Unità proletaria - anno III - n. 5 - 18 marzo 1974

Lunedì 18 Marzo 1974 UNITA' PROLETARIA s PdUP e Manifesto L' .d.Ili (bIL PSI E LE suGGES)TIO~GOVERNttATIVE • • 1 1 o urrascoso e ro o, compagni rivolgonounappello E adesso?Cedereancoraotornare a sinistra? atutta la sinistraper uno schieramento di opposizione G!. ufo-,. rwr,,, a :Jar.e:.. co-·"JO groai e p,ccoi1 CM or,s.a 1111,·r I a.x-«::io riw. tro::.:.a:idosi d. .._., ~ D dei pani,~ iJ q:Adro j, q-...ar.orw dw J! pon,tl 11 rl.'et!! di Ja!nO" 41,4 ~ ,;f; ~ , wco poa,. I il~ ffl.IC a.. inz;oM .;d ;,o., .. "'Ompjr.o. I~ ,j,;,xpo eh elfi tlbb..:1 I"°" t ntr?J1"ll cr.,. d1~e asaimasr La .\/...:fa MN°-o dun,osu~o e .\oc JilQfflO ben CXJl'l!Ollr dw .o •• pcil cr-e d1 wi pwi.w. a,,i in.:ITOX a .I;.moa:ran • cJie son~ !.o ,espons,;t.,. .:J 4"'1; CfUl. I.A s:..·r.arr.:.. .. per cr.: ".e •• n .. ~ ~o ..,, ,c:op;,c.:rzo r c-wJ..;. 1..::. ~ ~ ccrur.t; «c. s, zra:;,; 1-im eg-~,. t che ,·, baDi~ d: c,.,:J. c"i ed l n.'ft!tn:t. • m:::tJ co,:o brsc,-,o, e~ ,; ~.:,oan,u:,ç mo c'Jtt: 1 panm s;,or.:r .. A !.nUIO d1 un p .• n::o (.i-..e • -.v:SW • ... g;, ~ :m gcncr.Q • for:r • t d, .;O,U.t. di p~enw etto. t .~ ' ut.!.,-. JOpl'al/1,iu.~·J II H ~n.,o,: cnc rt.J"I &n p.li,..:!'1. «wsi. n:l c:l:.t t, ,;;.ffl1,C). ta...ll"t,I. ie a,!1 c:.-.n,ct:ml al'l:111~ • 1.--hr éi ~.a W 'lt ,rurn,i,> fnenu # o:f:a cr.s. /o,n,t/ZU • c·v.l' ;wr 1 :...or~.:,r. nt:Slt- :.i rw- cr;J::.;.J p-JO OSll're r:."/IJ/Ua!.l 41~~ J. • e ci«irW di m;.i.;,;u.Ja~tJ ~- '10 d.;:o'WT'O•· 113 /.ren.!o Mi pw- Jr.T.,-r.! Japo altn c::.1 ar.:.p,Ol,a:ri. aioN: poltM.-C. ~.: e so- t:'-.~:e K prr.J/.t f~ p~.q ptr..Into sr;.rt «:11 si n.otnol, 1n mwu... ct:ri sca:iJdi, dw Cl-"tWl/fO d~~ ,.,.,..e CtJ,t ç.,ut;J... -m:sc .. 11.: iJU ,o c.1 • a:,pr,re,. e "'°"• a ,-a "" dlii sapere dw la DC pr~ sol- I.A ICiOpll'O 4r.:na!t , s:aco u r.orJto la li:-Ji;::JOM ur ~J JOpr.11,"".,~ fo,t,.;o n4.'• ir..dati,r.i t A J~ d, ca. paroiaer. no,, ,'IJ' rw-bata l't.. gr.mdr spai::zza a qunzc d..t.»- an,c()l{",1 p.ù a,a-.. 1r. (t ""' a arrr. Il p:n.wno, COfflt' s.i ncord«o.. p..g,zn t colpn·oi•; t"1 d'1tr.and:.: r-..n:suno. li discorso si fw i.!',i.-c,c., E_JO pCtirirl .a d#SI! op,er.,;u: ccr. n·,·.l o!.t«a pn ifs:.:JCta-o <kta ~n.l' f.::to do!"~ o,,.f.f.;;J,4.; 1l10 ''":tana com pr,;,ò u«e ~ q....21'1do li KO-;,re du. , SQ(Jj • .a- sua /or=.: ~ d:mos:rc:o d: ,o dn:r.: t dti pa,:!ron.J o 1t oJ nsra '""'° 0ft cc,J;ru Jon4am,en:..!1 ,,o - f~to ~ I-O ,cand,alc ~ia ~~ ondw I •tnOr~~:.zt<,, ~ sbilrrou ~ s:~ cl qu,:z..u,, sa st #!""."11'0 si.b;.:o oJ opffQ V..~ Mli proprliO diJconJo ;,to,,v~.w ,copp....--:o propno "' q...mo mo- re• La _.W..; l:1. CN C-6'• t«r.::1 q:JamO. '"" il dr.~d:m11'Mrllo ì s:n,i.-...::: t'Of'I t.:.o: a:ro nel:o. pr«uO neo. Ebbr,,,,: "" q-..ai, ma .; i mcuo. t non pruno. a:,chl d: Qllfflt ptrdt Sffl.,;,J • co,;. ,nn-t t non PC soc:o,.