L'Unità - anno IX - n.35 - 26 agosto 1920

144 !.'UNITA' l1'0, diml1ndundo fn pitì Fiume e maj?ari Spalato • Cuttaro. 1 riHultati. a cui si de,·e ce1·,•are di giun– gere nelle r(l(•ipr'()("he t•orw-essìoni. me• dinntc le qun li !i(j deve rh·eòere il Patto cli Loodr-J, >',()nodefiniti c·hi:rT-a.meotenel Pl'OjtMIIDIU3. P1·imo. fii dr1•e "'li'ett..r,,. fn cithì di Fiume. Bndnte bf'ne: Jn t'itt,\ di Fi11mf'. e non il tçnitnrio ciI·1•oiòitHntPo il retro– te1•ra,. Firmando c111rsta pn1·te del !H'Ogramnrn. io non do\•elli fnre altro c-he rimanere re~ dele al mio passnto .. \ kuni di voi cono- 8Cono prohobilmente le mie idee solamen– te attnwcrso 1e meo1,0gne del Gi1miale d"fta.Ua. che ~r sventura. del Me,,,-.ogior– no è il i:i<u-nale pitl diffuso lrn noi. Eb– bene. io poseo smenti.re ')quelle men7,0gne con pochi doti di ratto. Il 12 ma.rzo 1915. nell'Unità, io scri– vevo rbe « Fiume doveva eesere rista bili– « ta nella R'-18 uuronomia trndizion"ale op– • pure nggregntn all'ltalin. secondo che « la maggiornn,.a dei cittadini •tabilisac 1< Jll'r plebiBCito »; Zarn doveva essere an– nes~:1 nll'rtnlio: g:u-::101.i<- di lil~tà <·nl– turnle f' (li ("'1110 trntf,'1mf'nto do,·e,·,rno f'!o:· ~1,:• :u,.•,d1·111·:1lr• ili n1u·h•i it.ilinni ~ (-J{•lla mert'laJe di ·rrieste si rir.;olvP nelle ferro– vie del rNrott·n~1. e non oceupando gli se.ali di Fiume. Olti·e all':1nn1:l'-,~io11e della rit1:l di Fin– me, il_pl'Oj!'J'uJrunn<lrl G1·111,,l0 ,•hiedt> 1':10- nessione della. città di Z:na. Dunque non dlit-:de r:.tnnfl'S."'iOn(" d~la llnlma,d;1, aJ di là, di Znr:1. Dunque <' rro~ramnrn frnn– CAmenh• l'inutu-intnrio. (.:lppt-011-iti). Per– ciò io lo fìrmni. Perciò l'on. de \'iti ade– rl subito dopo al Grtippo. l'crciù l'on. Be– nelli, che t' un uomo onei<;to, ~i dimise dal Gruppo. Per<-iò si do,.,,,,,u,o dimet– tere tutti coloro ,·he ,·o:;?liono l:1 ('Onqui– eta dello. Da.lmo1.i11del Pntto di Londra. Cost0ro~ invet-c. non si dimi9ero. r/ouo- 1'evole Sicilin1ti finnò il programma, e continuò 8 fRre IH c.1mpogna. per la Dal– mnzia. italiana. (R11mon). Sicilian.:: Il Gruppo rioonobbe a.i com– ponenti il diritto di rimanere nei loro ra.rliti. Sa.lvemim: !'i. rironobbe questo dirit– to. M& la ftrmo. ciel progra,mqui impegna– va, aJ rispetto del programma, e la9cia– vn ,.IJbertA d'a1.ione solo fuori del pro– J,?rnmma. llon. """r'H vide que8tO, C si dimise. rer Jo :-11e~l moti,·o io odr1·ii al Orurpo. Altri. flt·mù i_l pro~r-nnlmi1. f' pc;>i D11l11101,ì11 jui,ii-ilnva. l 1 1·opl'Ìo in quei ,rio1•. l':,gl <·omt~se non :1,·N1sr rnr•~1sa nr:-tAuna- ui, l'ou. ~1111i110. il ,·oi,.fro on. Ronuino fir01;1. (/>tV>trs(r). preparnra il Patto di Lonch·a. E nel feLhraio l'lt·o1·"'°· qu:rnclo 1'011. Ga- il vo~ro Patto di Lo1u1l·a, (1)rotestr 10-0- sparotto il nom{' del Gntppo dirhiorò alla hin.9atc) in rui 1''innH• f'rn t'ej?nlata alla ('a.m<-1;1 l·lu.