L'Unità - anno IX - n.16 - 15 aprile 1920

I problemij della vita~b1liana Direttore.-GAETANO SAL VEM!NJ 1f Qirezione e Amminislrazione:p,Rom« (6), Trinità dei Monti, 18 •~~011ame11/o~ ord111ario annuo l. 10, semestrale l. 5.25 per 11 Regr Annuo per l'estero l. 15 ~ Sostenitore;annuo L. JO, semestrale L. ,, l!_ Un numero separato ceni. 20 lf Amm. Soc. An. Ed. • la Voce•, Roma lf C. C. con la po: Anno IX ,;1, N. l6 ,;1, 15 Aprile 1920 SO~tMAlUb: E&portai:ionc e liuroc,·azia, Alllonio D'Amore. _ Per la libertà di voto, Uhldo f'romt.ntini - ru. - lllconosct.meuto del Sindac~li e_loro run.doue oella produiioue, Epfr-armo Corbino - l'U. - t.:o I grarum11. dJ IO\·eruo, EdoarJ<, Girtlti. _ Aprire gli occhi uon strapparli! - L'ecouomlo os,oclala: Lo zucchero associato, I.e carrube assoc111te. Esportazione burocrazia eome padre Zappata L'alhtrmc suscitato <lurnnte l:1 guerra. daJl'in~u~JH'Ìlllf'J.llo dei c.11uhi 1.:on l'estero condus.-;e, 1.:0111 1 1' now, nlln ('o&1itu1.ioue òclPh,tituto Sa;donale per i eamhi. lle. dhlnte 1~~trizioni e regol:nrn•11ULZ.ioni:,p,e– ciali. f1ue1ito istituto 111onopolizzò il com– mercio dei cn 111 bi. che t.'l'fl stato ti no aJ 1917 ci-:ercitato lilK"rameutc cl11lle lmnrhe. Da alk>1·n in rK>i, per la c.;onqlr11-,·e1Hlita, delle ~te1·linc, dei dollari, tlci franC"hi, et.e., le bonchc fuoziornuorw L'OIIH.' .\gen– zie di <1uell'Tstituto. Il mo.i1-0polio fu aOO– lito col D. L. 13 maggio HJI!) n. li!lG; ma non si ritornò al Jil:K'l"O('Ommerdo dei <·ambi, <' Pinge.1'<!nu1 t!rlln burCH..·t-a– zia coutintul qunsi come pr111rn. Prn le alttc restrizioni rinrnste in vi– gore note,,·lf\ è quella 1·igun1·dante l'ob– blig~ fntlo .;~li es1xn·rntori tli f•edere, al– le banche nntoriZ?,ate ol (.'()mmcr('io dc.i cambi, le diri.'ff" e~tere - doll:iri, franchi, sterline, eec. - pro,·enienti ,Jnll'_es1)0rta– zione cli al~c categorie cli mer'\!1 specifi– cate in appo8iti elenchi. Quest'ohbligo risale al D. L. 25 novemhre 1917, n. 1900 e viene rihadito nel citato decreto cli abo– lizione del monopolio. ,, Oli <"Sportatori (< devono cons.eg1H\N! - dke\ l'art. 7 di « questo Oe,·reto - a uno delle Banche « o Ditte nntorizznte, (11111•0 un congruo (( termine dalln dritn d(lllc risrettive (< e8portnziooi i cambi r{'Jntivi !! >>. ~l'mbraxo che que~t'ohhH~o rosse ('fi– dato nel <limenticntoio, mn. u~grnvundo- 1.D la cri~ dei C'ambi, il O. M. 12 clic·cm– bre ultimo ho stahilito "be lo <CSf'ione deve ave.r luogo entro tre mesi, nou più entro un con.gru.o termine - <'he e.rn uno. disposizione troppo elaFttica - clalln, dn · t.n, delle esportazioni. Non bnsta,. ln rc– cenre decreto del Ministero elci Tesoro, andato in vigore il 18 marzo. bo esteso l'obblii:,, della 0088ionc <lello c!i,·isa este– ro ad flltl'(' me1ti. lleutre Nitti predica - esportate, esportato ocm11rc di pi,ì, ;I pirl largaml"ntr possibile: - mentre Schnn- 1,er riconosce che dobbiamo a'IJVt..arci a togliere gradatamente , vinooli che a,n.. cora •i11cevpa110 la. ltberld. drl co1nme,'Ct-O; mentre i eom1>etenti di tuttlli l'EuJ<opn consigLiUllO il commercio librro di ogni controllo ,..:siritt-ivo da parte dei gooor- 11,.i _; i pndreterni di Romn pubblica.no cir• colari, dettano istruziooi miouziose, che