·..:..ut41.J. t inefi'-TOCOb:t. cM nrol'4'u tuJ• s:..;:a ~'W r;prn,: ,~ dd.;: Praori cor.:1,1,J,Moi :ot:a « col· ~u,,n,, • 1i1 dv P'~ t:Dl"fe 1"t'n), /,s q-aro q~ro U PSI rùctu u :a sit1,IJ::n1 C::O spi,t.:a dd~ ~ ;n~;;atn'G J.a.-i.s:.J s:l t:..:u: ,t pt,:r;• uilo den:ro l~ s:ni:r-.. ~ a. pour~ ;,oc.."""' trw:J ~. wt uomo coa ;1; tPJor.411:u d,ri.n,;.ti~'lfZfflffllt. Ot R. ~ w:zi.ilillte. A.a~. ~.!' d1 pW1tD'? ,\l41J,111raturo IIW• .-orpsi,t:o,. as pnt'Ol.ni_ pn ci.- fJ W pkcolr ...s::.i.:J4 JIOJ"I safro-io \.:Ji nor, ab~i.:Jmo mai C1"«1·::o tri:.::1 orticsdi e :ci:..:~ wiJ&i. p,a,d.e,:t. o d:.MQIS:ra:;o,wdi un non e·, bisof!IO d, p,orr~ """""'· pù• l'k""'1&"SO. ·'"" si può nx-re of:'a,um4 popoi.;n che • nasc'Ol1 n..::o ronnamnsur.o ptOflT10 di, ll'p1l' snnpre pciJ strrtto fra _, =~·. bctsw Mt':l:.er!o ur con:f;:,o- C'Oft i ptnSior..:i con Brr'..ouh t de /Ull'llTO I.a D.C... ma s. a ~ crvrunot, eh.e s, sen:c:wso ben pro-I torr dd'_, ~~::..ra e M:t:ori ni ~ parlare ed.i O;:,flt""t1tt t il 1,,.;""1 co,t;ro co,,: Giolhti. Son si poc- desli..-no e1rrnmo una ra,iolw di U:tN # su:o rupo/~'f:'•'1t0 in ~ dd fflO'IJa «Q'IOnUCO ~ pol:Jttvt :Jg&IO pr, , p,tVOi;rri. t automc:-.-,o,so trfl'Pf<N4-'t misure tri!:p,of" prl. data Jo g.-u~·.::J ddJa alu.;-:w> Cll$tt!'II~ oç,rg 4, ~ Si tn:!~ Ol,'l'lt.ZP"'lffllt e!. rn.urop coJ. .-r. ,....r: io>t'Tl10 ~ poi cr.:.cr..rle- nr. pe-r ro,mpcy O,,,: i,,a:r~ con 1,..-so n.iro a mo-..·.ml'-.to ope,,;,-o. dv, J...j qu:..; ~ , •• ~:ru. Il diJcono 1à fa an,..,,,- p::,. !r nel pa:r.-.:o. '"" "' pub ,..,, .ùt:.ru-la Dtltno(;ra:;--a Cristiana t..s,:i,orRisoluzione politica approvata nella riunione di Roma del Direttivo nazionale del :\1anifesto e del Centro Operativo del PdUP • La crisi itaJiana si è drammaticamente aggravata. Un collegamento sempre più stretto uiste fra la pesantezza del quadro economico e la corruzione che investe i partili di governo e intacca alle radici l'assetto istituzionale della prima Repubblica. A questa crisi complessiva, l'avver• urlo risponde con una politica economica fondata su un rabbioso attacco antloperalo, tra I più sfrontati dalia fine del fascismo, e col tentativo, di cui il referendum è espressiva manifestazione, di determinare una netta svolta a destra. la Democrazia Cristiana e il suo segretario, nella impossibilità di rl• comporre l'unità del fronte borghese sciogliendo I nodi di una cosi profonda crisi economica e Istituzionale, cercano di compromettere tutto lo schieramento politico, non solo di govemo ma anche di opposizione, In un sistema di potere che si rivela organicamente e irrimediabilmente corrot• to nel suo Insieme. la proposta di finanziamento statale del partiti, che preima I partitl di governo - cioè coloro che si sono rivelati a tutto il paese come corrotti e corruttori - si Iscrive in questo disegno. Evi• dente è 11ntrecclo tra questo