L'Unità - anno IX - n.37 - 9 settembre 1920

i54 Libri LA BAffAGI.IA DEL PJA\E; ltda:;io,u ufficiale dtl Cc,mando Supremo rnUa •• Battaglia dd Piave» (lf>.25giugno 1918). - L'opuscolo è occompagQftO Un 10 bellissimi scnizzi ed iJ lesto è chiaro sint~•tico e sobrio. Pel c1 11esto sarebbe difficile ro,nc un riossunto e O'nllro. pnrte non lo ,·oglio fnrc po.icltè spesso i rias– sunti non servono rhe a non fai' leggere i li. bri o. cui !fi riferiscono, ed invece questa rc– lnzione, che spero ,,erri\ lurgnmente diffnSa, dovrebbe es.!Zcre letto do. tutti. Dei cint1uc capitoli in cui è dhiso il U– brello, tre sono dedicati olla preparazione della battaglio. Questo dimostra come il Co– mando upremo abbia voluto molto oppor– tunamente far cnplre come nella grande guerra, all'eroismo et.I olio genialità del mo– mento dell'azione, si sin sostituito l'eroismo e la profondità della preparazione, e come In guerra. si sin mono mano ondata trnsfor– mancto da. un problema di strategia ad un problema di psicologia sociale. La battaglia del Piave insommn non fu vinto da alcun reparto specl0Jmc11tc eroico e do nessun lampo di genio di un comandante, ma fu vinta dolio II serietà II Uollonn di dopo Ca• porelto. Questo. verità ront.lruncnWc è messa in lu. cc molto bene dnlln rclnzionc del C. S. che invece di dlhmgorsi nello descrizione della battaglio. \'ern e propr.io . 1 descriva di prere. renio in modo conciso, mo preciso, il 1c rina• &cimento II dell'escreito italiano dal Novem– bre ,17 ol Giugno ,18. IEbbene <1ucsto rinasci· stimento ho qunlchc cosa di meraviglioso ed è profondamente commovente. Esso rappre• sento senza dubbio In più bello pagina deJla aloria dell'ltnlln moderno, In vera vittoria di tutta l'Italia. :'tfni come in.quei mesi l'Ita– lia fu una realtà concreta, mai come in quei mesi essa fu uno unità vjvente nello cosclen– ,n di h1Ui gli ltolinnl. La battaglia del PJ&– ve fu insomma il risultato di sei mesi di ar– monica fusione del buon senso e della buo· na volontà di tutti i principali clementi eo-– stitutort della nazione, governo, comando, esercito e paese. L'opuscolo di cui parliamo descrive dun<JUCcon obbiettività e precisio– ne lo. grande parte che in questa grandiosa oporo di rigenerazlone nruionale ebbero t comont.11,opera che senzo dubbio, ru la vera cnusa della vittoria del Piave <\ovula d'al– tra parte in modo particolare all'ottimo fun· zionamento dell'urflclo informazioni grand&- 1 mente coadiuvato dagli elementi delle nat.10- nnJltà oppresse dall' A·ustria, al buon impie– go dell'artiglieria ed nlla generale opportu. na dislocnzlone di tutte le riserve, da quelle di divisione n quelle del C. S. Durante la batt,ogtlu Iu generalmente mol– to buono ti contegno della truppa e molto ben regolato l'afflusso nella battaglia delle grandi uniti\ di rJserva d~ C. S. ~atural• mente anche su questa bottnglla si sentono fare t.lelle critiche che però sembrano pll'l ~iustlflcotc \'erso l comnndi d'armata che verso il C. S. Ln questione deJlo sfondamen– to dello 58• divisione, ossia del cambio della briscola Tevere e Lucca, questione riguar– dante i genero.li Brussl e Gandolfo, il man– cato ottonogliomento dc.Ilo truppe austria· che sul :'tlonte11o(Gen. Pennella) e una cer– ta confusione nell'impiego delle risen-e alla terza ormotn, sono le leggere ombre della grande vittoria. Come pure forse o il Gene– rale Vaccari o 11C. . ste9s0 ebbero il torto di non osare una audace puntata di son– daggio ol cli là del Plavç n sud dei ponti della. Priulo da parte della Go- divisione nei giorni 23 e 2A giugno (embrione deUa ma• n~vro di Susegana eseguita nelrottobre dal 18°Corpo d'armata). lndubbinmente in quei