• il PHito di T.onùra pra l'idea: C1-oa1.l1:1i, e gli itaUani di Rpntafo erano I<' d<·lla i,;olu:don(' :Hlrintic·a, io ,·idi smeu- ahh.1mlonnli rome si abhandonano dei ri- rito il pro~r11mm11 nel sno prin<'ipio \'1. tagli di pir.zkhrria nellil rassetta dP-Un rnh•: p mi dimisi. Ri1leto: mi <limisi: non ~1.,..atur11. fui 1•iop11I~.Nt•~uno 1>ensò mili ad e11p,e-l- TI Pauo di Londra comi1wiò ad e!-ISCJe IPrmi. t'ono~iuto nPll'rstate drl HU7. Ebben.e. • · E <•hf' io a\"N-)oli regione a non \·oler ri- ~pJ)f'na ~ i-,eppe che Finrne Pra abbrrnclo- rnunel'e iu nn Gntppo porl:1mrnl.'lre. la natfl alla ('1'0 ;11.ia . noi p1·ott•!-=tammo<-on- c·ui u1aggiornn1.a finna i 1wo~r:1mmi col tro l'ioiquit:). "Oiro noi. pel'{·h~ non ho ~ttiute)il;() di non p1·endrrli ~sul serio. f> il dit·itto di rh·e\1dicare qnf'Rto merito u l'Ìsnltato rilrune settimnne or sono. nn. me solo. Fummo pochi a fare il nostro \'(•1H.lo.-<l nominfl're i rapRresenta.nti del- dovrrP, mentre a nessuno e1•a letito rliscn- l'uffkio Jet Rinnoramento alla Commis- tere- 1·o~ru clrll'on. ~m\ine... ~ione agli eate1·i 1 la maggioranza. del u,w. PO<-r: ls da Ili! Oruppo ha rntato per l'on. GMparotto .e sor-,,em,11i: Pl'Op.rio .-osi: e dalli. coi 1 ,er 1'011. Di Ces11rò. chc 1 è il Preeidentc fatti r1wiNi. che non potete smentire. e della Pro Dalmazio.. E l'on. Siciliani, in chr ,·i'c·ostrin~ono a ri<·redcn·i, se sie~ una dicbh1rr1zione pubblicata nei giornaJi in huonn ft•de. Non fui, rlunque, io solo del G aj?osto ho affermato, senza esse.re a protf'S"tont•. Fni in ,-omf)flr;:nia di pochi smrntito, rhf' « l?li on. Di 0 ,RO.rò e Oa· amh·i. J+~ ,wll'Cn4tà del 1:l settemhre 1917 (, spa.rotto sono sr.nti sem1n-e uderenti alla ~erh·rv,nuo <lP Viti e- io: << l..n ('onvenzio• « tesi 90""stenuto cloll'on. Renelli e dall'o• nor di l..0111lt·a ~ susc-ettihile di note,·oU t< noreH>le Riirili:lni n. F, _l'on. Ft>der1..-0oi. « perfer.ionnm.enti. anche nell'inrr-rease nel (Ho-rria.l.r d'ftaUa del :.t agosto 1920. udelJ"lralia. ni~n rl1(' la tradi7.ion:tle tu, dichi:irato ,·he "degli i~ritti all'As- « autonomia di Finme 8-ia gurantita daJ. « aociazione Xa1.iooalista elt""lti deputa.ti . « ritalin: hisog,:w· che rigl'italiani delle c, alcuni ad<"ri.J'Ono nl Gruppo del Rinno- « te11'-• drtlmnlf" sia 3!-tsll'nratn per patto (( vamehto, altri. rii Gruppo liberale di « i.ntN1lmdon:tL."' il di1it.to di •"·ere le p1'0• e< destra,.. Dunque i nn3,iona-listi nel « pt·ir 8CU('le-.di usa.i\.' la prop1·i~1 ljug:un Gruppo di Rinnovnmento 9000 più d'u·oo. « nei tl'ihuuali " neJ;?H atti :1mmin~8U'ft· f'hi 9000? « tivi .,_ Rignori. il mio fatti) 1>erMnale è fini- Soo parlavamo di rurnfs.,;i•ne ,·era e to. Fis."