o,,·taeolano. inceppano precisamente quel– le espor~1zloni che Nittl '"'olc aumenta– te; qu<'l commc1'Cio e.stero che Schanzer niolc libero da pRatole go,·erna,tl<e ! C'è fa crisi della, cnrta,, e quei signori non ei etanc11no mn,i di aciupn.rnc. Le circolnri del Comm. HO!!Si,Direttore Generale del– l'Istituto Nazionrue per i Cambi, costi– tni&cono oramai un saggio completo di ciò che è c11parc l& burocrnzl"' in questo campo. Poveri esportatori! In fondo i.o fondo fioiS<'ono COQrnver rngione qua.o– do si ,·enclicano di tutte 1 ~ della bu– rocr:.uio, col. fn,re i pescicnni ! So si d0\"'('1-.,,;ero attenere ,~era.mente a tutte le re,,t, ioni del Comm. Rossi, ri– nonde.rebhe1 - io c~o -·o.1 loro me– ,::tiere. L'Ingranaggio e I suol Inconvenienti L'ingranaggio burocratieo ,;-i può rias– sumere in questo principio generale. ,li– mme ootcgaric di merci da csportll.rc in• oontrano ,'f fermo delle doga,w, St: 110n ,imo acoompag11atc da, uno speciale ccr– Ujiroto, rila, icia.to agli C8porlolori di ([ltcll(' 1rretY'i• dalle banche. E le ba nelle """ clct-.,no rilasaiarc ([IICslo ocrtificato, se gli esportatori 1101tcedono la dil'i.a c,tc,.., corrisponde11tc al mlore di quel• 1c ,neroi. Due condizioni sono nee~ss..'ll;e per OS· sermre rigorosamente il principio: a) le merci def'ono esse.re re.ndute p.'lgamento ,,1 JH'()Uti, ,,11tidpa10 o (·011tt·o tJr,.,·t1111(•11ti, oµpurt: l'Oli t1iritto (]~J t'OlllJJl1.1h:ir1.• di f:tr tratta su1 venditore: b) le ,.-011t1·,11 tazio– ru vnono f11tte in v;tlutn e.~t(\r~1 1?nou in lil'e itu.liaoc. ~o.ltanto •·o:-.i è 1,ossibile cedere alle l>and1e - ;tU':nto del rila– scio del et·rtilkuto - i fn11whi. Il' i,;{Cr– linc, i dollari, N·t·. t·oni~1>01h.lcnti :11 n1- lore delle mer<'i tl:1 clòlJJ01·t.a re. Mu il cowmert.:io di e~l,)Ortmdoue non @i riduce tutto a qu<•i <h11:-trc l'ilSi jn cui è [K>SSibile ri-'!pcttu1·t> quelle t.:ondizioui. La tecnica dei pagame.uti iulernazion:lli è c.;()51::1 più romJ,lt•~~;l. Ecco 1>e1"<:hè il ~m– pJici:Jwo LU1·m·r:1tico ùell'lstit.uto ~azio– nnlc !>CJ'i C'aunLi fa :1 pugni <·on le e~i– gc.nze più elt·uwnt:iri del not;tro (.'()mmer– cio di csp<)rtn.zio11e. 1 c·nsi più f•omuui, rorsc qucl1i 11ormali nelln, p1·atit:.1, com– rncrc.iale, l'.l:o1tit11toS..tzionaJe per i C::im– bi li c·nni;:idcrn c-0rne e<,-cczioni. <( Di 1-ego– « la -'- dice la, Circolare 22 dicc,nbre 1919 «- le di\'ise CI;tere, che rnppl"eseutano « il corrispetti\'O dclle merci esportande, « debhono esser cedute dall'e.•portntore (< alla, li::incn. o Ditta, bru1cini11 r•it-hiesta. « del rila>,eio del certificato dn e•il>il-e a.I– « le Doga.ne 1>rima che J'esvortnziooe • abbia luogo, e p,-ima e.be In Bonea stes– f( ~ consegui il detto Certificnto ». E qnanclo il pagamento ,, fatto - per eecmpio - con rimessa del eornpratorc, o si trntt:11 di vendita oonlro npcrturn di tcrcdito iu Halin? f,'CiSJ)Ol'tnto1·e de\'<' 8/>C· oi[,carc ,. doc,m,,•nlcn'!". t.·oso J>CI' , ·a.so , l'impossibilit.\ obietth·~i di ('Nere In di– d1-1a, prima de.I rilascio del ('<-rtificato. ~ltnnto nllorn - i11, via- cl~ C<'CCzionc - Jn Rnuen rkhir-sta del certificato può ar– octt.•1J'e clnll'csportatore l'iJ1pcgno sc1·il– to cleJla cel!-@ionc ent.ro tre mes,i duHu da.