giorni e In quel settore le truppe austriache ero.no talmente scosse che si poteva impu· nemcnte po,tsegginre in pieno giorno sul greto del fiume. Certo era imprudente ten– tare una gronde orrenslvn con sole 5 divi– sioni fresche tanto più che In altri settori, per esempio sul fronte della 31• e 3i• divi– sione Grave Padapopoli) H nemico r~gl con ,,ivocitò olle nostre puntate. Logicamen– te questo nostra offensiva con mezzi limitati non ri poteva fruttare che delle teste di pon– te al di lit del Piove, e la nostra guerra ha' dimosi.,ato che spesso te teste di ponte non so,to che delle zone di terribile logOrìo per le truppe (Pln,,a, Zonzon). D'altro parte il silenzio del nemico intorno ai Popti della I / L'UNITA' Prilli:\ si Può forse ~picgnrr oon l'intenzio– ne di questo t.li attrarre nl di lù del fiume J,-. nostre tr111>PC per poi schiacciarle con le numero~fl' arti. ~lier.ie di Collalto e S. SaJva– dore. :i.ta anche· in gunrn esiste rimponde– rnbllP; que~to è dato specialmente dal mo– ralr drlln. truppa e uel caso di cui trattia– mo, Il mornh~ delle uostre truppe era molto buono, mentre quello delle truppe della 6• armato n.ustrincn ern, dopo unn settimana di '.\lontrllo, mollo bosso. Ecco perchè unn offensiva tro i Ponti dello. Pdula ·e lo Gr~ve Pndnpopoli snrebbe forse slotn. unn feUcissi• mo imprudenza, ~ 1>er n,•cre un criterio a q11Mto I lgunrdo non sarebbo stato male ese– guire In 1>11ntntndi 1>rr),edelln 606 divisione, che \nvecc nll'ultlmo momento fu sospesa. Questo rngionnmcnto lro,n la suo giustifi– cazione 11<'1 fntto che in quel settore non nvcn,mo Ji fronte chCI IR 201. Brig. Land· stur1n ,sulln sinistra In sesto armala au– striaca, come abbiamo giù detto, completa– mente sconfitto, e che forse nttnrcato di flan. co sarebbe stata trn,·olta, e sulla destra la rovlnntn 33• dh·islone austriaco del 16° Cor– po 11 q11nle por di più avevo perso In sua di– vislonr di rlscn 1 0 (46} impegnato. nel l\3SS0 Plnv(". - '.\In.queste consMerazionl ratte per scrupolo di criticn e per se stesse molto di– se11tiblll1 nulln tolgono nlln pienezza della nostrn grande, compl&to, bellissimo vitto– rin di dnr anni fa che str-0ncò In modq irri– mcdin.bJlt• l'Austria e, cdme dice Lu<lendorr, 11 nddolorQ e turbò profondamente il coinan– do germanico 11. Un cittadiuo i:enelo. (noi periodico Volonld). I dolciumi sotto prezzo Il rispettabile ceto del conlettleri, p8.'ltic– clerl, fnbbrlcantl dJ cioccolato, ecc., a quan– to narrano le cronache florentlne, si è con• vocato o. comizio per reclamare il suo dirit– to nd aver sotto prezzo di ~osto Id zucchero e Il gru.no doUo Stato, pcrchè diversamen– te confetti', paste e pastkcinl salirebbero a un pl'czzo prolbitivoi e ammoniscono il Go– verno che, cosl fo.oo.ndo,egli ra uno politica. di alti prezzi mentre otferma di voler dlml· no.Ire 11costo della vita.. ,Probnbilmente nl oomltlo del borghesi confettieri ecc. seguirà ti comizio del lavo– ranti confettieri, che, agitando lo spett.ro dello. disoccupazione, si •assoclerà al voti del primi, e, invocata la falce e il martello, chiederà mngnrl la solidarietà della Came– ra del Lavoro e del Sindacato Ferrovieri contro il governo borghese, che, ohibò!, vuol fare pagare i dolci quanto costano. Sarebbe questo un nuovo e non ultimo &– sempio delle solidarietà para88itarie tra ceti bOrghesi e ceti proletari, e val la pena quindi di notarlo. G. PIER. Letture raccomandate Il nostro amico e collaboratore GiuJlo Piernngell ba curata una riduzione ed edi· zlone Italiana. del ,·olum& del Proudhon su La capacitd politica delle claui operaie (Citt.,\ di Castello, Caoa edltrlce • li Soloo" l9'l0, L 5). )Ientré Mnrx ero un ammiratore