La Voce di Molfetta - anno II - n. 15 - 15 aprile 1951

La vita è azione; ma solo la dignità è la chiave della vita, e l'onestà la prima qua- . lità dell'uo(!lo · politico. F. De Sanctis SET.TI MAN AL E D I DI V I· T A CITTADINA 15 Aprile 1Q51 - Anno II. n. 15 " Reda.zione e Amministr. Molfetta. - Via. Ma.rconi N. Q - Tel. 12.-52. .. Abb. '(c/c. posta.le 13/5671 Annua.le L. 1000, semestra.le L. 550, per l'Estero dolla.ri 3• - Una. copia. L. 2.5 - Sped. in Abbonamento posta.le (Gruppo II> F A· ·S E CONCLUSA Dopo piu di 4 mesi di vita è opportuno e s a m i n a re situazioni critiche e suggerimenti. Jl prvgram– ma che siamo venuti deline~11do chiaramente può così riassumers;: moralizzazione della vita ammini– strativa del nostro C·~mune; lotta contro ogni forrr a di retorica e di demagogia ; - rendere Mol– fetta grande e bella si a patto che si provveda I- rima ad ammi– nistrare con giustizia e responsa– bilità. A tale programma abbia– mo tenuto e terremo fede. Per ben quattro mesi abbiamo invi- 1 lato tutti gli amministratori ad · intervenire nelle discussioni sul giornale, riguardanti i vari proble– mi emersi. ' Li abbiamo arJche pungnlati in. -vari modi ma, ad. eccezione di alcuni rar presen– tanti dei partiti di minoranza, il partito demo - · cristiano ha rifiutato l'invito. P~rtendo da una pregiudizi~le politica essi hanno anzi intensificata una sorda lotta di· sabotaggio verso il giornale, in ciò estremamente favori ti dalla secolare diseducazione della po– polazione, abituata a vedere l' or– dine nell'autorità .costituita e il disordine in chi, sia pure con serietà ~d ampia documeotazione; critica l'operato de 11 e autorità. T aie azione sabotatrice è piena– mente riuscita, sicchè in questi ultimi giorni la redazione ha do– vuto considerare l' opportunita .di fospendere li'! pubblicazioni per esaurimento finanziario. (E pen– sare. che c'è chi _si è bevuta a grossi sorsi la caraffa di un pre~– sunto finanziatore di questo gior– nale senza nemmeno dt1r entro i.1n_a ·occhiata ~Ila ·svèlta.) Grazie all'aiuto che, speriamo, ci verrà dagli- amici superer.emo le presenti difficoltà -fin~nzi_arie e per alcuni mesi a!meno riusciremo a vJVere. La lunga fase di apertura 'lerso tutto un settore del Ctmsiglio Com~nale ed espÒnenti di forze politicamente qualificate deve con– siderarsi èhiusa. Continueremo a rivolgerci ai concittadini <li buon senso e che vogliano e sappiano pensare con la loro testa; che sappiano resi– stere ad ogni corruzione, che sen– té!no la dignità di ùomini liberi. Continueremo ad esortarli viva·men- I -te perchè si occupino della vita ! del loro ~omune, perché denuncino I chiaramtnte, decisamente o g n i sorpruso . di cui stano oggetti o vengano a - conoscenza; se n z a preoccupazic ni, Eenza paura. f\ 1 on I 'ha senso ed è .aY\Ì!<: nte aver paura pama e paura in un· çaese c:he è ancora libero e:d ha struttura democratica. Invitiamo vivamente a collabo– rare con noi coloro che non so– no iscritti a partiti e tutti coloro che sono ça paci di un esame di coscienia. Riflettano a 11 a loro parte di responfabilita. Meditino su questo passo del G o b e t t i ·«•• egli è fuori della mischia, ser~– no, disinteressato, apolitico: e non si avvede che gli apolitici hanno sempre torto: la loro apoliticità è partigiana; _essi s o n o difensori dell'ordine costituito, sono una 1 forza 'inerte che pesa a vantag<?io del regime, degli interessi conser– va: ori ; i governi reazionari hanno sempre aprrezzato la squisita utilità che viene loro offerta dalla . . cl~sse degli apolitici. Oggi la mag- gior1nza degli italiani é così: uo- ! mini che per ~crupolo di obiettività I non vogliono trovarsi controcor, I rtnte, ~he sono pronti alla pace I col regi~e per. n~n turbare ~a I concordia e I ordine nazionale. Chiedono a Mussolini la libertà di critica e di. fiancheggiamento, che nella pluralità dei casi ha avallato col voto e coile riserve, soprattutto con queste, gli atti e i provvedimenti: amministrativi più impensati, corredati di sola insuf– ficienza e di arbitrio. In alcuni casi, poi, negli atteggiamenti as– sunti si è rasentato il ridicolo ('bofa– zione conclusi'ba sal bilancio),_ in altri la decisa mancanza di corret– tezza ( dimissioni Gad_alefa-Visaggio, episodioNeri nella sedata del 10-4-51). Caase? di poter lavorare con lui come La negativa struttura del gruppo lavorarÒr.o con Giolitti. ' più forte, P.S.I. - f .C.I.. Esso si Ringraziano Mussolini di averli liberati dal bols~evisfl.