– t,1 del l'ilastio del certificato. Quando, poi, l'e~portatorc vende l'Olllro apertura, di credito in Ita..lia, i.u lire italiaue, su bnnca estranen 3Ll'hititulo Nnziooole J>er i C;.rn1bi, prima, di .rila.sci:ire iJ ce.rtifìca.– to, occorre uientemeuo che- uo·autorizza.– z,i.o,,w speci:"1 le - noie su noie - della. Direzione Oc.neraJc di quell' Jstituto ! E quando si tratta di. casi spcdalillSi– mi, non pre\'isti ne1>pure iu tutte le cir– ool:iri ùel Com.m. Rossi? Trattandosi, per esempio. di unn, Ditta, che esporta, merce destinata, nlla ri\'endita, al minuto di una sua, Age.nzfo o l:<""'iliule aJl'estero, com'è possibile cedere - p1'ima o dopo - il CJ-eclitoo In divisa, estera corrisponclenre a tale e8J)Ortnzione? Difficile è la, doc,1,, 111cntazi-01W piena del ca90. l;t1,merec può essere benissimo destinata, n compra.tori - estranei all'Azienda - e figu1YJNJ spe– dita, a unn propria. Agenzia, nJl'estero, aenw, pe.r que.irto, potere opporre nulla alla richiesta del certificalo. li barotto. l'esportuzion.e di merci (< in de.po~ ito » oono anche casi in cui è im– po&!ibilc. o almeno difficile, cedere In. divisa. i.\la, l'lstit.uto Nnzionnle per i Cambi 0011 crede al .ba rn tto - che pu– re si è veri.fica,to in Russiai - e 111quaJc i nostri esportatori pugliesi ricorrono nei mercati po"cri (lt1, Turcbfa, per C"Cmpio). Yel caso di m~rei !!])edite :tll'estcro « in deposito•• I' lstih1to Yazionnle per i C,un. bi erede di pote.re O\'Tia.re. all'in<'Ont"enien– tc prescri,·endo 1>er l'es1>0rt.11 tore l'obl>U– go d'inca,rica re li proprio ogente a, cedere la dh· i.sa, a u11 determinato corrJ8J)ondentc estero della honca che rilascia il eertifi– c:tto. Ma si credt.> cli elimionl'e un incon– \"'Cniente. e se ue creano tanti altri. llo detto che si esclude Il oontratto in lire italfaue (certamente preferibile a, qualunque nitro, perchè pitl sicuro con– tro l'alea delle oscillazioni tlei enmbi). E: anche questo un grn,~e inconveniente. E consentito solamcnre per i pacei balca.– niri (trnnne lo Grecia) e medicuropei (compre@a, !:i, Polonia). per le Americhe (tranne gli Stati l'niti del Nord): L'e8])or– tatore dc,·e incaAA'.lreeffettivamente lire n o e uon ritot1-c1·e ud :1venura, di credito t' 11011 ve11dcrv a ored ito. Si noti ('he, per pnei;i po\·eri oome quelli nnli dallo efa.– ~i:11·si ùell'Austrin-l'ugheria, come (luel– !J lmk.rrnici, ect.·. <1uest'ultima, è c-011di1.io – ne sinc q,w, n-011,per la l'OIH!uistll, di <1uei rnc1'(·111i. Ln vC1H.litt1 11irespiro t-oltnnto può favorire la nost1 ·11espausio.ne t:('ODO· rnic.i nell'Orie11tc balCill,liCO. Eppure l'I– sliluto .Nazion:.Lle per i Ca.robi fu, di tutto per inq>edirl:t, dopo le molte d1i:1cchiere scr·itte sull'argomento, do1>0 tutta l:1 li!· tOl'Ìl'.I na1.. ionalistii µer la conquista, per l'as8imiWzi011", ecc. Cl:C. di quei merC'ali. L'esportntore deve, inoltre dimostr:11·e c·he g'li è shuo impossibile ottenere iJ p:1.– garnento in fm11cl1i, dollari o sterli11e. lnlìne. lr- ei-:portazim1i in lire italiane io-O· no soggette u unte ]e uorm<' e t. ·riutc.le preliCrit Le per le ,·e1Hlite in va Iuta es1e1-a. {l'c8portazione è snhordinoto al riln:•wi• del famof«) certificnto cl;1 parte di w1'A· geuzia, dell'Istituto Naziouale 1,e1· i Cnm– bi; entro tre mesi dtù r·ilascio di esso, 1'esportatore clovrù cedere il c-rcdito in Ji. re ,·erso il comJJl'a,torc strnniero. 