La Voce di Molfetta - anno II - n. 3 - 21 gennaio 1951

JI s. E T T I M A N A L E DI V I T A CITTADINA 21 Gennaio 1951 - Anno II, n. 3 " Redaz. e -Amm. Molfetta - Via Giaquinto, 2:, 2 Tel. 12-52 - Abb. (e/e. postale )3/5,571 Ahnuale L. 1000, semestrale L. 550, per l'Estero dollari 3 - Una copia L. 2_5 - Spe<:ì. in Abb. postale (O_ruppo II) . . llproh.lema;delcarcere I Jl_j)ortopescf)ereccio diJv\olfetta _ r. i Nel primo: riumero di questo giornale il sig. Sindaco cosi risRondeva a proposito dei problemi cittadini più' urgenti~ « E' necessàrio ,costruire il carcere mandamen– tale che-può definirsi ·il piu infame 'd'Italia, e - « per - il -quale non mancherò di ·agitare ·1a cos~ienza della pubblica opinione » . Sino ad oggi anche questo é ri~~sto let– tera ~orta. Vogli~mo metterci un pò · di . buona volontà e renderlo lettera vi va ? Con nota· n. 2286 in data 24 - 8 - 49 il Procuratore della ReplJ,bblica, da Trani sollecitava (non per la ~ prioia volta, ma questa volta « con termini abbastanza ener– gici») la Amministrazione comunale a risolvere il problema del carcere. 11 30-8-49 , ·veniva presentato · a progetto e la relazione da · parte dell'ufficio tecnico, che calcolava la spesa della costruzion~ dell'edificio in 17 milioni .circa. L'Amministrazione allora in._carica {Ammin_ Amato) in data 12 - 9 - 49 inviava alla_Prefettura, perché inol– trasse al Ministero dei Lavori Pubblici, -lettera affi11c~è si prertdesse in esame il progetto e si concedesse il contributo sta– tale previsto dalla Legge T upini per -le Ope– re Pubbliche di interesse degli Enti Locali. Ci recammo una sera dall'attuale Sin– daco e gli 'prospettammo la urgenza del problema del carcere, Come è nelle sue abitudini ·egli promise e addirittura · spe– cificò. « mercoledì pro'ssimo, inviter6 auto– rità da Trani, chiamer6 voi della stampa locale ecc. ecc. » · Ma purtropp~ anche questa ha avuto la sorte· di tante altre promesse che molto generosamente,">sepur molto leggermente, il nostro Sindaco usa fare. ') L'attuale carcere è formato da tre ca– meroni col pavimento sotto il pian0 stra- dale di circa un metro .- 1 locali sono oscuri ed umidi... Siamo perfettamente d'accordo con il giudizio del sig. Sindaco : « l.iogo in/ame » Di con– tinuo si butta via danaro nostro in rat~ toppi· vari per quei cameroni del carcere. Preghiamo il Sindaco e tutta l' Ammini– strazione di mettere ali' ordine del giorno questo problema perchè si dia luogo alla soluzione entro quest'anno. L ·annuncio che il primo lotto dei la– vori p~r la protezione del nostro porto é stato dato in appalto ha incontrato in generale la simpatia della cittadinanza pèr -I' impiego di mano d'opera locale che ne potrà derivare e per la sicurezza che, si spera, le opere da costruire daranno al nostrò naviglio; su questo secondo punto pu·ò nascere il dubbio che la costruenda diga a po_nenterifletta nel porto _la risacca del mare da levante e da scirocco e quello che la bòcca, larga 200 metri, che for– mera il ,futuro acce3so al porto, risulti per la sua ristrettezza piuttosto pericolosa du– rante il maltempo'-' dubbi questi che tur– bano anche lo scrivante e che ci augu– riamo siano dimostrati inconsistenti dai fatti. Non credo opportuno di rjnvangare i fatti precedenti alla de~isione delle qpere che stanno per avere concreta realizzazion~, ma n·on mi paré del tutto inutile mettere in evidenza che il primo progetto pre– sentato dal Comiato Cittadino per il ·Porto, dopo essere ~tato approvato e lodato dal -Ministero dei Làvori Pubblici, ·fu in un secondo tempo modificato con operazioni di taglio (che starei· per chiamare di mu- ' tilazione), perchè risultava di costo supe- riore a quello che sarà attuato e perchè, vole~dosi vedere in eiso l'ambizione di un vero porto mercantile, si temevano le reazioni di altri- porti pugliesi. Quando una Commi5sione composta .dagli esponenti , delle categorie interessate, capitanati· dal · Vescovo e dal Sindaco si recò a Roma a protestare contro la prima più crudele mutilazione del progetto originale, ottenne quello attuale che è molto meno peggiore . • .,, << (jli uomini, abbandonati ai loro sentimenti i piu ovvii, amano le ltggi crudeli, quantunque, ·sog– gelt_i alle medesime,_ sarebbe del- .f' interesse. di ciascurio, che fossero. moderate, percbè è più grande il timore di esser~ offesi, eh@ la voglia di offende,,., >. BECCARIA di quello risultante dalla prima mutilazione e si sentì àssicurare che si voleva fare di Molfetta un grande porto peschereç~io.. Ora domando alle autorita statali ed alle categorie interessate locali : Lo vogliamo fare per davvero questo grande porto peschereccio ? Se la risposta è affc::rmativa d~bbiamo fare qualche con– siderazione che serva a darci una visione di quello che esso dovrebbe essere. Innanzi tutto, come si va da anni, pre– dicando inutilmente, occorrè costituire a Moffett;i una grande società di pesca che assorba tutt~ il naviglio qui esistente e lo modernizzi, procedendo contemporanemente a creare tutta_una vasta organizzazione di cattura del pesce e di con~rvazione e di vendita di esso ; questa é condizione prima di ogni progresso in questo ramo di atti- . ' vita. Ciò premesso, passiamo· ad esami~are · quali condizioni dovranno essere ioddisfatte - dal grande porto peschei-eccio. Per poter soddisfare alla condizione che la merce da consumare fresca possa - raggiungere i mercati_ vicini e lontani nelle condizioni migliori, occorre provvedere un adeguato - numero di appositi autocarri frigoriferi da accogliere in un unico e be1:1 attrezzato autoparco ed un soddisfacente -numero di cani frigoriferi ferroviari, sempre pronti nella nostra stazione ferroviaria, da aggan– ciare ai treni direttissimi e Tapidi che por~ tino il pescato alle grandi città del centro e del nord Italia ; ne consegue per que... st' ultimo punto r ada~tamento della nostra stazione ferroviaria. ·Capaci frigoriferi do– vrebbero conservare la merce nelle con- ~ dizioni piu desiderabili quando il suo con– sumo fOise rimandato solo di qualche . giorn~. Un perfezionato servizio telegrafico e telefonico deve collegare il porto pe– schereccio in maniera rapida e sicura ai grandi mercati di consumo per poter ot– tene.re l'invio tempesti-vo,'su richiesta, della merce ad eliminare l'inconveniente che intere partite di ·eisa rimangano invendùte dopo aver raggiunto il mercato. Un con~ servificio con capaci magaznn1 e servito

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