della vi– ta Industriale, e il socialismo ma.rxi'3ta è la teorln. rivoluzionaria degli operai delle gl"On– di Industrie che s'impadroniscono dello Sta• 10, Proudhon era, come osservo acutamente il J>iernngeli, un rurale, nemico deU'autori. tnrtsmo stntn1e, anche sotto la forma prov– visoria della dittatura rivoluzionaria del. proletariato. • L'idenle del Proudhon ero, in sostanza, quello di unn società, in cui prevaJentemen– tc ll. possesso degli strumenti di lnvoro - fn terra in prima linea - appartenesse al lnvoratore .singolo; da <1uesto possesso degli strumenU del la,·oro voleva venisse per tut· ti outonom'1a e indipendenza. Il processo produtttvo dovev'"aessere lasciato nffindi\'i• duo libero ed a\Jtonomo, rjservando alle as. socinzloni opera .ie.'quei serviti e quelle im• prese In cui l'individuo da solo non 1>9tesse riuscire. Questa visione sociaJ~ era compie• toto dalla ,1sione di un ordinamento politi· co federalista, in cui i gruppi locali non fOlsero oppressi d31l'autoritarismo e dnU'u• nitarlsino statale. o Per siffatto orientomemo fondamentale del suo pensier,l, il Proudhou è disprezzato dai socialisti marxisti come 1e piccolo bor• ghese n, ;\la la esperienza di quest'ultimo mez10 secolo dimostro rhe In corrente dello accentrnmento inllu~trinJe. non è in grado di inquadrnrP tutta lo. ,·ita economica e so--· ciale: contro t,1 tendenzn degli operai indu– str!nll, accentratori e !,;tn1iz1ntori, reagisce la mnsso. rurnle, che hn per idenle supremo In 1>roprietà indi"iduole della terrn, anche quando si associa per migliorare le proprie oondi1.ioni, e si dirende ,::cmprc tC'nacemen– te dolio sfruttnme.nto, cl1e IC' città tendono a iq:tltulr(' a spese delle carhpD@'.ne. .\ccentrnmento induitriale e federa1i5mo n.:ricok>, siemhrono destinati o !nilupparsl l'uno accanto alJ'altro, per quanto l'uoo cPrchl sistematicamente di asservire raHro. U grnnde c.~perirnento della rivoluzione rus– sn srmbro n,•ere inscgnnto proprio questo: eh<- I contadini, attraverso la illusione di una ri\'oludone comunista, hanno cre3to la pro1>rietà Individuale delle terre sulle ruine del comunismo medievale; e 80no rtusciti ad imporre ngll operai centrnltst.l delle città un rPgime di larghe autonomie locali. 11 Oggi, os$enn il·Piernngeli, possono eser– citare, sul partno socialista urtlclole e sulle orgnnlu.otioni opernie o~ ceso nde1 1 entl, un grande influsso I rortj nuclei del proletario. to urbano, e· 1e organizzazioni del lavora– tori addetti a pubblici servizi, n stabillmen· ti statali, a industrie vh·cnti per il prote• zionismo statole; ma all'indomani di un e– vrnto rh·oluzlonnrio questo influsso spari– rebbe, e In gronde mossa lovorntrtce rurale si sottrarrebbe ol dominio o.utorit~rio delle cittò e del ceti operai privilegiati, facendo prevalere i suol Interessi, e con essi Je suè idee e le sue tonne politiche n. Il ,·ero, grande problema dello. vUa pub– bJlca del giorni nostri; è proprio questo: se attraverso o uno gradunJ& rironno della pubblica àmminlstrazione, o attraverso una ri\·oluzione, riusciremo a tro'\"ore un giusto e<1uilibrio di diritti e doveri frn proletariato ind11slrlale e proletariato o.g,;colo, con la distruzion(' delln burocrazia e dello. pluto· crazln; o se Il prolctnriat.o ugrioolo sarà ri'dotto hl condizione, più o meno 10.rvata, di serv1tl'l dal proletariato Industriale, aJ. leato, i11forma più o meno larvata, con la • burocrazia e In plutocrazia. In Italia es– sendo Il proletariD'lo industriale e la pluto• crazlo concentrati prc,•alentemente nel nord, il contrasto di tendenze assume lo. forma di contrMto regionale; mentre negli altri pae– si hn In semplice formo di lotta fra le