La Voce - anno I - n. 4 - 7 gennaio 1909

LA VOCE ufficio, lo mostra la Collezione diretta da Corrado Ricci cli Monografie Illustra• Le delle Città Italiane, disLribuiLc qua e là a fervidi, forse, ma al le volle superficiali conoscitori d'arte, e talora trattate piut– tosto come libri da fabbricare a tanto il metro, cou la firma sì di un autor<?, ma in realtà scritti da altre persone, ricompensate come un appaltatore in grosso ricompensa gli appaltatori in pie• colo. Il Bibliotecario. (Co11ti1111a) Firenze intellettuale. I. Il Gabinetto G. P. Vicusseux. G credete? lo no. :-.:on ci credo più. ii anche questa un:t irottol:t o uru lcggcnda, che, ,omc tutte le frottoh: e tutte le lcµgcndc, vclcft~i:t ,opr;1 il mare tranquillo e oli.1ccodcll'.1ccctt.11ionc um.111:t, findtC un n:nto di tcmpcst.1 non l.1 sommcrg.1. No, Firenze, -.cbhcnc .1hbi.t unte scuole e t.tntc bihliotcd1c, t.1nti profc!'tsori e unti l.iurc.Hi, 11011 C 1111:1 citth intcllcuu.llc. O 111c1-:lio, l' intclleuu:ilit.\ di Fircm:c C un:1 "estc di ip1xri,i.1 e di nbitudinc pl.'r coprire l.l sq~rct:1 , crA0Rn.1 di 11,11:1 delle ,o~c .:hc al• l'.unorc di.:I sapere sono pi(1opposte. I,; intdkttu.1lit.\ di Fircl\l'c funge d., c.1lzoni, d:1 quei calzoni • che f.1tti per coprire l.1 lw,'iuri.1 e l.1 ,·erAogn:i, noi :1.h– h:1.ssia1110 tulle le ,·olte che .1 11uelle fa comodo ~- .\ Milano I' intcllettu:1lc C :1ffarist:1,:1 Rom:i. è im• picR,tlO: 11 Fìrm'-( ,, 1110111/1111(,, Al fabhric.mtc d'.1rti• coli ~lclb citt.\ d':1ffari, .11poct.1che sci ore :11 giorno siede sopr.1 l'igienica d.1mhcll,1 di cuoio e \'crg,1 im– pec,.thili soneui sopr.1 l.1 c.1rt.1 in1cst.1t.1 .t ,·:1ri mi• nislcri, quello dcli.i Gncrr,1 11011 esiluc:o (;1riscontro in Firenze il dtrullo in t,.:u,mtit,.:i,1lli, .1ddottrin:1to di lettcr.1tur.1: l'articobio in n1.1rsi11.1 che amm:tl.tto di logorre.1 non si Jrrl~t.t che :11!.1 ten.t colonna per I' ingiun,ione di un dirdtorc esterrefatto; l'uomo di s.1lotto che .,horrc d., ogni , iolcn,.1 cd è mcr.wiglioso mcu.1110 degli affetti i11tdkttu.1li fr.t le \'e.:d1ie si– Anon: e i gio,.111i autori; il pettegolo con le sc.ir• pcttc lustre che può ricord,1re e t.1cerc (premio :un– hito, punizione tcm11t:1) lo s,1rzoso ,·cstito di un:1 _ ~ignor.1, ,ui (.1 l.1corte, in m1 1r,1filcttn1Ju,1hi.1si che rcmb conto di una fe~t.1; l':tc:pir;mtc : 1.ll, 1 notorict.\ che si ficç,1dietro ali' uhim.1 stdl.1 spuntata all'ori1- .:011tc del Paszkowskv o del Reiningh.ms, per l:lsd:trb 11011 :1ppc11;1 non ri,·1:rs.1 pili su lui una luce sulli– dcntc; il ~cntiluomo impro\'\' is.no che risol"e le questioni di logic.1 e di onc~t.\ intcllcttu:1k con un barocco colloc:111io cl\'alleres,o. do\'c si è ben clt:.:isi .1 non f.1rc nultl di µra"e, pure ,1ve11dotutte le ,11>· p,1rcnzc dell'crois1110; il commem:tle i11c,·it:1biledi tuni i pr.mzi uffici.tli, che è poi :1.nchcil presidente di tutti i circoli im111agi11:1.hili e l ,ongrc--sist:t di tutti i congressi del mondo. Non 11cgQ. che lJllCSlcspt.