Unità proletaria - anno III - n. 7 - 15 aprile 1974

wiedì 15 Aprile 1974 UNITA'PROLETARIA 3 I NODI POLITICI DELLA BATTAGLIA PER IL DIVORZIO L'impegno della sinistra sul referendum l'opposizione •dura• del PCI al secondo governo Rumor può aprire spazj e possibilità nuove per un' azione unitaria che veda la battaglia sul referendum strettamente collegata alla lotta più generale contro la politica generale del governo e del padronato. Si tratta anche, per quanto ci riguarda, di assicurare un uso • intelligente • delle nostre energie in-- dividuando le zone più deboli e scoperte nelle quali intervenire. Pur non sottovalutando l'importanza dei dibattiti, delle assemblee. occorre però capire che quello che conta e risulterà alla fine determinante è il contatto casa per casa. fabbrica per fabbrica. l'aggancio cioè con quella parte dei lavoratori che non sono avvicinabili con i dibattiti e le conferenze. 40 giorni per colmare ritardi assai gravi non sono molti. ma sono sufficienti per garantire un esito positivo della battaglia. Si tratta di utilizzarli con la consapevolezza che una vittoria del fronte conservator-e farebbe compiere un passo avanti al disegno autoritario di Fanfani e della D.C. e che un nostro successo. senza avere e·tfetti • miracolosi •· garantirebbe tuttavia uno spazio più ampio e maggiore credibilità alla nostra proposta per una nuova e più avanzata unità della sinistra, in una prospettiva di avanzamento generale di tutti i lavoratori e di costruzione di una reale alternativa alla società dei padroni. S. M. E° O'. vo:>A. l' .MITICO ! >t 1ob1 oJ ) a •• Queglei stremisdtiell'AzionCeattolica e i bravriagazzdiiComunioenLeiberazio.n..e L"associazionismo cattolico tradisce, almeno in parte, le speranze di <kdda, Fanfani e Lombardi Quello che cercano di nascondere L:i.o ocg! a:yorne:.; ;,referit: &: iron!e ab:-op.zion:.~:• è qu,el- ~ .:he !a Jqge Ba.\lini-Fortuna m~ ~aoca ~·aniù de'.le famigHa. dan- -,euia.-.do lo doo;a e i figli. Ge;!.;!a e C. cc-rcano di nasconde,rt .::be La legge può CMtn: ap- ;,::~a soltar.:o nei casi d: X• ~;r"..1:.:, fall~:., d~l m.a:r.:nonio e dopo cbe 1:1. fal:.to ogni tent• li·,o dj ;,.acificaz.ione f=--. i co:'1.it:gi. La \ep.e t:.::te!ai·xù~ il c:om- ~~ ;,:ù debole econ ..m:c.amen- ~c .: der-..a ?:"O.'.'::-e d:~?OS:DOPiper i: maotenm\efUO dei ftl,i dei. ee> :1,~.1gi di\·on.:u: Stai attenta, tuo marito potrebbe licenziarti! Ceno la :eu,: noo e perfetta. I democ-ratic-1 cettolki e i !ak-1 p:ù ;oru.apc\oli del!e .::,perfezioni d: kue ?a di!e:'ldooo .:-ocoe pr.mo ?-IS60p,e: u:rer.o:; perlcuooamenL. g!j a~ 1ineGe la \I> gbooo aocd~;,,re. E.»i PROPO'.\- ~bra C!-:>CTe lo 'O(JWl cht •.n· co,o: I ttuzz.a la coropafn.:a a."1tKhorrisla 1) che : cooiu,i rima.-ipno le- :-:ei :.oofronti del'la. dorma e che ga!men:c :oanto ,e ::oog'.k anc:M :c-::de a.pticito il modo dì eoocc-- quando ~ !egam,e è ormai rocto I ;,i~ 1a doc::maoomc la • d:pe,,dcne non c:ri:sl.: PC!SUna ;,osstb;!.Li d1 I :e• de:ruomo. L:na coxez...'Or.c ;.oan\"'CfWI: .:be ha ,:uida:o fino ad Off;l 1J:t s;.. 2) .:OSélC11. 1 pero d.:~a imouau-.• 1 s:ema de:Kr'.m..oatcr'.o e rej)f'eS'lib:tl:.à drlb loro pCll.ZZOO-e. L"1.:hc \'O \C!"