L'Unità - anno IX - n.20-21 - 18-20 maggio 1920

, problemi della vita italiana Direttore: GAETANO SAL VEMlN1 * Direzione e Amministrazione: Rom« (6), Trinità del Monti, 18 ~ Abbonamento ordinario annuo L. 10, semestrale L. 5.25 per il Regno; Annuo per l'estero L. 15 1-~ Sostenitore annuo L. 30, semestrale L. 15 * Un numero separ«to ceni. 20 )P Amm. Soc. An. Ed. • la Voce•, Rom/I' )P C. C. con la posta eau_sa .1• ost~uzionis!1'o postelegraf~• Anno IX ; N. 20-21 ,J/1 lS-20 Magg· 'io 1920 a~co r1u01amo in 8 pagine i due numeri. . t . , . SOM>1AIUO,BissolaU, l'ra,imco Ruffi,i;, - La «isi, L'U,i;/<i. - La crisi dello Stato italiano, Hclaziooe C:"""rcsso di riDnovamenlo, Fededco Coma,id;u;-Gfovan,i; O,co, - I clericali e la Daimozia. - Il . ':i~~~~.~-·~~t•~i;~~ 0 p:11~".i~;ri°~~nr;;~~1t•:...G~~lff~~r~~ 0 r;;.-;.t~~~. 1 •r: 0 ~ 1 •co!~~~~~· l~~:.'.~i~o~:~ro. mU:i'~c'iia L~~~~'"c1::t~i~~ ~~:~1:, 1; ~~~::'~:~~:~ - Qnerelies d'Allcmand~ - Un imporlnntc cspe- 8 I S S () L 1\ T I ·tro pensiel'O sorinlistico e per J,c llO· tore, agita.tol'e, educato,·e e conduttore .., vita politica; come forse, per il se- di pof!Oli, Deòolez1,a. di uomo di Stato, o Jo presente, surà la concez,Wne mongo- · forse, è più e&&.tto dire, di C\'entuale uo- Le~role acttc àa t'ranOB- Rt1ffir.i af Seriata •" Leonida, Bissolati. che ,ioi riprod1wiamo - anche sè 11011 rispfY11d01w vcrfel t.amcntc, in tu.tti i minimi ca,pi(la .. ri, al 7>€1tsie1·0 ·nostro - ci 001J..Be11,tòno, per la. fcn.,~ic/a,forza di sc-11 ,thnen.to e d.i sùm,palia,, ohe k is-p·ira,, di tlf-uggirc a quella, che sarebbe pe-,· 'noi ·intoll.erabile s_istcma, di scrivere 111n « arlivolo )) oggi, nelra,ngoscia della s001n1x,,rsa di uu,i,, che fu, il nostro duce neU'a-s1>ra 'lotta dei oitn– q11 ,ea.wn ,i, 1xi-ssati; per le ou,i idee ci bat • tnmmo tenacemente, <lfsperatw,ne11,te, iw,1,. !Jlvissimo IC1111>0, soli; - che Ci <lette la forz<i rlcll<i s111i fede, e trovò senopre f•'a n-Oi (oh nos:tra fierezza, o solo compii-O no– stro in, quest'ora. di wngoscia!) un, nucleo piccolo, ma incrollabile, dti suoi interpre– ti, sostenitori, Wtin,u.m,zi.ato·,·i. No, 11,11, « (IJJ·• t,,i,oolo n nostro su.U'1wm-0, che ama,,nmo, che à111-0 q1testo nostro piccolo foyl.io , C<»J. ciii sofjrin1mo, con 0111 sp<•rfnnmo, oon ou.i e 7>er (•1vi lotta,111111-0, 1w,11, possiamo farlo. FJ 1·i119raziamo Fra•nccsl'q Rll-fji11 i. vrrchè ci ha consentUr., (I,; riprod1ure qiii, ùi 1•i• l·ordo dell'Amico ·>wstro, le 81te 1u.,òiUs– sime parole. ~on avevo uvntn m.1i la foduua cli ,n·– \'iCin1.11·eLeonida Uissolrtti prima, di es– ~è1:gli éollega, nel 16nistcro :Sa;,Jona1e. Confesso che l'animo mio di uomo <l'or- lline, di uomo di studio, di uomo rima– oSto pre!-i.SOf•hè estranéo alla dtn J)01itica, non era, completa.mente ~cevro, quando lo nv\'icinai, da, quella quasi superstiziosa, e un po' timorosa pre,·euzione, a cui gli uomini d'o1·dine, di studio, estJ.