•.:ic e ,·arict.\ d' intel• lcttu.t!c mond:tno 11011 si tro,·ino un poco e non prc• sentina quakhe bcll\:.,cmpl.irc .mchc nelle :tltJc ciu.\. ~l.1 è certo che qui :1 Firi.:n,.cil c.1r.1ttere mond:1110, tlì s:ilotto, di signor:t, di cipri.1 e cli gu,u1ti hi:tnchi, si rivcl:t pili e,·idcntc e pii.1 s1ridcntc. Pii.i stridente che .1hr0\e con <111elloche C \'ero .nuore delle idee, pa~ionc per il ~.1pcrc, ,oscicm.1 timor.1t:1 cd energica di quello che uno h:t o non h:i in testa. Il tradimento all'.1rtc e .11 p~usicro non .:,. fatto per l'oro - perchè l.1 « piJa.1 • C po,·cr.1; non è compiuto per l.1 f.tm.1 - pcrd1è Firenze non d:\ che delle piccole ,, notoriet.\ • ; è fatto i1ll'cce per il su"e~so di s.1lotto e per l'.1bitudine di quclL1 ,.1str:tzionc sociale che è l.1 « ,ortesi.i ». Non si tr:1t1:1di fr.1si, m., di fatti. E mi :tccingo ;\ d:1rne le prO\'C tr.1ttcsn:i,111clo Jc V.tricistituzioni di cohur:t che possediamo :1Firenze. Si premia, :ul cscm• pio, il G:thinctto Vicusseus. Esso ha 1111:1 tr:1dizione incontcst:thilc di serict,\ e di studio che ne fa 11110 dei pili simp:ttici e rispctt.1bili luoghi di lcm1r:1 di tutt:t Europa. li fondo .rntico di lihri che possic-dc lo rende in:ttt: tcc:1.hilcd a ,1u.1h11H1uconcorrcnz.1 del genere i e sebbene or.1, ndlc compere, "i predomini 1111 po' lroppo il gu11to delle litcllc inglesi e delle signore sfocccmbtc <lc\1:1 borghesi:a fiorcntin:t e dei loro marmocchi, non si può nc~.1re' d1c si indulge spesso :t libri d':1.rte e di pensiero. o per lo meno, ., ciò che per molti tiene la vb Ji mezzo, .1 li~ri di lllori.1 e di politicJ. Un., simile istituzione si trO\':l. però in grave pericolo. SI.'. .tll., morte del SÌ· gnor Vicusseu:<,:tttualc propric1:1rio,1.~s:1.:::1dc in mano di uno spccul:11orc, c.::co 1111:1 glori.1. ecco una tr:1di• zione, ecco uno strumento di ,ohur.1 .:he finisce. :\ questo pericolo si ,·olev.1 on•i.1rc costituendo 1111:t socict.\ in .tecomandit:t, con un cJpiulc di lire 300.000. I bilanci cr;mo stati cs.1111in.11i d.t persone di serici.\ indiscussa e di notori.t compctcu,.1 nelle questioni libr.1ric. Il reddito dl·gli :1iionisti .... ,rcbbc stato onc-– sto. Ebhcne: m1 Comit:tto, nd qu.lle ct:tno pure professori del R. Istituto di Studi superiori, Consoli di vari p:ici.i ccc. 11011 ; riuJCillJ 11 tnmtrt i11 Firtll':._, quella miscr:ibilc :1.omnu che er.t neccssJri.1 per :as– sicurJrle, dancro, un titolo di .:itt.\ intellettu:alc. Si J)Cll'>Ì che :alleBihliotc,he pubhli.:hc il scn·izio e 1.s.1h-o che all:1.\bru.:clli.1na lento, noioso, picco Ji imp;ic.:i buronatici e di ,·izi che neppur l"op,:rcx[t,1 e b ri– gideua lodevole Jcl .\lorpurgo lunno potuto oHiJrt!: e che le glorie lltr:micre e i lil'tri inter1.'l1S.1ntivi pc· netrano, in medi;i, cim1uè o dic,i :111nidopo che cominci:1110 :1 c.scirc d:tll'o-,curit.i. L·n comit.1to che presiedesse, invece, :al Gabinetto \"ieusscu'.'C,:incbPC il mo<lo dì rip:1r:1rc al gr.ne inconveniente, .:on!