-0 non t\ un fatto pe.rsonnll'. Il dis- pi-opl1o. Fiuine, in quel momento. (•m ~idio dC"IGruppo pa1·lnrnentnre. ~ il dis- i-:aci·itìcata <lui f':ttto di Londi·a. ~fa. fi. Ridio di qnt.'!StoC'<mgr-e~: sarebbe il dis- nita la j?Ur1•1·;t 1 Hi:iSOJ.Atilo,n<·iò il giido: ~idio df'I Partito di Rinnovamento. ~ noi A:n·ne.,,ione (ti J.'iwm-e i11i rombio dPlla Da,f. <'i im~unta~imo a vol~r rimanere insie- mGZ"ia.. t; noi {ummo con Bissolati, per• mc unziouaJi11ti e democratici. O gli uni chi· ormni l'autonomia uou poteva pi\\ ba• · 0 gli nitri dobbiamo andar via. stare. Ripeto che il Oong-re-. del"e rio11n- Questo è il nostro passnlo, cbe neSSuno zinre nlln, iHueione di tare un pn11:lto con può conteKtarci. Noi vegliammo quau d <> due anime. I conUldiui puglic.fii. a cui Jlli altri dormivano. Noi pl'Ote@tammo per debbo la eledlone • deputato. hanno una Fiume, qunndo il P:1tto di Londra. _do\"e- anima sola: l'a.nima antina-7..ionalist.a. A va e,~::4'redogma indi ~ut.il) ile. Chi Ct ntol flUest·o.nimn io ffODO rimaflto sempre te- pa-,•re per rinnnciatori di Fium_e. 0 è ,tele. e rimarro .,.mpre fedele (Avpla,t..,i inJ..rantrnto o mentiece. (.4.p7>l-ou.s-, e 1 -U.· , J»Y}lcitte}. mori). . . ~i."'si~ori-. io ho ,·ivameute bia.~11na_t.o alla \nmera la conclottn di d·Annunz10. Fiume 000 è d'Annunzio. Costui compro– mette le sorti di f'iumf' e dLq{'redita l'J. talio dl fronte al mondo. (Proteste. ,..,. m(>ri /)tY'Jlll t}f]aU, -;-n.ten•ueion.1.). V~: Oio le prove! OtUJ L-'O<·r: nomantiatf'lf' aJ colonnC'llo ~idliuni. t,e~l'C'tario dì .Bodoglio1 e a,-rc· te le pro\'t". ,ç 0 ivenrin,i: Il pro;?r:tmma. del Gruppo domaoòa l'an'nesfJion<' della città di Fin• me e del """ porto antico. Rodate bene: del porto antico, non del Jy>rto moderno 0 de~li scn li. che cou lf' frri-orie del ,·e· trotn"F.L devono es.-;iere<'onsorzi:Jte .. \ nche qnesto punto fu proposto dn me nel rro• :ram.mai 1~rch~ io solo. in Italia. tio ccr– coto di rn,· r:tpire chf' il problema com• Q, ijAJ.VBlU~J. Un altro deficiente li Giorno/, (dei d,.ficicnti) d' Jtniia ha tro– vato nn nuovo degno collnl>oralote nel pro– fes..~r Antonio MP~seri pr08ide del R. J,i– ceo di Ha.V('Jllla, il quale ~li ~,·rive, fra le nlt,1·e, lo seguente amenità: • I.' 011. prof. Gnetauo Sah omini. nel (.'01,gresso df'l Jtinno,·amc-nto n N:tJ)Oti 1 ha afl'ern1ato di/• Finme 1101,.t,11 fu &entpre sua w.pirazione. • 1\li dis1)ia(•e':-·111a cio. uon l"Orris1l0nde alla vcri1à. IJ:l sue atrormazinn" •· contra– eletta eloquent-0111ent-0 dal Jibroohe Cjrli llnb– hlicò, oon la rollaborar.ioue dt•l prof. )Ja .. rnoelli su ]Ar q&1t1liom; adriolir11. « Non ho qui il 1 >re1.io. ..o volume, u~cito uul 1!)18 qunq<to ~i tratta,·:i rli preparare ne l'opinione pubblica alle ùelle