disegno di compromissione nella crisi istituz.lonale dell'opposizione e dell1ntero schieramento costituzionale antlfascl• sta, e l'abbandono da parto della Democrazia Cristiana e dei suol alleati di ogni amblguita programmatica con l'attacco aperto al tenore di vita del• le masse. SI Ingigantisce però la carica di lotta della classe operaia e di vastissimi strati popolari colpiti nei loro interessi vitaJ, e cresce una contr-addi-- zione esplosiva tra questa realtà di massa e Il processo Involutivo che l'avversario alimenta. Il fatto più importante è che la classe operaia ha non solo rotto l'Isolamento In cui si cercava di confinarla, attribuendole la responsabilità della crisi, ma si è posta in condizione di esercitare un ruolo di esempio e di guida verso le grandi masse. Al di là delle rivendi• cazionl immediate, la lotta In corso, fino a uno sciopero generale che non ha precedenti In questi anni, esprime una protesta radicale e con .. peYOle contro il governo e il sistema di potere •vversarlo. Certo, manca ancora un organizzato programma unitario. Ma lo sc.lopero generale può essere uno strumento in tale direzione proprio perché non chiude una fase dl lotta ma apre Invece, per I suol contenuti e Il suo spirito, una prospettiva di azione duratura e complessiva. Dallo sciopero generale non uscirà solo la conferma della volontà di concludere vii• toriosamente le grandi vertenze aziendali e di dare nuovo slancio a tutte la lotte per il salarlo e sulle condizioni di lavoro, ma anche 11nlzlo di una vertenza di fondo con il porre obiettivi precisi e lninunciabill per contenuto e tempi di applicazione (detassazione del redditi minori, prezzi politici sul beni di prima necessità). Ancora dallo sciopero generale, come momento unificante di uno straordinario potenziale di lotta, può uscire una nuova costruzione di strumenti di controllo sociale, una costruzione che ha già una sua sede n,aturale nella assemblea nazionale dei delegati operai annunciata dai sindacati. DI più, questa unificazione della lotta operala può dar vita a un collegamento sempre più stretto della parte più organizzata e combattiva della classe operaia con gli strati di lavoratori più Indifesi o marginali. dall'area del lavoro a domlcillo, a quella drammatica della disoccupazione e marginalizzazione meridionale, a quella del lavoratori delle campagne, e dar vita a un collegamento stabile col movimento degli studenti che ha già ritrovato ampiezza e vigore. Ouesta situazione di emergenza - da un lato la profondità della cri• si economica e istituzionale e il tentativo della DC di coinvolgervi I par• titl operai e tutta la sinistra, d'altro lato il crescente malessere sociale e la potente risposta popolare - richiedono oggi dalla sinistra italiana una scelta limpida e coraggiosa, coerente al contenuto e ai llvelli di coscienza del movimento di lotta: quella