L'Unità - anno IX - n.44 - 28 ottobre 1920

180 nel capo che si dovesse oramai risolvere il problema della siderurgia. ()uest.'t - pcnsai-oao molti industriali - non de\le più· domandai·e al Governo f;.l\'ori cli ogni genere,. che costituiscono o~taroli gr~tri per le industrie dipenden– ti. t: mu11t~11gono artificialmente una pro– duzione .-;ide1·urgica. e!-l,agt•rau1, tendendo' ad esuul'ire i depositi di minerale di ferro coi-Il !-'Cn1·~i in p:1efiè. L'indui,;tria siderut·– gica (>uòcercn re 11e1la udo~ion~ dei pro– <:.cl-lsi elettrici una da, di trc.U;fvrmazione; può OC<'npar•fji meno di fi1uin1..a e di bor:-;a, <' più di tt-cnichmio; può ai– t,1·.-1tc1·houn periotlo laborioso dj tra– ~for111azione ed u.ncl or~anismi, nou norto per la in– stl1e hanno a t• iotli, gr·avi8siroe crisi; l'inùustJ'i ad esempio, ha ".10l1-0 .offerto l to '!<>pratutt.o /lei La,'-'SOpr•ez:1,-0 ile giapponesi e pe1· l;1 uascita e lo .,;viluppo rapido della trat– tm·a. della, fi]atura e <lt>llate~sitm·a uegli :O:,tati Uniti, t'he ,·enti unni 1 fn ernno nn– co1·n i più importanti clienti dell'Italia, ma, orit sono produtto1•i e8Si stessi delle merci seriche n loro nccessn rie; con tutto t1uesto l'indm~t.ria 8(.•rica è tornata nuo– ,•iuncnte a fiorire 111ItnJia. per merito proprio, e nou alle ~palle degli italiani. 8° - Putroppo, con l'intervento del Go– verno nel conflitto metallnrgiro.• con In l'isoluzioue presn dal Govcr,no stesso <li- 1uiUz.iai rappresentunti delle due parti, Ja, ,•erteu1~ economica fra dutori ecl ese– C'Utori cli lnvo1·0 fo, 1u1, <lcte,,,n.i1wto gru.p– JJO<U 'ilulustri.c, ùi cui alcune sono in dif– JiciU~~;me condizioni di funzionamento, si ,-.t.rnsformata in uno, questione, assai più ,·astn giuridico-politica, ancora non ma,• u11·:1., c·ompre11d<'ntc t11ttc fr i11d11,,;frir E diflìcile i11dag11rese il modo,. con cui il ..:cromtto è stnto risolto, per lo meno in potenw,, foesc giù, Rtato concordato in prcceden~a tncitamentc o esplicitruncnte rra governo e ra1>prese.ntanti degli orga.– nhirni ~indal'ali e politici proletari, od an– d1e fra il go,,crno e i rappresentanti dc– g:li iJJc.lUSl!'ÌHli. N'è Ri 1mò ,<lnr pirnù Cl'C· dito alfa. opinioite, <"lJe nella resistenza i11i;,,ialedegli i11dust1·iali e in tutto il lo• ro ntteggiameuto, si 'celasse il proposito di ottpnerc, s1)CciaJme11teda, part<' di aJ. cnui gruJ)pi :::ide1·11rgici.nuovi favori dal ~ovcruo S()etioln1cnte iu materia d9ga– '1wlc. Ma è' evidente ehe il Oovcl'no. col suo intC'n'l'llto tnrdiro, ha, ribadito nell3 m~– (e cl<"ll:imnggio1· p:nte dei cittadini, non dirett.:11nentc interessnti nel conflitto, il <·on<'etto rhe 4\ vnno oramai aspetta l'Si <iunltrnque indirizzo S<'rio e continuativo netr:u~ioqe ~o,·<'rnativa. che gli impegni ~no, ('()me i tra.ttati diplomatici di buo– na, memoria, pezzi" di carijl, e che la pa, 1'0lu, è stata .all'uomo, secondo l'afori~ma, di M. de 'l'a.yllerand, per mascherare il proprio pensiero. Di fatto all'inizio de·ua lottn, il Go,·erno clicbiaTò esplicitamente che non aveva, alcuna rngione cli h1terve• nire, ttattandosi di vrrten1.,a, cli carattare economico fra, p,·h·ati; nel no certo punto, ,·ista h1 piega che prendevano gli av\'eni– menti, si è contradetto, è intervenuto; ed hn gettato In, spud:1, sul l,)iatto già pronto ad a.bbussarsi, col e,-osidetto « atto di im– pcl'io )) o, come l'On. Giolitti lo ha chia, mnto « assumdone di responsa.billtàJ>. !) 