L'Unità - anno VII - n.19 - 11 maggio 1918

L'UNITA Le forze rivoluzionarie in Austria La continuazione della guerra, minaccia l'A.u- E' difficile• a.vere larghe informa.zioni sui mo- stria d'un disastro interno. Ma la Germania esi- vimenti sotterranei tra le classi lavoratrici del– ge che la guerra. continui . E la patenza milita- l'Austria; ma il mutamento nell'attitudine dei re e le vittorie della Germania stanno tra l' Au- vecchi lea,ders parla per volumi. Questi uomini tria e la Rivoluzione. Questo è il motivo per ~ sono per la, maggior parte borghesi di provenien– cui il Governo austriaco o cilla continuamente za e di pensiero, ma ono tra cina.ti verso la si– tra il pa.ci.fismo e la « Bundestreue > (fodeltà al- nistra da. forze che -premono dal ~asso. Notizie l'alleanza). trapelate per via russa. riferiscono che la. disor- « La rivoluzione non distrugge i Governi, ma, ganizz.a,zione va crescendo nell'esercito austria– trionfa dopò che il Governo è_ caduto» - dice . 1 co; prove circostanziate che _possono essere de– il Sorel nella. sua opera. sulla rivoluzione iran- sunte dalla stampa austriaca, pongono questo cese. In Austria, il popolo ha, perduta la fede fatto fuor di discnssione. In una città d'un di– non solamente nel Governo, ohe si è dimostrato stretto galiziano, Przemyslani, un disertore, ohe inca.pace ,ed oppressivo insieme, ma nello Stato aveva assunto il .grado d'ufficiale, potè stabilire stesso. Ad 'ecoe:;,;ìone dei /nazionalisti tedeschi!, un « Etappelllkommando » e farlo funzionare con che costituiscono soltanto un quinto del Reichs- successo per circa sei mesi. Se si considera.no le rat. ogni singolo partito ha. ripetutamente rifiu- cause portate dinanzi ai Tribunali, si resta col– tato di sobbarcarsi alla responsabilità di gover- piti dal numero di disertori che apparentemente nare l'Austria.. «La. crisi non è nel Gov,erno, possono girare in tutta libertà. ma nt-llo Sta.I.o n (nicht eine Regierwng.~, abcr eine I prigionieri di guerra, che ritornano dalla Staatkrise): scrive il corrispondente da Vienna Russia in numero enorme, certo intensifichera.n– dRllo « Frankfurter Zeitniig1 >, uno degli uomini no l 'irrequiete1.za e la disorganizzazione dell'e– mealio informa.ti dhe ci siano in Au st ria. « Non seroito. Quando rientrano in Austria, essi ven– ai ~nò trascurare il fatto ohe la maggior parte gono posti in ,campi d'internamento, per far loro delle na.ziona.lità, a.ustria-ol)e e dei loro ra.ppre-• subire una, « ,qua.rantena politiéa >. ·« Il Coman– aenta.nti sono contro lo Stato. come è ora 00 - . do dell'Esercito è stato inform11,to ç,he tra i pri– stituito ». L'Austria non pub continua.re sulla gionìeri rimpatriati ve n'è un numero conside– sua lbaf:.e attua.le: ma non è in potere nè dell'Im- . revole, che ha abbracciato le idee rivoluzionarie peratòre. nè di qualsiasi Governo a.u st riaro di e che sono stati mandati a fare propaganda ri- mdisfa.re le aoma.nd.e di mutamento. voluziona.ria - ba detfu il Ministro austriaco del- T mutamenti domandati dalle nazionalità non la gui>rra. genera.le Von Czapl), al Reiohsrat il tedesohP tendono aJ di là delle frontiere dell' Au- 7 ma,r 7 ,0 - e desidero a.ggiun!?'ere che queste non c;tria: (Jnelli aomandati da.i !;OCia.listi austro-te- . sono semplici supposizioni. ma che noi abbia.mo desC'hi te.odono aJ di là dei limiti della società le prove di tali disegni e non prove isolate sol– c-a,pitalistic~. I deputa.ti delle na.ziionalità non te- tanto». « Supponiamo che un uomo sia diven– deschc- e i deputa.ti socia.listi. uniti insieme, han- tato un ibolsoovico - disse un oratore socialista, no lR- m~g'ioranza nel "Pa.rla.menfu !