La Voce di Molfetta - anno II - n. 5 - 4 febbraio 1951

4 Febbraio 1951 LA. VOCE 01 MOLFETTA LIBERA I APPENDICE A•••- --~---~--- --- ...... ----- LOT.TA Anche nel campo della lotta l' A. C. fi uro r a si impone ali' attenzione degli sportivi per le silenziose, ma /attive con– quiste che va realizzando. Dopo la nostra trasferta a Napoli, i Ferrovieri di CCaranto erano scesi nella palestra coperta d! Via Cava/lotti sicuri di una /acile villoria; ma i . nostri atleti seppero rintuzzare le loro ve_lleita supe– randoli in brapura e tenacia. Questa vittoria è tanto piu si1nificativa, in quanlo gli allenamenti dei nostri atleti non possono rag1iungere una completa effi– cienza tecnica, mancando di un allenatore. 1 Nè questo è da imputarsi ai dirigenti dell'fiurora, privi di mezzi o qi risorse finanziarie. Sono ammirevoli per aver ·1en– lalo la partecipazione ad un compionalo nazionale. Una sincera lode vada ai lollalori che, con sacrifici personali, curano la preparazione. Se i loro sforzi saranno coronati da successo, li vedremo gareggiare,. con le massime squadre nazionali. Risultati·- Pesi mosca: Altamura (Aurora) vince per mancanza di competitore ·Pesi galto: Spaccavento (Aurora) batte lorusso (Taranto} in 2' e 40'' per ancatci. Pesi piuma : Frisario {fiurora) vince per mancanza dt competitore. Pesi leggeri : [Buzzerio {Aurora} bqlle Girone {Taranto) in 7 'e4 3'' per rovesciata. Pesi medio - leggeri: Amato (Aurora) batte De Giglio( Taranto) in 3'e 5'' per rovesciala Pesi medi: Di [Bartolumeo (Taranto} balle La <;,rasta (Aurora} in I, e / 5'' per fJonte schiaccialo. Medio massimi : Quaranta (~aranfo) vince per mancanza di avversario. Pesi massimi: ZuccaretÌi ('Laianlo) batte Capurso (Aurora) in 6 1 e / O" per presa di braccio. CALCI PODEROSI I S6rci Verdi Silvio Azzollini, S Biodi, D. Calò, C. De Gennaro, G. Percoco, M, Pisani, G. De Ceglie, N. De Ceglie, S. Brattoli, G.- Muti,. M. Porta sbuche– ranno dagli spogliatoi per sferrare, tra la meraviglia attonita del pubblico, calci poderosi alle (ci) ... palle degli avversari del Bar Universo. Le Universali Vecchie Glorie si prov– vederanno dei regolamentari (mas) trilli per fischiare la clamorasa sconfitta che pretendono di infliggere ai ·Sorci Verdi. E c'è da aver fiducia!· V Si tratta della parola di Ballante, Az– zollini (capitano) C. Daliani Poli Patriarca D. Copertino - M. .Balacco - De Ceglie · Minervini - Sgherza (no·n si scherza !) Cri– smale e De Pinto. Arbitro, Corrado ~Ja Gioia, attento! Le Vecchie Glorie non scherzano ! CARNEVALE In un mio articolo ebbi ad illustrare la munifica attitudine della Giunta nel confezionare e distribuire doni di valore va-· rio alla eletta schiera dei ... funzionari pri– vilegiati. Trascuravo una illustre unità il Dott. Leonardo Clarizio. Personalmente non ho niente contro costui. Egli è uno dei tanti intelligenti, che usando ed abusando della ingenuit~ dei nostri amministratori ha attinto nelle remunerative acque dei... nostri quattrini. Ha liquidato là · modesta ci f r a di L. 60.000. - ( con transazione, precisa il deliberato) per competenze spettanti allo stesso per il servizio prestato nell'interesse del Comune dal 1 Luglio al 1 2 Agosto t 950, per procedere alle consegne del- 1'ufficio delle imposte di consumo e alla chiusura degli atti amministrativi e con– tabilità di stralcio. Siamo certi che un amministratore della Fiat o