei non poteva incappar peggio. C'eran in Italia due riviste di filosofia anemiche, bolse, tisiche, e con più guiclalesch i in dosso di Ronzinante: la Nivista Filoso.fica un po' più seria, e tah-olta ris1>ondente davvero al suo titolo; la Rivista di Filosofia e Scie11::caffi11i che non rispondc\'a a ncs~un dei suoi titoli e non saJ>C\'adi nulla. Anemia e clorosi, in somma: e lei ha acconsen1ito a mettersi in casa codesta coppia, col pericolo di chi sa quale generazione. Di fatti la Rivista di filosofia ha cominciato per benino: dnndo, Dio glie la perdoni, la traduzione di alcune poesie di I leinc fatta da R. Ardigò. E se questo non è atto di piaggeria, voglio ripnegar il dizionario italiano ! Ammesso pure, il che credo benissimo, che quei professori che dirigon la Rivista di Filo– sofia abbian cosi poco gusto da non accorgersi della bruttura delln traduzione, che r:osa c' en– tra.,.ano i versi tli 1-lcinc e di Roberto Ardigò? Sarebbe come se io, domani, pubblicassi, per os– scquienza a qualche mio amico illustre, una no– vella di Gorki tradotta da lui in italiano, e non trovassi il coraggio di dirgli: non è roba per qui. Già nessun dei miei amici, anche illustri, me l' of– frirebbe, perchè tutti han la testa a posto, e ci vuole proprio poco cer\'ello a proporre e ad am– mettere che Roberto Arcligò perchè è Roberto Ardigò, debba infliggere ai lettori della Riui.sta di Filosofia i suoi \'ersi : anche ammesso - oh, si! - che i suoi lettori li abbiano gustati assais– simo e saporosamente e con diletto riletti. Egregio Formiggini, tiri un sospirone, che ho finito; e senta: con qurgli altri, tipo Supino ecc. faccia pur finta d'essere arrabbiato, e scri\'a che sono imperlinente. Ma fra n~i, cerchi di pro– fittare ciel consiglio che le do, e quando si vede arrivare da 1111 cli quei trecenlo un volu– metto, lo scorra bene bene, assaggi le frasi, e se ne trova di cRicaci e \·ive come quelle dcli' illu– stre professore, scriva pure cosi come le detto: /l/11slrissi1110 Professore, 11 suo volume t: veramente bello, grande, splen– dente di tult,1 l'erudizione e di tutta la sapienza che lei possiede, ~icchè 11011 so come ringra1.iarla di avermi fa110leJ,:'gereuna cosi interess:rnte pri– mizia, Disgraziatamente per la mia colle1.ione occorron cose pili pedestri e umili, e lei farebbe scomparir nella tcn-.;bra pil'1 profonda tutti gli altri volumi, non appena il suo apparisse circon– dato da cosi ft:rvid:i luce. Sono costretto quindi a rimandarle il manoscri1to che lr0\ 1 erà presso nitro editore meno disgrnziato di me I' acco– glienza che si merita, ì\li creda suo devotissimo A. F, FOR)IICGINI E accenda un cero :llla Madonna, se ci crede, che avrà scampato ,1 una disgrazia 1>eggiore del rompersi l'osso del collo. Mi creda, sempre 1>ronto a darle qualche altro consiglio del genere, suo dc\', G1CSEl-'l'E PREZZOl,l!'<J e La Corrente• ch'è, per chi noi sapesse, I 'or– gano (cligestivo forse? pensante non certo) dei professori mcclii federati, si è arrabbiata due volte con noi. Si capisce che noi ne siamo ac– coratissimi, ma non possi:11110disdirci. Del resto, per la prima arrabbiatura it Seleni/a. (che n'era stato ragione per aver messo in dubbio la com– petenza dei professori di geografia e di ginna– stica a giudicar della scuola clnssica) ha già ri– messo le cose, e anche la Corrente, a posto, ed è inutile che rincariamo la dose, La seconda arrab– biatura è nata dall'aver noi accc11ato e lodato un articolo contro le soverchie onoranze a Roberto Ardigò. Ora diciamo la verit:\ : in llalin si è per– fettamente liberi di criticare un atto del Re. di discutere l:l parola ciel Pontefice, di dire che Dante non sempre è un grande poeta e che Michelangelo qualche volta cade nell'accademi– co; soltanto Roberto Ardigò dovrebbe essere intangibile, E perché mai ? L'articolo che pub– blicammo era di una manzoniana moderazione, e proponeva persino che nominassero Roberto Ardigò senatore; nè c'è alcuno ch'abbia senno, che non capisca sarebbe stato meglio forlo se• natorc che storico della filosofia italiana come ha creduto l'on. Ra\'a, per la ~emplice ragione che un senatore può stare zitto, mentre uno sto– rico deve scrh·ere, E alle bizze della Corrc1,lc non risponderci neppure se non mi premesse Editori - GIUS. LAT ERZA & FIGLI - Bari Si è pubblicata l'opera completa in tre volumi di BENEDETTO CROCE FILOSOFIA DELLO SPIRITO VOLUME I. - Estetica come scienza dell'espressione e linguistica generale. Terza edizione riveduta. Volume di pagine xx111-583 L. 8.