\UStr 'ia.co: e in risposta, sl Ministro della guerra, - voi non lC' !dottrine nai?:iona,li della, completa. autodeci- sapete ciò ohe qt1eRto vuol dire. ma certo è unn, i:.ione nazionale fornisce il legame ,che li collega, cosa pericolosa. r.;o Stato austriaco deve esRere non f)('r fa soln opposizione. ma anclie per l'a- sa.J.vaaua.rda.to aal bolscevismo ... Ma, comC' fare? ?:ionC'. TnC'a,pace di trovare una lbase per una. in- Gli uomini li tenete ,cbit1si sotto ,catenaccio fin– t-f'sa C'On ouesti gruppi. il Governo austriaco de- chè non dic~ia.rino di non essere bolscevichi. Sa– ve n.ffidnrsi ru soc:tegno dei partiti borghesi te- re:bbe un bell'imbecille l'uomo, che non assicu– drc:C'hi. <'lie rec:pin!?'Ono o.gni idea di compromes- rasse il ifinistro della: guerra che ,egli non r un c:o C'On altre na.zionalita P pr€ndono la loro ispi. bolscevico, ma un vero patriota austriaco e un razione da "Berlino. TI Go,erno 1mstria<'o è cosi de,oto' fra.tello in Cristo». Probabilmente- il Go– incR,pn{'/ di evolverc:i e di persegnirr nna poli- verno austria.Cd per mezzo dello spionaggio è tiNt s1rn 1>ropria. riuscito a rintranciare un certo numero di bol- Tra i soC'ialic:ti tedeschi dell'Austria. il bot;.ce- scevicrii. Rì- può facilmente imma ,gina.re . però, v'tsmo stn fi:wendo visibili prog-ressi. Nell'òtto- quale irr.ipré.ssione possa. fare sullC' menti degli hrr Hl16. Fiedrich Adler 0 ra tn,. ec:si il solo bol- : tl.t.ri questo particolar modo di ricevere (Jllt>lli i:;('C'ViC'o. penoc:A.mente conscio del proprio isola- che ritorno.no in patria! mento. Al c:no processo. nelln prima.viera del Tentativi di indi~are la mar"a del malconten- 11'.l17. ('gli pnrlò C'On amarez?:n df'l pn.rtito sociR- k, <'On futili se hemi di « riformi' costitm;:ionali » lic:bt 1H1stro-tedesco. e lo rimproverò d'essersi non riescono ad altro che a. mostrar i:;empre '!rttAto nPlle bra<.>cin di un jinr,o tedesco come mC'glio la. pr fonèla bancarotta dello Stato ~u– 'P0rni>rc:torfer o d'un imperialic:ta anc:triaco co- Rtt;aco. TI 1. marzo il Presidente del Consiglio mt> Rohnt>T: atta.ccò l'organo drl c:no partito. anstria.eo c:i dichiarò al Tu:>ichc:rat iavòrevole a l'« Arh,('i-e,· 7,e,itung 1>. diC('ndo C'he la. politiCc'I rii::olvere i problemi nazionali per mezzo delle au– ec:i;(>rn ,; ,ern cfiscuc:c:a quotiainnamf'nte da un tonomit" nazionali, cioè di associazìoni· organi2.- 0ff1:io.q,.~ riPr ~Tilhelmsfrnsu (T,1>11thnC'r). _ fa zRte come k ,chiese, su una ·ba.se personale e l'«Arh-Piter ZeitnnQ')). dicrndo dir ln, politica, non territoriale. Egli fece seguire le sue dichia– c:;nn c:imn(ltia pi>r la rfrol11zionC' holc:rC'vicn. <' cri- razioni <Ì!'I, proposte pratiche differenti per i C7,e– tiC'n, nmnrnmei-tt<' li> spC'dizioni contrnrivoluzionn- chi e per le pro,incie jugoslave, in ogni cnso in– rie t-l'<irscfiC'in Finlandia <' in 'PC'rnina. Un vec- tC'c:e n. soddic:fnrC' gli interessi tedeschi, e- cbc in chio ln1rirr moderato. come Wilhrlm, F,]Jenbo- nC'sR11nluogo n,mmettono una riunione territo– !(en. ec:nltn la ri,oluzione holc:;cevicn in pubblici ri<tl<' nm m in istrn.tiva di qualsiasi nazionalità. dic:;corc:i: <' i socialisti aw,triaci In difendono ad ~11lla Nn ddt-0 dr,lJn Galizia. perchè il futuro una.. ,·occ- C'ontro le a,ccu..e the si muovono. « Le rli <p1r,-tn prrn-incin è collegato con la qucstionC' clnc:;c:i la,·orntrici ,iennesi non sanno cbe cosa pen- polncca. pN la qualr nesc:un programma defini– sa.re dC'lla campagu'a, di calunnie contro i bol- ti,o (> "-tato sinora posto innanzi dnlle Potenze sCE'Vi<'hi: cc:;se n riconoscono una campagna di centrali. calunnie contro la toro propria storia». « Pro- Fin dal 1 fl. i socialisti tedescl-iì dell',\ustria !:>abilmente la rivoluzione nissa soccomberà i:;ot- hanno C'l1iesta l'autonomia nazionale, RC'Condola. to una (JUa.ntità di nemici uniti contro di lei, teoria. orn, a.hbra<X'iata dal Presidente d,el Consi– malgra.do le trincee che li dividono; tnttavia. la glio. :Fì·attanto. perb, la rivoluzione bolc:;cevica sua Rt-0rin. proclamerà al mondo quale progresso ha con,crtito i c:;uoiautori al p ·incipio df'll'auto– poderoso il proletariato ha compiuto da.l 184 ad go,erno e dell'autodecisione nazionale. « Ad oogi. r come la i:,ua forza si sia a.cere ciuta >. ogni nazione il c:;uo proprio Governo cd il !lUO (« <\rbeiter Zeitung » del 1:~ marzo, c:;ettantesimo proprio 'Parlamento»: « simili Stati debbonq ve– nnni,erc:;nrio della rivoluzione nennec:e del l 4 ). der 1n h1CE> primn. chr pii1 vac:te unioni poc:c:;ano • • o 99 formar i)>; « anche. i partiti borghesi tedeschi nella loro cecità n'on passono immaginare di es– ser capaci di togliere ai czecbi il diritto di for– ma1·e uno Stato rom prnprio ~ · ( « Arbeiter Zei– tung )) del 2 mar7,0 1918). Quanto agli czechi ,• agli jugoslavi, que ti han– no ripetutamente dichiarato cbe ciò che essi de– siclera110 è la imificazione politica: dei loro terri– tori, siano essi ora inclusi in Austria. o in Un– gheria: e, non banno alcuna ragione per rispet– tSJ.