>i• glbndo saggi.11nente il direttore e colbbor.mJo agli \Copi dclb coltura. ~1:t tutte que~tc cd .1ltrc ritlcs– !)ioni che si potrebbero fare, non sono , t.nc !>Ufficicnti perché t.mti di quei sis;tnori dw hr.1111.1110 rappn.·wn• t.tre I' intcllcttu:tlit;\ fiorcntin;i e spendono in !~te e fond:1110socict.\ che hanno scn·itori in 111Jrsin:te fanno sc;11np.1gn.1tc in :1ut0mobilc con I.i \.:UU di "c.. . dcrc i monumenti :mtkhi, alibiano lrov.1to 11dlc loro s:iccol.'.cicdi che s.1h-.1rc 1'.1n-cnirc del G;i.binetto Vieusscu,. E s.1pc1e pcrd1è? Pcr.:hè il C.,.ibinelttl \'ieus,1.~:< è un' istituzioni.'.scrb: pcrd1C le signtlre p.1tron1.'Ssc non ,·i potrebbero offrire dei tM ; pcrchC bis0)(11:lleggere in silcn,io e non .:hi.1cchierare o ~io.:.1re :i tr1.-scttc, come certi profc...-s'\.Ori fanno lutti.: le sere in mu ~ ciel.\ di .mto.lkentisi int1:llcttu.11i; perché non ci s.,. rehbe modo di f.ir\ 'i sfog~io di m.1rsine, di .:r.1\':tlte, di ti101i ~enlili;,i o di titoli h.mcarii, di .mtomobili e dì servitori in livrea. L• intellcnualc fiorentino di fronte al libro e all:t scrict.\ re.:.1lcitr:1:'e ,·J a ccri::Jrc le soJdisf.u-ioni dcl– i' intelligcn7..'.l iu comp.1gni:i dcllc t,.:r,mdi signore. Se non gli tl.ite un.t i::.1rro1.z;i, se non gli prcparJtC un buon pr.mzo, e sopratutto unJ cou,crs.1zione delic.tta, lcizgcr.1 e vuo1a di tutto ci6 chc apr.1s<,io11.1 e com– muove, , i guar,lcr:\ cli 111.ll occhio e 11011 tro"cd in 1:1sc,1neppure uno di quei n:1poleoni che s.1,rifi,:1 cosi \'Olc11tieri per st.1re in un.1 S(Xict.\ do, e non sLI troppo SCl.'.C:tto d:t .:ose :1.crice 11011si.1 costretto :1 pem:trc Jopo pr.11110, pcrd1è tutti i medici gli h:tnno detto che fJ m:ik, nè pri111.1di Jlr:11uo, per.:hè ciò ~li toglie 1'.1ppctito. L'intellettuale fiorenlino muore, in generale, di 111,1le di ,tom:ti:o o d' 1111.1 pdlmonite busc.1t,1 .1 un:t scrat.1 di ~.11.i: 11011 111.1i di 111,11 cli ccrvdlo. Giuseppe Prczzolini. li. La Biblioteca Filosofica. OgJ,:i 11011 v'è persona 111cdiocrcme11tecolta in Fire11✓.e, e si 1>uòdire in lt.11ia, che non sappia dcli' c,i,tcnz., della Biblioteca Filosofica: e Ol{~i, co:m ancor più notevole, i mnt,:n,tti della cultura accade111ica fiorentina, che dappri1na cercarono di ignor:irc q11es1a 11uova istit111io11c, o la consi• clcrnrono come un luo~o cli ritrovo di vecchi spiriti,;;ti e teosofi e di 1.dovani r:unmolliti, hanno c;1mbi:'llo parere, e cominciano bene,,olmentc e 11011 scnz,1 una ct:rta degnazione. ad occuparsene, e c1u:1,i quasi a incorag~iarl:i e a lodarla. Il fatto è !<>Ìntonrntico, e non ha bi-.;0~110di commenti. Ceno è che, mentre eia una parte il mutato nl• te).:"i,.:-i:um:nto del mondo accademico costituisce 1111:i riprovn dcli' importanza della Biblioteca, cl'nhrn parte I' inclipcndenzn e l'intima vitali1:\ eia essa dimostrate nel t-111>crarctutti J;li ostacoli che si frappone,·ano al suo c:unmino. 