La Voce di Molfetta - anno II - n. 3 - 21 gennaio 1951

.,._ 2 da una capillare organizzaziori~ di vendita dovrà ricevere e manipolare il pescato esuberante al pronto consumo ; questo · stabilimento, che utilizzerebbe la materia prima olio d' oliv~ da noi abbondante e 1 I di ottima qualità, .manterrebbe il prezzo del pesce fresco ad un livello rimunera– tiva. Una I fabbrica di reti ed attrezzi vari /.,.. - . per la pesca e per la: · navigazione, can- 'tieri_navàli bene attrezzati, officine mec– caniche per riparazioni del macchinario, depositi di salamoie frigorìfere, di com– busti bili e lubrificanti, magazzini di attrezzi per la pesca e per la navigazione, di pezzi di 'ricambio per motori ·e macchine I frigorifere di bordo e di cavi elettrici per impianti navali completerebbero r attrez– zatura materiale del porto pèschereccio in aggÌLlnta alla stazic ne radiotelefonica della qu<;ll~si farà cenno in un seguente arti– colo. Occorre infìne che la ·nostra scuola professionale. maritt-ima istituisca uri corso per capipesca .da ·la'r·· frequentare· ai :pa– droni_, marittimi sçelti frà i· ·più capaci. ·Molfetta può diventare il grande porto peschereccio del basso Adriatico e lo deve diventare prima che n·e sorga ·un altro-· a toglierle ·un primato che· si· può ·dire· na- . zi~nalé__ conquistato · C()Il i sacrifici che tutti conosciamo. Domenico Jaunvne ... Caro Antonio-.cosa ·vuoi <.che• ti:<·dica ancora? .. Tu ·hai- scritto cose -esatte, che non:. smentite,.--sono tanlo più veFé; -Adesso come' adesso, ~bisogna, guardare- una cosà: chi é quel Signore, che-·«temporaneamente» svolge l'incarico di segretario alFlstituto Magist.rale- ? Se per- esempio, è qualcuno dei .còsidetti « giornalieri » i· S~gnori Am– ministratori hanno saputo e voluto com– mettere in favore del Tale quell'identico errore ·di pro.eedura e ·~·,economia; che non seppero e non vollero commettere per me. Errore aggravai~~ é certo·, · da I un pregiudizio se non di · sfavore . contro di me, che aspiravo a qu~ll'incarico· le– gittimamente e regolarmente in virtù di . quella bella domanda bollata da· li~e 24, strapazzata po.i tra Giunta e Consiglio ; ma di favoreassolutoversoquell'Altro, perchè: Se il problema é quello (com'è proprio quello· ne1la do_manda di opposizion~ della minoranza) d'alleggerire del so~raccarico il ,< quadro » degli impiegati del Comune, gli Amministratori non si sono messi sulla via buc;>na.verso quella soluzi.one, serven– dosi di' un « giornaliero » , che nulla ha da ved~rc ..col quadro sopracitato. Per in– comintiare a seguire il consiglio . deUa minoranza avrebbero dovuto affidare l'in– carico di Segretario al Magistrale ad uno degli dfettivi o· del ruolo transitorio.' Ed essetsi serviti di un « giornaliero » per quell'incarico sa un pò come se. quel T aie ·fosse venuto « alla giornata .-> per l' occa– sione propizia ad esser rifilato in qualche buco; tenuto ·così sottomano semplicemente . e non · troppo - veramente - per un ser- ... LA VOCE DI MOLFETTA vizio di · necéssita sia pur giornaliera. Ci6 é naturale non riguarda quella persona, perchè ben altri << giornalieri » avra il . Municipio, -onde è lecito .e doveroso do~ mandare {e atte,;idere la rispost~) :·perché esistono « giornalieri » dov'è sovraccarico· di personale {regolarmente inquadrato o pressoché) che attende di essere alleggerito? I Signori Amministratori con quel prov– vedimento. tempo;aneo hanno aggravato la situazione del « quadro » ta'nto quanto lo avrebbero aggravato, dando· valore ed at– tuazione alla richiesta· dèlla mia ·domanda tenendo fede · agli impegni in parola a me direttamente professati e rispettando titoli assai probabilmente superiori e for– s' anche quella considerazione umana di neèe~ità eed urgenza.· che in definitiva mi aveva spinto a chiedere e mi dava spe– Tdnza d'attendere e d'ottenere! E' vero sopratutto che io 'hon ho ri– nunziato al valore della mia don1anda, che sper~ gri Amm~nistr:1tori vorra~nc tener presente_ sia per il fine piretto per il quale· era stafa sciitta e._ pre~ent2ta, I giacchè nei suoi veri limiti la storia di. I 21 Gennaio 1951 ·segretario all'l~tiiuto :J([agistrale non é compiuta, sia perchè essa venga accolta e comunque soddisfatta anche solo con lo spirito col quale 5i -mosse, da uomo V€rso UQIDIIll. J E-mi pare, caro Antonio, che - in parte– questo avevo in mente di dfre o di scri– vere personalmente ai Sigg. Consiglieri tutti nelle cose .del nostro Comune. .Ma avvierie che si rimedita semore e caoita ~ .. poi il dubbio : « se gli uomini siano tanto . ' . . . ' . . piu cattivi o tanto pia ignoranb »; e non si parla piu e non si scrive piu e ci si priva anche della gioia d'incontrare uno di quei buoni uomini nelle vie ci si priva di sa~/ lutarli con espansione, quand'anche poi - spesso - non ci s'imponga di scostarli per non sentirsi troppo rivoltar gli intestini. Ma poi si prende con· le ung·hie di den- tro al cuore quell'ultimo fòndo di bontà _ e· di - pézienza__: e si dice a noi stessi: « son le cose del mondo che spesso ci fanno apparire più cattivi o più ignoranti? E con questo dubbio, strappato dal- 1' anima,. beòdiamo gli occhi e -andiamo avanti ~el passato: P!!i::PI~O MI~ERVJNI :,, .... 'Lettera. aPerta al Sig. Vincenzo Z'agami. -- Nell 'artièolo « Lettera di principio di> · é àltio éhe· .privazione di. un diritto o di anno »,"menomato da V. S .. nella mia cosa · consimile. Anche· in· ·cwesto però onesta .cti libero . cittadi~o ~ .di -ì~piegato, posso dimostrare il ·mio esuberante spir~to mediani~ ·alcune righe diffamanti, mi' riservo di sacr#ìcio ·non avendo . mai- fruito di di procedere legalmente .c~me il ;Codice -Pe- un'ora, dico di un'ora, di straordinari9 nale Il)i permette, ma ispirato _da un s~nti-. p~gatomi durante il periodo in cui sono_ mento· di_quieto ~ivere e di .bontà,· desidero stato - nell' Amministra.zi~n.e comun.ale, . 1 4 ribattere· V.· S. ~·~n la . stessa._. ~r~a. ~P!l la qual cosa dim~stra che, innan.zi tutto sono quale sono stàto ·offe~ò; anche'"perchè nòn stato ligio ··al : mio· doveré· espletando nellé sono si.i.!.to tràttàto secondo if con<;..ett<? da· ore ~i lavoro le mansioni di mia- compe– V. S. esposto · nell'articòlo soprà citato : tenza, e poi, perché non mf è inai baie: « L'amministra~ione. tratta·· tùtti i suoi di- nata lontanamente l'idea di <, ~uotondare pendent{ alla stessa st_;egua_ con- fìdu~ia, im- lo· stipendio» foss_e -;pure sotto la fòrma 'Parzialità e rispetto _dellape'rsona!ità umana» .· gius.tìfìcatissima dello straordinario. A pro- Desidero infatti chi~rire, coram populo, p_osito di .arrotondamento· di stipendio, e che se mi sono permesso di richiedere il qui intendo àlludere alla nota diffamante, posto dal. quale fùi sospeso per motivi desidero domandare a V. S. se ha al- noti, è perché una ·deliberazione regolar- meno uno, dico un sol testimone, che mente . approvata ai termini di legge, mi po5sa còmprovare {a meno che non si reintegra nel posto ; deliberazione che, tratti di gente da poco), come io voglia essendo stata approvata mi conferma la riprendere il mio impiego di Cancelliere alla fiducia· dell'Amministrazione, cosa che vale Conciliazione per arrotondare lo stipendio. . .- quanto può valere un concorso : creantè il Questa calunnia lanciata per ledere la ·diritto spettanteini. miii onorabilità, offende chi altualménte Per quanto riguarda··« ·le pressioni· in occu,pa il posto a I\}e spettante, facendo un senso o nell'altro ~ t:ui,V. S. accennna. pensare altrettanto nei suoi riguardi, e per desidero chiarire che !e . esse sono state deduzic;me logica-. si è pr~pensi a credere fatte è perchè ogni cittadino ben pensant.~. che V. S.. non destituendolo dal posto vuole. l'attuazione della -deliberazione presa, effettua un favoritismo e~ un personalismo altrimenti ad quid una deliberazione, ad che non è consono con quanto ha esposto _, quid delle leggi ? Tanta vale riservare .il riferendosi ai ~istemi democratici di prir•cipi diritto di dettar leggi al primo capitat~, non asiatici.· Ma non voglio ·andare oltre cosa che logicamente ·cd inevitabilmente . perchè pensando alla calunnia lanciata di– porta alle più impensate situazioni caotiche-. rettamente a mio rigua1do ed · indiretta- Desidero domandare a V. S. com~ un mente nei riguardi dell impiegato, che mi impiegato può dare la dimostrazione. di sostituis~e V. S. non· ha saputo ponde– « spiri!o di _sacrificiò » · nell'adempimento rare il- valore delle parole. D'altro canto di una retribuita mansione. Credo che, l mi v_ien v~glia. di rispondere con un'aurea 'quando un lavoro venga retribuito, Iion- è i massima di Cnsto, da V. S. non tenuta il -caso di par1are di spirito di sacrificio, I presente: « Chi non ba peccato in .<:è perché_ V. S. m. insegna, il sacrificio non ! scagli la prima pietra ». Gennaro Monda ._

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