della Finsider per fare· 1e consegne avrebbe impiegato un po di tempo in meno. Ma il dono era troppo modesto pt r una Giunta generosa come la nostra. . Ed ecco un piccolo regalino. Si con– cedono al Clarizio L. 7 5690 .. per ferie non godute nell'esercizio 1949 per esigenza di servizio. S1 dice..... in giro che gli assessori . Minervini e Candido, autorevoli delle loro qualifiche, abbiano controllato con con– tinuità e quotidianamente la presenza in ufficio del Dott. Clarizio. La spesa: co– munque (ci tranquillizzano i nostri ammi– nistratori) graverà sull'articolo 24 spese funzioni, gestione, servizio lmpo"sta Con– sumo. Infatti sono gli abitanti di Marte i con- tribuenti per questa voce. lo ho meditalo a lungo sull'origine di tanta benevolenza. E sono riuscito a sco– prirla. Queste modestissime somme rappre– sentano il premio concesso dalla Giunta all·ex Direttore, per aver incamerato a tutto suo lleneficio una quofa parte di . quel famoso aggio sull' olive. tante volte a chiacchière, ·fatto. rirnborsare .dal Sig. Sindaco~ e per esserii meritato una de– nunzia per sottrazione di documenti, se non erriamo, forniti dallo stesso sig. Sin~ daco .. ' e Per tranquillit& della nostra coscienza bene rendere pubblica, che n~lle due se- dute in cui si deliberarono i graziosi omaggi era assente l'Avvocato.D'Amato, assessore al personale. Corrado" Visagg·io 7 MERCATO IT ICO Dopo la pubblicazione de11'0. D. G. del- 1' Ass. Armatori da Pesca, comparsa nel ~u– mero scorso, abbiamo saputo che il Sindaco si era interessato ·in merito presso le auto– rità prefettizie. Un nostro redattore si è recato personal– mente dal· Sindaco per avere notizie pre- · cise al riguardo, ma non ha potuto inter– vis.tarlo, essendo il prot Zagami molto occupato. Si è rivolto ad un assessore dal quale ha potuto sapere quanto appresso i Il Prefetto, a mezzo telegramma, aveva ordinato la chiusura del nostro mercato it- 1 tico, per ragioni igieniche ed organizzative. Il Sindaco rispondeva con altro telegram– ma chiedendo un colloquio col Prefetto, riservandosi di far conoscere 1' azione che avrebbe svolto l'amministraziont. A seguito del colloquio il Veterinario Provinciale ha eseguito un soptaluogo per le constatazioni. • L'Amministrazione sta provvedendo ad eliminare le deficienze lamentate: costru– zione di un gabinetto di decenza, impianto di due lampa~e esterne, erezione di tre panche in marmo per la sala della lavo– razione del pesce, rivestimento in maio– lica delle tre sale di deposito dei telai, ri– parazione dell'impianto idrico nella sala d'asta, imbianchimento di tutto il mercato. Il Sindaco non ha mancato di interessare in proposito il Ministro della Marina Mer– cantile. BOTTEGA D'ARTE DECORATIVA LEONARDO CARABELLESE CORSO MATTE O TTI, 4 3 Cani.-.. e -cani. Nel Vicoletto Corte Casale non man– cano lé- càstellane che amorevoJmente al– levano ·una mezza dozzina di cani. · La liberta a ·questi è concessa la sera e ai· cani si aggiungono altri cani (ran– dagi) e tutti_ insieme diventano despoti gelosi. Tanto· gélosi da non . permettere. ai pacifici ab~tanti di quelle contrade di rincasare senza aver prima ingoiato una grossissima pillola di spavento. . La paurà, ..• .é paura ; e qualche donna· sviene ·vedendosi assalita datanti . .-.cani veri. Non si può riparare a questo inconve– niente? ..I

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