L'Unità - anno IX - n.17 - 22 aprile 1920

Quc«te leggi rwU1se1'QsostaJJziaÌmenre inn.Jterate fino nJ 1860. Qunndo cadde il 1-egìm<"borbonico, il 1° gennaio 1861, fu– rono hominate commissioni dem.n.uinJi, ool compito di quotizuu" fr:., i cittadini de.i Comuni i demattl · non oontroversi, l!Cloglie1-edefinitirnmente le promiseuit;\ a.ncor:., esistenti, comporre da arbitri a.mi – che,·oli le q\lestioni, conciliare i Comuni e gli occupato,; dei demani, saJvo n 1>ro• muo,·ere i reln.iiv.i giudizi qualora, nou foitie ruggiÙnto l'uC<l01'lo. La legge del 20 mnrzo I 65 uftldò ui Pt'!>fetti le 3,Ltri– 'buz.!oni delle Co111wis>$i011i demanhlii. Il laroro compiuto ln eaoouiioM di queste leggi è stato di non lie,·e imJ>or– tiln,.'l. Secondo le "1.atistiche ufficiali, dnJ 180G nl 1 77, dopo il quale anno nom·e di.81>0$izioni vengono n, regolare In llk'lle– rin,, il numero di'lle divi.sioni in maee,a, ,e degli scioglimenti di promiseuit.1 asce– se a. 2329. per una ostenl!Ìone di ett. 'l.ri 64l,306; le quotizzazioni furono 227.224 per wia. estensione di etoo.,-i 312.410, e ,per cm1oni di L, 2.308.370: le operazioni di reiutegra. e COJJcili ..~:ùoni ammontaro– no a 1814 per un'estell8ione di lG0.579 ettari. Un altro esem1>lo di 11uotiz:zazione, de– gno di rimanere fam080 ncUa storia con– tcmpo11tnca ltalia,ia, è stato 4' .-endit"' ,dei beni ecclesia.stici. Per la HOpprossione delle OOl'JlOl"llziolli religioee e per la. con,. ,·ersi0<1e in titoli di rendita. al 6 per oeuto dei benl immobili di queetl e di nltri enti eccl.,.iru!tici, il Demanio dell<>St.'lto l!i t.rovò in ~ di 110a. ma""1a enor– me di ben.i MUJtlci, che furono venduU ..U'rurta. pubt11.ca , iu tutt..,. l'Italia., fuor– chè In Sicilia., ove pe.r lllla ])SI rte della. proprietà ecelesiut.icn, !li em adottato iI ,<I~ delle oowrua,JonJ, Ol!8in. delle con. ceesloni enfiteutiche di pioroli lotti a. colth·&tori. Le nate resero a.Ilo St,,,to cir– ca. 000 milioni di lire. An<·he queste ,-endtte do, ·eyn.no ere.a.re la. piccola. e me– dia pro1>riet.t\ ~ dnr vita. o. Wl ceto, eco– nomiCJJmente Indipendente, di ngrirol– tori. Qnnli gli eltctti? Effetti delle quotizzazioni Le leggi agmrie romane, - quelle de.i Orneehi NOpmttutto, 11 piil cornggios,o e Il più empio tenta.ti \·o di "J)CZ7Amento della. proprietà fotto in antico - rima• Hero lettera morta., qnantwique si fOl!He– ro ~te oi nu0\1 proprietari larghe rt01nme di denaro perehè lii fomi-,.u di stn1menti agriroli: tnllirono l!Oprattutto per la difflrolh\ di tro.-nr citbldilli a.dat– ti nll'n~icoltura (PAccmos1 1 O<>rso di diritto 'romaoo, Torino, 1918, T, 119). Nè più felici furono i :.Centatin condot– ti a. ten1ùne dogli impemtori roman:I, dn.i pa1ii. d:1lle,'.dinastie e.be h1tnno regn1Lto nell'[tnli,t m<'~ldlonalc dopo i Noruianni. Nè resultnti pii\ tort1111nti banno otte– nuto le leggi del Me<"Olo XIX. J.lCDCralmen– W pa.rlando. I contndini 800 rimoAti JJempre miee– ra.bi! i, e tali oe li de;,crfrono le due Com• miseioni pnrlrunentari d'lnchieJ<t& del 1 fi~ e del 1909. • La gmnde rip.'\1'tlzionc di terreni - i :IC.ri \•cvn., nf-1 l~L il Mlni- 8lro Orimaldi nella n>la,iione n1 Re per l'istitur.ione di una. <',mmi.ssione per lo studio dell"' queotione doma.niaJe - oom– I)iuta. ap1)0110. per metù in 7 nwii. non hn ln;,cloto dietro di i!