condo,ioni d~I f:.1111080 Potto di Noma con gli JUf:0- "lavi: ma. se la 1111:mori:1 non mi ralla io esso erit.sostenut.1 la 11ec1:-~sit:i delle itegnen• ti ,·fo,mcie, cito il comparo prof. Silvu si :.t ~rettò a ~~l'Omhnzzare nel CON'Ureridia &rn: « t. llin.1,nzia alPbttria occidentnle (ca- 1,itanato di Volosca), ponendo~i il confine eul1' Ar88; « 2. Rimmzi11, 11, F 1 iumc, che :H rehhe do• vuto costituire uuo staterollo aut-0001110(a qual vita <·011da1111ato, in mezzo alle com– pressioni soffoo:.inti dej?li :1ln,·i ..d'attorno, è logico pensare); • 3. lfinuwiia n. tutta la Dahuazia •· ~e il !!ullodato deficiente a\"o~~ riletto il .. prezioso voll1111<.• • 1n:ima di scrivere l'epistoJK, si sarebbe a ,·vieto che la memo– "ria ~li falla e come I Infatti nel volume L4 qv.e1tio11e delitAdriatMW, p1imaeùizione, Fi• renze, 1918, il· deficiente avrehhe lotto: I. ,\ pag. 48: • Nell'Istria occorre di– stiuguero la zona orientale, al tli là dei .Monti della Vcrra e del ,lfoKte Maggiore (capitanato di Volosco, dall'Jstrim oociden• talo ~- E, tt.pag. 55: « Staccando dall'Istria itatiA-na il eatlitRnot.o di Volosca 1 il confine politico della auova Italia verrebbe ad es– sere costitu.i'to, sulle Alpi Gialle iuferiori,' dal illtmfc Mngyiorc, dni ,lfo11ti Caldicra, dalla P,mu, Prwnona •· Gn11rdi il clotlciente una carta g90gra– flcn: e imp1t,1·erà ohe fra l'Arl'la u la Pnntn Fnmono c'è il territorio di .\lbona; e ri– con<>&eerà<li a\ere doffermato il falso, quan– do ha. se-ritto elle il ~ prezioso ,·olume » pon(' il confino ;,:.11Jl'Ar6t1. 2. A pag. 64-67: • Nell'Austri1>-Ungbe– ria Fiume godeva di una COiitituzione :m– tonomn che la sepurava dal regno di Croa-– zia e gin.ridic-umeotc la associava., oome ente dil"erso dalla Cr0t«i", al Regno di Un– gheria. E tìnohè i Magi"ri rispettarono l'au– touomia., 'Fiume visse tranquilla. Ho Ai ri• stabilisse la ·u,u:hi<t (!OBtitu-ziotte anto,.m,1t1, adattrindola. contro eventuali attentati del nazionalismo croato rolfare ritoli(l gara-• t-e dt>lla. co,tit1C-ziott-r .fiuma.,wi,. questo. aolu- La burocrazia zione coiu:llierebbc evidontemeoté tu1te le esigenze te<·oiche e nazionali. Come g:trante deU'aut;onomin fiumana, l'Italia. atTebbe di– r·itto di i1,te,rrento :1 tutela dei nostri <-on• naziona.Li, qu:llora Pautonomio uou fosse ri– spettata dai Croati. Silfntta uece&Jih\ è evi– dente per ana cittù 00111e Fiume, fornita di una classe dirigente capa<'if::.simarli ~m– miuistrarsi da sè, sulln quale il 11111.iona– lismo croato avrebbe sempre teut~to di prcf)Otoro, se un patto i11t.erna1.ionrile 1109 lo I enòsse " freno •· Son è l'annessione ver1t. e proprit&: è qualcosa che molto lf' si avvicina. 