11011 ultimo dei '111:tlia1>p1111tol'indifferenza dei doni e dei profc~:.ori uffici:11i,ci fanno sperare çhe cssn non sar:\ co-,i ingenua da gett,1~i. ad occhi chiusi, nclle br:1ccin apcrte cli quegli -.te~-;i rap1>resen• t.mti della cultura ufficiale italiann, che l'hanno CIÌSJ)rcanla fino ad ieri ~d ora ,·orrcbbero per comodo loro trasformarla in 1111appcnd.ke elci• l'università, o in 1111 seminnrio fik>:.ofìco sul tipo di quelli infolici-.simi e inutifo:;-;imi della Ger• mania. Ben al!ri sono gli idèali e gli !,C01>idella Bi• blioteca Filosofica! Sorta tre :umi e mezzo or sono con 1111 programma piuttosto incerto e ,·ago, e..:,:1ha sapulo, :1.11raverso una :,cric cli ~uccessivt: tra,form:izic.,ni, :icquistar coscie111a della sua forzn e formarsi una base sicur:i che le permettesse cli svol).{crc la sua moileplicc aui,·it.\, e \li cooperare enicaccmentc al rinno,·amcnto del pensiero e dello :-;pi rito i1a\iano. Per rag~iuugcrc questo fine :1ltbsi1110In Biblioteca si serve di vari me.r.zi tutti coordinali tra loro: pre:stito di libri, conferenze. gruppi di studio, pubblicazioni. I libri offrono un materiale ricco e ben scelto di stndio, le cònfe– rcuzc che si tengono regohmucntc nell'inverno e nclln primavera, hanno I' i mento di richi:1mare \' allc11,do11c dd pubblico sui prohlcmi che piÌI n1erita110 di esser consider:i.ti: i grup1>i di studio danno modo di discutere e po'-:sibil111entc di ri• :-;olvere le q11c:.tioni e i dubbi che In lettura dei libri e le conforcnze hanno f.'luo -.orgcrc nell'a• nimo degli nssociati; le. pubblica1.ioni infine hanno per :-copo di allarg;m:: il canl)>0 cl' a7.io11cdella Bibloteca Gino Bianco Bihlioteca intcrc...;sando il pubblico italinno rtl• l'opera :.ua. Erctt:i in E111c ~!orale nel J,:cnnaio <.lei 190s. merce la g-encro,.ità delle per--one che l'.n·c,.111 fondata, l..1Biblioteca è din:nut., sempre più un centro vi,.tce di cultura. e sempre 1>iùfelicemente i: riu..,cita ad ;1ttuare il ,110 pru~r.111u11.1. I >al maigio ,cor-,o, da c1unndo cioi• -.j co,titui dcli• niti,·;uncute il Co,higlio che do,·e,.1 1.liriJ,:erl.1 e: ;unminbtrarla, la Bil,lioteca ha compiuto dan·cru 1111 1,trnro fecondo. In pochi mc..,i hn i-mhblic;no un nuo,·o c;Halogo con un indice completo dei cinquc111il.1 e pili volumi d:1. e-,sa llo,,cduti: ha dato alle ,t,1m1>c due volumi <.liconforen,c ,celte tra le migliori tenute uellt :-.ue ... -lle, '.'-ie fatta i11i.:ia1rice di un Circolo di Filo-,ofi., ;ti <Jt1;1lc h.11rno aderito molti tra i migliori pcn-,,ttnri ita• liani, delle :.cuolc e tendenze più ,arie. d.1 .\lé',. ..,andro Chi,lpJ>clli a ~In.rio C.1lderoni, da Bene– detto Croce a Gio\'anni Papini e Giovanni \'ailati: e intine ha cominci:uo I., p11bblica,;10nc mcm:le di un bollellino di:.tribuito ~rati-. ai:li :tbbonati, ricco cli noti,.ie bibliu~r.11icht e con am1>i ria,,unti delle confcrcn7.c tenute o~ni 1m• ..c nt-11.1niblioteca E 11011bn,;ta : J>cr colmare uu.1 s::-ra,·c l.1cuna nella coltura i1aliana l,1 Bihliotcc.1 Filo:.0fìca ha pcn-;ato di iniziare dt:i cor ..i di le– .:ioni sul pcn,icro filosofico e reli~io-.o elci , ari popoli. incominciando dai più antichi per venir ,u fino ai contemporanei. Il primo corso s.ar, \. 