è troece visibili di migliornmenti ugn>.ri e ooc,Jali •· li latifondo perdura. E do,-c Ol!80 fu rotto pt>r opera dello. legge, •è .-enuto rie osti tueodo. ~wneros.issimi sono stati i et18i in cui conta.clini bnn110 n.l.>birndonat<>le quote do))o a.,"Cresfruttato. 1ier qunlclie anno. la. m1lf!1?iore o mino~ re.rginiu\ della terra. Altre ,~01tc. in aperta. "iolnziono delle Jeiigi, le quote sono st..'lte vendute con mille sotterfugi (A. o. FORTlJl<Aro. li mr:zogliont-0, l. 89-90). e "<>U<> rioor– wùe nd uccen trarsi ncl le mnn i dei rioch.i ~Muti; in molti luoghi, per la llll· turt1 dei terTero. roocioo, tra.Dosi, sn.b– bl"'i. ~rerili. o per In. graJJde !out= cli e<lsi d,ùJ'abitilto (fino ,. 2~ Km. in pro– ,·inda di Catania). o pel clima, rer In lll8JlC.'lt..~ si."lemndouc ,folle strode. dei fin.mi e dei torrenti. i contadini noo.nC'b • L'UNITA 7i si sono aocinti ,, éolth-are le loro quote' li le hnwio wbit.o e S(!JJz'altro rifiutate. l'cr citnrequ.a.lche esem1>io (ctr. O. Fo•– To,uTO, op. cit., pp. 90-91), il dem..'Ulio di Atella è stato qoMi tutto retrooe= nJ C'omuno do))o ,'!Oli ,·eoti mini delù, suai quotiz1.... v ione; il dem..' 1n.io < li Barlet– ta., dh·iso [ra 800 1>roleta1·i, dopo trent,– anni era, ridotto per tre qmtrti rumeno in mnno dJ gro-ssi po.ssidenti; quello este,,;ssi.m.o di Eboli non s,m·l a,l aJtro elle II c·1·ei\..re due o tre dei maggiori fati– fondisti de.IL' \. prod1wia, di , llleruo; delle 7200 l)UOte otieuute dallo clh·isioni doi demnni comunali dello prol"in.cia dl Te– rn!l110, ~lo 2777 rrnn-0 iutestntc. me7..1,0 se<·olo dopo lu. Òi\'bdonl'. ai primi f'Oloni. E le 1-itazioni potrebbero fadlmentc con– tinuare. 1/emig-razione dn u1w. pu,r1(.I, 1n CJ·isi :1gn1ri11 d:ilF:1ltrH. hnun<'l 11~f,!'1-:n·nto <ilU?· sto lnmente-,·ole stnto di t-OfiC', ren<lendo senllJH"O pii) numc1'0Si gli uhhnu.doni e aggra ,•nndo sempre pi t), a, d111rno del Co– muni, In diminuzione delle enlr.nte de.ma .– nitù:i. pe1· cessnzioue di J¾('t'a.mento di ca– noni. Jn,·nno i Comtu1i hanno (::('t"Cato ri– J>ara.r,·i o dimllrne.ndo i ~woni, o ten– tando dc-Ile riconce.&sioni n, nuovi oont..'l– dini: questi rim«li il pil) delle volte so– no riUBCiti di scari-11.1, eOlcacin, o anclte . del tutto inefflcru:i, l!])CCienelle loeaJiU • dove intìc.rin1, depph) l'Nnigrotione. 1 ,·olumi della Oommi~ionc parlamen• tare d'inchie,;ta del 1909 danno di que– sto fnttzy1)docnmenti o JH'O\'C irrclrn.ga.bili. Clto w, solo caso tipico: a,,·endo la Corwni.RSioue clom:1-ndato se vi fu ubban• dono di ter,-e quotizuite, •~1731 pro])rie– t..1 ri, eh risp()6ero su quet:ito a..rgomc.nto, 633 dichiar.'ll'Ono di a.ver 1<bbandonaoo le terre: « 'f: una. propol".donc di ~uenza. tale C'h{\ ce1-to neSfi!.uaraJ?io11a.mento può attenuare» (.-ol. V. t, IV, p. 607. e G. CAuAso-Do!>iYtTO, Dati s-ullc fitw:n.. -c, /oc,aU fi<'I Mczzogion,o, nelln l·11ch.iesta pa,rla– t11c,.1a,.,.., .