L'Unità - anno IX - n.44 - 28 ottobre 1920

• ;. ~ ;. ~ •• * . •, .. . , .. . . ., , .... ·' ' .... .. \" ... 1- ~ \1\\\f~p\\ ~ '"lx). . \ \\Ùll f\' ;"I hl · d 11 t --;,t, • ":-,Il\ ,. "'~· ' pro emi e a v1 -a ~· 1, ''" 11 ' . ~ ·. ~- - . ...,.,.. - -- D,reltore: GAETANO SALVEMINI ,'f Direzione e Amministrazione: Roma (6), Trinità de/"M<11'1i,' !lf.* Ab~e-4-cfi<iillario annuo L. 15, semestrale L. 8, per il Reg, Alllluo per l'estero L. 20 * Sostenitore annuo L. 30, semestrale L. 15 * Un nume1' ~acuto cenl. 4Q~IJ,mm. Svc. An. Ed. • La Voce•, Roma lf C. C. con la pc . · A.nno IX .;1, N. 44 ~ 2'8 Ottofre .1\"20 . ~ J. , S0.\1MAHIO: Intorno al coolrollo operaio, Gi o.como Ponltcorvo-L'Unitù. - Palesateci Il desiino .. - L'olio e l'ccono~ nssoc~:,_Sergio, A::0Ìi11i . Intorno al controllo operaio F<.•nùmeni ~('iali importanti c·ome quel– li ,l'he attu~lmeote nu1110 s,·olgen<losì. po.-.:-0110essere studiati da uo1bini cli scien- 1.:1, ee,morn isti e sociolo~i, ' 1>e1·Hce1·ca1·– ut! le unifo1'.niil:ì (•on fenomeni simili 1•i– <.."01·s-i uelle epoche 1>af"Mte, .cioè le leggi, '8ia pur soltanto tendenziali che li govet·· uano: ma. questo studio freddo, postumo, non può a vere' valo1·e fa ttfro nello sfor– zo di risoluzione che 1-eclamano i proble– mi economici dell'Italia; nè può ioteres– Ml'e il pubblico più ,,asto e più ,·erace– _mcutc italiano, a.I qu~tle preme ,·cder cbia- ritn, ln t1·ama. nascosta dei .fenomeni, di cui è spettatore, e posail.1ilmente afferra– re le prt1ba.bili confteg'uenze delle ~luzio– ui p1'.0gettate. ... 1° - Il conflitto, che si è usato <.:hia– ruare metallm·gico, confondendo iu~ieme co!4 direi-se, im·olge, tollle è uoto. t'utta una massa di indust1·ie di1>e-nde11ti fra loro, ma. 110n legate da interessi com\rni .. le quali corrif;pondouo a tre successivi znnrueoU del processo hwor11th·o, eh? dnl minerale di ferro (068ìclo, per o~sido. car– f/ouato o mioernlogicamente limonite, oli. ~isto, magnetite, sideMte) a1·rh·a alla mac- 1:hina: a) industria siderurgirH e di prima Ia,·orazioue: fabbricazione de).Ja ghisa. del ferro, dell'nc~iaio :!l'eggio i11pnni, lin– gotti, bar.re, lamhrnti di prinia lavora– zione, mediant.e altiforni forni di ,·ario tipo a carboi{.-, a gas, o ~lettrici, dai ri– spf'ttivi minerali di ferro oppure dalla ~bi!il.'l e dai rotfami; b) indust1·ia dei prodotti di seconda. lan1nizioue: profilati e laminati comples– ~1 \li seconclft la,·01•n;done. tubi, bolloni. (·biodi. s1>illi, fusioni di pezzi in for– ma ~cc. ecc. ; e) industria mecca11ic:1: fabbricazio– ne. dai prodotti precedenti, di no orde– guo 1>ronto ad agire, cbe è la macchina rompletn. o di nu meccanismo parte es– $òl('m:i:1 le o accessoria della. macchina. Dato il fondamento meceanico di tutti i p1'0<·essiproduttivi nell:i attuale epoca, Ni intende subito la, importm11,a enorme <lcl ~ru1>po cli industrie, che hnuno lo sco– J)O rii produrre le mncchlue: insopprimi– bili ~trmuenti' cli p1·oduzione per tutte le uh.re industrie. ~• - Come è noto, !"industria siderur– gie-a. ed in gran parte nuche quella che le è più direttmnente collegata dei pro– ùotti di seconda, la\'orazione, aòa ba in [talia coadi1.ioni ru,·orC',·oli 1>er suo svi– lup1JO. :lfoncano complebuneute de1JOsiti di car– hone adatto (lit.sntrace) e soltanto alcu- 1ù giac·imenti di lignite picc.'l. i migliori <lei :lf~remmano ()0€80110 essere parziaJ. mente adoperati; è deficiente il minera– lt• òi ferro. tanto che. se dovesse conti– mrnre ad es...