UOMO - Anno III - n. 2 - giugno 1945

70 ratura media entrò nel nostro ufficio venendo da Frisco io fui assai felice cli vederlo. Io ero assai felice in quei giorni di vedere arri– vare chiunque da qualsiasi posto, purchè non fosse dall"altro lato della strada ferrata o dal distretto residenziale privato. Il distretto re– sidenziale privato era un luogo dove un Ar– meno non poteva comprare una casa nem– meno se ne avesse avuti i soldi. Si pensava nella mia città che gli Arme– ni non avessero buone maniere per cui io andavo spesso fuori dalla mia strada a to– gliermi il cappello negli ascensori e a fare il gentile con la gente che avesse dei fastidi. Ero uno dei più gentili ragazzi cli quattor– dici anni dell'intera valle di S. Giovacchino. Aiutavo gli ubriachi ad anelare a casa. Fa– cevo piccoli favori ai giovani infelici che fos– sero in discordia con le loro fidanzate, con le loro mogli o con la moglie di qualcuno. Non volevo che nemmeno l'ultimo dei bian– chi trovasse eia ridire sulle maniere degli Armeni. 1 athan Katz poteva sedersi a un tavolo e mettere mano a quei vecchi bestiali tele– grammi più alla svelta di chiunque altro, ed egli era un ebreo in gamba. Io ero ca– pace cli andare dal nostro ufficio a qualsiasi altro della città più alla svelta di chiunque altro, ed ero un Armeno. Sapevo farlo an– che senza barare. Una volta diedi un cal– cio a un concorrente, ma quello se la prese

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