UOMO - Anno III - n. 1 - febbraio 1945

NOTA A BENEDETTO CROCE Nella Critica del 20 luglio 1943 Benedetto Croce s'è ocrnpato ;,. ,nodo pu..to benevolo dei miei Lirici Nuovi. E' mio preciso dovere, ora, chia– rire, e gi11stificarmi: anche Percliè uon resti il so– spetto di "" lavoro i"fondato e immotivato. fo que– sto spirito va" lette le righe seg1tenti. Il Croce, pzit che criticarmi, 1ni punge su pa– recchi p,mti della mia Introduzione e del mio la– voro. Egli mi rimprovera: 1) lo stile della sc, it– tura critica; 2) l'interesse per 101, rinnovato modo d'iutendere i generi letterari, e l'erronea convi11:;io- 11e della loro esisten:::a; 3) l'uso delle 110:::ioni di saggio e di wurststil; 4) infine, condanna tu/lo il tempo di poesia e di critica che l' A,itologia mP– presenta. Rispondo punto per p,mto: r) Quanto allo stile, mi pare che fosse chiaro a qualsiasi lettore, che, ri1iscito o no, il mio tentativo era stato quello di fare una « critica per i·mmagin.i » co,i. w1, lin– guaggio 1111 poco artistico e all,,sivo, libero dalla freddezza delle co,wenzioni tecniche, del linguag– gio critico abituale. Si sa come sia" difficili, i" mi a.mbiente lettera1·io come il nostro, q1testi e.ser– ci::i: sia per la difficoltà di crearsi ex-novo w, lin– guaggio libero, conveniente, e sostewuto sui modi di -una certa sintassi im.maginativa, sia per vincere le 11atiwali reazioni di un mondo letterario, che ha predeterminato le ragioni del proprio li11g11aggio sopra schemi teoretici predetermùiati. Ed è curiosa e stranamente ùi contrasto con la teon·a la dog- 41

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