}o di aver dato· loro un orèir.e, una gerar– chia. E' una 0pposizione che chiec 1 e la libertà di servire .. » Tutti coloro ai quali é a cuorè la democrazia s: persuadano che ad essa possono efficacemente dare il loro contributo partecipando, nell'ambito del n'>stro Conune, alla lotta contro le radici di ogni tot~litarismo, le tare p o I i ti c h e nostre: retorica, demagogia; pa .. ternalismo; e paura paura idiotà insensata béstiale. · compone di tre o quattro • inteL ligenze >, per buona parte impos– sibilita te a prendere interesse conti– nuativo alla cosa pubblica, e di nove ..o dieci ((fi~ure •, inidonee sulla situazione specifica alla re-– spoosabilità amministrativa. Sarebbe insensato da parte nostra volgere questa osservazione in ele– mento di ac:-usa, ma essa resta col nostro e senza il nostro consenso, come constatazione di una situa– zione di fatto. ... interroghiamo le minoranze Diremo di più : se quel gruppo fo~e stato maggioranza esso avreb be meritata la qualificazione di composizione perfetta. 'Poche n;ienti dirigenti e inolte coscienze oneste a sostenere I' azione unitaria delle prime. Ma, nella posizione di mi– noranza, quel gruppo si è vista imporre dal voto popolare la strut– tura peggiore, che si potesse desi– derare. Negarlo vuol- dire assu– mersi la r~ponsabilità di una col– posa mancanza di autocritica. LE DIMISSIONI Ho letto 1e Relazioni Altomare e l\i 11ovo sul bilancio. Consenso pieno, ·anche sé col bilancio esse relazioni: 4anno ben pochi: riferi– menti. Suonano piuttosto dichia– razione di sfiducia al trasformis~10 amministrativo dell'attuale Giunta: ' la prima,_ decisa azione critica -dei Consiglieri del P.S.I. e del P.C.I., in due anni di pr~tica consiliare. Comunque Ia lettera delle citate Relazione me1',iterebbe:molte corre– zioni soprattuPo per i1npecii1e_ che acquisti: credito l' idi, >t.1 p1'oposi– zione, formulata_ ed abi!1nente pro- 1 palata d.ai responsabili de1nocri- l sti"ani:, per cui la <1 Voce >) è dive- i nuta << certa stampa " e le nostre inchieste ~ pettegolezzi non do:u– mentati •>; noi. opportunamente ce 1 ne asterren10. i Vogliamo infatti riproporre il tema dei rapporti: della minoranza I consiliare èon la maggioranza in termini di più ·ampio respiro, la-· J sciando alla ,nuda prosa di alcune considetaiioni _ la possibilità di de– terminare un'azione conclusiva di ro..tura nel Consiglio con conse– guente decadenza di esso dal man– dato. E' onest~ iniziare con gli èle– me11 ti: di giudizio negativo che, se , I ammessi, sminuiscono le respoe~a- I bilità . per divenire .utili --premes~e I ad un'azio'ne futura. Quale ·a consuntici·o del!' opposi– ziQ_nebier.nal~ del P.S.I., del P.C.I. e. in questi ultimi tempi, del M.S.I. e, per alcani lirr.itafi riflessi del . P.S. U. ? • . . Fallimentare. Opposizione blanda, I Questo· per una onesta disamµia di una situazione che débe chiadersi. Consideriamo .ora alcune pro– spettive, chia~iteci perfettamente con la nuova Legge elettorale. l) Nessuna disposizione di legge ha ancora rese nulle le disposizioni pr~cedenti, pre-fasdste e post-fasd– stet le qÙali affermano c1:iesono da ritenersi decadute le ammini– strazioni comunali so 1 o quando abbiano espletato il lùro mandato quadriennale. la nostra cadrebbe nel Mag. '53. Di fatto la minoranza, accettan– do l'attuale situazione, si impegna I •

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