Vita fraterna - anno I - n. 10 - 15 ottobre 1917

VITA' FRATERNA 313 dell'ora terribilmente agitata tenta prevalere sul debole o sulla buona fede di chi opera per la patria, o chi cerca di anteporre brutalmente e da vile_il proprio interesse all'interesse collettivo universale, sarà maledetto e condannato a vivere nel brago come il porco. Colui che pur avendo compiuto per Iur,go tempo sacrifici e sopportato disagi d'ogni gent;re, pur avendo corso .i più gravi pericoli della lotta. non dimostrerà coscienza e si unirà sia pure solo spiritualmente ai malvagi o cederà ad essi, cadrà inevitabilmente con essi come una bestia da soma. Tutte le coscienze devon essere vigili, aperte, pronte. Ognuno deve chiarire la propria visione del mondo attuale, e scoperta la via vera seguirla senza rivolgersi indietro mai. Coloro che saranno stati ingannati e avranno operato e sofferto nella piena buona fede, saranno perdonati all'aprirsi della loro nuova chiara coscienza e gli ingannatori saranno dispreztati e abbattuti. Cristo disse : - chi non è con me è contro di me e contro il Padre mio. - Cristo disse che non esiste la via media per ciò che riguarda lo spirito di verità, ma solo v'è l'amico e il nemico della verità, chi dubita è già nemico. Perciò io considero nemici e ,traditori della patria particolare e universale, nel senso cristiano, tutti coloro che si dicono neutrali, tutti coloro che si dicon pacifisti ad ogni costo, tutti coloro che dicon di non poter giudicare e di non capire, tutti coloro che n<?n han saputo - .o voluto - giudicare da quale parte stia il giusto diritto delle genti e la idealità civile cristiana, sulle cui basi solamente è possibile posare la parola: pace. · Io non son profeta, io non mi arrogo nessun senso profetico. Io dico secondo il pensiero mio semplicemente; potrei pu:-e errare; ma in questo pensiero di quest'ora sento di non errare affatto; potrei forse non aver approfondito e chiarito abbastanza .... - transeat, - approfondirò ricercando ancora nell'intimo mondo mio dove solo c'è Chi m'aiuta. E' morto un amico mio, un caro amico pittore, che aveva questo pensiero come l'ho io ora; morì in perfetta coscienza, in un ospedale da campo al fronte, nella più viva calma del cristiano che ha bene operato, e che ha soprattutto aperta la propria anima alla Via eterna ed ha quindi inteso quale sia la Eterna Volontà che guida quest'ora. Io non faccio molti e sottili ragionamenti in me stesso; ,io ardentemente anelo alla pace tra gli uomini, e spesso sento l'acuto dolore per la sua lontananza nel mondo e in me, spesso sento il desiderio di quel riposo che permettesse a me e agli altri uomini la bellezza del lavoro nella serenità della pace .... Ma io chiedo alla coscienza mia, BibliotecaGino Bianco

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