0 - Jl Go,·e1·uo h:l mofitra to ('Qf-Ì di 11011 afferrare il significato profondo della lot– t.'t. Sotto la ,·estc della pilÌ avan1,at,i, de· mocrazia, in c111si_ è avvolto pomposa– .mente più t::1rdi. non ha potuto nascon– dere la, mauca11r.. a di visione ampia, e il p1·opo8ito di ce1·c·:11·e alla meglio con ac– <,-omodan,enti oppo1·tunistici di uscire dni.' la situazione ingarbuglìtttn, che esso ave– ,·n contribuito a, creare, senza preoC<!u– pazione delle conseguen1,e per la econo– n1ia.e per l'indiriz1.o rno1·ale clelln nazione. Uua ùnµonrnza cli fenomeni sociali: c1trnle è qurlla di que~ti ultimi tempi, non ~i pnò studia1·e e giudìcnre unicamente a]. J.n !:=t1·C'guadi una meR<:hina interp1·et.1- :done delle lcg~i \'igcnti; J'esnsi cvidcbte g:i;ì da tempo. la itnJ>OSRibilitù i!Pllo Sta .. to di p1·oredcrc alla elirninnzione delle L'UNITA' forze cosi numerose, che si oppongono al– la, conserrozione della legge attpale, or– r:orre considerare detta, legge come ~n completa trasformazione, ~ebùcne tale trasformazione non sia aneo1·a r-:..1nzio11n– ta solennemente dagli 01·ga11i legi~l:lt.i\"i cs.h~t.cnti O nascituri dell,i uu.-Jone. S<>gli :l\·,·rnimenJi sono tali da non poter· pitì ('s!-.e1·e<·onte11uti nell'ambito delle leggi <'~·i~tt•nti. n1ol dire ('he P9t('nzialmente In lt·p,~1• ~ giil, ta rnbia t:1. .\l:1 Jlt•1· 1·0111J}()l'l'e :rollecit.--uuente un dis- · sidio, che spinge,~a, la Nnzione sulla ,~ia <lei defanferau1ento, il Governo avrebbe dovuto intel'venire fino dall'inizio con si– cura ,·olonti\. e indiriz;,,-0 preeiso. Jnn~ce l'nn:i e l'altro sono mancati, co111eS<'llllH'e, :111<:henei momenti in cui le pit) gravi e,·enienze ~tavanQ per com– piersi, le pilÌ gr!lvi notizie si divulgava• no: ha,:::tiramment..:'lre che nel.giorno stes- ' ~0 1 i11 tiii, il co1v.mis~al'io degli npprovvi~.-. gionamenti Solei·i, confunican1 alla Oa– meJ"a la paurosa s·ilunzione granaria. si nbrognvn il decreto che proibirn l'uso del. le paste e dei dolciumi! l0° - Nt~I momento, in cur il Goreruo tri·c:iuùo di ravvicirn.He le due pm-ti si tiichia 1~a va fa ,·01•ey0Je uIla instn urazione del controllo operaio. fu posta dngli ìn– <lustrjali molto ragione,·olmentc, (ciò che non sempre accade) fa !H'eg-iudizinle dello ~gomb1·0, da pnrte clellr maestranze,· lle– gli stnbilimenti occupati. :Kon si trattsw:1 pitì di esigere il rispetto del dogma sacro della proprietà privata, ouirrnto già, iu millt> modi. Era. logico, pacifico, che àa.I • momento che il Governo si assumeva la 1·<'i-lJK1nsabilib\cli fa1·e accettare al Par– lamento nazionale un progetto di legge in~pil':lto ai de~i,l(•rut:l delle due pru·ti, una delle 1).-'lT'ti, la qunle è sempre tenuta al rispetto dei patti concordati, senza po– ter esigere egual rispetto dall'altra, chic. desse al Governo 1a garanzia, che, una volta promulgata la, nuova legge, essa, ve– nisse ossen•i1U1; e perciò che il Governo cominciasse a fnr osse'r·vnre la legge ,d– gente, uon anc-om abrogala. Ecl è cla, ri– tene,·si ehe la clomaoda clP!!fi i11dustriali, que~tn ,·olla, non to.... ~e fatta per moth•i cli immediato interesse e immediata p1·ooc– cup:-1zione; ma. mirasse alla affermazione di un 1>rincipio, che on) venif.SC totalmen– te ahbandonato, non pernwtterehl>e pill nlcuun, transazione. Inrntti il I:i,·oro uelh~ fabbriche occupate, sia pul'e ridotto, non era, però in generale