\O le do:l."'Je ~ ammc-nooo J d.iVO."Lo. \la Ocesti • tt:::lici • de~ donna so- :,/=~~~~~~~ ~;t ~~~e~~1;~J: S"i.CRA ROTA, cbC' ~ ultimi VJVe~: 80:1.i sj è ~ a gi:,a..~ e.on gran- - d:soo:upeta •. o _ _ dc :api,,ftà e d'etro ;,,as:mtrnto di - occu;,~ ~: la\O~ ;,csa.nti I fon: toolCC e meno qualifica.a. ~ I • • . - e&edaa dalla fabbrica. dan· Il .La~~ Ro~ ha ~ :::i1 • ufficio. da?l"a.z:~ aerarla. al::-:. s~a ~I d.YOc".a. ~ d1 r.m~ =>O su:~ di crisi. O f?~en!e . .;-,.,e;~ al )o.--o f:i."1- - elle ?rcK con un b:Jaocio feeipio di :.::id :s:soluhilitl o:U1 r,et,~- rm:.are ehe non qa.adra :m.i ,e ri.Xload un :spedente: quindj • Il maui.moaio DOa lo ~gono - cOStretta e. b:sci:a~ 1 fi,ll :n - Lo cancellano. Lru -voha pro. balia a :!-e stes.s, quaodo de\e •• nunciata )a seo1mu il matrilD(). 't"t:nft t:n.. dcg a..--pnentj più U61ti dag!.! a!>rogaziooSMJè quello dei f1li in nome dei quali "'3:-ebbe oeccssario abropre Ml legge. Quelli del « Boia chi di\"Orzia » ~ ;,me il fatto che i ftg!i di it-- r.!to:--:se;,a:-.ati DOn In:~liorano cer1&mentc:•a l.:r.o iitmzic:,c u i ~· nitori divÌM di fe1.to rimangono uniti d~ lronte a.lii legge (anzi es.ii r-manpno pri\·i di qu.a.kiesi 1:Utezu). dc»·e meniano le migl.ia.ia cL figli D.1.tifuori dd matrimonio? ,oo sooo forse bambini come gli altri? :Ua a pane qu~e consideruio. ni. come preolett sul serio i responsi-bili dj una società che è nemica dei bambini in ogni w.a manifcstnionc? L·1tài;a è il Paese do\·e C!i~:c. • ca:uu ddl1ocuria d~aa 50C"ietà. de'.La manca.-iu di enrezz.awre e di assl5tenza, la p:ù alL--amortalità infantile d"Eu:opa. Fra i bambi• ni che nascono morti o che muoio. no prima del raggiungi!Dento del 1 D a:ino di età è Sll.tO dimostrato cht la ~tragnmde maggio!anz.a appartengono e fa.-n:gl,je p(>\"Cl"C. Io questa sociiet. &0ebe il dirit· t<) .lla \-:1a è una questione di claMe! I a Italia mane.ano dee-i.ne dj mi- &iia.ia dì ~olc ma1c:me - Cc~ tinaia di miglli.ia -'i bambini rimanron,o eo5l prhi di a56istmza e custoditi in marLen approssima. th-. Alcune migli.ie cb bambini \1.• ,·ano i.n br.accbc. in-~ aru:gierucl-.c. ~retti ad ab1tatt ~ M:ti Ul 7~ nah-oh.a 10-12) ia una sola st.anz.a, C06U'Ctti • Y:nre in ~ pri\·! d: ettrezzaru..re igienico-san:ta..."ÌC. pri\i talvolta det:.'• rtuione miouna i.n<fape.-uebi• Gli orfani, i mienomati,, i bambini .:he la fmnig.li.a non può ~ ste!'e. fints.:000 n~tli btituti J>C?" J' m!isleo.z.a ai m::t0r:; \·eri e ;>ropri lager_ '.;on pos.._<.,,)QC) ~rei dub!:!i $U] fatto che \lal"ia Dile:- 1..1 P.agliuc.a - i ~r.-~!anti die: Celestt!l.: di Prato - coloro eh-e a FOffia dropnilO i b.amb:ni per ?Oì nole~::11.•rli, te decine di. .,uzzi. :u. di ~i..-:i ~i . .:he ÌD questi an:i.; sono s:9:i ~!"!i, tota la ~::u::::i~ che :.n questi .nJli ~i è amo.:-ti:a sulla pete- de-i bambini. ~o oggi ~ìe:"3ti dietro Fanfa:-:.je A·.. "':i:...-ri!e ~ diledM:. '.!'I ~ de: ba..-n~!!'.li.d: votan: per ab~a:e la lc,..tt rul divorzio E.!is100o decine di migl~ di bambini che non hanno mai visto il padrt o lo ,edono per 2·l gicmi una \olta alranoo, percbè ~ttelli dalla D.C. e dai padroni • la,"C"ratt all't:5tero. Corn.. --o :-c~•.a.