•anei alla, p,oliticn non ~anno !-;Ottr,Hi-:i,qm1ndo si trovino di f1'0nte a, un uomo, the. t:1nta p:nte alJbia, an1to, com'era :ippunto del Bh:solati. nelle lotte e nelle agitazioni J)O· .litklle. solle,·,1nclo intorno a sè ire ed a- mo1·i. c<>mpiell(IOgesti onde larga, pro– fonda. ,-!amorosa cl"a ~t:tta 'la i-iperrus- sione 11elpne~. Ehl>ene 1 baslò uno sguar– dol un :solo sgu:ndo di quei suoi occhi ju(hc•iLilmente belli. tl..1e dalla mioJ}ia tr:1en1no quasi uua morbidezza femmi– nNl è lwstato uno cli qnei suoi sorrisi. ('hC ilhrnliml\"ano d'un vero m~1:,,;o quel suo scaruo e t<wmcutato dso di condot– tie1·0 e di ascet:.1; perchè cli uu subito, come per uu fulmineo intuito, come per una rh"elazioue>. ~i radicas~ in me la, (•ondnzionC' iucrolabile che mi troraYO di frouie ad uu·,rninrn. Qtrnndo dico 1t11'a- 11ima, ,·oglio dire m1 es~ere. in cui la latnpacfa del1'ide;1le arder:1 iacstinguibi– le, quale che fos~ il ,·ento cl~llc passioni circostanfi; un C:$....;.ere in cuj an·ebbe par– liitO ~COJJH'C più forte di qualsiasi aJtra ,·oce,quella derdo,·ere; un essere disposto ognol':l a, s.aerific..·ue se ste~so prima. di &1crificare qtwlunque altro suo simile. Diciotto mc-~i di colleganza mi hanno ri\'eJato in seguitò, che quella non era solo un·:rnima, ma era cct·tamente la più diritta, la, più ter$::t e in~ieme la. più de– licata di qu::inte aniwe io abbia, incon– trato, e che forse incontrel'ò mai più n~l gil'One (·On\·ulso e torbido della rita. poli– tica,. O1·1.)cne. nell'e sere stato egli un'ani– ma cosi diritta. così tersa e delicata,, sta. tutta la bellezza, incomparabile, e forse anoo la clelJoleza della figura 'politica di Leonid,1 Bi solati; . tn, tutta la glori" . I~ e forse anche la, vulnel'abilità del'{t SU1' opera di uomo di Stato. Ad ogni modo, l}Cl'comprendere quale $iH stata la gr,1nclezza sto1·ica <' la no– bilL:) morale della ligm·a, che è ~comp-.u– sa, per comp1·endcrl;1 cioè a fondo, nell<" $.Ile scaturigini L}iù remote etd iutìme, nei suoi cJc.mc-nti costitutivi più e~senzia,li e decisixi, io stimo necess;11'io di risa.lii-e per un ~nomcnto alle origini ~tesse del socialb~no italiano. Bisogna 1·ifal':-i aJ dramnrntico colloquis., a, tre, di cui fu– r·ono n volta a Yolta, interlocutod il rus- so Hakounine, il tedesco ){arx, e il no– stl'o Mazzini: lo storieo contrasto gigan– te$('o, che cledse forse per semp1-e de!Je sorti dell'an:uchia, del socialismo e del– fo democrazia, e non solamente quanto al Paese nostro. Poichè la, predicazione di Bnkounine, che ,,euina, conquistando ne-ll'Italia me1·idionale e <"entr:ilc SC'mpr-c più nume1'0~i e ri!il.Oluti ;.1tooliti, dal Ca– fiel'o al .