Vita fraterna - anno I - n. 10 - 15 ottobre 1917

VITA FRATERNA 319 s1one larga dell'umano dovere, un sano equilibrio, un intuito sereno, uno sforzo cosciente verso l'armonia nella vita nuova le ha foggiate così: nessuna forse si è dichiarata militante nelle file, ma ciascuna ha risolto, individualmente, il problema. Da questo manipolo io ho la conferma che non sogni idealistici irrealizzabili sono le mie speranze, ma realtà da affrettare per tutti. Certo molto è richiesto anche all'uomo, per amore dell'umanità e dei figli suoi: è richiesto comprensione e aiuto; è richiesto che non rimpianga troppo l'ochettina bianca in adorazione esclusiva, e l'idolo capriccioso da adorare - ma conforti la donna nuova di una fidente aspettazione, di un giudizio, non indulgente, ma sereno, sopra gli egoismi e le diffidenze tradizionali. ·E, dalla mia finestrella, sento già le buone risposte all' invito. Certo svaniscon nell'ombra austera degli antichi castelli pierii 'd'incanti sottili le soavissime figure femminee trepide amanti sulle interminabili trine: e un vago rimpianto le segue, come avvolge il ricordo di nobiltà perdute. . Ma noi già rinunciammo ai cavalieri erranti in cerca di insanguinati trofei a prodigiosa p~ova d'amore. Fiere, tra le angosce mortali, che, i nostri diletti nelle maceranti trincee, nelle terribili lotte, difendano, in cosciente offerta, i diritti sacri dell' umanità, affermino, con tenacia eroica, la volontà di vita più alta che anima la terra nostra adorata. CLELIA MONTREZZA. LE COSE PICCOLE. Chi, essendo creatttra di pensiero, non ha sentito il peso delle materiali occitpazioni che occorrono per soddisfare alle esigenze quotidiaue della vita? E chi, sentendo tal peso, non ha creduto, almeno per- un certo tempo, suo diritto, di trascurare sùnili occupazioni surrogandole con quelle d' ordine spirituale, di geniale natura? E, appellandosi alla superiorità delle seconde, non ha creduto più che perdonabile il disordine che derivava dalla trascuranza che ho detto? · Badate ! sotto l' apparenza di giustificazione è nascosto un grave sbaglio ; sotto l' apparenza di un omaggio a facoltà eminenti è nascosta ttn' offesa alle medesitne facoltà; sotto l' apparenza di frutti più belli, risultanti da un impiego così fàtto del proprio tempo e delle proprie forze, è nascosto il tarlo roditore che minerà in g-ran parte le basi dell' opera più eletta. Perchè la tras_curanza, accettata come princtvio scusabile, non s' arresta alle prime e piccole cose, ma, piano piano, trovando sempre i motivi naturali d'uno scarto progressivo. si trasporterà dalle cose infer,iori alle cose superiori. Biblioteca Gino Bianco

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