L'Unità - anno IX - n.47 - 18 novembre 1920

i94 ti dei nnzionalL'iti e !-=Cmbrinotraf-fornrn– re la, concorren1 .. a fra c·ommcrcianti ~in– goli (li paesi diversi io una rh-alit:\ com-. mercialc fr;i nazione e nazione. ){a in realbl, si tratta sempre cli una id enti 6ca.zione n rhitntria deg1i inte1·essi di potonti gruppi orgn.nizza,ti cogli interessi dell'intera. unzione. << Se la. formm'.;iooe di grnppi fortemente organizzati di produt– tol'i, ~crh·e il Bresciani, ha alteruto i ca- 1·attcri della concorrenza internazionale. alla. quale 11011 ~ono pit) applicabili g1i l')dlt1·mi dc>l1'inclif"idua1ismo economico, non per questo è stata annullata la solidarie– (;_\ ec-onomica fra le nazjoui >>. rn questa solid,n•iet~, o meglio della .stretta iutel'Clipenclenzn degli Stati nei rnpporti com.1.ncrciali egli vede la prora in una serie molteplice cli fatti, frn cui F;O,·ra$tn il fenomeno della crnscente in• ten~ib\ dC'gli ~ambi 1·ociproci tra gli Sta– ti principali. l rnnggiori Stati industri:-di, pur faceu. do~i ,·ini concorrenz-a nei mere.ati mon. diali, scambiavano reciprocamente quan– tità sempre pill imponenti di merci, e per (."ssi i mercati europei avevano un'impol'• tnm;n pre\'aJente su tutti Rli altl'i. Ma non ha~ta,: i grandi Rtati induat,•iflli non so– no semplicemente, secondo ]a concezione mes~a, in ,·ogn dal Cist, comprntori di mo– teeir• prime e di generi alimentari; ma nnzi, a mano a, mnno che s'intensifica fa loro industrializzazione, essi scambia– no fra di loro una, quantib\ sempre mag– giore di prodotti industriali, finiti o se– rnifaroratl. Si stabilisce naturaln1ente nPI ('ampo dell'ndustria una divisione del In vo1·0 fra nazione e 1u:u:lon~, non solo da industria Rd industria, ma anche en– tro una, stessa industria,, per cui la flo– J·idC'zza, di un ramo d'industria in un de– fl'rminato paese dipende dRl manteni– mento e dallo s,·iluppo di una certa pro– d u1.io11e in un pnese rivale. Cosi i tre prru– elpa li Stati indostriali del mondo Gran lfrC'tngna,, Stati Uniti. Germanin,' erano i prl11cipa)i importatori di prodotti delle incluRtrie estere; e ciascuno cli essi ne importava in qoantità maggiore che la Buasia agricola. Sotto questo rnpporto GN·rn.1.111ia, e Stati Uniti, con la loro po– Htita protezionistica., non ernno in con– dizioni diverse d·1ll' Inghilterra. lib&ri– Rta. cc E sorpl'eudente per i p1•ofru1i,scri– ,·e il B., la qunntit~\ di articoli industria– li esteri di cui un'industria qualunque hn. biirog\lo, Per esempio, l'industria, mecca- 1Jica. inglese importa.va ghisa spec:olare fabbricntn, in Gernrnnia, ferro-vanadio p1·odotto esclusivamente dagli Stati Uni– ti. porcellane tedesche, tubi per caldaie. s:.trumenti di misura,, magneti tedeschi e{'C. ecc. Cosi ln, Germania, forniva, i 9/10 dei colori consumati dall'industria, tes– ~ilc inglese, ed era, in grado cli produrre a costo relatirnmente basso gra.ncli quan– tib\ di sem..imanufatti d'acciaio per i qua– li l'Inghilterra. costituiva, 'Uno dei mi– gliori mercati. Grazie a questa, impor– tn-v.ione Germru.1ica. ltlnghilte1"I·a1 aveva dato impulso alle proprie costruzioni na• vali cLc consumavano iu larghissima mi– snr~ ma,toriali tedeschi, tnntochò il pro– posito di l.Joicottnre le me1·c1germaniche ~wen1 destato durante la. guorra, serie preoccupazioni fra i costruttori ingles'i di navi, che proclamavauo essere per Ae loro industrie una necessità dtale po· tersi procurare i materiali di 1 ferro e di acciaio alle stesse favorevoli condizioni alle quali sono ~essi a disposizione dei loro competitori». Dop0< aver ,isamvnato l'inJluenza che la concorrenza, esercita, sull'industria. ùe1 paesi esportatori, che non ne viene di– strutta, ma