Vita fraterna - anno I - n. 10 - 15 ottobre 1917

VITA FRATERNA 327 PAGINEPERLE l~fERMIEREDI GUERRA Un al_larme. (Invece della IV lettera di un'Infermiera volontaria pubblichiamo oggi con pieno consenso, la lettera che ci è giunta da' un'amica abbonata, Infermiera volontaria essa pure, - importante e urgente: e su cui richiamiamo l'attenzione delle lettrici - Infermiere o no - e sopratutto la loro cosciente e volonterosa attività). Cara Vita Fraterna, Tu hai compreso perfettamente, e bene hai fatto osservare alle tue lettrici nelle pagine per le Infermiere di guerra, il dovere di propaganda patria che abbiamo noi negli ospedali militari. Dovere non secondario. Ti scrivo dunque oggi sicura che accoglierai con perfetta comprensione il mio grido d'allarme. La propaganda patriottica, per la vittoria, e quindi per la conti• nuazione della guerra fino alla vittoria, non è la più facile tra i soldati colpiti dalla guerra, feriti spesso non per la prima volta, e che pure dovranno tornare ancora alla guerra. Altra difficoltà sta nel1' ambiente sfavorevolissimo; lo spettacolo demoralizzante degl' imboscati, non pochi ancora fra i militi d' ospedale, susdta irritazione tra i feriti e dà loro un pessimo esempio; e la presenza e l'attività, di elementi neutralisti, pacifisti, ossia, oggi, disfattisti, tra il personale d'assistenza specialmente negli ospedali di sanità militare, contrasta la ·nostra azione. Ora, mentre il prolungarsi della guerra rende insieme più difficile e più necessaria quella nostra propaganda di resistenza, che pone innanzi il dovere del sacrificio a chi già tanto si è sacrificato, - le difficoltà, gli ostacoli, l'opposizione di una propaganda in senso contrario si sono a un tratto accentuati. Io, non io ·sola, con me molte mie compagne, abbiamo notato da qualche giorno una intensa ripresa di propaganda per la pace nell'ospedale in cui prestiamo servizio. I . Già il quotidiano, che è gratuitamente distribuito ogni mattina in ogni corsia, della pace parla sempre con una insistenza indiscreta. E quello si sono aggiunti opuscoletti, e piccoli periodici sullo stesso tema .. Poi, è lo scritturale o il graduato del riparto che legge forte dal quotidiano, la notizia sia pur vaga e incerta di una possibilità, di una proposta, di un'intenzione di pace, la fa osservare ai feriti, la commenta con una fiducia imprudente, traendone per loro la speBibliotecaGino Bianco

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