di liquidare questo governo e di ricre• re una grande area di rigorosa opposizione a sinistra, non clJfenslva ma mobilitante e cteativa, capace di preparare una alternativa. La preoccupazione che la caduta del governo, sotto una spinta di massa e con la ini• z.iativa politica della sinistra. faccia precipitare la crisi a destra, non ha oggi fondamento: un forte schieramento della sinistra all'opposizione può solo indebolire ogni velleità avventurista. Con I partiti operai, e In orimo luogo il Partito Comunista, in uno schieramento di opposizione di classe. si creano le premesse di uno sviluppo politico completamente nuovo, solo modo di salvare la democrazia e aprire nuovi spazi aJl'avanzata delle masse. alla loro autonomia di lotta ed egemonia politica e ideale. Certo l'opposizione non basta, certo occorrono alla sinistra Italiana nel suo insieme un profondo dibattito strategico, nuove esperienze di movl• mento e di unità nuovi strumenti di organizzazione. Dalla crisi lstltuzie>- nale in atto non si esce se non cercando di dare alle Istituzioni della de11 I rii l l ,, , ' 1 l l i ' i I l ! ' ~ , I, , ! l 1 ' ' i I ' ,: '' ' ' l ,, ' ~ l ' ', l ' l ' l ll ~ Runwr s:: ~ d~ d~.JcA ,c~i::1;."""!IQ D du l'fT'SO q--..asdo su N1l('O drg:.i ur.- :. 1'\l n:sr.~ «Jn.Jfflator. nd!"t.=w b G /f'Onlt:aian la su-...c-....ione, a,.- s:tr0:o impott"'.Jt • u, mo.:, i;;ai p:n.i , Jt~...;.e si.J....:::IJ'le. pl,J1cu ....~.,,. posto 11PSl i.-.,: p;, ne di :-,_-n, 110ffli t pros,•1! 1 ssuu smn~ t: fan Jt:ftte pr«i.ac ,".a coperto le pro-,, >....:.:,Me I:' Pwa4,;JSS.;;.mrue du lt"'nbra w- rJO ~ rr-, an.I:ào al amrmo pr. ~ C'Onlo"=i Jr.iuJ dtJrnmk..i. e r..n e irwqw-.."IX'Obi.U am:a copnn,.·a òasuuo cne i ~:or, np,~ 1.-an.:~~ d, q~ J.Ju.J..~ ponart r..,i s,offio i!.1 4l1'W ;,t.•.J. t Kou«o cM in dtri ,empi M po di $Or"t:Z. W'TO l'~Ulllù-a, pttrdtl ,~ p,,,;z:u i. i1 qrt1,;ri,o dd. pcr:.:o ch4 ~ c.Ji,e in\.~ r~ o,n;, gwrrw .1 FO, cui san.'t anclw esso a d'f Da qvalO puma dr 1,.-is::a, U dd ,i.d co,,v q~ dd nord r-. p-.iJ coui~·oi:o ndlo ~o .• \f,1 piIJ di ipro{~ r.fll4 m,:J-,..1 Jon.ku q-Jduru;-..ismo t sf~ di. dw il PSI lta di. fronJe » toma:ssao &n mano t%.a cia:sw o i propr.o r., /a:to pa,.>dosJal.t'? Jd:a corr~ e 4dri.rurr:l1..::.~. L ':...rifa dtl PSI d4l un:ro si,,..'.. no orr:o di/licili, ,wsa.no pu/J no. pira.a • i /astùtt r.:om,.m,rro l'Id .\"oi pou:.11'10 di no. E la s.i:ua=io,-.,,: si GU,10\'.:1 stra II0'1 $:Jlfondtz dr. ,es:o t.nd- scond,erl.o. \la una cosa è .sicwtZ: u •Jo,n<-. S; 1 al."~ eo1i la _CM la Donocra=ia Cnstim-.a ~ qia:.1o si OMmr.~ _CM: lO&,J; ll !ir..o. ma con '-'I.: sttW_ politico rim:ior!,-a. d'alVOll-lk "°" inas;,,r- '"1ff0flr1r....onc CM rwuca ,,m:: ~ b;,,1 lff'1JH" • rww::o #, dli l,;J Wf'I h. JrJtO ~ , pan.:i. i. !JUIO t .,. p~ , cui un.: cond:.:..ont" in- ,a:a, dr La .