01>1H1re dorrà fa.r incas.~ur-c la somma dalln hrw– ca, cbe gli ba rornito il certificato, f'<•c). Cosi il Comm. Ros.~i c·rede cli risoln•re Jn, quistione dei C'Ombi ·e di repri111rr('I lo, speculazione! C!ontrolli dannosi e Inefficaci 'l'utti questi t-ouu·olli risultano dmmo– Ai 1• inefficaci. a) Rono da1111n8i per tutti i ~rii jn. ('Oll\'Clli('nti HCl"Cllllflti, e perch() pitì cU oll<111ta ,·O(:i dellu tnrifffl dogannl~ )o.()D0 ~o~~rcue a t]uelle restrizioni. ~pe<:iulmen– lC colpi1e 9000 le Cntcgoric Il r. VI, xv, x,·11: manufatti di eotone, cnsc.orni d' rotone, sew e mnnurn.tti di acta, :igru– mi. ortaggi, fruttttJ fresca e seccn, coo– f.lerve, eoc. Se il ,,arernnliijmo del duca di Frrm– r31 - che si oocupovn cc di me1-cnt1111zie, « monopolii e altre cose me<:<:aniche che · ◄< fljl]Wth1110 a, fnrc al printti » - il Ouic– rinrdinì lo chirimn,•:1 1< 0t·imc,1lc8i popu,– li->,, co1ne si de,·e definire questo \'Cro e proprio sabotnggio del nostro f•omu,eroio cli csport:1z.ione? b) Sono itwfficoci, perchè, pre8cln– dende dalle più e.leme.ntari toudh:ioni tecniche e commercinli, i.nreppnndo tut. to 1 co~triugono, molt:e ,·olte, n sfug::;:tre nlle disposizioni più vessatorie. Chiunque >Lbbin,pratica di banche ,... q1111li e quante dilllcoltà s'incontrano per indur.re la cliCJ1tela, a, firmare mod.111,fi . . ,;. chieste. autorizzazi011.i e simili. fiic4•J1l' le banche, che si fanno lo conoon-enza. pur di nocontcutare clienti affezionati e im– portanti, trova.no sempre il modo di pne- 8ll.r IiOpra. a. certe formalità e 1 o volte, se ne infiachiano anche delle c11"COla.ri ! Le bnnclte do "rebbe.ro orbronizznre un sen-i– zio «Certificati», a,t"ere unn oontobilità dei certificati, ben cliBtint"' dal resto, una corri.sponde.n1... 'lt A parte, tutto un modula,rio speciale, in modo dn. te.nere in evidenza, gl'impegni a1;Sunti dagli <'SJ)Or– tatori e eia costringerli - se inadempiuti allo spirare elci tre mesi - a, cedere la clh~sa. Non basta. Occorrendo una pro– roga. dev'essere accordat3 - su domnn– d"' dellt1, banca intermediaria, - diùl'I– stitnto Nazionale 1ier i Cambi. Queste nonne sono contcnure nella Cil"COlare22 dicembre 1919, che è poi quasi Jn copi& dell'altra del J• giugno 1018! ln altri tempi, i calmieri, le « gricla,>r, le lfggi suntuarie. ere. ecc. Oggi sono le f'irco– lari dell'Istituto Nazionale per i ('orubi che ,;:i ri1>etono (fl.Wlli con le ates~c t>o,-olc, a distan1~ di a.nni ! Si ha voglia (li mi– nacciGre l'art. 6 elci D. L. 13 maggio mm, l'nrlicoJo-81):rnra.cchio che commirrn ... multe fino al doppio delln, somma ogget– to di irregolari opera1,ioni in caml,i ! Ò'è sempre modo - r non ci n1ole molto - cli g:ibb.sre gli alti papa,·cri dell'Istituto Yozionale per i Cambi. L'inelllcaeia delle circolari si prov&, se non bastassero tutti gli altri, con un soJo fatto aJlu,rmontc quanto per• ~ua15ivo. I tt1mhi salgom) lo stesso, con– tinuano o 8(ilfre malg,yulo tutte le dispo– sizioni, e r«' 1ie iujirohù.mo - pi,ì delle 1.urnohc - ,t,•Ur circolari dclflstituto Na– =i011<1lc pc,· i Cambi. Non è allorn,;J cnso, on. Nitli, on. Luz. zatti, on. Sch:inzer, di fnr mnccl1ina, in• (lietro? L'A ..1t80oiazfone Banca.ria N(l:Ì-O· 11ale chiese gii\ di semplificare tutti <1ne– sti controlli, e lo ste"6o Istituto Nazio– nale per i OaJUbi do,·ctte sopprimere al– cuni moduli inutili. Perchè :1llora non aboliamo tutto quello che si può ancora abolire? AN'.l'ONIO 0' .