Vita fraterna - anno II - n. 10-11 - 15 giugno 1918

144 VITA FRATERNA Problemi pratici dellt ora Infermiere di Guerra e Sanità militare (Dalla nostra amica ii1fermiera. volontaria, Anna Spe,·i, riceviamo questa lettera che ben vo/01it.:eri e con pieno co11senso pubblicl1ia11·1.o1, 'accor;,anda1tdola .-all'attenzione ed eve11tual1J1ente <1/1' apj,oggio di frttrici e lettovi) : Cara « Vita Fra,t,erna », Vuoi farti portavoce di u11'01sservazione e cli una proposta che parte dal'i'a gran m:aggio-ranza d'i noi, infermi,e,re dil guerra,_ volon- •tarie o avviate nelie scuol1 e allòa ,car·riera -p-rofessionale? Lo spero, - e vorrei che riUJS'ci,ss,ai fa1· giungere « colà dove si puote » -la -vostra voce, a suscifarne efficaci, provvedimenti. Dopo tre anni cli, guerra l'opera delle inferm,i,~re negli Ospedal'i militari - nonap,ta.nte -cbi,fettied errori, ,che non sono del r-esto un.a specialità assoihuta della nostra categoria e del nostro campo di lavoro - si è dimostrata buona, utile, necessaria, ,sto per di,re inclispensaibil1 e ab mi,gl-iqr funzionamento degli Oi,1pedali, al !llflggior bene dei1piazi-enti. Pune, dopo tre anni, di servizio, fa nostra posizione uffic'iale non è ancora mutatà. Negh ospedali di Croce Rossa l'infermiera volontaria ha una :posi1zi0i11riecionosc.iutai, ha un· grado -e una funzione precisa, e 111somma nei « quadri », ne1Jla « fo,rza » cl!el pers-ona,Ledi assistenza, cdme i,-miediiei,-come i mi•l1istJ. Neglii ospedali di Sanità militare la cosa è diV1e,rsa.Prima deila gi.er·ra g,l1iospedalli esistevano già - e no-n v~, erano affatto infermiere. Vi erano so'o \!Jesuore, gli _ai·utanb e i piantoni. E tutto a41dava ben'tJne ( ?) ctjsì. Venu-ta la guen~, moltipbicatisi, in grancli,ssimo numero per necess:'1:à urgente ei crescent1e gl'r o~pedali di Sa- ·nità mil-itare, - 1-a larga offerta d opera delle Infermiere vOll,ont<!,rie è i)MoS'a alquanto opportunia - ed esse. so~o state accolte. Ma come? A pa,rte le frasi ca'V'a:lilereschedei clliscotnSluifficia1i, 1e si è .accolte come p,er una con'Cessiione, qua•si ·dicendo: « Ma sì, povere BibliotecaGino Bianco

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