1rnturahncntc. sulle religioni e -,ullc fìlo~ofie t.lcl- 1' India .111tic:1,e avrà principio ,er-.o la metà cli ~c1111;1io;le lezioni sar.mno te1111h.' OJ,:"lli l.u– ncdl e O!{ni Venerdì d.1 \'alcnti profo.:-sori, di 1111.\ fa111:1indi,cu-.-.a come orient:1li ..ti: in tulio -,nr.umo ,enti, cinque per il \"cd., e le -.uc eh.·· riva.:inni, cinque 1>er i -.i-.1emi orlodo,,i del S,111• kh)a e dello Yog-,1, e dieci per il Buddi,mo. Con c111c,;ta iniziativa la Bibliotcc:1 Filosofica 11011solo nuun 11111111ovo lato del ~110 ampio pro!{ramma ma compie, noi crediamo, un'opera nobili-,,ima cli vera e !<>:tt1a educMionc intcllct• tu.tic. E noi ci augurrnmo che que,to tcutath·o. primo in lt;tlt.1, di prcscnt.uc :il pubblico degli :,tudiosi in 1111,1 forma chiara e '>intetica i punti fondamt·n• 1.11i delle ~raneli filosofie e delle J.:"r.lndirclii,.:--ioni. sia accolto colla ma,sima -.impatin da quanti h.111110 a ruorc In cultura italiana. G. F. Ili. Una visita ali' Istituto di Studi Superiori. Giorni sono ho \'Oluto dare una c.11>.atina in tre o quattro aule fìlolo&richc del nostro co-.idetto · ls1it11to Supcc iorc ... In ,·ita min, non ho mai sentito il bi-;oi.:110di :indnn.:: :i :scuola. Ilo ricordi scolastici dokbsimi e nrTcttuosissimi, ma sono di mia mndrc, quando 111' inseg11av:1 1111 po' d'aritmetica con 1111 qna<lcrno che por1av:1 ancora il suo nome di fanciulla, o quando m' inse!{narn n scri\'cre leggendomi di belle pagine, e sopratutto volendomi bene e in• :,pirandomi sacri affetti per tutte le CO!'oe gentili e buone. A1>punto per c1ucsta mia libera educa• ,;ione, so che il giudizio che io po<;so dare di un profe:,:sore 11011 è mai quello interessato e torbido clc:llo '>colaro; c il giudizio ch'io posso clarc degli scolari non sarà mai (1uello gretto e c0n\'enzio• nalc di 1111professore. l\"011 .so 111,:mmcnocome si chiamino i profos– sori alle cui lezioni ho assistito: nm il loro nome mi è perfctrnmcnte cslraneo e inclitrcrcntc come c1ucllo dei loro ascoltatori. Indipcndcntcmente dalle persone, ho fotto tre osserv:i,ioni, di or• cline diverso, che espongo nell'ordine ~tesso in cui succedettero in me. 1• thpctlo slreuamcnte scolastico elci luogo: una ri1>icnczza di s111denti. e 1111:i. mancanza a-,so• Inta di :1scoltatori liberi e curiosi ; come :,e le -.cuole fos-.ero istitu1.ioni priv:nc e 11011 pubbliche. 2., Unn s1:mchena, una sfinitezza mort;-ale nei professori. 