Vita fraterna - anno III - n. 10-11 - 30 mag.-15 giu. 1919

II VITA FllATXRNA ammalati, sorveglianza che le ·prescrizioni del medicei siano eseguite, ecc., quello· che ci verrà ordinato e ci si presenterà più urgente, noi faremo. · Presso ogni ammalato vi sarà un foglio dove il- medico scrive-. rà i suoi ordini, e l'infermiera noterà quanto avrà fatto ed eventualmente quello che avrà notato di anormale nello stato dell'ammalato: temperatura, polso, ecc. · Il medico si rivolgerà alla Capo Gruppo per ogni nuova richiesta di assistenza. Il Centro direttivo della Fiorenza Nightingale risponderà presso i medici della preparazione tecnica e morale delle infermiere. Un programma definitivo non lo pnssiamo fare - l'esperienza ce lo verrà man mano formando e molto dtpenderà dal numero delle aderenti. Con questo programma; si comincerebbe a fare una parte del lavoro che faranno poi, più completamente e con maggior competenza, le Infermiere Visitatrici. Anche a Milano si aprirà presto il corso per le Infermiere Visitatrici e speriamo che .il Comune si de~ cida ad assicurare il regolare servizio, assumendole come funzionare del comune in aiuto ai medici condotti.e per i Dispensarii e le' Ambulanze .. Se· la nostra modesta iniziativa potrà servire ad aprire la strada alle. future Infermiere Visitatrici ed a convinc~re. i m~dici e le famiglie deli'utilità di questo servizio, avremo già fatto molto. Nostro desiderio sarebbe di poter cominciare subito questo lavoro, ma temiamo che la stagione non sia propizia perchè molte arriich·e lasceranno pre.sto Milano per la campagna. E' importante però mettere subito le basi in modo che appena ritornate a Milano, questo autunno si possa cominciare senz'altro. Perciò insistiamo per avere « subito ii le adesiorìi ed eventuali proposte o suggèr·ime,nti. Se qualche amica non lascia Mi'ano e può iniziare immediatamente il lavoro .individualmente, anche in modeste proporzioni, farà. ottirna cosa e la sua esperienza ci potrà essere molto utile. '- Le altre s'impegnino per dopo le vacanze. Se la' gµerra si fosse prolungata, tutte noi avremmo continuato, anc.he a costo di gravi sacrifici, a dare tutto o gran parte del nostro. tempo, per l'assistenza ai soldati. La ,guerra è finita, ma non è finito il dovere di dedicarci ai fratelli che soffrono: dovere cristiano· e dovere civile: Il lavoro che vi proponiamo è certo meno attraente di quello cbe si faceva· negli_ ospedali, presso i n.ostri cari soldati, ma è _iTdovere dell'« ora presente ii. In mezzo a tante ruine, a tante disillµsioni, al cozzar di opposti egoismi che fanno ancora l'uomo all'uomo nemico - possa la .nostra umile opera dii:e .ai fratelli una pa ròla di .pace e di.amoi:e. Pbr adesioni, propo_ste, schiarimenti, rivolgersi a f,IERA OLIVA, VIA .TADINOJ 25, -MlLAN.C::>. Biblioteca Gino Bianco

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