UOMO - Anno III - n. 1 - febbraio 1945

42 111aticaafferma::ione del Croce « io avrei detto ... : "Mi sembra opportuno riconsiderare il problema estetico dei generi letterari ... ,,». Non sarò io a volermi sottrarre alla respo11sa– bilità di un. errore 1 se questo sarà provato : ma mi sarà concesso di chiedere ad una mttorità così con– solidata: q11aleragio"e estetica impedisce che q11el– /a stessa ùtan:1a venga espressa ùi una forma, pi,tì. immaginosa? Esiste, da'llVero, 101, vocabolario, e 1111a si"tassi 1111icaed obbligata per il ling11aggio critico! E sard lecito a11cherivendicare il diritto di rin– novare, secondo plausibili verità d'arte e di pen– siero} il linguaggìo critfro di una civiltà stagnante, e ormai ferma. 2) Per l'antica questione dei generi letterari (an– tica, e perchè di fatto risale alla Poetica aristate– /fra, e perchè, poi, come avverte il Fanfani, antico s'11sa spesso 11el smso di « vecchio ca» 11obi/td », e anche « $"aggiunge a cosa che sia ancora in es– sere». E q11a,.ti esempi! E vedi l'11so assai libero che, dell'aggettivo, co11sapevol111e11te fa - e gio– vano, poi, anche certe franche osservazioni dello Zibaldone - il Leopardi) per questa a"tica que– stione con.verrà - c01ne sempre quando si vuol chiarire - farne la storia: e, 11aturalmente, fer– marci sulle ,dtime ragioni di dibattito. I «generi», a loro modo, sono se1npre esistiti: tutta la tradizione classica antica, t11,tta la tradi– zione uman.islica in f1tlti i paesi europei, e perfino (ce lo i11segna anche il Croce) la civiltd sanscrita ... han, sem.pre ammesso l'esistenza dei generi. Solo dopo 1'. presentimen,ti br1tnia11i, quelli secen.tcsclii (specie gli spagnoli, e il Gravina) e di certi dottri– nari francesi del settecento, dopo la scossa por– tata dal roma.nticismo storico (che, pertanto, nella ma.ggioranza dei casi, rispettò i generi), il Croce nell'Estetica (e specie, vedi [ Ed. La terza, 1928'] - per la dottrina dei generi - IV - pag. 40-44 -

RkJQdWJsaXNoZXIy