\10:.'a dJ un dr.iaro =~ 011:ifaicisla è ~14 CM • partilo non jtl"JCJ"..:;.;to t!.:J.1:- s:iti le loro m.:ggior~u. non .J, J;spnuabiZt prr blaca:u a d;a. -,no di daua a qwsta CTUi.. Jlff'CÌlQ la classc opna;a CCW'I .-.: rruti • J.J,J,i d&rori, ma ~· pa.. motticandosi Pff'Ò dd:.c 1'W20t'".Jn r,o /an/i:nJ.ano. .\"on ,'Oh piu ~ onc:ora w,a uM:.o.anco,-a a..a lotta e la sw wi..:l. droni • attrin'ffJIO i fn.:ti &di ~. alk qudi 117ri,b,e stata IUlt'"· prr na:suno, ~ per •l di piil, potrebbe lipi/ican una t·n c:,ro ei.ttnfflzo !Il rczvt d_-. 1 ctvrri=i() da, ptYtrP, l WI ~ \.uta U1IQ p::,1L I PSI, i1 cwt'Ol"SO ~fa urncl dtl- ,confiJta 1torico de/in.ln.'10 peT iJ ~o dc qwdro pDUn..:ol largameue "10Cett..l'SO ~·opn..o. ~ S pensa poi a com, -..'W'!V La s;.~ CM com:J!ilnbN dr PSI. • WJ gnmr indrbolùnm.:o I rap;,raoua:o d.a(li ,o;r~i.· ne pubbliaz i:dOIO, rosi rom'l ,a:tilO rwto i1 discono ad ~ n:-i:::n w..:z aia proi~ /...3 fMr" n.rno i ~~ Doplosciopegreonera CE:S'DlAL.E, LE OJ\IISSI0'-1 01 LA ~lALFA ! Noi DCIII crcdWDO che le manifcstuioa.i di -., ,opnttuUO i, quando CIJ>ffll'ODO una annd• ~ ~~ .=:ti:. i• nxaii di csaltaz:iooc datinaU • 1, tciosfieni C0IIDt DC"ff al .,&e non i ~~~n-a::-=~":; i ;:,.r~:~~ dd 1Ula men:! I~ di maturità della daste operaia 11 e, in qoaneo tale, ta pio coa,;. , caue .-,.uia per la coatinu. ! = ~ e per 1a difesa i ID base a qucMc: C0aTinrloni ~ ::~':ca-:: ~ ur~ ~ moc-razia una nuova base. un sicuro controllo popolare. un nuovo rapporto , 1a •quesriooe dd So'ff1'1M) •· con forme nuove e articolate di democrazia diretta, e quindi con un'ope- : La qa.alità dello seioptTo gtne,- : raJc di f•to ba ICOCll.bu:uownou- 't ,.. tenace e complessa che deve superare ritardi, incertezze e divisioni. ,,~ fO o qud,o poUtico; 000 l P'is il• Ma l'essenziale è oggi - prima che sia troppo tardi - una totale S&- , ~ "::~ ~ ";: ~ i: parazione di responsabilità dalla Democrazia Cristiana come supporto oroa ~ q-tJ!t$10 ~ coatfflC:tSC: a1 suo jl nico di un regime corrotto e autoritario, una lotta decisa contro il governo , tDtcmo a qu.abia,i • ekmmto di ,, che ne è espressione, una ricerca comune e una costruzione reale di una i = ~~~~= ! '! nuova unità I sinistra pur nella dlversità delle posizioni, una comune con- i :: : IJ~ ~-= sapevolezza del richiamo unitario che viene dalla gravità stessa del ~ I ed ! a,lfio che ,; toln dal pro. ' mento che viviamo: questa è la domanda politica delle masse In lotta, qu• : ~:;::~ -:.;.;,,.-;:.i'!!~ • sta è la domanda a cui vogliamo rispondere per ciò che dipende da noi; e l i dk<tti. , ,; =dooo per poche l questo è ciò che sollecitiamo dalle forze della sinistra e In primo luogo dal ! t7,;.,:~••ri=~..';",'.;.:-I_,~ ·✓~ !I Partito Comunista Italiano. ! ~-:-:=.:=;:,.~ pe1r1> B1bliotecaginobianco -i., Analopmeo" ' '"'"" .._ l>uqno dì~ (inno d.. Fabbrica • stati)., s

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