UOMO - Anno II - n. 1 - gennaio 1944

di un giorno, vigilia cieli'Assunta, quando Giulia gli si avvicinò, pregandolo di confessarla, Giulia 11011 aveva mai voluto confessarsi da lui: questa richiesta parve al prete l'inizio del suo appagamen– to. In confessione ella gli confidò che da tempo un grande bisogno d'espiare un suo lungo peccato l'aveva invitata a cercarlo: però sapeva che nel buio dell'angolo ove era riposto l'inginocchiatoio dei penitenti sarebbe nato in lei uno sgomento or– mai abituale. che le a,·eva ogni volta impedito di essere completamente sincera, negandole la calma di chi si rivolge al ministro di Dio: un'i11concepi– hile fretta le rendeva troppo facile, se non la men– zogna, almeno la trasandatezza di fronte all'c:,a– mc della propria coscienza. li padre l'assolse da questo peccato e dagli altri; poi, a voce bassa, l'invitò ad entrare nella biblio– teca della canonica, a lato della chiesa. ove avreb– bero potuto parlare con maggior libertà. Alzatasi quindi la donna, egli ristette ancora un poco a pre· gar Dio, ringraziandolo e promettendogli con sod– disfatta calma di rendersi in quell'ora degno di ap– prendere la storia di una vita che avc,·a sempre osservato da cli.!)tante, e di poten·i scoprire i ::ie– gni mani fc.!)ti della sua benevolenza. Poi raggiun– se la donna. La biblioteca era una grande stanza in bianco di pareti e nero di rilegature di libri e crocifissi. Com'è facile tra i vecchi. Giulia e il prete entra– rono senza cliff,coltà nell'argomento atteso. Egli, congiunte le mani, a dita intrecciate, con molta sem– plicità a,·e,·a abbassato il ,·iso, come per 11011 tur– bare con l'indiscrezione degli occhi la conlidcnza di lei; Ja donna ristette un attimo, quasi attendendo cht' dal silenzio il sacerdote iniziasse una preg-hic· ra. \'edcndoi:li poi sul volto l'espressione che egli

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