-ol. YIT, t. Ili, J)p. 46-7, ll9; e ln, rC'la2ione del T.om •::N"zON"I, idem, vo– hune n·, t. I, pn.rte Te n, pp. 222 e Il'!). Nè li CuJturn - FJ(\lvo in C'p/ifi ~Jo– nnli - è migliorata: eh~. l\bbottuti in– con$(ultnmente i bot,lchi, e !Uf'NJO n cul– t111i1 d~pnupemnte il tcrreuo, quesm, do– po poelti :1nni 1 :,,.,pormto l'hurnuR dalle pi~c. non rinsa_ngua.to da. t·.oncimi, ft'i) iJoterilito. Quanti RI -"Ono OC('Up<\tidelm qul'fltionc o«raria clel Me1..1,0gìon10, E10no trut.ti 1l'•reordo su quMto ponto: dal Sonnino (I contadin, in. Sicilia, riren1,e, 1877, p. l 9). o! f;aJan.di,1, nl Franchet– ti, al "l.'lnernro (Relazioni alla ('omm~– IJ10nerral(' i.11c1u-i.rota di risolrerr la q,ue– •lio11r d.cmanial-0), nJ Laca.,•a, (Progo"tt-0 di lcg9r s-11i drm<111-icomumU delle pro– ,,,.,.,-c d.rl Mezzogiorno, del 18 febbrnio J 9:J). nll'Tnghilleri (rela.zioM del. 4 11'– glio 189:J). a. Giustino Fortun. a.to (U Mrz– ZO[Ji-01'110 r lo Stato italiano). N~ Ri r1'('(la, clle tutto <'jò siAr don1to all'is.r11:1\'iA. aU 1 i11ditfcre..il7,l\o nUn, corro– z.ione di col.oro che dm 1 evnno npplica.re e ture o._r,.are lo leggi. Poeslruno, è ,·ero. coruoentlre col Tri– fone (Fcud.i e dcma "", P'i>, 357 e ss. 381 o Il'!. 490 e l!IJ.) che 4' I~ del 1806 pre– t1ent.'1Na gn:wi. deficionm o oontrn.d.dizioni e che di,pJore,-olo e irniziourue tu talvol– ta. il modo con cui venne n.ttun.ta .; ])O!I· siruno concedere e.ho vi furono ineertez– "" e tentennrunenti nelL"' legislazione con. tro Il !Ati!ondo, e che fu lm1>rornda. di– SJ){)l'[zion<> affidare Of!'.li Intendenti pri– ma. nl Prefetti poi, l'npplica.done di .,,,. sa; e ~1 pnò n.mmette.re col f.oren7,0ni, (lnch icata /)(tr/affll'r>tarr, .-ol. \'I, t. I, parte 1 e TI, p. 222) che ,,i rurono ,oo,·er– rhirrir e ~prusi ne11n di visione dollr ter. N.', C" non poche U!(urpozioni di quote e soprattutto di Mmani 1'0munnJi. )la tllt– U questi i.nrom·enie.nti non pott',·ono. ~– lii soli. frustrare Petretto d.elL'l legge. An– che don:~· t.. 1.li inoonl'enienti man<"arono. le 11.'ggi non riu 'irouo nel loro intento. Cost, per esempio, l'Agro romano, non ()!!tnnte gli iwiumerevoH provvedimenti e le lternte prescrizioni legial'ltive emana,. te dJli pa.pl. insieme concatenantisi, sem– pre rigorose e severe. tan.oo da roggiwi– gere perfino la conflJ!C.ll.dello. proprietà. rl"'tò sempre rorne nu immen90 compo di Jl-18tura, aen,.a che vl apparlssé mili w1 •auo com.>luto e dure\'Ole di bonifica. e ;Ì; m:'~lforamento (C. DG Oor1s, Le vi– co,idè 'd.c17'apricoltu,rai • ,wUa. pMtori=ia nel!' Agro rom:o-·110, Roma, 1911, p. 42G); C01J1 come ucl NoJll le lru1de caa111,ve,si e rnn-ell~l 11ma.sèro sent,p,re iroJ>roduttfre, non o8tante gli storr.i dl>i go,'( 'rnan.ti pio1nou.tcg:i ne.i tcntnt.id di co.loni?.za.zio– ne a. ba.~ di di~ribuzione di tt"'rrn, n.L ooutad.i.J1i (0. PnAro, La vita c0011-0mica in Piem011tc a tnczzo il secolo X V I f I, 'l'orino, 1908, ca.p. Il). R. Ou•c•. La I I (rlSI delle ferro\>ie \>istada una piccolastazione Con <1uesti appunti ,·orrei richiamnrc rnt– ltnzlone dei leuori detrUnild su qunlcWla delle cause che hanno portato oll'nttuale sfaoelo ftna nz.iario deW'e ferrovie tle.Uo tnto. Che gl'lncassi non bastino nllo spese di nmminlstro:done, da tutti è risaputo. ~la si trotto appunto di uno. crisi di quello. run– mini:,trozton~, eh~ ha mC\ ltiplico.to fino allo assurdo gli urfkl tmprodutli-vl, mcntri) Igno– ra tutto quello cbe accade do,·e si ln,·om sul serio. La lignite e gli stampati E <1uesta una dellV