è obbligata a trasformarsi e raffina,rsi, dopo aver esantina.to le vicen– tlc della rivaliU, commerciale anglo-ger– manica, e In, tendem~a alla forma.z.ione di grandi imperi commet·ciaU, il Bresciani c:onclude che « nè la concorrena della Germania, uè quella degli Stati Uniti han. no impedito il rigoglioso sviluppo dell'e– <'Onom.ia inglese. Può darsi che in casi :--ingoli i proùotti di uno Stato si siano i:-ostituiti a quelli di un altro; ma. in complesso l'espan~ione de1 commercio di esportazione dei vari paesi non è av,,e- L'UNITA' nutai a &pese dei concorrenti, ma grazie alia" creazione di nuo\'i mercati». « Dalla rousta tazione delle tendenze principali dei traffici internazionali sca– turiscQno aku.ni suggerimenti riguardo alla politica commerciale dell'Italia. Ya– le la pr>na. di ins:.i~terc ancora sull'assur– dit.1 di una 1>0litica di (< indipendcn1-"''\, dnll'e~iero >> uei riguardi <leUn produzio– ne industria]('? Questa po]ilka ignora il fatto fonda. mentale che uno Stato a mano a ma.no procede nella ,·ia della c,·oluzione indu– stl'~1le abbisogna di quant.it: \ crescenti di prodotti iu<ln~t1·inHesteri. La. politie~'l doA"nnaJe più saggia ò per– tanlo quella che indirh~r,a il _paese \·erso i rami cl'indu~tria ad esso pill confacenti e nei (Jtrnli esso può specializzare e per– fezionnre le produzioni, climiaueudo i co– Rti e 1:esh;lendo alln conconcn1x'1 estera». e, Certamente. nuche nei riguardi del– J'Itali:1 hi~gna tener- conto deJla legge di evoluzione industriale, grazie alla qua,. le un J)OJ>olo,giunto ad un certo &-tadio di ~vilup1>o econontico, comincia a creare le industrie de.i me2rzi di produzione, ac– canto a, quelle che fabùricano articoli di consumo diretto. Xet caso dell'Italia lii procludonc in grandi ma.sse di m·ticoli CO· -»11tt-11..i di ferro e acciaio ò 011Z.tieconornica a ca,u-sa della ma1ica114'0, di carbone. Cori– viene quimli 1·c1ulcr possibile l'im.po1·ta– zionc di scmila·vo,-ati di fcn·O e (tooiaio da quei paesi che, <lisponcndo di gran1di ri– serve di ma te rie prime, si sono specializ– zati in, qu.csto ,-amo di prolM,zione, e da- 1·e inttcoe im.pt! lso alle coS'tl'tt.zioni ,m,ecca– nichc, adatte nl nostro paese grazie al– l'abbondanza di mano d·opcra abile e in– telligente, e a. parecchie altre circostanze d'ordine tecnico-economico (in questo ra– mo d'industria, il ,·alore cleUn. materia pl'ioU1t non è se non una, piccola parte del valore del prodotto, e il carbone, serven– do sopratutto per generare forz.'1 motrice, può essere sostituito con l'energia idro– elettrica) ». « Grnzie agli stretti vincoli che colle– gano l'Italia, con tutta l'economia, euro– pea, la ricostruzione economica, del no– stro paese è possibile in quanto l'organi– smo economico europeo cominci a, funzio– nare. Le es'igeoze vitali dell'Italia, vie– tano, pertanto, che essai possa aderire a, qualsiasi progetto perseguente lo sco– po cli parnllzzare durm·oJmente parti i.m– po1·tanti dell'economia, europea». La fabbrica dei sovversivi L'Art. 13 - lettera C clol D. L. 27 aprile 1919, u. 771, disponeva fra l'a,ltro, che per la sistemazione elci Vice Ispettori Scola,– stici, rum commissione nominata con De– creto Ministeriale, costitnisso « secondo I'anzianit:-\ cli ruolo, un cionco di Vice Ispettori che per la loro coltura, nonehè per lu, capacità-, la cliligonza, l'attività e la buona condotta dimostrate nell'esercizio dell' Uffic.iocli Vice Ispettore, siano dalla Commi8sione ritenuti idonei ad esercitare l'Ufficio d'Ispettore Scolastico •· '.raie Commissiono cbinso i lavori verso 1" lino di luglio 1019 clicbia,·anclo idonei all'Ufficio d'Ispettore i93 Vice Ispettori Scolastici. Contro questo