~re adoperato quello esisten– te nell'isola d'Elba, in Sardegna, e in pol'lie altre località d'Italia, nella misu– ra ingente de] pel'iodo bellico, in breve ttm1po i depositi rc-rrebbero ad esaurirsi; o risultel'ebbero seriamente oggrnrnte le condi7.ioni di appro,·igionrunento delle ma– terie prime oecel;F,8rie nll'industria side- i-u1·~it:i. uel caso, - che la sorte allou– tanl. ma che lo Stato deve pl'evedere - in cui la .Xa.zione fosse nuovamente obbli~ gata a JH'endere le armi. 1 J).'l.rziali risultati ottenuti coi forai elettl'ici per la fabb11cazioue degli acciai dalln ghisa, il tenta.tiro ancora iu ,•ia, di stnd\Q• della Ditta Ansaldo per utilir,z.s. I"{" l'energia elettriea :inche negli altifor– ni c·ome ~1·gente di calore. uon fanno sperare. che si po~sa ridune note,·olmea– t~ il fablJisogao di cnrboue; occorrerà sempre una forte qnauti't:à del prezioso comùustilJile, per la. riduzione chimica del minenile· cli fe1To. 3° - Quindi la industt'ia siderurgica e cli seconda 1iu~orazionc, SOno state sem- 1we sel'illmente mioaccinte dalla concor- 1·en7,a dellP industrie ~imilarl estere, e ~pecialmente clella tedNi(·n: che trovava. entro i confini nazionali propri, co1>iosi giacimenti cn minerale di ferro e di car- 1,one fra. i migliori; poesedera impianti grandioF;i e razionali tenuti incessu.nte– mcnte nl giorno degli ultimi perfeziona– menti; o si giovava del vaJWissimo aiuto. rhe l'orwra oculata dei governi a,·eva crea– to eon quella fitta rete di scuole, che dai rolitecnici pei gabinclti scientifici e i Iu– OOrntori, raggiung~n1 lc-onlciné. -r,~ n~cchin opinione diffusa l:irg3~ente f1•:1 il pubblico orccchi:rnte, che la Ger– n1n uiu ~i sht ,·:1 Is:1 per In concorrenza del– la p1·aticn commercb1lmeute sJcale del (<Dumping))' consistente nel rialzare ar– tilìcialmente i prezzi :1lJ'inter110, giovaa– do~i dei dazi protettiri. e mediante inte– sa fra i produttori legati in «'ltrust,, o in « f'arteis », 11er vead('l'C sotto costo al– i' Estero. Bd è esatto che questo sia av– ,·cnuto, e che nei rigua1-di dell'ltalin, sia a,·,·cnuto io un determinato pel'ioclo fra il l900 e il 1907, con specl11 le iusisteu:w. allo 9Copo di fia.ccru·e l'industi·ini italiana n:i~·cute. Ma, si è~ come spesso an·jene. genet!alizwto troppo affrettatamente: e ~i è dimenticato che i bassi prezzi del1e merci tedesche erano spesso il risult.sto di una, perfetta organizz.:'lZione, e di una. profonda conoscenza. dei problemi scieu– tifici e tecnici, e nel caso dell'industria siderurgica, una, conscguea141 delle fo1·tu– nnlc ronùizioai naturali. .Mancando in Italia ·queste condizioni naturali, la ffldustria siderurgka e quel– In di i'lec·ouda. l.in ·or:-izione, nac·quero e l'reohero d:1 noi ,otto la spinta del fa. ~ore goreraat!'vo e d('i dnzi di protezione. 4° - L'in<lustria meccanica, inrece, se 1100 ba ,·aggiunto in ltnlia la, prosperità, che du tempo gode in altf'e unzioni. era ed ò fiorente iìi parecchi rami: macchine e turbine a rapore (Fra neo rriosi di Le– gnano); macchine ·elettriche (Tec.nomasio Italiano e Ercole macelli); turbi.ne idrau. liche e macchine idro\'Ore (Rim e Monne– retl); ascensori (officine meccaniche Sti– A"l~r); autm·eicoli (Pint); tra~,nissioni (Luigi Pomini): impinnti di tubniioni (of– tìc'iue Togni ed altri). E giù dli anni si faceva una eonsidere- 1·ole e•portazione di macchinario dall'I– la li» . .Ed io ogui modo molte piccole e medie industM.... e meccaniche potevano la- rorn 1·e.iter il consumo interno; beochè, più 