partite in cui, più si spendono e si spandono i milioni. Do. uno piccola stazione non è iposs.ibile oontrollnrc quello che avviene n~i momenti delle grandi forniture. Ed è appunto nelle romilure ti mn.rcio più gmve: i cui effetti in una piccola slazione si vedono e come! Chi non conosce la Jignit& fradicia, nera e poltigliosa che ha. senrito o. riscnldnrci nello scorso im·erno? Tre quarti di quella materia. puzzolente è rimasta. ne.i piav,all, nei mngnzz·tnl e nei letamn.l. Como venne ncquistn.to? 1E Il consu1no della corto.? Ma11cano molli degli strunpaU della più stretta necessità. )fo.i UJln ,·oJt.a una richiesta di slcunp&U viene u evMa II integralmente: arriva sem– pre un bolleltlno con molti dc.i numeri rl· chiesti eia11riti. In rompenso il Magauino degli slnmpati vi manda.- n. chtlogrmnmt lo. roba inutile, cho, quando non \':lene mo.o~ giata. dai t.opl, serve a !ore del cnrtooct o dei pacchi. Chiedete delle busu, piccole? Il magazzt. no ve ne mnndn. delle grnncU. Negli \ùtim.l tempi è stato Inaugurato un nuo,-o sistema molta 01".lginaJI>. Nelle fomltW'O dJ oo.nce).. tertn In ogni pacco di dodlel oggolti ne mnncn se1npro puntualmente uno: un la– pis,· unn gomma, ecc. Perchè! ... Come però l'eo:>nomio. posso. ca.:mblarsl in scln.Jerie; si 1>uò\'edere nelle Dlvlsironl. Un.ai p1coola ctrrolare di quattro o cinque righe vie.ne trn,qnessa in un bel fogllo di carta. blonca. La oorrispondenw per le stat.iont, sta ptrro di un 801 ~evisB!mo foglietto, viene Inviata con bust.e 41 x27 di ottima. carta. oon uno. r~olo.rlt.ù. ed uno. predatone da 1.edescht. Allo piccole staz.!onl arriva.no tro oople del Bollettino commerciale (cjrca 20-25 pagine ln quarto) e ne basterebbe uno.I L'impor– lanla (Jf.roola:re gialla., invece, (2 Ò 4 pag:tne in ottl\,·o), che interessa. persona.lm& nte tutU I dlrigentt orrll'a sola ed unica! E sl J)Otrebbe oontfnunre fino allo. nolo. Il carbon fossile 'Non Bi esagero. arrermn.ndo che circa un ({'\tinto di crucsto prez.ioso mn.t.erlale non viene consumato pel trasporto del viaggio.• tori e dello merci. Cominciano o. sollrarne una. porte t furti, che vengono commessi su ,·o.sUsstma scala. ln certe lo~alttà fiorisce la Industria del carbone niba.to da sciami dl donne e di ra.– gar.zl, che non e6it.ano - q11n.ndo raccol• gono I r:lftuli utiliz:w.bill delle locomollve - n. do re uno. buona mo.nata. olle mo.tt.onel– Je delle macchine e del depositi. I l)ep-06itl combust1blll sono nelle mani di Dio. In molti di essi Il con:,cgnatario è il COPo stazione. che s1 cura &0lament.e (ed è naturale) della J>3ri<,a.mmlnlstraUva. i.,. siste poi o no quel <ruanUtath·o, che Msulla in ~orsa sui libri, è questo una faccenda. nfro.tto secondoMa. Gli is1lf'llori oddetU e. <111e.slo òcllcnllasl– mo ramo - ~ni tanto - ver1ficn.no le rl– monPnze; " doto che 1 dopo lo. mlsurnllono in volum111 il cont,.nuto non arrh-n mo.i a porc.,q{inre li quantitatho espo~LO eu1 re- gistri, dànno un taglio indietro alla rima• nenzo. e cpsl si pa.r,eggia •C si prosCt{ue nno alta nuo\'n verifico. Sono tonnellnt.e. e tonnellate di COmbusti– bile, che vnnno perdute, con quo.le vnnlag~ gio per J'erario è rncile immaginare. .'