risulta,to insorsero la stam– pa scolastica o i giornali politici di ogni colore o d'ogni tendenza; Sonn.tori o De– putati di tutti i pnrtiti. Provveditori, vec– chi e provetti Jspcttori o Maestri; e gli stessi promossi - o por lo meno i più sin– ceri e i pi(1 onesti - non nascosero o non tacquero il loro stnporo per la. insperata o iua,ttesa. fortuna, cbe aveva loro sorriso, e per certe esclusioni o certo promozioni che avevano tutti i caratteri di grossolani errori e di enormi ingiustizie. Il :Ministro Ba.ccelli, incalzato du tante qoorelo e da cosl numeroso proteste, rico– nobbe la necessit~\ di riconvocare la Com– missione, perchè procedesse all' osn.me dei ricorsi dei Vico Ispettori danneggiati o ri– pa-rasse a-gli errori e allo omissioni in cui poteva essere incorsa nel primo giudizio. Dopo reiterati inviti, la Commissione fi. nalmcnte si adnnò verso la fine del 1919, e il 20 febbraio 1920 presentò In relaziono al )fini tro, con aua. graduatoria dj mo-– rito cli 10-I nuo,·i idonei ali' Ufficio cliIspet– tore Scolastico. I classificati in qnest.-i nuo,,a gmdnato– ria spora.vano che si dovesse compilare un nnjco elenco dei promossi, o qnincH per– ordino di merito si procedesse allo nomino. Non potenmo neanche immaginare cho do– po Ja revisione o lo nuove clichiarazion.i,.cli idoneit.l, il beneficio della 1iro111ozio11e cf– fettiv,,, do,·esse spettare soltanto ai 293 idonei clol 1919, o non " quelli del feb– braio 1920. Accaclclo invoco no fatto, elio ~nrebbo increillbilo se non fo.:!$0 perfettamente com– pioto. 1\fentro la Conu;nissiono completava, i lavori cl i revisione, il Ministero dava corso allo nomino di 270 nuo"·i Ispettori por coprire tatti posti vaca,nti, con I' ob– b1igo di assmnoro l'Ufficio il 1· aprilo 1920. Sicchò i dichiarati idoue.i in sedo di re– \Tisione, si trovarono col cla.nno o colle bett·e. E dopo un a,noo cli nnsie, di ,1'1marozze e di umiliazioni, 104: idonei del febbraio 1920 si trovano oggi uollo medesimo con– dizioni d' inferioritù, in cni ora.no noi luglio 1019; e ad essi fn negato perfino 1,. pie, cola soddisfaziouo di veder pubblicato nel B. IJ. clelht r. I. il secondo cionco dogli idonei! Era vero! DO)tANDA: - Jnterrogo il ~iinistro ùollo l:i'inanzo, per conoscere, so ò Yera la noti– zia data dalla j\razione di U'ironze, ,J set– tembre )!)20, dto per trasportnro due pncchi di oa.rte valori, del peso co111plcssi,To ,li !)2 Kg. dalla stazione <li Firenze all' lnten– denza di li'inanzn, si,1110 stato <fate 18 mila lire alla, Ditta incaricata del tr~s1>orto; o nel caso atlòrmativo, quali provvedimenti il Ministro abbia, presi o int,enda prendere riguardo il funzionario che lt11, ordinato il trasporto a. quelle condizioni. - G. Salve– mini. RISPOSTA: - Sulla spedizione dei v"lori bollati, coi itccenna. l'Onor. interrogante, ebbe già " riferire al l\finislero, On dallo scorso settembre, il Sig . .Direttore dell'Of– ficina. Carte Valori di Torino, cni si erano chiesti gli opportuni cbfa,rimenti, subito dopo la nota.di cronaca comparsa nel gior– nale La Nazione di Firenze del <l settem· bro volgeuto anno. Trattasi di quest.o: elle 'per la spedizieno delle nrnrohe da bollo, fino a domicilio, as– sicurato per iJ loro valore noruiualo di L. 17.882.000.0U (cliciasetto milioni ottocento– ottantadue mila.) cliretta, aU' Iutondenza, cli Finanza di Firenze, fu spesa la somma. cli L. 53.436.40, rispondonto a regolare liqui– dazione. Una p,uto di dttta spesa, o pro– priamente L. 35.603.40 fu incassata dallo Ferrovie cli Stato pel trasporto ferroviario con assicurazione, e lo restanti L. 17.833 !'u.rono divise frn. le duo agenzie di citt:\ di ~l1orinoe di Firenze, rispettivameuto allw– prima pel tra.sporto assicurato di dotto mar– che dall'officina. a,lJa,stazione ferroviaria cli Torino, o alla seconda pel trasporto assi– curato a domicilio dalla, sta,zione ferrovia.