3. ..I. pag. 14~: • L" uittl\ di Zam, pic– cola isola iu nh!.:.:o a 11.n r.a,to ma.re di sta.vi (parole di Pasqurue Yillnri, prosidento deU" ·nante Alighieri) dovrebbe n.vere uua <·o– stittu-iooe :111101101110, gnrNt-til{I, oo-nteqtttlla di .FimHe dill' Italia (òunque, anche eon di– ritto ili inten~enw in cnso ,ti nooe...."Sità). .Per t.;,lc trattamento s1>00iflJo, militano a fosore di Zara le ~tosse considerazioni, che abbia.mo fatto. a suo luogo: per U'iume t. E a pag. 170-173: • Le garonr.ioneoos~arie all'Ilaliu sono :-.ulla linea delle isole foru– noo, non delle isole l'ÌÙ • interne. Quando l'Italia posf.egga, fltlle isole .foroft.t:e le baAi ind,i8pt:nsabHi per >,Qr;;eglh11·e gli xbm·chi dti ureali, non le. sarolJhe nò IOi•it-Onè nocès• sario chiedere di più... Henut iluhhio le pocke iHole, cla.t·pasHercbbno coxì. a.Il' Italia, sarobl>ero uhit,.ute in mnggioranza o nella q ua.~i totali ti\ di sin \"i. Ma si tratterel,be di JX>l;hissime migUaia ,li abitanti. Xl· il prinoit>io del diritto 111uion11le i.- oosl a.sao– lnto che non debba mai, in qualche lliooola parte. oed~re ad altri criteri di oqujtà e di op1>0rtunit.·\ •· D11n(p1e ri11unzia a tutta la. Dalmuzia, n,e,w Zara t le i1ole fora,.,,e voeunric: allo Kic1ii,·t::a dtlle ao,t~ llnl~a.rie; a oche su questo punto, il defi<.-iente '1imo– stra memoria labile. In verità si prova nn sentim• uto 41i di– sgosto a. d11,·ere perdere il tempo per meh tere a J>Osto <1neatn mieeraùile gema di botoli rin~ldosi, uon si ila i:-oe pii'1 boeiardi o pili srn1!idi. nelle terre liberate I. La burocrazia militare :Xrl ti·}ttl;ttt· il pMl1lem,1 delll rit·rw,;tr·u- 1.ionf- ck·lle t('1·1·(' lilw1·:1t(' hi-.ogna distin– µ-un,.. nt>tfameute rluf' 1,0111>: que-ll:1 do,·t.' infn1·iò il r·on1liattimrnto e l'·lltrn. hen più \·a:-:ta, dcn•4• d ru il "'t"mplic," ..:u·rhe{:!• ~io. le 1·1•qui!-!i1.ioni. 1.-. l'Uherit•. Prr lri prima zon11 il pl'OhlMnn ha µ-ranrle :rna- 1,)gin con r:tltro <l("lle 1..on(' t·ol1>ite da terremoto: <• !-'i1rrhbr :-it:'lto inJ!t"llUO o di– so1w~to il 1u-rtt•nrlf'l•t•dir fo~ l'ifo!Oltoin st•i lllCoQi o in un anno: nrn e-bi visi10 o~– gi. nd ef-lt>lllpio. la ton,·a d'.~lano eil i p-o~µ-idC'I 1lonrcn,·r:t rlo"e- l'iuq>et-0 della I:?- J)h·i~one t?<'rmftnit-a. elle pPr prima :in·rn i-otto il no~tr() fronte ù ~orci di Tolmino, m:tn:innrlo sn Oa.poretto. s'iu– fr.in ~ rontro i ffr1-e.i bnttnglioni drl 3° e <lt•l 7° Alpini: chi ,isita, dico. quf'i po– f,,:ti. può rreòere IX'r un momenro d'essere anc-oro a J)O('hi J?iorni da.ll" nrmistizio di n11n Oiufo-1.i. ~fo non è mia int.enz.ioue d"occup~1nui di questa prinrn p111•tedel problema. Tu– t~ndo volger lo ffg'Unrdo a qunuto si è fatto n('lla S{'c·onda 1.ono, che tlOtremmo ehi:1111:tN'.df'llf' 1"1.