UOMO - Anno III - n. 3 - settembre 1945

12 n,smo è una religione troppo sicura e ras, sicurante; mentre l'uomo non ha niente di sicuro quaggiù, e niente gli basta. C'è quindi qualche cosa di nostro fuori dei suoi schemi. Non so però fin dove inter, namente siano sicuri i neofia; ,· qual,; più che scoprire, /zanna seguz'to le tracce degli umili e sono arrivati assai tardi e senza croce sulle spalle, come senza croce dirigono le operazioni di approccio alla felicità. Finora si tratta di operazioni di sgombero e la speranza tiene. Ma più tard,; se il conto segnasse nel cuore del povero una nuova disperazione, non vorrei che qualcuno di ess,; invece di rimettersi in cammino davanti ad esso, lo fissasse sul terreno della disfatta, mettendogli in mano nuove e paurose capacità di distru, zione, sotto il pretesto di eliminare osta, coli e resistenze che esistono soprattutto nel cuore di ognuno di noi. Il pPricolo è più vicino e meno imaginario di quanto comunemente si creda, perchè non è la prima volta in pochi anni che !es clercs hanno tradito l'uomo. PRIMO MAZZOLARI

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