3° Una credulità cieca e quasi bo!slialc negli i.colari. Og-111111a cli c1ucstc osscn·azioni è strettamente con~iunta :tllc altre:, cosi come d:1 una catena potente sono congiunti ai professori i bidelli che ordinnno l'ora e il minuto cli cominciare e di tinirc lo -,1rcpi10 dei loro girarros1i mentali. Ep– pure ognuna può considerarsi in sè :stessa. L' :iv,cnza completa di :1.scolt,1tori, cioè di per• c.one intelligenti. curiose. spac.sionate e am:111ti solo del sn1>erc ; che si servano della ~cuoia come di 1111 loro diritto; che vadano nel nscoltare i professori i cui s1i1>encli inclircuamente esse pai.:ano, nelle cui mani esse pongono i loro fi}:'li. ccc. ccc. - questa assenza è 11110 elci più tri:sti ca– r:itteri che abbiano llnte le nostre scuole. La genie va ad ascoltare i medesimi profo~sori al• lorchè indossano l'abito nero del conferenziere: 111:1 c111ando si :--pogliano della ,·e-.tc che li rende un po' meno o 1111 po' pili brutti di quello che 15 sono. ogni rdalione l· finita. li pubblico l· come un nobile cfai lombi ~tremati, cht.· ri4.·.,n· a fare un inchino a 1111 l,1c-chè in J:!Uanti 1.' linea. nm non riu ... ciri:bhe a ,tendere I., nuno a un gal,\11• tuomo malconcio e mah'c,tho. Oel re,10, il pubblico ha anche qualche r.,– ,.:-ione huon,1 c.l.111.,,11.1. I pro1e-.sori•conferc11- Lieri. :,0110 ·'JlJlt111tu due persone ben di,tintt:, che mutano .111im.1 .·,·oho. come mut.1110il tr,rno e il ,·e,titu. l"n.1 conforcn.:.1 ricompcn,,u,, con cim1ucc1.•nto lire è- una forte do-;c di " che -;o io • per un ,·ccchionl•, li profc..,-.;ore-.i ,cuotl•, ,i ;111im.1 e din.11\/i al puhj,lico mette fuori nn.1 loqud.1 lucicl:i e infioccat,t come i !>UOi -..th·,di. \l!t :illa scuola ci , ;\ coi p,rnni d' o~ni J,:"iorno, t.· con un'animucci,1 ch4.• loro convenKa, Il puhhlico che ,·uulc ;almenu 1111 l>OCtldi e.. ca, non abbocca ali' amo co-.ì ;t:.ciutto, 1.· 11011 ,.1. ,1ccanto ;ti.rii -.co• 1.iri, a :-.cder--i ..,ui banchi. I II mcuo alle :,uc pecorelle e ;li suoi pcc.:oron i, il pa-..1orc -,i ~1.·11te ..icuro. t\p1>ar chiaro che è- im• prcpar.,10. Si prcpara,·a a 01,:ni le,ione il Car– ducci; 111,1<1114.·-.ti ;1ltri m.m :--0110C<1..,in~cnui. Ormai le co-.c le ~umo 1 On11,1ic-;.,j ...;011l1 i m,11.'· -.tri. I te:-.1ili hanno ri-.lamp,ui loro, i c-01111111.•nti sono tìor dd loro -.,UIJ:Ue, In coltur., contempo• rane;\ è un;i ,e<.:H•.i:ioncdella loro epidermide ; I' .1ri.t che ,i re-.pir.1 umi 11011 e che il loro fi;uo. ~E :1,rebbcro cl:, prcparar--i leLion1.· per 11.'lionc? Tutt'al pii'!, prim.1 di 11,cir cli c;is,t, clnnno 1111'oc– chia~1 ;alla cronolo~L,, all.1 bi.:,grafi.1, ,lit, hiblio• grntia ccc. ccc. L1 h.·Lione è 1.1ua!C'heco-..1 che , ien d.1 ,è. :-:e hanno f.111e1n11tc in 1.1uti nnni, am::i in ,.iuli -.cr-oli, c1u1.•-,tipedanti 1 )1;1 chi li .t,colt,1 ;w,·crtc I' imprcpara.t.ionc. Sente 1111' .mi• muccia che non riesce ad accord.u-...i con mu l{rande anima. Farfollettc, che girano intorno a un J>0cta, ., lrnu ,1orico, a un orn1ort ddl' allli• chit:\, come attorno ad 1111 lumi: l:a cui luce li nccicca pur di lontano. In comple-;...;o, I' imprc,– ~ione che fr111110 .'..