condotto con ,·olon– taria trascura''lezza, nè tnnto meno ac– compagnato da, atti di ~al>otaggio: chè anzi, sia pul'e per la emulazioae dei primi giorni. le mae~tran;,,e tene\"ano a llimo- 8t1•a1·cche ~l hnoro si srolgen1 nelle fai). h1·i('he •·ome e m<'glio, di quunclo gli opc- 1·;1ierano (<comandati)). u• - L'atto del Gommo può quindi rit.ener~i come appartenente alla catego– ria cli quelli che si chiamano di politica oppoi tuìii}tira. Esso prescinde da molte 1·on:-.i1h~t•f'YOli fo1·ze politiche del paese, ol- 1l'e quc-lla del p:11·ti10 sociallstn ufficiale, anzi cli una fr;iziene. sia pur la più im– p1H tn11te. ili detto partito: e questo pro- • pi-io uel mom(•nto, in cui in conseguenzn del p1·esuntuoso atte;!ginmento del Gover– no 1·usso aspirante, par0) alla dittatura non solo ddlu Russia ma del mondo in– te1·0. si ~t..'\. diseiinando in Italia. ed in al– tre Nazioni, un nuoYo movhnruto revisio– nistico del Partito Socialista. . 12<' - Il ront1·ollo operaio, a cui l'a– zioue del Governo ha dato la firma di una dedizione del Govf!rno medesimo e cleJln clnsse, cofil detta, borghese, :i lla volontù espresM in forme alteu..o~e dal pro1eta,t. dato Ol'ganiz.zato, e impost:l, per legge. - è ...:osaben diversa dal c-ontr*llo degli ope. 1·a< anzi di t~1tti gli clementi cleUa pro– duzione, spontaneamenCe gi:'\, iui:datosi In molte industrie, e che sarebbe clivent:ito uu pil) eOìcace sti-umento cl.ell 1 iutc.res~e collettivo, di mano in m:ino che si fosse ampliato, mod16cato ìn risultanza clclle competizioni fl'a le parti. Si sarel>be cosl rnggiunta unite\ di scopo rra. la lotta e la collaborazione: elementi apparente– mcutc antitetici, ma, nella cui unità, se i:-i considerano nelle forme s,,1niatissime, <·hc> r:--~ia~su1110110 11-0n soltanto fra le due ,anco sole pretese grandi classi nemiche. ma fra tutti i gruppi numerosissimi in cui, si dfride la società italiana, - nella cui unità, ripeto, si risolve tutto' lo sviluppo rlella società stessa. Le affermazioni, più ,·olte ri1)etutc ':!ai dirigenti della Confedera'.zione del lavo- 1·0, circa la, neces ità (ftia 1mre attraver– so uno stimolo morale, diYerso d::1ll'ob– bligo verso il datore del la1•01-o}di inten– sificare la produzione e tornare alla, gioia ùeUa operosità, la mancanza qua.si asso– luta di ,itti di indieciplina e <li sregola– tezza nell'interno delle fa.bb11che occupa. te, Uanno moth•o di credere che mal– grado ogni precedente preoccu~azio~e dot– trina.le proletaria, questo risultato sareb– be stato lentamente raggiunto. 13' - li con troll o operaio è a fierma to molto \lagamente nelle sue modaliU.\ con– C'rete nel decreto governativo. B un sem– plicismo, chP dn l'Ù, certo moti\,o a discus– sioni luugbii:;s-ime. nelle qunJi rn:1nchcrù, probabilmente. la ,~oce dil'etta dei più towpctenti e sinceri i11dust1•iali ed ope– l'!li singoli. Detto contl'oll-0 può essere· e\lidente– mcute di· molti gradi: può essere e~l'ci– tato dalla, mnestr:1111,a cli ogni ditta sul– la, propria ditta, medesima; clnlltt lega o ' associazione <li mestiere fra gli ope1·11i 0 cli tutta un'industJ·ia' medesima, e:::ìstente nel territorio; dalle fedel'nz.ioni regionali, dalle federa1,io11i nuzionali, infine' "aalle (•onfedcrazioni gcnel'ali del lanfro di di– ,·erso colore, sulla ronrerlerazionc genc– rtlie delle industrie. Quale s:ll'à. it controllo, che attl·nvf'J•5'Q le 1>1·oposte della commissione pariteti- 1.:a,sar~\ s:.111zlonato dal Parlamento? Sa– r;ì, 1>o~siùile considerare tutta la. infinita \'a!