Vita fraterna - anno II - n. 8-9 - 15 maggio 1918

VITA FRATERNA 117 ì\f a le altre continuano: no~1 vedono o non curano quegli amari allori. Continuano, prese, animate trascinate dalla vita profonda che è nel nostro lavoro, compensate ad usura di ogni · sacrificio, dall'onore di assistere i nostri combattenti, - e dalla loro comn1ovente gratitudine - oh, ben superiore al nostr,01merito! - e anzi, quasi con sgomento - sì, proprio come ha detto Elena - si domandano: e dopo!? Vita profonda e_intensa veram.ente, questa nostra di infermJere di guerra! che ci fa partecipare di grandi avvenimenti della Patria (le azioni al fronte, le soste, le l'iprese hanno una diretta riJpercussione nella nostra attività); e di umili o grandi avvenimenti individuali o familiari, di gioie e pene altrui, che ci prendono a volte l'animo come fossero nostre; e per i grandi avvenimenti nazionali e gli oscuri fatti familìari o individuali, chiede il nostro umile m.a effettivo contributo di bene ... l\iia dopo? Elena, non dobbian10 aver timore: Non verrà meno il nuovo senso benedetto della nostra vita. Purtroppo, finita la guerra, chinsi gli ospedali, non tntte le ferite saranno rimarginate: non ci sono soltanto le ferite che sanguinano nella carne, prodotte da.Ha guerra ... ; nè soltanto le ferite di guerra ... Ben altre ce ne sono semp1;e state: solo, non le vedevamo, le ignoravamo. Altre, pur.e, e di nuove,_ ce ne saranno. E dovremo cercarle, curarle, guarirle quanto più potre1no: a questo, studio, a.more, ~e~! ~ E' vero. A 1nolte più di prima, tra noi, sarà preclusa la via del n1atrimonio, sarà negata la gioia santa .e feconda, cli una famiglia nostra. Tanti giovani danno in questi anni la vita, il sangue per la Patria. ~Iolte cli noi le sacrificano, col sacrificio di quelli, la gioia del loro avvenire di spose e di madri. _ Così sia. ~la la riostra vita non dovrà essere arida e vuota. Sarebbe non solo dolore per noi, sarebbe delitto verso l'u1nanità e tradin1ento verso i caduti. L 'un1anità sarà più che mai bisognosa dell'opera femrninilE?, .dell'attività materna. La guerra ci ha chiamate fuori della nostra vita chiusa, egoistica, a sentire la realtà della famiglia nazionale, della famiglia umana. Non dovremo più dim.enticarla, questa realtà; non dovren10 più rinnegarla. , Fin d'ora, ora appunto che le siamo necessariamente· in 1nezzo, dobbiamo ,stpdiarla, .approfondirla, ved'ere. IGual;i se dal chiuso delle nostre case fossiino passate a rinchiuderci nella 1 esperienza immediata e isolata degli ospedali. Dobbiamo guardare addentro e al di là cli questa imn1ecliata esperjenza. OsserBibliotecaGino Bianco

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