1110<te~1'tmcn91-otette dell'industria, sidertrrgicn e di 1JCC~1yJn, la vorazione, do– ,·essc1-o inortre pagà.Ye-J,31 IOl'O materia, pri- ~m:'I, ro1-:titnlta dai p1•odotfi {1";19due hr~.n– che pr,•c·eùenti, 1i'là cara, di quel che nou fosse per le industJ·ie meccanic.he couco1·- ren ii estere. • Qucst.'l u1:1g:;1ore vitalitù de11'indu~trin lllC,"CCanica ,taliaua è un fatto economico molto importante, il quale è stnto meBSO in luce in ((nesti ultimi tem1>i uuclle dal– la. l'ìcltiestn di introduzione in francl.iigia, dall'este1-o di prodotti di seconda lnvorn– :don~ cln parte dellai industria meccanica. · f: quindi evidente la nou identità è la opposizione di interessi fra le tre branche (!("Ila industria. metnllurgicn italiana. E pen•iò è di ~mma importanza indagare, P<'l'Chò nel conflitto mctnlh1l'g-i,·o gli in– duStl'iuli delle tre hr:1twhc> e> (:Qn~guen- • temente anche gli operai, si Ri,1110 tl'orn- ti collegati. 5° - Durante la guerra, per le neces– sità imprescindibili dello Stato, la pro– duzione di quasi tatti i rami dell'indu– ~tria drl fprro raggiunsero limiti mni peu– s:iti : cessò la concOrrenza estm·a; non-vi fti che un solo cliente - il Governo; non \'i fu che non solà, condizione im1>0sta. al 1w-0duttore: ronsegaare quanto più era possibile di prodotto dict,·o accettazione cli qunlsin[ofi p1·ezzo, sia pure alti'asimo. Fu una corsa alfanuo~a; quasi nessun coutl'ollo fu esercitato dal Governo; fa– ,:ori sopr:1 favori furono concessi, 1>ur di soddisfare la suprema necessiU\: produr– re nrmi ed altri strumenti per hL guerra. NirehLe ~toltcz7.,fle menzogna allen11111·t• che gli industriali approfittassero delle specialissime condizioni unica.mente allo sc·o1>o di fai• soldi o senza iilcuun prooccu– p:izione dell'interesse superiore. della, na– zione e del perfezionamento dei processi tecnici in vi~ta dell'an·entre. E dO\,eroso riconoscere che, sen7A ln cbi~rm·eggen7.a... della Casa Ansaldo e di altre, le quali pur e-osi operando sen·irono mirabilmen– te i pt·opri interessi, non avremmo tro– vati quasi pronti dopo Caporetto, le mi– glìuia di pezzi di piccolo e medio calibro e le uume1-ose mitragliatrici, c(e·compen. AArono il materiale rimasto in mnno del nemico. Per chi ritiene, d1e la pnrteei– pnzioue dell'lt.'llia alla guerra sia stnto un fP'OSso sbaglio o nn volot1tario omici– dio pcq>eti,,to dai 1>ocblsui molti al fine di inronfes~tl>ili appetiti {hmnziari il • mr,·ito delht Cnsa Ansnldo e di altr~ si '1•hmlvc uella forma più perfldn e odiosa rii rnploa; wa noi non sinmo di questa opi111◄>ne; t! ad ogni modo 8ta, il fatto che in qn,•l momento a raggiungere lo scopo c·IIP. :1ttra,·erso i suoi organi direttivi, la, nazione dichiarant supremo, valse iadu– dit:1tameote la p1-c,·egbren:r~1, dc.i fn.bbrica.n– ti di nrmi. & L'anda1,1,0 della produr,ione auticdoni– ~til'a, a profitti altissimi, a costo clevaiis– :-iimo <li fabbricnzioae, a notevole .numero di intermedinri, non fu c.1ratteristico sol– lauto della siderurgia, ma anche della industria ùi prodotti di seconda larora.– :done e. della. ~jn<lastria. meccanica. )fa, · in quest·u'itima, s:,pratutto, gli adatta-· menti per le nuove produzioni costituiro– no unn ginna~tica. tecnica, chJ poteva, es– sct·c utilizzata 1>iùt.srdi ,rnche per ~copi non belli('!, ~TeU'industria siderurgica., io– ,•eoe. si crea,,a un ambiente eccezionale di condizioni ~rtificiose, per le quali era possibile, - e veniva vantato come segno di potenr,a ,,dazione di erm quautità cli me, e non potevatia, "tJ_ sei· 1J1-odottealt ediante fa,,011 di' o~ni genere da, lo Stato, cottto- Sil\shni Jltr lf\ i -r!l - ,. La tt-fil del leg~me intlis~qlubtle fra 111 \Titnlità. dc•IFi11du~tl'ia !