L'Unità - anno IX - n.37 - 9 settembre 1920

, problemi della vita italiana D1rettore:GAETANO SAL VEMJ.NI ,I # Dire11one t Amministra1io11e:Roma (6), Trinità dei Monti 18 >I Abbo11ome11/ordinorio annuo L. 15, semestrale L. 8, per il Regno; Annuo per l'estero L. llo ,>1' Sostenitore annuo L. 30, semestrale L. 15 ,I# Un numero separ,'i!f'ceni. 40 ~ Amm. Sue. An. Ed. • La Voce•, R"ma I# C. C. con la posta Anno IX .:> N. 37 "" 9 Settembre 1920 SOMMAHIO: Il terzo partito, ,,t, dt Vili de .\torco. _ Le incognite di un agitazione, Gi110L11::allo. - Un prh•ilegio. tr!buh1rlo, Giulio Pitrw1gtli. -: 11bilancio dei lavori pubblici vi,to du uno di llnslllcata, Gm- ltRJ)C Stolfì. - C...onc.retlsmo sociaHsta?, L'U11ilà. - Libri, (.'11 t1lta'1ino ut11do. - I dolciumi sollo preu.o, G: P,er,. - Lelture raccomamltite, I 11 • • • 11 terzo partito Oa 11uaront·onnl si porlo in llal\a della necessità di costituire il "terzo partito 11 : cioè, il partito chec, con suo proprio pro– grnmmn, Jovrcbbr stn1•t> in mezzo tra i con– servo.tori e i sorlalistij d'onde anche la sua denomlnnzio1w di e◄ pnrllto medio 11. :\In Onora Il solo progrnuuna tangibile del terzo purtito è stnto <1ue~lo topoyraflco, in quanto nlla Cnmern si è messo o. seder tra la estremo destrn e In estrema sinistra: partito che /a da contrappeso o rJa tratto di unione trn gli uni e gli nitri; partito pronto o. tro,nre il com1>romesso parlamentare tra le pret<'se de~li uni e, le controprelcse degli nitrii partito rutcineuo, come una ,;olla l'on. ~occhi lli•flni il gruppo radicale, con– ,·into di Ianw l'elogio; partito della piccola borghesia, o ,. ,,,ccolo borghese 11; come altri lo battezzò, ('I t>dendo di dargli una solida basé di classe, contrapponendo il proletaria– to professionista, I bottegai e grimpiegaU, allo grossa borglleslo industriale e fondia– ria, do uno porte, e al proletnriato operaio, dall'altra. Tutte concezioni empiriche ed a1 tiflciali. Non mai Ja ricerca di un programma poli– tico, Sc111prc e. soltanto la preoccupazione della tattico. elettorale e parlamentare, ten– dente olio. com1ulsto. del potere, per barca– menarsi tra. conservotori & socialisti. Un cvlpu ol 1.,-ercliao e uuo alla botte; etco il programmai • Ln lunga debolezza Jei due gruppi estre– mi ho aggravo.lo il male: - gli uomini, che a,· rt'.l.1berodovuto Jormo.re il terzo partilo, corrotti doJ lungo uso di un incontrastato poter8- si sono frolionati in gruppi e sotto– gruppi -, ognuno romtu1dat.o da un capi– tano di venturo. Questi sono stati gli uomini - prodotto di' uno lungo seletlone a rovescio - che hanno governato l'Italia durante la guer– ra. Non un pensiero direttivo di politica eoonomlrn o di politica. estera o di politica flnanzinrla ha informato la Joro azione. Le molteplici doflclenzc hanno provocata )'i.nsurre1lon-e morule delle masse, e soprat• tutto dei soldati, elle erano l'esponente più sensibile e I più sincero delJe sofferenze e qelle ingiustizie, che sono state imposte a tutto Il paese. l combattenti sono ritornati aUe case col proposito deciso dl liquidare i vecchi par– titi; ed hanno doto vita a quella corrente generale e spontantn, che si è chiamata da per tutto del «rinnovamento,. della vita pubblica Hnliar1a. )tolti, come era naturale, han trovato il loro posto tel partito socia– lista; molti lo han trovato nel partito popo– lare, mo mo1t111:similo O\'rcbbero trovato nel terzo porlito. poichè essi non sono nè clericali, n~ bolscevichi. A realizzare ,111estaaspirazione - che la gucrn, hai reso !liù inlensa - i combattenti hon doto Il contributo di 1( sentimento n, il solo che