UOMO - Anno II - n. 2 - aprile 1944

o disperati, dipendevano direttamente dagli estre· mi umori che agitavano Katie, dal suo egoismo e dalla sua bontà di bestiola innamorata del mondo. La fronte era nascosta da una frangia bruna di ca– pelli, per cui ella aveva dedicato un poco di sè alla moda di quegli anni (1919): l'acconciatura puerile 11011 stonava con la sua figura alta forse più del normale, chè Katie aveva il grande pregio d'appa– rir spesso minuta e pili insignificante di quanto le vietassero la sensibilità e l'intelligenza. Le spal– le esili irrigidivano i movimenti, sino alle lunghe gambe. li colore cereo che scendeva dalla fronte alle gote, colore non sano e malinconico, riappa– riva sulle braccia, accanto a grandi chiazze len– tigginose, più pa1lido ancora, esangue; l'estate non aveva abbrunito quella pelle infelice e a settem– bre non era più tempo di esporla al sole che s'al– zava assieme al vento provenzale, sebbene, quan– do Katie scese in Liguria e decise di trascorrere qualche tempo ad Ospedaletti, l'autunno là si inor· goglisse in una luminosità amabile e felice. Sulle strade della costa, carrozze riparate da bianchi ombrelloni, guidate da cocchieri in paglietta, si muovevano ad ogni ora con lenta fastosità, appa– rivano e scomparivano a tratti sotto i palmizi e l'uli– veto. Il mare era allegro e vasto. Le minuscole case bianche e gialle rizzate a trincea sulla ri\'a lasciavano ancor spalancate le brevi finestre. Arrivando a quella larga baia, Katie credette per un istante all'angolo che l'immaginazione dei malati va cercando sconsolatamente nel mondo. Chiamò pochi bag~gli alla sua ultima permanenza; 31

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