\ralatcsta, e l'insegnamento di (:;il"lo )rn1·x. c-l.1e gu11dagnan1 tene.no ogni g"iorno più uelPitalia ~ttentrion,1- le. finil'Ouo coa lo straniare compiuta- mente lo sconf.itto mazzinianisrno dalle folle 1 rinrattf1ceiandolo ~mpre più nel rarnpo della pura idea. l': tol~ro d1e ~i ,nve1·a~se tiò, ('he da noi Aurelio Saffi. e fra gli str·nnieri il Bolton Kitrg, :1ve– nrno ritenuto possibile anzi quasi natu– rale, e che lo stcsi:-o )fazzini si può dire .:.1,n'\'a ~,)C1·i1to effettunl>ilc quando per lungo tratto egli si professò socialista.: n1lc a, dire. che il mazziniani~mo potes~e ~bocrar<' <'~So pu1·e nel socialismo. Che sarebbe sb1to. allora, un socfalismo di impl'ontn ~chictt::unentC' e ri$;.()Jrtt:unent<' itali:1trn 1 con :r fondamento il pÌ·incipio ùi uaz.ioualib\ e il concetto e il culto della l'atria . Poiché dei tre punti di dh·ergen,~1 fra il Mazzini e i s.uoi <lue [}Ossenti anta~o– •Uisti. di g1·an lunga J)iù importante e de• cisivo e irriducibile, che non quello del dil'itto di Jll'OJH'ieh\. rispetto al quale la tc-0ri:1 m::1zziniana si S<·ost..1molto meno <"he a prirn,1 \"i~ta non pnin d;1ll:1 ~o<:ia– list.1. o qiwllo della c·onceziooe cli Dio, l'Ì!-:petto al <1trnlenon s.cu -ebl>erost,ti im- po~sihili :1ttenuazioni e accomod.::11nenti ~u(·l'eS~ivi a, seconda dei vari tempera– menti indiddunli; il più importante, di– co, ru la nega:done da parte d-i quegli str::111icl'i della S:rnione e della Patria, come elementi esscn,.inli e gradini im– pr<>stindiòili nl giusto e pacifico assetto della umanità e Hlle sue future a~C<'ll· sioni. Quando Ll'Onida, Bissolati entrò nell'n- gone politico, la, grande lite era oram:d 1•i$;.Qllfl\ in favore di quelle due conenti st1·11niel'e, e massimamente della mnrxi– st,1: alln quale egli, e per infiueuzn del– l'arnLiente. in e;ui cominciò la propria azione. e pe1· il carattere steS$() cli que– s'r.a, volta, tutta, come ~i sa. alla orga.– uir.zazione del proletaria.to rurale, non 1>0rcva non accedere. E Don fu certo fe– nomeno isolato. Quat1do si farà h1 sto– ria delle influe-ur,e str,1uiere ~prn Ja no– stra ,·ita sociale e intellettuale della se• conda meh1 del secolo scorso, assai più che non, iler esempio. della tanta strom– baz1,atn tH·essione della cultura germ:lni– ca. sulla. nostra scienza. bisognerà tener conto di ciò che il ni..u·x:ismo fu per il 1anco ~ ·:">cl,! b-witl&blle compatriota di Ba. J110 «H Stato. ClM!e filai 1111nomo, a. col kou11foe, l'attuale dittatore della Hussia. uon si poteva, mai dare da nessuno la OrUCne, io credo, che rimanà, come ca- propria pat·ola d'onore, senza che egli si 1·atte1·istien KupL-cmnùelht, figura del Bis- sentisse ..vincolato nella sua, coscie117,a, a, :sviati e cvmc suo principale merito quel- crederci, un uomo che non avrebbe po- lo rii avC'r me110 di tutti ri~ntitA) 'di co- tuto mai vedere una. lagrima sincera ri- rfesln influenza, stranie.ra , e di a,·ere con- ga1·e un volto umano senza sentirsen.e se1·,·a,to ner suo intimo il più e il meglio tul'l,ato e intenerito, un uomo che non di quel nostro pensiero e di quel nostro av1·eòbe mai potuto non piegarsi ad una sentimento nazionale. Così che si !