– VoLUMli I I. - Logica come scienza del concetto puro. Seconda edi- zione ampliata e rifusa. Volume cli pagine xx111-43 1 . L. 6.- VoLUME111.- Filosofia della Pratica. Economica ed Etica. Volume cli pagine xx-420. . L. 6.-,- 1 tre volumi, formato 8.', in carta a mano, costano Lire 20 Avviso i n1portan te Chi acquisterà Jctta opera in una \'Olta d,l oggi al 31 Oltobrc 1909, _________ < ___ • se è abbonato alla Critica o alfa C11/hmt potr;\ pagarla L. 17 invece di L 20, Se non è abbonato alle dette riviste, per L, 20, oltre la Filosofi11rldliJ Spirito, ricever:\ in dono la Critica O la C11ll1m1 per tut:o il 1910. - l'ordinazione sar:\ accomp:lgn:lla d,,1 rcbti\'O importo con le indic:u:ioni precise per avere diritto :1.lla ridu:cione o al dono e diretta alla Casa Editrice GJUS. LATERZA & FIGLI - Bari. FRATEùùl PAPINI Fabbricanti e Negozianti di Mobili Casa fondata nel 1849 rro===="'é~======o Deposito della Casa T H O N ET di Vienna .Jt .Jt .JJ .JJ e GHIBELLINI di S. Giovanni in Persiceto s I A MM o BILI A no AP A RT AME n TI FlRENZE - Borgo degli Albizi 29e Via de'Giraldi - FIRENZE Telefono l.0-96 BiblotecaGino Bianco domand:ire ai profosi,ori mcdii e federati, s<: tutti, proprio umi, se la sentono d'an:rc in casa un santo i11aw1ccabilc come l<oberto 1\rdigò, e per rappresentanti nel loro giornale cli classe d<!i piaggiatori senta pudore che hanno il coraggio di scrivere d<:I professore di P.idova le seguenLi cose: che egli • :1ssurgc col g<.:niodella sua stirpe alla pili m<.:ra\"igliosa sintesi (ICI penr,icro uni– versale », che e • ciò che cli piil grande abbiamo in lt:'ilia », ;rnzi « il faro dove guardan commossi gli uomini di scicnza come gli uomini delle let– tere ». Que:,tc ri}.:"hc o mc fon d:1r di stomaco, e mi paiono esser state scritt<: !-<>!tantoper esser segnate col lapis e speclitc al santone cli Padova, e ai \'ari turibolanti chi<:rici che gli stanno din– torno: a quelli, forse, che un'altra volta quando attaccammo l'opcm ciel teologo dt!I positivismo, e la misurammo con la squadra e col compasso trovandola sotto la misura del mediocre, anda– ron dicendo ch'era\';Hn pag,ui dai Gesuiti! /!', pr, Nel prossimo mwuro stamperemo La R ieuse di MEDARDO Rosso, lo tesla ch'egli h<1ra/lò co11 il Torso di Roo1N a Parigi E cominceremo la spedi\t'one del volume agli 11bb()11nli preno– tali, Da/e le gravi spese i11conlra/e abbiamo douuto portarne il preno a L 2,50 1 fermo restando quello di I.. 1..50 per gli abbonati. An\i offriamo una combi11,1;/011e: il i·o~ume su Medardo Hosso ( 100 pJgme e -ir, npro– dutùm,) e La \'oce .fino ,,I 1,,,0. doè per 24 1111me1i 1 L. 3,50 invece_ di L. 4,~o. Chiedere il t·olume ai J,br,11 e ,,I/a /),Ila Sua. B. Seeber, iia To, nabuo11i 1 20, Firtn(t. LIBRI DA LEGGERE G. A, BOIHiESE. - r;abrick d'An11n11=io. Coli. dei Co11lemj)on111ei d' fltdirt. Ric– ciardi, ~apoli, 1909. pag. 200 con ritrat– to, autografo e bibliografia. Lire 2,50. In t 1 uesto lilJro l'art<.: cld d't\nnun1;io. è_rive- lat., in un suo tragico fonclarnental<: d1,;'i1d10che ne coMituisce la grnndenn e, a un tempo, ne spiega le deficiente; di<,!.idio cht, finora, nessuno colse con tanto :1cume, nC ft,-conclò cli tanta luce storica. ,\la le coscienze troppo t11norate o trop– po interessate di varii critki, o;tr~,bran, fino ~d oggi almeno, non \'Oler \'ecl":r~·• che un \'ile pamp/1/et o una gretta contrad1z14?ne; per parte nostra tro\·iarno pili che naturale 11loro malcon– teuto dal momento che 'dalla ricerca a ferro e fuoco' del Borgese il d' An num:io assurge a una grandeua ideale cJ1' es.si furo,~o clcS?l~tam.:nte impotenti a dar gli ne lle loro _rn':rindmonate, e immuti:i.bilmente fatue celebrar.10111. e. ....,..J\ ~c101~;;;;,,;:,:o;,z,, ,Ke1·e11/e-respo11.sabile. Firenze - Stab. Tip. Aldino, via Folco Portlnarl, J, ~v!Sl~Éc~~OMICI-~-- È uscilo: E~1ANUELE SEI.I.A, .lfo11teluce, Liriche, Bologna, Zanichelli. (Due Lire). 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