clas– si sociali. Siccome, poi, la burocrazia. è re· .clutota prevalentemente, oramat, nella plc– cola borghesia meridionale, ne consegue che i contadini meridionali debbono dHen• derst anche contro la piccola borghesia me– ridionale, a11eat.a della plutocrazia e del proletariato induatriale. Questa situazione di cose rende estrema· me1Hc difficile la propaganda federalista nel )•Iczioglorno: I propn.gnndlsli' soclollsti derivano (]110situtti dn quella piccola bor• ghesin locole, che è interessata ~ sviluppa– re ·e non a contrastare la elefontiaei statale. La lettura di questo libro del J>roudhon aiuterà molto a chiarire negli spiriU lie n~ cessità dello propaganda socialista federa– lista rurale, in confronto con quelle della propa~ondo ~cialista centralista indu- M~~ ~ :Sullo .stesso argomento ci è giunto anche un breve nrtlcolo di Umberto Zanotti-Bian• co, il <p1ole l-Oncorda perfettamente colJe idee espresse dal nostro direttore. Egli ag· giUIISl:e la raccomondazinne di riprodurre sull'Unitd olcune P08ine del Ubro del Prou– dho11: lo fnremo in qunlc11no dei prossimi numeri <1un11do lo fpazio cc lo permetterà. Oli amici de/i'UNiTA' che desiderano in– teressarsi alla dijfusione delle nostre pubbli– ca:ioni con loro utile, sono pregati di scri– verci. Noi abbiamo bisogno di RAPPRESENTANTI in ogni ci/là e paese d'/la/ia. Chi crede nella bontà delle nostre idee deve aiutarci in bgni modo a dijfonderle. Mette/eyi subilo in comunicazionecon noi/ Soc. An. Ed. • LA VOCE• 18, Trinità dd Monti - l\oma (6). 'SCRITTI DI GAETA:\'0 8ALVEMINI COME SIAMO ANDATI IN L BIA Lire 3 looolitirn e tero ~i f. [ri!li Lire 3 LARIVOLUZIONE FRA CES TERZA EDIZIONE Lire 15 I ff IDI lifti Dil ff RRI (in collab. con G. Luzzalto) Ceni. 60 n problema dell' Adriatici SECONDAEDIZIONE Lire 6 MAZZINI SECONDAEDIZIONE Lire 6 Il Ministro. fallaMala Vita Lire 3 DA LGESIRAS A TRIPOU (in preparazione) •oon.to de1 110 O/o aa1.t abbc>n&tl dell• Un.ltè. La •rea della 14 ttce,, aimgvusi V ptrilloUort A. SPADINI ALBUM di 16 fototipie con prela• zlooe di Ueo OJetU conte– nute in una belJa cartella di cartone con lotolipla esterna L 20. GIOVANNI VERGA NOVELLE RUSTICANE l Edlz. deflnlUn compiei. rifatta dall'autore Edizione comune L. 5 - dJ luuo L IO In occasione dell'$)• annivenario del Gn.nde Maestro • La Voce • ba l'onore di pubbUcare li suo ultimo Ja•oro. PAUL q'..AUDEL I CRISI MERIDIANA traduzione di Pl,ro Jahler 2a'edb:.corretta con I una dell&ioq copertina a colori di Fabiano. L. t Nella stessa collet.ione e Libro per tultl •: HOFFMAN: Il vaao d'oro . . . . L. 3..60 AVERCENKO: Novelle da .ridere ... • 3.50 STEVENSON: Il diamante del RaJah . • s.60 TOLSTOJ: FellclU domestica . . . . • s.60 SCIPIO SLATAPER 1 Scritti letterari e critici raccolti da G. STVPARICH I Un groMO v~lume di 350 pagine l... 13.50 Raccoglie tutta la produzione letteraria ,(novelle, criUcht, fantasie), deU'autore del Mio Car,o giunto ora alla 4• edizione. I lL MlO CARSO 4' edizione L. 5 re;:~r~~·,~~~1JAiJ:o.~1lP~" direlli dal! I Pro!. GIOVANNIMODUGNO I Lezionie incitamenti!' per l'educulone morale e civile nelle 6 claul ele'meotarl e popolari L. • 1 Il volume è raccomandato dai prof. Al– bcggiani, Ciuffrida, Ippolito, Japichlno, La j 1 Rocca, :'t1enzi,Provenzal,Lombardo•Radice, 1 Oreste, Valente, Ventura. DEGAS 'ALBUMdi 16 opere L. 5 - Bellissima edizione del Maestri Moderni. I Nella steua colle:ion1 ~ CEZANNE I.. 5 - ROUSSE.A.U L 3 PIC.A.550 L. 3 lntnare commi,aM'.mie roglia alla Sooieti\ Anonima Editrice "LA VO(JE,, f 18, Trinità dei Monti - ROMA, 6 PAOLO VACCA-)IAGGIOUNJ, gerente rtlf. tali. Tip. R. Garronl . Roma

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