}UÒ ben preghiera, disJ}Cl'ata, un uomo che non dit·e ·di lui, ch'egli è rimasto sernpre il potena, dar-si ad una, causa se non senti- J}itì it1diano dei socialisti e pe1·ciò, io va di pote1·si ad essa tutto a,crificare, penso, la figura più 1·ilevante e intel'es- pagando sem1H·e e prima cli tutto con la, sante del socialismo italiano. pro1H·ia persona,; - come mai avt-ebbe Quanto nou fu invero, pur sempre, Ln potuto formare un vero uomo di Stato, Jui e cli Mazzini e di Garibaldi, eroici nelle crude, nelle tristi, nelle spietate esempi, il cui fascino si era trasfuso e nece~sitù della vita 1>0litica odierna,? rinr,;aldato nel suo animo attra,verso Fa- In lui cotesto senso del sacrifizio as- J}OStolato civico di Giosuè Oarducci, che sm·se, nhnen~ nelle più ferventi e pro-' fu per lui, come per molti a.Itri, decisiro fonde aspirazioni di tutta l'anima sua, non meno che l'a1>0stolato poetico! Per- alle sfere supet·ne dell'eroismo. chè un gr:1nde idealista come il Bisso- Non dimCtttirherò mai il giorno in cui. hlti non poten1 non essere. int.:'"tnto, au- ,nendo io scritto un.i com.mcmomzione t..·1.lC un poet,1. quale egli appin_to fu. ~fa, di Cc~c1re B,,ttisti cd nvendo creduto di d altra pa1'te. è stato ben g1u~tamente I nou poterla dedicare a J}Crsona più de- rile,ato come, prendendo il Bissolati le gh:1 e pilì !-tpiritualmente prosshna all'e- difese dei cmnlliamcnti politici del nrne- 1-oe, so non dedic..·111dolaa, Leonida Dis- st,·o, egli ·compiera non soltanto uno dei sol:iti, \"idi passare nei suoi occhi, ac- !i~•oi .<•onsueti :!eSti di coraggiosa C"avt1l- c,lnto Nll'omb1·a, dellù suo.\.a11arm~1.tamo- h.:fiu• fma preordinava, istiuti\?ameot-o, la, ùc~tia, .i11cbc un lami}v, forac il -801.o lam- difc.&l dei p1'0J}rii futuri adattalneuti al- po di inddia, chè abbia soJcato mai un l:,1, realtà iruperior-;a del bene e della, sal- suo $:guardo: l'invidia che il destino non rezza, della l'atria. a,vessc consentito a lui pure di poter fa- Ed è ~astatto invero che sul cammino te alla patria un sacrlfizio egualmente dCl socialismo si ponesse di ti·:1\'erso Ì.a grande e completo, come quello che Je sup1-cnrn questione della nazionalit:1 e an~nt. fatto Cesare Battisti. E si che al dellit Patria, perchè dal profondo della destino egli non aveva. certo preclnse le su,.1 coscienza, irrompessero i. substrati rie, con Ja, grave ferita toccata, con il mM,ziniani e garibaldini, n1le :1 dire i ritorno quasi gioioso ai maggiori perico- :-1nhstrati eternamente <' santamente ita- li, con i propoisiti eroic..'lmente di.sperati lin1ti, dcl suo essere; ed avessero facile dei giorni della, suprema, s,,entura. Poi- 1.'agione di tutte le soprastrutture di me- chè in lui, al disopra -di tutte le fedi, todo, di coltura, di opportunità tattica, al disopra, di tutte le cause, al disopra, ch'egli 1>0tè clerin11·e dalle correnti stra- di tutte le tattiche, e!a, questa convin- niere. ziono é c1uasi ci·edenr,a, istintiva, e conna- g <.:Ome