polC\'Hllo dare: contributo nega– hto, consistente nel proposito di demoli~ la \'Ccchln congerie del gn1ppi pseudolibe– rnli e pseudo democratici, per porre le ba.si del nuo\·o partito liberale e democratico. )I.i "ono mnncnll i <tirigenti, che avrebbe· ro do,;uto dare il contrì.buto di "pensiero"• formulando il programma posith-o e inqua– drando le, masse. •'• Uno doi pochi tentativi promdleoli è sta- to !atto dal fl Gruppo parlamentare di Rin– ;n-O\nmentoo, che ~i è costituito alla Camera nel dtc,•111brt' scon,o con un progrnrmnn, di cui ricordo tre dei fondamentali capisnldi: I. ='lello questione adriatica, arrivare ad un e<1uo componimento con i Jugoslavi, prendendo come base di negoziat! il Patto di Londra: nel programma ero.no precisate I(' linee del compromesso. 2. Nello politico. trlhutnrin, conJiziona– r·e le 11110\e Imposte necessade.mente ele– vate - olla riduzione delle spese pubbliche meno produttive o del tult.o parnssita.tie. a. ;-.;:ellapolitico economico., opporsi al · 1>1 otczionlsmo dognnale nel commercio ·e– sterno e ul \·lncollsmo burocratico nel com– mercip interno. Chi ha ruJlura politica sa che 1.1ue-sti tre punti sono intimamente legati. tra loro, co– me \liramazlonc necessaria di un'unica idea direttiva. ~la evldenteme.nte, la maggior parte degli aderenti al Gruppo non si iODO reso u1ai conto dell'intimo significato poli– tico de.I programmo. llonno consideralo o– gni punto come per sè stante, rispondente più olle contlngenzr del momento, che alla esigenza di unn duratura orlentozione poli• ticu. La condotta pnrlnmentarc del Gruppo e poi le non dubbie nffe,rrnozioni fatte da al– cuni suoi membri nl Congresso di ~apoli non lnsclono pili dubbio in proposito. ... ln politica cstern la maggioranza del Gruppo ha interpretato In frase, che il Pat• to di Londra cloc,11e Jtrl'ire come arma di m:90;,a;wrie, ueJ senso che bisognava "ne• gozian.• il Putto dì Londra, facendo qualche# rinunzia in Dalmazio in cambio della ita– lianità di Fiume; ma tall'ando dal Patto ,teuo il più c:lte fo11e 119uib1le 11. :::eci fosse ofYertn o ci si offrisse In possibilità di sai· vore fiume conscn ondo lo Dalmazia, che il Patto di l..ondrn assicura all'Italia, i più fra i deputnli ciel HlnO\nmento ro.ccettereb– bcro senz·ultro e- farebbero apertamente causa comune con l nazionolisti. Oggi se ne tengono scpnrotl, solhrnto perchè sentono la. ncccssitl\ di do\el' tnre tacriftci o riium.. z.ie in Oolmnzin. I nazionalisti puri sono intransigenti, per– chè voglio110 il Pollo di Lonclra più Fiume, e non intendono fart' alcuno. rinunzia nè in Dalmazia n~ nella Venezia Giulia, pronti a decidere oggi stesso 1n contesa con le armi. li Gruppo del RlnnO\omento Io del naziona– li"1nlO "trunslgente 11. i rassegno. a far oggi una llualche "doloroso rinwuio ,1, per evi• tare una nm·n guerro. Immediata, sal\'O a covare 111 seno il rancvre e a prepararsi alla riscosso o.Ilo prhna occasione propizia-. Gli ~tnl fanno polilico di guerra immediata; gli nitri tnnno pol1Uca di guerra futura. En– trambi sono lontnni dnl proposito di con– cludere uno pace giusto e durevole. Si trattq dell"nla destra e dell'ala sinistra JI uno stcSS\l pnrtito. Alcuni lo <.licononper. tomento; nllri lo maschero.no o crenno l'e– quivoco, affermandosi nntinn.zionnlisti, sol perchè for-malmerlle lsC'rltti nl partito na- 1lonalista! Parecchi hanno cercato in buona fede di impedire In scissione del Gruppo sulla que– stione adriatica. ritenendola una questione contingente, la cui non lontonn soluzione avrebbe poi reso poC1sibl1edi mantenere la unione del Gruppo sull'indirizzo della