\llro cnrbonr viene oo.nsunutl-0per man– tenere od ogni coslo i lurni nsscgnap olle locomotive. tn certe Jinec di trarnco into.n– so si vedono sposso delle looomoU,·e accese, che ritornano ai depositi inuttlinat.e per manco.lo bisogno o per riduz.iono pc!O a.i treni. e ne \'Cdono poi altre, cho escono dai depositi e si portano al luogo di 1>ro· venicn& di quelle indicate soprLL Cosl lo inocchino vloggin.no accese, consumo.nc !o carbone, per l... turni di scr\"lzlo. ~Jtro consumo non lieve s'i vertftca pel trasporto dello steMO ·carbone dai porti d.i mare a.Jle divor!'e desUna.zionl. Queste deslinndoni non ven~ono convenientemente ripartile - tene.rido oonto delle distanze - fro. I dl\'ersi porti di scnrloo. Le tariffe Con le , 1 nrlD.1.Joni,che quasi ognl giorno ,·ongono upportnte, sioino n.rrh,ntl oÀ ·un caos indoscrlvi.bilc. Se la tenuta In corrente. dei libi'! tori Ile è facile ogll u!flcl speclallzwtl (C"{1trolll e )1.lpnrll commerciali delle Dh11lonl) è nl– troltnnl.-0 imposslblle nJle piccole, st.a:zioni, nelle qunll (g1n.sl sempre l 'impiego.lo o ca.po stazione è ndlhlt.o a va.rie mansioni (movi– mento, tclcgro.ro , merci, ccc.). Le differen1.o Jrn le· ,,urie Lnr.lffesono minimo; ma lo Ln· rlrto sono cl rea 150. iNe consegue cho nes• suno. delle 1>lcoole stazioni può applloarle con precisione. Ne ,·engono perciò moltlpli• enti nll'lnOnlto gl'lmplegall del controlli per la revisione del conti o per l'emissione dcl rilevi. Va do. sè eh.e molto aomme vanno perdute por l'inoslglbtlità del titoli di ri– He,·o sle6sl. Raggruppare tn.-e~ tutto le merci In po– che categorie di La,il!e: quale sompllftca– zionc dl cose, quote minor la\'oro nelle sta– zioni, e soprnlutLo, qual& eoonomla dl uffici e di lmplegnU e di cnrta per la revtslonol Mo. è proprio questa reooi1omln che a Ro– ma non si vuol !a.rei Il personale A•1mrto gU sUpendl inulti!, •che vengono pnent.i nd ogenU che non rendono o cho si trowrno - tn oortl posU - In m.L,uro. su– periore al btqno, rest<L Il !atto che le llllll!· glori spese dl personale vengono consuma– le oon le trasferte. Le soort.e del persona.te sono troppo oc– centrate nelle grandi lqce.lit!I. Ne conseguo che tutto lo assenze dello plcoolo st.adonl vengono compensate con spese di Lro.sferto, che si rlsparmierobbero ln gran pnrt.o, so te scor~ JOMero meglio distribuito. · Abbiamo, nd ce., J,, stndonl di A, B, C. Ln st.a7lone di A è sede di scoria. B e C hanno clrca 000 assenze neJl'o.nno. Se una dello IO soort.e di A rt.sloru,sse e. B od n e, al'remmo alla fine dell'anno ...,. Jament.e 150 trosfert.e per le 300 as&eru-..e - circa Jr,()() lire di rhpann.io! E v.1. eono sl&– zlonl che da sole hn.nno Impegnato 400 o 600 gioml di scoru,, cioè di trasferte! .\1n tutto questo è nulla In confronto del– le pazzie che sl commettono ancora per le trasferte nelle terre redente. 'l'utto il ptr- 1onale la11ù t In tra.i/erta dal no,,embre d•! IOIR E ,1 aono anche cenllnrun e ccntl no.io . di ('R~i di doppie <'d anche di trtplf' trasferte! Per mandare a Trl,.,t.e un agcntf' di\ X, è sto.lo spe~~ nect"S~arlo mandn.Tn<' \mo della ste..11{,n. (fUOliflra da l' a X In luogo (lt quello rh,• pnrllrn. Abbi o nnche casi di troorerte. tripla! .\1a Cl\l &I C'IU'O di ((Ue,,U, . .

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