°ietù, dei casi, 1>eri quali a, ,·olta a, vol– ta, può essere più 1-agiouevoJc opportuuo od utile per l'interesse generale, il con– trollo di primo, secQnQo, tCJ'7.0, o quarto gtudo? Il controllo si sa,·eube facilmente pia• smato sulle rarie e mutevoli condizioni, se cresciuto e sviluppate in libera compe– tizione tr,1 01~1·ai ed in<lust.ria1i. Iu un c:1'¼) una loeuh- tega op1..•rai::1 ovrebù<· ri– tenuto OJJ[>0r'tu110 turarf' e~~'l medesima il controllo .~ui propl'i datQ1·i di hv-0ro. In a1tl'O ('aSO si S;-ll'ebhe creduto 1)referi– bile l'ichit!clere l'ausilio di una, organiz:-1.:a– zione- di grMlo superiore. Jn altro caso una orgnniu..azioue di grado superiore, di sun inizh1tin1, s,uehbe inteneuuta, a so– stenerne una di grado in[eriorc. prossima a. soccombere in uua lotta pel trionfo di un pt'iucipio generale. E tosl pt:1· le 01·ga– nizzazioni industl'inli. 14- 0 - 'l[a il controllo ope1·aio, imposto pe1· legge, quindi con uniformità, inazio– nale, si ridunà probabilmente in alcuni casi ad una lustrn, come è accaduto di altl'e leggi socini! mai aJ>plicate; i.n po<:hi cal'!-i<·ompirù, lttJsua, funzione utile, in al– tri s;u•à un disastro. Esso costituirà al– tro campo fruttifero pe1· i proc.-1cc.ianti e per i politicanti, disposti a qualunque mercimonio della P,L'o1wia.coscienr..a pur di anin1re. \"edrerno forse una qualche (< longa maaus » di J)Otente gruppo indu• striale, favo1·fre un•qnalche balordo con– trollo di operai analfabeti o primitivi. in lontauo villagio dell'Italia poco indu• strialmente progredita., in una, industria dh•ersa. dalla, 1>1·opria,per arrivare in Par– lamento, 1>0i,ad accaparrarsi, g111z!ea1la. incompetenza geuera l~, il fa'1ore cli uomi– ni influenti, e far votare infine leggi di pri\'ilegio per l'industria propria. 13° - Il mm 1 imento generale di tutte le urnestranr,e italiane verF;o quello, che è rtrettirnmente il resnltato della prccli– <·:-1zio11e dottrinale, ma, è sopratutto il re– sultato delle cÙndizioni tecnico-eoonomi- 1·he dell:1 società, presente, la, pressione c·ioè semp1·e crescente esercitata cla dette d..ii;.si sullo 8,·olgimento del,, p1;ocesso so– ciale, e che si riallaccia alle migliori tra.– dizioni della anima, sindacale o co1·pora– tiva italiana, quel movimento spontaneo e benefico è st.1to deformato media ate ·uu atto legi~lati, 1 0 prematuro e superficiale, invece di essere aùbandonato nlla sua, autogenesi. pel'chè 1·aggiungesse una mag– giore conl'retezza determinata daJle rir– co~tanze. Per contro è mancatn, su industriaJi e operai. come ~mpl'e, l'azione yigile di esortazione, di C'onsiiJlio, di guida, di am– monimento. da p:.ll'te ciel Governo, come suprema autorit,, morale clella nazion~. 16' - Intanto il p1-oblema economico della siderurgia che. attravet·so la agitA– zione drgli operai, si era ìmposto nl pu),– blico, forse pilÌ l'ltr media,nte le r1isquisi– zioni dei gazzettieri e le volgarizwzioni non sempre a tteo t..'lillen te lette degli eco– nomisti e dei finanzieri, é stato messo da parte; Esso però si imporr:), nuovamente, ine– \"it.1bilrneatc fra poco. Giacebè è uno dei 1>rob]emi fondamentali, che im·oJge tutta la uostra struttura, industriale. E con la nozione cli esoo il pubblico italiano ha. forse per la, pl'hna ,~oltn, desiderato fer– voro&'lillente di p.artecipnre alla risolozio. ne dei grandi prohlemi economici e finan- 1,iari delln CJ>oeanttuale. Disgr-azintamente·. Je tendenze degli or– g-ani direttl,·i. del Gorer110 nttuale. e di nna pnrtp di (]uelln clai;.se borghese che f più vicina .'llla plutocrazia, fanno teme– re che la ri!