-i<lerurglca e In esl– sten1A1 dt•I paese, 1>otèò111·,111te il periodo bellico fa('llmente t.•~~~~ .•òO!-,tcnut:1. I di– rigenti 1'1 ndu1'-tria ,,;ule"t·urgic.npreoccupa– ti delle cond17.ioni dìffic·ili. uelle qunJi ln industr~, si sareùlJe trovahl n gnerrn fi. 11ita, si dettc1·0. cOn maao,..-e finanziarie. alla costituzioue di orgru1istni semp1·r più grandiosi. riunendo nelle stesse m:1111 sla.– hilhuenii 1q1pal'tcnenti alle t.re dive1·sc. hraacbè llell'industria 1uet:1llurbrica, riu– ~cenclo cosi n collegare interessi dh·ersi od opposti, in organismi talmente com– plessi e ,·asti, da irupl'essiouare Il pub– blico e lo stesso governo a I solo penaie- 1·0, che per le clitlicolt:1 future detti or– g,u\ismi potes~•1·0 arreshHe In loro atti– rità. G 0 - All'inizio del conflitto met.allurgi– eo, dnnquP. gli industriali delle tre brau– c·he si tr-oranmo incoerentemente colle– gati 11011 i;:olo pe1· solidarietà di c1nsse, t·ont1-o In C'h.1N:,:e a,·,·crsn1•ia. ma anche per i rap1>0rti fì11:n1zi3ri di cui sopra. E gli operai furono collega.ti egualmente. ln\'(•(.'e ope,•ai e 111dustrinli delle tre di– ,·erse branche. Hotto lo stimolo del diver– si interessi, nvr<"hliero dovuto muorerst dirc1·~~1mtmte ! Da pnrlc dt.'lle organiz1,azioni operaie. ad 1111 certo momento. si vide con chiarez– za il nocciolo economico dc.I problema; e questo specialmente per opera del BÙozzi. ~\gli i11duNtriali (u osser,•ato che se al• cnue ditte nve,·nno gi:\,, sott.o forma di ,111ticip11zionesul concordato fututt-o, cou– c-esso aumenti di salario non trop1>0 lon– tani da c1uelli richiesti, ciò vole,·a dire che non tutte le industrie si trovu,·n110 nella inq>OfoU3iùilitù nasoluta di concedel'e migJlo1'ftmeuti :ille proprie maestrru11.e, co– me era stato affermato dalla Federazione degli Inùustriali. Non solo: ma p1·enden– do come 8icu. i dati forniti dugli lndn– strioH,, gli organizza.tori operai rilevaro– no, che, ~" l'industria. specialmente Hi– derurgicn areni.e una, posizione dorujuan– te .su tutta l'industria metallul'gica, non era in grado di pagare salari eguali a, quelli percepiti da operai di altre indu– strie non più ea1>erti e s-peci11li.1.zati degli operai metallurgici, ciò signi.tica,•3 1 che alcune branche o alcune ditte di tutta l'industrin metnllnrgica non ave,•nno le condizioni per vivere in Italia e dorevano trasform:11·a'i o morire. QueSt.e considerazioni di i01po1\Ul.Dza capitnle. l'ennero però appena accennate ma subito trascurate dagli orgnnizzat.<,>ri 01,eraJ, per 1a, mira ·cli raggiungere un ri– sult.~to pitl vasto do) punto di vlst.1 della lotta di c-laStse. 7° J\'la il problema nazionnle dell'i.0- dustri:1 ~iclt•n1rgica si era e Ri è ormai imJ>OHto all'ntt<-nzione deg-li italiani. At– t1·:1,·er80 c·omrnenti e clilucidazioni di uo– mini cli gran ,·nlore, c·ome Einaudi, Hiho- ' ui. Aneona, e per la propaganda fer,•1- dn dei ~ruppi antiprotezionistir1. 8in pur t1·opJJOassoluti. facenti capo aJlu U111Ìà, anclw agli industriali dedlti normalmen- te alle cure della, loro speciale industria, e non preoccupati in addietro delle qu~– stioni d'indole generale, ma. spinti 01•3 a rinuirei ad altri industriali l!Otto la pres– sione degli attacchi operai, e1,c entralo •

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