•t1·ovie au:,,tliru:·be. E mi limHerò ;illa pr-oviudn ili ~llm;o, rhe nwglio conosco. Que!rto disgnuin.to pne– se. quando tornò lilK't'O. 3veva subito due e potrei anche dire tre invasioni. Quan– tunque le autoritù ridli e militari, al fi. ne di non or;rt:wolnr1• il mo,,imento di ri– tirata delle truppe ,lclln I\" .\rmatn lun– ~o la ,·alle della Pi:ne. avessero !,-parse notiiie ra:-:sicuranti tra fa popolazione. indr,111do a rimnncrc; nondimeno la clas– se ;11,hicnte e lutti gl'impiegnti abbando– nm-ouo il paese e si posero in sah·o por– ta.n<lo !!(>CO, quasi scmvre, non più di una rnligettn per ogni pe1-.on.1. Era proiiJito il u·an:-4.itodi cnrri l>0rgheSi per non osta– <'())are il movimento dei cariaggi dell'e– H<'l'cito. ll-eijh1rouo in generale le famiglie dei cc,nturlini r drl più bas..1.;Q ceto '>!~· r:.1 io: t•(>n l'>ro. ,l onore <lrl ,·<'ro. re~tò il 1.·lero tutto quanto e il ,·eF-<.•<n-o. Or dunque le ca~ ,·uoh· ()"aùitanti ~f. f1irono ti'{• ~,.,rhc~gi succcs,;ivi. Il pri– mo fu q11('1lo df'i n()St1·i <'h(' si ritira,·aao t• 1'ifl('t.·inlnwnte drf.!.li Kbnndnti; n1:1 rtl)D ru il più e-r:1n•. Ln n· Arnrnt:1 in ,Zt•Tlf'l'O· le :-,j 1itil·ù in huou ordine. Poi nei b~vi j?iorni d1l• i ~ldnti e le autorità, <'ivili it.::ilinnp ~·e1·auo titi1;.1tt?, e )(" tn.1p~" ue– mid1,•. i, (':1gionc t.lelle intf'l'l'Uzioni f.tm • ll1ili. non 1.•1·trno :-1uc·or gìunt~. la m:~-sa dei tonrntlini ,j rirersù nelle <•nf-1,C 1im.a.– i,:tt_• ,·uote e :1ùl1;u1dom~te, (' fece un'at.~cu• r:.1tti <' inrelli~f-ntr f.('eltu di qnnuto po– te,·n far (·omo<lo. \'('ttnN'O JM"ll gl"iuvri~- 1·i. .\llwHtri nèl saA...·cheggio, si dimostra.– rono i 8oldt1ti !!'('rm:-i nici, che per fortuna. r-:1~(.(tt1'0110 rnpi<l:lmente per nnd:ne a rom– persi le rorna contro il baluardo del Grnppu. Se~uirono. buoni discepoli. gli un~herr$.i e i ùol--uiaei. t"ltima. arrivò hl. mnfiS..1 dei tauro dep1-eca.ti austriaci e C"fMl:toro. per ronfel:tsione concorde e <'O· stante. furono i R1e110 peggio. Mn si trat– ta nt. di Sèlll pii~ ~ra.dnzione nel mnle : i soldati au:,;tri..'lci a,·evnno ordine di ri– s1>eltare le donne e di non appiecnl"l"' in– cendi: quanti) al resto, mano libera. Le C.'l~ dei bo1·ghesi. finil"OHOd 1 e~ser S.'lccheg– giate. :Alti se la r>ot)Oluziouc 11g1icola ave– ni !<lpcrato J>et· uu mo1m•nto d'arricchir• si colla rob:1 dei « siori » pnrtiti, si vi– de ben tosto spogliatu tl('lle risen-r di \'h·eri. di quasi tutto il ùei--tifime. di gran 1>arte de~li oggetti di fprro e di rame, di <1trn.situtta Ja lana e la binncheria. Si aggiunga che l'in\'a!-lionc venne al principiare dell'inverno. ,-ra~ione rigida. olt1"<'1U0<loin quelle ,aliate: i soldati, an1.iché spogliare i Ooridi ùoschi di quel• le mourngne, trovarono pii) comodo scnl- • cl:>1-sicoi wobili. le finestre, gli usci del• le COE!e.

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