ò!olnzione ~nr~, un disastro per la nnzion<". Infatli non :-:e111hra imprefiil lie\·e. dopo I.a conosce11za molt·o più diffusa del ,da,n. no generai<" l·lio ne risulterebbe, fru· ap- . prO\'ill'C Ult(•riori in:1spritnenti di dazii do: garrnli. Ma, ~tto la minaccia di vaste agitazio– ni, è molto t'acilé pen8.8re che il rimedio sia tro1•ato, affidanclo allo Stato gli or– ganismi industrialmente deboli, chiaman– do i supremi poteri irreSJ)OUSabili ad ope- 1·are e dirigere 1à dove la, iniziativa.. ipri– n,ta; è stata manrhe,·ole. 17° - Si rammentf'1':ì ehe in ·~un certo momento, da, pal'tc d'una delle organiz.. zazioni sindac:di nazionali dei m~fal]ur– gici, fu fatta al .\llnist1·0 l.Atbriola una proposta, (•oncre\a per risol\'ere il con– (litto: conesponsiouc da parte dcgllt0P•· rni di un canone _annuo d'amtto 1>er gli Stabilimenti occupnti. ed anche garanzia di c,,enttrnli clannegginmeuli sui fabbrica– ti e sul macchinario. medi.ante una, som– mn da appartarsi e <'mu;egnarsi in mano neutra. Il ~linistl'O LaiJriola, fece dichia– rar('. ·o mezzo di tutta la slampa, che eg1i non c·omhat.teva la detta soluzione, la quale coJ•risponden1 an1,i al suo modo di redere, D'nltrn parte è certo che gli at• tuali possessori d('l!C •azioni di alcuni grnppi siden11·giri fra i più grossi, 'sareù– hero ben coutenti di l'ealizu,re il valore delle loro .v1.:ioni.!'lnc·he·a prezzo inferio– re :1lla, quotnzione gh,, l>as$a che i detti titoli hanno in horsa. :E; poi u:1tnrale che i dirigeuti dei detti gl'uppi industrta,Ji. se 1>urspinti dal Gover·no ad accettare la proposta degli operni. dietl·o la obiezione 'ra lidi~~ima che non ~arehbe nltrimenti ,·e1·a la, lamentata precaria situnzione de). l'in.llustrià, non potrebbero consentire nella. mede:::ima sen1.,aessere garantiti che i cnnoui di affitto ,,errebbero effettiva ... mente pagati. Ma quale garanzia potreh– bero dare associazioni operaie, non legai· mente costituite e contro le quali in ca.so di inadempienza non si potrebbe agire le– galmente? Ed ecco il Governo, che può garantire e garantisce! La solita, tenden• za. ::t, soddisfare con prov,•edimenti oppor– tunistici la, necessità di assestamento del– le forze economi<:he della nnzione, seeon– cl8 le direttive accentratrici e socializza. trici cosi_ dette mo<lerne, si farà subito innanzi. 18° - La riso1uzi9ne del problema si– de1·urgico si presenta, dunque, dati i pre– cedenti dell'azione go\lernativa, come una forma, più o me.no l::trvata di esercizio statale delht industria siderurgica, e clei prodotti di seconda l::worazione, o per lo meno elci g-ruppi pitì importanti di esse. che si dibattono a guerra finita in mag– giori difficolt,\, e che impiegano sotto po– cl\e ditte il mn~gior numero di operai. i quali il Go·Yel'no ha, interesse ad acqne– ta re per i primi. Sarebbero co~ conte~1ti gli azionisti, chp r-ealizzere!Jbero insperatamente il valore liqnido· òelle loro azioni. Sarebbero corf– t('nti gli operai, se non li illuminafise una dsiorw più chiara e rompleta, degli UV\Ye- •

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