poli– tica estera generale. )la è una illusione. Il Patto di Lond rn è per sè stesso un atto di imperiaJlsmo - non Importa se grande o piccolo, J>crchè quanto più è piccolo tanto più e nntipotico -; e de,·e essere com.battu– to in sè, per i principi o cui si ir1c;piro. Esso rappresenta, non unn lr:rnsouone pasc;egge• ra, mo un i11diri1.1.o precl:K> di politica este– ro: l'fodirlzto di CJtmenceau e di Sonnino, 1·indiritzo del vecchio mùndo, , 1110111zzo di )lf•ttcrnif'k o •I(>! Trctftnto lii ne, lino, che tnglinHrno lo carta d'Europa come si fetta un salame. Chi difende il Pollo di t.ondro con losco– po di scilt 1 ar11e H pi1l rhe li JJUl>, non può combattere il Trattato dl Versailles per i principi u cui ,1uesl-Osi ins1>iro; ma. dovrà fnr causa comune con I nn7.lonolisti fran– cesi. che anch'essi ·vorra,ulo salrarne il più. 11ossibile. U\ posizione, che I ieminazlonalisti del Rino\'amento prendono sul Patto di Londra, e In 1u•ce!tqorln t'Spresslone di una menta– lità. rlle !:;i ripercuote su lutto l'indirizzo della nostro. futura polilkn estera Per noi dPmocrntici, che \"Olemmo la guer· ra p,er abbattere il rnillto.rlsmo rnutonico, e q11indi 1>er distruggere l'Austria.-Cnghe– rio, e t111indinnco10 per costituire in Stati nazionalisti tutti I popoli della ~tonorchia danubiano:_ per noi Il Patto di Londra dà soltanto lu misnrn di qunnt.o gli allenti va~ l11ta\'ft1tOl'inten·cnto ltollnno nello guerra mondiplc, e di quanto <1ssicl debbono an– cora in sostituzione cli certe applicazioni territorloJI del Patto di J.ondrn, chr debbo– no tJ,Serr obbunt1011ntc da lutti t suoi flr– nw.ta ri. Per noi ll,•mocrotici interventisti il "com– pro11H·'-.SO ,1 sullo <111estioneadriatico, conte– nuto nel programmo del Grùppo di Rinno– \amento, ero e<l è il fine, eh~ 1lt\·e essere raggiunto con accordi diretti, e con l'aiuto degli alleali e dell'nssocinto, e col consenso dello pubblica opinione mondiale. ):on \'Ogllamo di plll, pc.rchè intendiamo. essere rlg,1ordosi del diritti degli altri; non 1>0ssin1noncc-etture di meno, perchq vogl(a mo che gli nitri sleno riguardosi dei nostri diritti. li.nostro compromesso sulla questio• ne adriatico non è un programmo. di rinun– zio;,_ è u il no,tro program.m.a 11, formulato• 1>rima che eslste8SC e si cònoscesse il Patto <ij Londro. In Adrlotlco noi 11bhin1110 fatto fin da J}rinciplo lii politica del prezzo fisso. E noi soli po"Ssio1110 combattere il Trattato di Versailles, perchè noi soli flbblamo tom– battnto il Patto di Londra. r..o stesso non ~ossono dire i nn..zionolisti notentici o lar– ;-.·.ali, che hanno difeso Il Patto di Londra, e eh~ rombaltono il ·1 rntta.to di Vcrsoilles solo perchè lo. Francia non ho consentito neJ nostro lmperiolismo, come noi consen• timmo nel suo. ..... Per Jo. politica com1nerclnle, il Gruppo pnrlamentnre del flinno-vamènto, che ovea nel suo prO@ro.n11nn l'nffcnnalione recisa d.i antlprotezlonlsmo, nullo ha fotto per tenere \;vo il movimento. Che ontl si è fo.tto pren. d~r In mo.no dnl partito popolare. Per In no1nl110del,a Commissione per le tarlrfe aogonnJI, molli del Gruppo hanno volnlA lo listo protetionlsta del )llnistero. AJ Congresso di ~opolt, alcuni congressisti hanno apertamente difeso Il protezionismo della. siderurgia e df'lle industrie di guerra, riscuotendo Il con~en~o dell'assemblea. Chi tra i deputati del Gn,ppo del llino\·amento, è insorto contro! ~esluno. Anzi, l'on. Ora– no, reduce dolio Francia, sorse a !are l'apo– logia dell'Imperialismo politico e d~l prote– zionismo industriale e siderurgico della no– stra p;rande sorella. rammoricandosi che Io spirito !roncescono di povertà e di umiltà impt'(lisce ..nll'ltalio d1 rare altrettanto in tJtfesto momento. ~azionalismo e prote1:lonismo sono sem– P~ nndatl di p~d pa "+<I. \lo. i nostri uomtni politici hanno considerat'o 00 omano consi• del'8re il problf'mo doannole come un pro• blema tecnico, (·hiud<1ndo \'Olonlnrlamente Jili occhi innanzi alle grondi lotte politiche che i. popoli anglo sns~oni combattono sul terreno delln liberti\ dei traffici e del pro– tezionismo. Invero, sembrò un momento ,In principio, che il Gruppo porlamonto.re di Rtnoyomen– to avesse Intesa tuttu lo lmpol'tonza poli· tica del problema. :\la In realtà apparve ben tosto che esso è pili Incline ad Invidiare lo Francia, <'he si è chiuso. In una muraglia ~ella Cino, nnzi che l'lnghllterra e l'Ameri. ca, do-..·e liberisti e protezionisti combatto. no aspra1ft.e11te per In conquisto. del potere. La lotta ontlprotezlonisft\ ho questo spie• cato caratterei politico: - difendere In mas– se consumntricJ contro lo sfrutto.mento del– le minorante industrlAlt protette, per assi– curare il mnssirn,> buon mercato dello. vita. Questo fondamento dello lotto antlprote1io– nista è sfuggito ol Gruppò. • :\ta il punto più grn\e è quello della poli– tica tributario. li Gruppo dl Rinnovamento si è dato su qu<'sto terreno od Imitare il Partito socialista, ronvlnlo elle le olle im1>0- ste a fortf' rngionc pr·ogresslva sulle grondi fortune, lé imp'oste spoglintricl del capitole sieno il non JJlus ullra del Verbo democra– tico! Pnclò si t, messo a correre Il pollo col Partito socialista nel chiedere imposte, sem– pre maggiori imposte, sempre nuo\"'Cimpo· slE. Chi più domando Imposte, più si pre– senta al pubblico con In etlchdtn Incontra– stato del pf'rfetto democrntlcol Tutto ciò è sciocco. - Che le nuove impo-· ste, necessarie al grlduale pareggio del bi– lancio di guerra, debbono essere pagate dai maggiori abbienti, ~ paciftoo. Il problema politico tributario del momento non sta nel. lo escogitare nuove lmpos~, mo sto. neU'uso che delle nuove unposte si vuole e si deve fare. .L'imposta è sempre stotn e sempre sarà, pel Terzo partlto, un rnezzo e non un fine. Due sono, sotto questo rispetto, i canoni rondtimentoll do. seguirsi: I. ,che i nuov1 grnvnmi sul redditi mog• 'giori sieno riportit1 senin creare esenzioni o privilegi di inlert claui, lndlpenden~men– te da11a nltezzn dei loro redditi; 2. eh€! essi rnggiunganò il renle pareg– gio del bilancio; li che non è possibile e non sarebbe deslderobtle sen10 una adegua– ta e contempornnoo rldmdonr delle spese pubbliche, che sono fantnstiramentr, cresciu– te durante la ~urrrn e rhe non o.C~nnano a diminuire, trn rul 1>rlmegginno le spese per lo burocrn.zin civile o le s1>esemilitad. Epperò il programma del Gruppo parla– mentare di Rlnnovnmtnto nvea nel dicem– bre scorso, con maturo pf'nslero politico, posto il caposaldo, che le nuove imposte ddveano esure co-ndi;ionate dalla ridu;io. ne deile spese 71ubbLich~. Chi conosce lfl storln, sn ·che l'Imposta è servita per spoglia re le mosse n ravore di gruppi politici pnrnssltnri. Oggi l"imposta serve appunto f"lirellam&nte per assicurare stipendi e pensioni e prebi\nde di ogni spe.-– cie alla Burocrozln civile e nll'Esercito, che sono i tlue gruppi prhllClJ:intl, che svaligia,. no il bilancio dello ~lato, e chiedono perciò l'aumento JncoiÌdi7.lonato d-elle imposte. A queste rondbioni e a questi flni nessu– na imposta dP\'e essere consentito; perchè essa, da uno pnry.e, sottrarrebbe ,capitale circolante al pnue nel suo insieme e, dal- • •· ..

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