– ria cli.Li'irenzoalla sedo di qoell'Intendenza, di Finanza. I diritti di ns.1,;icurazione suaccennuta, ·sia poi trasporto ferrov-iario con assicnru– ziouo da 'l 1 orino Stazione a Firenze Sta– zione, sia por la presa a consegna a domi– cilio con assicurazione, sono tassativa.mente fissati, il primo ch1llovigenti t,niffe ferro– viario, i secondi da regolari convenzioni eoneordate fra' le l•errovio dello Stato e le locali agenzie dei trasporti in città.. ll Direttore doll'officitrn Carte Valori l1a. fatto poi rilevare cho il sistoma aclott.ato por l'assicnrazioue integrale dol1a spedi– zione dei valori bollati, sia. noi trasporti in cittfl, sia. nei tmsporti ferroviari, sebbene costoso, è però quello che finora. maggior– mente Ù risposto nJlo scopo ed ha piena– meute coperto l' Amministra.ziono da ogni responsabilità per furti, manomissioni e <li- sperdi menti di valori; ma che in ogni modo non avrebbe avuto obbiezioui da sollevare per la modifica del sistema vigente, sem– pre che i gestori ,tell'OfJìoinn stessa fossero sollevati <la ogni res1,on~abilit:\ dopo la consegua clei colli cli valori bolhli alla sta– zione di partenza, di '.roriuo. Po-:.so ad ogni modo rt.ssicuraro l'Onoro– volo interrogante che il Ministero sta cer– ca.udo di adottare m1 temperamento {'ho, riducendo la Sl)CS..'1 di assicurazione e di trasporto, non diminuisca, però le nocossa.– rio gara,uzic cho nS1. .. icnrino da ogni peri· colo il trasporto dei vmori bollati. - Ber– tone. Po;.;•1'1LLA.- Qualcuno fra. i signori Ge.- · stori dc!Pofficinn. di 'l'orino non potrebbe andare lui in ferrovia, accompn,gnato da. cnrabinicri, o conse ~na.ro i colli alla. Sta– ziOf!O di 'l 1 orinoi È l'intendente cliFinanza. della. sode, a cni colli sono dirotti, non pnò Rndh.re lui in porsonrt, a.ccompagnnto da carnbiniori, a. prendoro i colli alJo. stazione di ,1rrivo o portarli all'Ufficio! Lo .\gen– zie privato cho hnnno guaclagua,to 18 miJn, lire per trasportarè in qnnlche ora 9Z"il:g. di carte valori, fanno forse più o meglio elio mandare qnnlcho persona. di fidncin a. rilo,Tn.re o onnsegna.ro i colli i E di quali profondi studi ha. bisogno la burocrazia por « t•ssero sollo \la.ta da ogni rosponsu.bi – lib\ », senza buttare doli:\. finestra. migliiLia di liro con incoscienza, CO$) criminosn.1 GAETANO i:,ALVEMINI COME SIAMO ANDATI IN LIBIA Lire 3 -- La ■arca deUau Ytu,, è IU g&rlllil per il lellore Nel 'Intento di rendere Il p/11agevole possibile al nosfrl amici la cono~clenza delle nostre o~re, abbiamo lsflfullo dei pacchi speciali di libri, come segue: PACCO N. 1 a L. 21 j sAL VE MINI - La Rivoluzione I Francese . . . . . . L. FORTUNATO- Il Mezzogiorno : e la riforma tributaria. L. I GENTILE - Dopo la vittoria L. LINATI - Sulle orme di Ren– zo . . . L. 15,- o,- 8,- 2,- 'fotale L. 30,– P A CCO N. 2 a L. IS VEROA- Novelle Rusticane L. Puccrn1 - Come ò visto il Friuli . STUPARICH - Cose e ombre ''di uno . PnovENZAL - Le passeggiate di Bardalone. 5,- 5- , 7,- Totale L. 21,– P A CCO N. 3 a L. 18 PREZZOLINI neto .. Vittorio Ve– . L. CAPELLO- Ordinamento del- l'esercito . . L. MARCONI- lo udii il coman- S,– ' 4,- damento . . L. 3,50 LOLINI - Burocrazia L. 5,- Rrcci - Politica ed economia L. 6,– SALVEMINI - Il Ministro della malavita . . L. 3,- Totale L. 24,50 I Spedire conz.,nissioni e 1'aglia alla Società Anonima Editrice "LA. VOCE,, 18, Trinità dei Monti · ROMA, 6 PAOLO VACCA·MAGGIOLlNI, gerenee 1t-'f., ~ta.b. Tip. R. Garronl - Roma

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