-e le speciali prerogative che i tedesohi si so– no procurati in Aust1;a e i magiari in Ungheria. Czecbi e jugoslavi rifiutano di entra.re in qual– siasi discussione rigua,rdante le riforme costitu– zionali, a. meno che il loro programma del 30 maggio 1917 per la, riunion,e m Stati. na'zionali sia prima stato approvato, programma che pre– i:;upponè lo sfasciamento ini::ieme e dell'Austria e dell'Uno-heria. Per conc:cgnPnZA. dichiara110 che i loro problemi na.zionaJi non possono essere risolti d_a.lParlamento austriaco, ma soltanto da una pii1 vasta conferenza. internazionale. Naturalmente. come, precauzione contro pos– sibili novità in Austria, tutti i partiti ·magiari chiedono che veng'a istituito un esercito tml?:he– rese. separato .. Il, risultato di tutte queste discussioni costi– tuzionali nel 'Pnil'lame,nto a.nstriaoo, è uno solo: risulta éhe i problemi•"dell'Austriru non possono venir rii:;olti con mezzi costituzionali, ma richie– dono una rivoluzionf'. La borgheii:.ia ted~,. ed in -certe contingenze le classi alte polacche. sono i i:;oli elementi in Aui:;tria. su cui lo Stato. possa appoggiarsi. Ma i nazionalisti tedeRChi dell' Anstria,. i capi della bor!?hesia tedescà. seguono la guida, di Berlino, " rol lc,m ntf P<.?:ll'inmehtonrovornnte aggi1111izon0 forze alla rivoluzione pi~ che allo Stato. Essi ~ parlano della necC'Rsith della vittoria e chiedono che ln. gnena sia, continuata. Ma « il proletatria.to ,·usso nella s11a forma più plcmentnre deve i:;fn .. bilire la sua dittatura prima che la via della, pa– ce' P.ia aperta» - rispose un capo socialista 1'11 marzo. parlando Rt1lle tombe delle vittime ·del 1848. Come ,per le qn~ tioni nazionnli i socialii:;li te– d-eschi dell'Austria si sono avvicinati alle nazio– nalitÀ. slave. cosl i czec'hi, i jugoslavi e gli ucrai– ni si sono a~cinatri a.i socialisti, proponendo programmi radicali di riforme a.grarie, cosa cbe era tanto più facilr l)CI' ec:;Rin quanto rhc i :i;ros– Ri proprietari tenieri nelle provincie czeche e juaoslave sono principalmente tedeschi o di na.– zionalita non determinata; e nella Galizia orilm– talc, abitata da rnteni, ,sono polàiccbi. Senza dubbio, dopo una, rivoluzione trionfante, le dif– ferenze tra na1.iono 1 isti P socialisti c:;ifarebbero sentire. come c:;i son lfRttc- sentire in Ucraina tra i bolsce,ichi e la Rada. Mn pel momento, i tre movimenti in At1Rtria: il na.7.ionalismo ir– rcdc-ntista, il socialismo tra lf' classi lavoratrici industriali. r il movimento ngrario, stimolato dall'esempio della Rui,c:ia e dell'Ucraina, lavo– rano nella Rkssa direzione. Vi sono oggi due sole forze dominanti nell'Eu– ropa orientale: il militarismo tedesco e la rÌVo– luzione sociale, cd intorno a queste tutte le al– tre debbono raggrupparsi. I lavoratori tedescl1i dell'_\.ustria. cominciano a parlare di una ditta– tura del pt'Oletariai:o, come l'unica via. che pos– ,;;a, condurre alla pace. I czechi sono preparati a combattC're per la loro libertà I jugoslavi si tanno preparando. Tn Galizia i contadini sono stati esasperati dalle requisizioni militari e da.I fatto che il GoYerno non le ha paga.te e non li ha aiutati ,era.mente a rifarsi dei danni della, guerra. In C'roazin, è stata proclamata. la legge maniale. Cracovia e Leopoli sono interamente sotto il govrrno della polizia. Secondo le affer rnazioni fattr al Heichsrat il 7 marzo da un de– putato c:;oC'inliRtapolacC'O, tutto è stato prepa– rato per ristabilire un regime puramente mili– tare e corti marziali in Galizia. Il principe Schonbnrg c:1 dice c:ia c:tato scelto per guidare •

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