· di },:"entecl1l' nbbia ormai fì. nito il proprio compito, vuot:ito il 1uoprio sacco. Limoni ... premuti. :-,.;onsanno pili che coS.l clin..·. Ripetono le cose che hanno stndi:ttc \'enti :inni fa. Sono mcr;wiJ,:-liosi come 1111hci,o come ipo• gei. lfo,ogna wntire le loro- teorie c-,tctiche JH:r capire che eos:i è l' i..tinlo cli con-,er\'aLionc negli animali, e il ran1111011ime1110 della s1li11nclor!<>ale negli uomini. l ·11 hiorno, chi s:1 quanl' n1111i or sono, qualcuno cli loro ha scritto un libro, cui è toccnta un po' di fortuna: ma per avere scrilto 1111 libro, che a tiuei 1em1>iconveniv:t ai giovani studenti, come conveni,·:1 il Borg0!,'110 e il \"al- 1:rnri; per mere !<>Critto un libro credono di avere scopcr10 un metodo, e 1>era\'cre scoperto un metodo che è untico almeno quanto i ).:'ramma• tici ales.sandrini, credono di nn:r tracci:tto le ,·ie dn percorrere :lllO -;pirito umano. :'Ila gli esempi del loro mclodo sono ormai 1nm eo~.1 cosi co• mune, che si trovano perfino da Bocconi e si chiamano cat;1loghi. La 1crza 0 ... -;erv.1,ionc che feci è clell:i ,111>ina bene\'olen7a degli scolari ver:-;oquc,ti profc ... sori. Gli apo ... toli non a,colt,l\·:mo con 1>iilr:1ccogli• mento le di, iue 1>.,rolc del mae-.tro uci ro:,ci mattini di Galile:i. i~ una vcrgoJ:"n:i. lo 11011 ho m:ii conosciuto uomini cosi creduli come ~li ..tu• denti. L:i loro attivit,'1 1>sichica è tesa in 11110 sforto di :-i-;coltalione e di crcdulil:\, che clii ai loro occhi 1111 :1-,pctto mcraviglio:,o cli bambole, di quelle che sanno dire si e 110, secondo che si 1>rcmano da\'anli e dielro. L'operazione più necessaria che cleve fare un uomo in quella che a:scolta 1111 -.uo simile, cioè di ,·agli:1re e i;iucli– care, manca addiriltura nello studente degli or• g:1ni necessari per compiersi. E non -,:111110, e 11011 sospettano nemmeno. che ascoltare un uomo 11011 ha nessun valore se non in <1u.111to :,i a:seolti sè stesso. Tutto que~10, notato in una scuola itali:1na, è ben tri'-tt:. Pur troppo non è che una clelle molte tristeue che vanno al cuore di chi libc• ramcnt•! penetra e :studia I.i compagine di <1uc– sta Italia intellclluale e morale. Ct-:l'l'EkP. I.LO, ·NOTE Al" Marzocco...- I lo !cito nell'ultimo numero di <111estoJ,:"ionrale la recensione fotta a un libro di un 110:.tro coll:lboratore, nella quale c111esti, ac– canto ad alcune lodi, rice"e l'accu._a di a\'et eletto cose ormai vecchie. lo ho perso11:1hnentc pregato t: ottenuto dal no,tro collaboratore ccl :unico di non rispondere, pcrchè qunndo chiesi ed cbl,i la direzione della 1 ·oet•, intesi come primo dovere che e:.sa fosse ;.ssolntamente lon1nua da ogni forma cli réclame personale. e che non vi do \'Csse cssere pubhlicato nemmeno 1111rigo in favore delle mie o delle pubblicazioni dei miei più abituali collaboratori. Con ciò intende\'O dif– ferenzi:1re lo -,pirito e il contenuto di questo giornnle, da quello di altri, che troppo s1>c~so

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