\.MORE. Per la libertà di voto L'Unild (n. 5-6) in unn pos1illo editoriale nll'nrtkolo del Ross.i Intorno nlln proportlo– nnle, di8sente nbbnst.an1n recisamente dalla limidn 11ifesa che questi fo del voto di pre. fercn,a. E in renltà l'esprri.mento cleJJe pas~ fintr elezioni è più che probante contro Il sistemn del voto preferenzin.lc , a cui si dc• vono ulcune deHc più gro.v:i deviazioni che la riforma. ho subito nelltt l}rnticn, e pct rlos-– sumert' le SC@:uenti: a) l·,tta. fra i candidati di unn medesima Jistn, per sè immorale e degradnnle il co– stume politico; dannosa, pcrchè in molti e– sc.mpi ha assunto le formo tipiche del1a lot– ta rra grUJ)pi <' consorterie locntt, rl(."0-. struendo cosi, nella sua entità e nel suoi er– !etti pe.rmnnenti sull'esercizio del mondato poJitJco, il vecchio collegio uninom111ole. ~) corruzione, reso, direi cruasi, plò la· dle che non nel collegio uninomlnn.le, poi"" chè ncJ nuo\'e sislerno, mentre da un lato il u gioco piccolo II Inteso o.d ottenere per IJ c~rruttore voti preferendoli o nggiunU llOj nchlet.le un maggior num('ro di corrotti, (tf.. sonuna si trotta dj cornpernre quel tre, quat.tro o ch1tp1e milll vot.i che anche nè1 colleg-to uninominu.le occorre\ 'n.no per farsi eleggere); <loll'nltro laLo, J'om,piez1..a del coJ. legio rnett.c n sua disposi1.1one una piò gran– de <111antJlà di corruttibili D'accordo sn questo, non c'è da scegliere ct\6 fro. due ~lu1Jonl, oltre le quo.Ji non mi riesce ,•ederne una terza: - o la prc/erenio. st.abtrit,i. dnl partito, per meglio dire, dal comit.o.t.o elett.oroJe, o quel che si chlrunn. U panachagt, cioè Ja piena libertà di ele7Jone fra i nomJ porto.li dnlle varie liste. Dico subito che sono per Q11ost.'uJUrnosl– sbema., sah'o a stabilire' 10.sun miglior pro– cedurn. special.mente dguordo al tipo d1 scheda, e che <Juesto mio modo di vedere era procedente nH'espe1ien1.o. della le@'.ge, Sll@:geritoml già daUc prime, apontn.nee, se pur vagt1e, riser"e che sul sistemi proposti dagll Inizio.tori della legge l'Unitd fece, pro– prio con la 1>reoccupuzlone di salvare In qualche modo la libertà dell'elettore. Il rtvfrem~nt dell'Unit<i su questo punto (poichè dopo i primi accenni all'Inizio della compagna per la proporzionale, non t.ro – viamo più traccia. di <1uest.o. preoccupnzioue) si deve, cred,o, al fo.tto che le proposte ne.I senso della libertà di voto partirono tutte, alla Camera, da individui giustamente dirra– moU, per cui non era fuor J1 luogo sospet,. tare che esse nascondessero ohi sa quali mali.zie. A cose falte possiamo rassicurarci do. que· sLI timori. Il panachaoe non avrebbe da.lo al glollll!smo un seggio di più; nè sarebbe in grado di dar rnlgliori frutll al glol!tU– '-IDO (Inteso il vocabolo in senso proprio o genero1izzandolo) per !'avvenire,, flnchè non muteranno le forze intime che hanno pro.

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