La Voce di Molfetta - anno II - n. 6 - 11 febbraio 1951

,. ' • LA -VCCE 01 .WrOLFElrA --------~----------------- Consentono, in linea di massima, lo straordinario, le Banche, i Privati, le Scuole, i Tribunali?. Perchè dovrebbe subirlo il Comune? Ft>ne perchè i quattrini, di cui usa, sono di quel , fesso >, per antomasia, che è il contri– buente?. Come vedi, osservazioni, direi, quasi infantili. Pure ben pochi le fanno e. di esse, pur- . troppo, nessuno tien conto. Tu mi chiederai : • A che proposito ? >. Semplice : a proposito degli « straordi:– nari > che da anni si pagano, come diritti legali, ad alcuni nostri funzionari comunali, a proposito del milioncino affettato fra pochi di essi in questi ultimi mesi, a pro– posito dello ·scarso senso di responsabilità con cui l'Amministrazione usa dei.... nostri quattrini. ·E, soprattutto a proposito de1Ie 75.690 lire, liquidate a1 « Sig. Dòtt. Leonardo Cla– rizio, e:x: - Direttore dell'Ufficio imposte di Consumo >, • per, le ferie non godute durante l'anno 1949 , e {Appendice••• al Carnevale », n·. 5 - anno II della 4 Voce_ > - 4 febbraio l95l). Trascrivo dalla deliberazione della Giunta: " Visto che le domande sono corredate dalle dichiarazioni (di chi?) di non aver usufruito delle ferie, non godute •.• per ne– cessità di servizio », la Giunta 4. con voti~ unanimi, espressi nei modi di legge, delibera, liquidare, come liquida, a favo're••• ecc. >. Il gioco è fatto: 75.690 lire sono andate in fumo con... buona grazia della Giunta e del Clarizio e con... mala grazia degli elettori. Ben J 90 contribuenti, con un reddito di sole 40.000 lire annue pagheranno l'imposta d1 famiglia, per permettere il .•• graditissimo dono della Giunta al Sig. Clarizio. Cento– novanta disgraziati renderanno più nera la propria fame per la .•• generosità di quella graziosa pattuglia, che comodamente è installata negli scanni munidpali di maggiore i due documenti, come doni quaresimali. Ma so di essere un e Miles gloriosus, spac– cone, sl;,ruffone, e ,spassoso in tutta la im– purità delle tre esse > e non oso fare I' of– ferta, pe1'non offendere l'alterigia di tanti ••• Numi. . Da soli, invece, essi potranno procurarsi, gratuitamente, non una ma -venticinque dichiarazioni scritte dagli e:x: - agenti della I.N .G.I.C., suIIe frequenti, ingiustificate assenze del ·sii. Clarizio, dall' Ufficio. Una domanda, pure, devo farla. « Chi paga? > Si tratta di un~ deliberazione di urgenza della Giunta. La risposta dovrebbe egsere semplice. I maligni affermano che v'è un gruppo di Consiglieri demo-cristiani, che s'increspa maliziosamente, ogni qualvolta, noi sco– priamo un altarino dei loro Colleghi in Giunta.· A quel gruppo noi poniamo la domanda· e da quel gruppo noi attendiamo la risposta. Alla minoranza social - comunista non possiamo porla. Il « leader :. Altomare ci ha ammoniti che i Consiglieri di opposizione non possono far niente : ad una· sua istanza al Sindaco, infatti, non fu data risposta e ( dico di opposizione poichè io spero che voi ben comprendente la differenza fra consigliere di opposizione e consigliere di maggio- ranza l 1)) i>. · E denuncia, in tal modo, doti ...,di rrita– bilità, che noi ignoravamo. Ed esse ci spiacciono, sinceramente ci spiacciono, per– chè noi consideriamo Altomare, un ottimo amico. Ed egli lo sa bene. Fraterni saluti. B. FINOCCHIARO (Ì) Noo (a compreodiamo, purtroppo. A nostro av- "-.. viw t consiglieri tutti i=odono di uguali diritti e di uguali doveri. Di clientele· diver■e, si : Ma esse a noi ripugnano, • se 1000 di margioranu • se sono di miooraoia. responsabilità. I LETTERA ALDIRETTORE I lo pubblicherò due comunicazioni del, Sig. Clari-zio al Sig. Antonio Paolucci =----------------– Ispettore della Gestione - Sede (Molfetta). Si vedrà in qual modo e con quanto diritto. il Signore, in oggetto, ha beneficiato dello indennizzo e per le ferie ( l 949) non godute per esigenze di' servizio >. La _prhna è datata, Molfetta, ~2Maggio l 949 (n. di prot. 6~9 ; oggetto : Dirigenza Gestione). « A datare dal g-iorno 4 maggio c. m., doven:lo allontanarmi dalla gestione per recarmi fuori sede, durante la inia assenza assumerà -la dirigenza provvisoria della Ge~ stione » • fir. to 11Direttore - Clarizio. La seconda, datata Molfetta, 24 Giugno l 949 (n. di ·prot•.97 J ; oggetto : Dirigenza Gestione). ~ Dovendo partecipare al l. Congresso dipendenti I.N .G.I.C. che .si terra a Roma dal 26 al 30 giugno c. m., durante la inia assenza assumerete la dirigenza provvisoxia della gestione ». · fir. to Il Direttore - Clarizio. Le comunicazione sono regolarmente tim– brate e la firma è autografà. Sig. Direttore, . • . un mio parente mi ha dato la possi– bilità di seg!-lire il Suo giornale sin dal primo numero ed. in verita debbo dirle · .che la prima impressione provata è stata quella di leggere uno dei tanti giornali e giornaletti che ai giorni d'oggi ... deliziano la visita e l'animo dei cittadini. La pnb– bli~azione fatta sul n. 2 del 7 gennaio di una vecchia lettera del prof. Gaetano Salvemini mi ha fatto riçreJere su quella .piimi mia impressione. Conoscevo ·gia la lettera· del Salvemini, ma dopo averla - riletta, a tanti anni di distar1za, ho com- Non si tratta dunque di assen~e giusti– ficate da ragioni di servizio l••:disposte da chi ot altrimenti, a chi notificate? ••.), ma 1 di ferie, pure e semplici, godute a periodi staccati, come la legge consente. 1 preso la necessità ed il dovere· che oggi hanno gl·italiani di conoscerla : le stesse parole, gli stessi iQsegnamenti, a distanza di tanti anni, sono ancora cosi vivi e ne– cessari, anzi oggi più che mai si ripro– pqngono all'esame ed alla considerazione La Giu~ta, dunque, ha pagato compe- ; tenze per lo m·eno non interamente spettanti. Potrei, a mia volta, offrire agli Assessori ' dei giovani e non soltanto di que,sti se ..J I Febbraio 1951 si pensa che gli anziani non sono da meno dei primi a ripetere corbellerie e bugianate che per molte tempo hanno - riempito i crani dei poveri italiani. Quando in questa lont~na Piacenza io leggevo che le forme politièhe più aberranti trovavano fertile campo ed affermazione proprio nella parte più disgraziata d'Italia, ripcòsavo con dolere alla mia città, alle battaglie sostenute per riportare i nostri contadini e marinai su una concezione di vita ve– ramente civile ed allora io avvertivo che laagiu Gaetano Salvcmini era gia dimen– ticato che questo nostro incorrotto ed in corruttibile Maestro era già morto e sep– pellito. lo non so in quanti sono a Molfetta a leggere il Suo giornale (lddio voglia che siano in molti), in ogni modo ~on la pub– blicazione di quella lettera, L'assicuro, ~·è acquistato un merito indiscutibile : qu~Ilo dj port~re a conoscenza dei nostri concitta-dini, ve_cchi e giovani, un alto in- ·_ segna~ento di vita morale e civile, che · prima di ogni altra educazione politica, religiosa o dottrinaria, deve costituire il presupposto d'ogni convivenza umana e sociale. A · nome mio e dei miei figli La ringra– zio della bella occasione dataci e La ?fCgo di continuare a farci leggere ancora qualche altro scritto di Salvemini, perchè, quando nei cittadini s~ sarà fatto strada l'insegnamento del Maestro, solo allora, L· assicuro, si potrà guardare fiduciosi e sereni il nostro avvenire. Mi dirà che non· sono problemi citta- dini? Mi permetta di dirle che al di là del problema della casa, del porto e delle strade, oggi vi è uno, il più. urgente di tutti, immediato, prima che un nuovo ca– taclisma_-tellurico non verra a distruggere uo~ini e cose: il problema morale e ci– vile dei cittadini. Se crederà opportuno pubblicarè la· pre– sente, La ringrazio ; altrimenti si abbia ugualmente i m1e1 più cordiali saluti ed augun. lgnaziò Palombella O~ fa f lW f @- 12)0 [ID~[L(b~~~& PROF. NICOLA SQUEO -DIPLOMATO A PARIGI [9)&~~1W«:«:IHIO[g~~ [9)ig~ $D@IP9@®& 19>~@i?l!JJ~[g~0& ~ l?DIMD$~0Wd& o

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