avrel.,be potuto essere di,,ers..'l· turata, con tutto l'essere suo e la 6\la mente? Non era stato Leonida, .Bissola.ti, stessa ,,ita: che di fedi e cause e ta.tti- per le ragioni più incoercibili del suo che non. si J}Otessedare la giusta, misura, temperamento J?:pirituale, più vicino sem- se Òoa facendo per esse il sacrificio su- pre ;ìl )faz,.iui, in cui prC'dominò il cuo- premo, quello della, vita. re da.l llU;dc. <.:ome egli stesso diceva, PeL' lui era profondamente ,·era In sen- <c rengono lt.:, più grnndi idCC >>; anzicht) tenza, immorbtle: fidem finnavit .~1g1lli- al MaL·x, iu cui JH·edominò il cerrello, 9nc! La sola prova irrc[utalJile, che si eo:-ì l'he le sue ste~r,;e concezioni umani- possa opporre a. tutti gli scetticismi, a, t:1l'ie, :-;iccome fu giustamente osservato, tutte le ir·onie, a tutte le calunnie, a. appaiono pintto~to deduzioni, raggiunte lutte le ingim·ie, a, tutte le r.erfidie ! Hècc.ssaria111ente in fol'zn cli uu put'O pro- Ma in lui fu forse un eroismo anche <·esso logico. an1;i the a.:spi1·azioni raw- t}iù difficile e .meritorio di questo. Un pollanti spont:rneameotc da uu'a11i1,113i eroismo, che l'On il sempre niù fataJe e a<:Ct'Sll 1.1.\lrarnore tlcll'uorn.nità? Come tirannico p1·evalel'e delle grandi masse, ·,nrebùe potuto, del resto, l'imànere su- irrcspon!--..'lbili, irnJ}lilsi\"C e cieche? dive11- pi11.amente adc1·ente alla tradizionale ta scm1}re pii) scabroso e doloroso: que.1- cou<.:czione socialistica, un uomo, come H lo di affrontal'e il loro odio tl':wolgcnte Bissolati, che non avrebbe mai 1>0tuto eou as~eri1·e fermamente in faccia. ad es- ('apire e accogliere <1uella J}Oteuza cli o- ~e L1 rerltA, che ci sta, chiusa nel [}iù ,uo, e;hc nel .\larx era stata l'ilevata di p1-ofondo del cuore. Questo <·oraggio il gi.\ (·ou terrore dallo stesso 1fozzini? Co- Bissolati J}Osscdette iu sommo grad'o, e me tlOte,·a adatt:n:,,i, anche soltanto co- lo ~i;pi<"gò rli toutro agli amici di ieri e 'me a• metodo o n strumento di io<lagine agli a111icidi oggi, affrontando imperteJ'- e di diwo~trazione, al materialismo sto- rito la det.estazione degli uni e degli aJ. rito un uomo come Leonida Ilissola,ti, tri. Contro ogni suo interesse J}rh·ato e eh.e non comprese, che non ammise, che politico, contro, in appat-enza,, ogni più 1100 subi, che non adoperò mai, se non legittima aspir•azion<' di poJ>0la1·ìti~e di Ja potenw im1>0ndcl'abile delle più gr;rn- gJoria, egli confC'sSò sempre, con serenità di fol'7.e ideali? intrepida, quel di,·ino ideale di giustizia. Orbene, questo fece Ja sua graudezr~'l, umanitaria. in cui la. sua anima, si af. ma. ha fatto fo1'¾ anche la ·ua debolez- fissa\'a qua$\ in una, esaltazione mistica., ,,a. Grandezza, intendb, non solo mora- in cui egli credette rome in una religio- le, ma politiC'a. come apostolo, innova- ne: la sua. \'Ct'a. e sola religione. Cosi

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