UOMO - Anno II - n. 1 - gennaio 1944

,t:1n1cnlc la ,ua natura razionale, e alla ,ocict1 il modo di elevarsi alla piena umanità. Nessuna azione dell'uomo può sfuggirvi, a meno di escludersi - e quindi violare - da quella solidarietà. Ma poichè l'uomo è un es– sere per natura sociale, non può rompere l'equi– librio, perchè ciò significherebbe non solo met– tersi fuori della legge, ma pure negarsi impli– citamente al raggiungimento della propria na– tura razionale, che è il fine di ogni esistenza. Arte, in senso lato, è creazione di bellezza o, quanto n1eno, è attività umana i cui prodotti hanno valore estetico. Per essa l'uomo si solleva al di sopra della sfera fisica e tende alla liberazione dell'opera umana dalla schiavitù della necessità, per in– trodurla nel regno della libertà spirituale. Detto brevemente questo, i termini risultano oggettivamente antitetici: uno postula un do– vere, l'altro aspira a una libertà. Tale desiderio di libertà è tanto forte, e a un dato momento è divenuto così esclusivo, che si è arrivati persino a consiJerare costrittive le stesse regole estetiche, le quali infine non fanno che determinare la natura della bellezza, indi– viduare le caratteristiche della creazione arti– stica. Infatti, nel suo cc Manifeste du surréalis-

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