~;li di rutto quC:1.to.non e! pos.50no ~ dcb. b!: '.'\O at•a~ro,az.ionc del di\'Or• zio. e loua duna cociro le DC e I f.1:SC"~ti.. ne. F ran-=oni. in una dichiara=ione dte pubblichiamo 111 wù;Jua par• rt dri p,rnalr. alfa,r.a ch4 il r~ /nmdum non potn:a r.on spocazn ù ~Jron1r cattolico•. Abbiamo iWo CM quato s'è già i·tri- /iarto. \fa I bnte insistrrt. a co-- $10 di ~u d~i inguaribili romDOMANDE PRESENTATE Dati generali 1971 (gennaio-dicembre più dicembre '70) 55.615 1972 bre) (gennaio-dicem20.A10 1972 (gennaio-giugno) 11.684 1973 1971 breJ 1972 bre) 1972 1973 (gennaio-giugno) 8.478 DIVORZI ACCORDATI Dati generali (gennalo-dicem17 _164 (gennaio-dicem31 _717 (gennaio-giugno) 20.921 (gennaio-giugno) 11.296 AREZZO Non vogliono che un frate dica NO alla abrogazione del divorzio I compagni del PdUP di Arezzo ci hanno inviato una doc,umentaziooe significativa del clima da• crociata• che CEI e DC vogliono instaurare per la campagna sul referendum. La Federazione aretina aveva organizzato un dibattito sul divorzio nel comune di Marciano; tale dibattito doveva essere introdotto da un frate del convento di Salone (Arezzo), padre Bacci. Iniziative analoghe erano programmate in altri centri della provincia (dove la presenza DC ha una colorazione notoriamente fan-. laniana). La sera del 18 marzo padre Baccl non è però potuto intervenire; il perché lo ha spiegato lo stesso frate, con una lettera ai compagni del PdUP. che pubblichiamo (come ha già fatto anche il Manifesto). Compagni, per moli\ i indipendenti da.Il.a mia \·olontà non posso ~ presente q~a sc-ra t1 dibattito sul •referendum•. axoe era in prog;n.mma. P~ionì a\1.1tc dall'alto. mi hanno rauo declinare l"invi:o: non tanto per le cooseguc:nz.c: che pote,.ano a\e,. n: nei miri riguardi. quanto perché \·eni\·ano a eotn- \O!~CTC altre penone che:. pur r~pettando le mie 1dce e E.:.èl1epolitkhe. non le condi\idono. \1entrc fflun..,70 qur-sta mancanza di libertà ad esprimere le proprie opinloru. tenJO a precbarc i moci,i det mio •no•, AlJ"..bregWO- ~.:!Ja lege Baslini•Fortuna: - La b.anqlia coctro la l.:gge Basl.int-Fonuo.a ha o,b. b1etti\·i poli:ki di marca reazioo.1ria fa.sci~t.a.tende a ftt• nare 1·aunu1..1 dello ~ p..:,po!!~~ a sp.:.;..:-a:-eo due il ~ri!nento dei bvora~ori: a d1.)tor :.:re l'anienzione dall"auua.le crisi polifico.«ono. mica ca~ta dalla \·olontà delle fono pobuchc di go- ,-cmo. - I mali della famiglia sono i mali di una società c.apita.lUtica, mali causati da ql.lelle forze reazionarie resporu.abili deU'emigrazjooe, dcU.a mancanz.a di casa a bt:on m;:~.;a:I,).d. ~ lzi » ciali adeguati e di ~icutczu dieUa sire-nata O:Of5.& ai conrumi e della immoraJità nella. gestfor.ie dtlla co..a pubbl!ca. - Come crhtiano. ritengo che il matrimonio in quanto Sacramento è reso più autentico dalla fine di un reg!me che fondava nndissotuhilitl del matrimonio ~u11akue e non su.U-amore. lnohre il di\ot.t.io non è un obbl:~. ma una f~ltà I• sci~1a al c:uadmo. ~ q1:1odi di hbettà. La ind1'!,- !0l:.2~ilità i":~tl per ftt- t!.~ ~t.) IV" r,e O.c:.1• 'iPadtt B'°'CCI ·················································"••··· .. ··

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