L'Unità - anno VII - n.18 - 4 maggio 1918.

• zare di sella .gli attua.li padreterni parlamentari, ,., rammolliti dagli anni o molli fino dalla. nascita_; o essa sarà una ripetizione peggiorata. dell'attua- le, Ecco pernhè è neoessario che i sostenitori del– la necessità della rirorma elettorale non si' la.- L'UNITA' L' organizzazione del lavoro Abbiamo visto in uno dei precedenti numeri dell'Unità come sia possibile diminuire enorme– mente la lentezza della nostra irruginita mac– china amministrativa, sol che si cambi l'ordina– 95 - nei pubblici uffici mento interno dei pubblici ,uffici, snodando l'or– ganizzazione burocratica in num1 :iro.si reparti autonomi, nell'ambito della gerarchia. ammini~ scino scoraggiare da.l recente < fin de non reçe- strativa, con personale proprio alla dipendenza vair » della oligairchia. giolittia.na. Bisogna conti- di un unico funzionario di concetto che ne diri– nua.re a insistere affinchè questa, Camera non si ga il lavoro e ne risponda a tutti gli effetti. Si raggiungerebbe la maggior possibile agilità,' sem– chiu~ -senza avere deliberato il voto alle donne, stazione di volontà e.messa da un pubblico fun– zionario in nome e nello in teresse dello .Stato, è aLto d'importanza estrema p~r il quale rlhiedon– si qualità superiori di intelligenza e_di cultura, e mal si apponebbe chi volesse affidarlo a persone men che capaci. Ma l'esecuzione di tutto quel complesso di incoffilbenze che occorre per mettere in essere, per dare all'atto amministrativo la sua materiale esistenza, tutto qiuel complesso di atti che precede e accompagna il suo sorgere, la sua traduzione in atto, non ricniede necessariamente l'opera di un funzionario superiore, di un perso– nale. di concetto, ma può benissimo disimpegnarsi d& un p~rsonale appena specializzato nei lavori ili ufficio e provvisto di una cultura elementare. . . . . plicità, ed efficacia neil~azione amministrativa e l'aibbassamento della eleggibilità. a 25 S.Illll, e ~ si otterrebbe altresì il vantaggio di poter ridurre rappresentanza. proporzionale. Non ci preoccui:'fr· ,enormemente - della metà almeno - il numero la unanimità. o.,,quasi, con cui i seimila. mostrano \egli avvocati e ragionieri che popolano attual– di non volerne saper.e. E' gente, ohe si sentiti mente gli uffici pubblici dove compiono mansioni Il difetto della nostra amministrazione pub– blica sta in questo che il fun"Zionario di concetto non è adibito soltanto - spesso non è adibito affatto - alle funzioni propriamente amministra– tive, ma deve altresì provvedere alla esecuzione di una congerie di atti di istt:uzione, importanti finchè vuolsi per la trattazione della pratica, ma che non richiedono alcuna attitudine d'ordine su- spesso umilissime di scritturazione che potrebbero debole. La. fu-etta spasmodica, con cui ha appro- più utilmente e razionalmente compiersi da sem– vato l'estensione del diritto elettorale ai mino- plici commessi, .torniti di cultura elementare e, renni combattenti, mentre in genera.le le leggi come tali, in grado di contentarsi del trattaimen– aspettano mesi e mesi prima di essere approva- to economico che lo Stato farebbe loro alla stre– te è un indizio caratteri.stico della inquietudine gua degli uffici privati che. si servono di analogo d~i seimila di -fronte al problema elettorale: h~n- p&sonale. Si avrebbe insom~na razionale di– no voluto in fretta. e in furia seppellire il pro- visione del lavoro: base prilltlf~ i_n1ispensabile di ogni progresso nel rendimento e nella econo– 'ble:i;p.a,per evitare eh~. le proposte di riforma. si mia di qualunque organismo. periore, non solo, ma è perfino e hene pesso co– stretto. al disimpegno di vere e proprie mansioni d'ordine ed oberato di una quantità di scrittura– zioni materiali che lo umiliano e diminuiscono di fronte a sè ed agli altri. Si supponga una fab– brica dove al posto degli operai stiano in tutto o neila maggior parte impiegati dégli ingegneri, e si avrà un'idea di ~el che avviene nelle pub– bliche amminìstrazioni. m~tiplicassero, per mettere fine alle a.gita.zioni Nè ~i dica che le funzioni esplicate dai puhblici che già aocennavano a delinearsi, per impedire uffici sono di natura tale da rendere tale divi– che una lunga discussione chiarisse le idee e ren- sione del lavoro impossibile. Già sin dal 1902 il desse impossibili le scappatoie. Sono corsi a chiudere la. stalla prima. e.be scappassero i buoi. Discreditata. da.l modo briganieBOO, come pa– reoohi deputati furono fatti eleggere dall'onore– vole Gìolitti nell'ottobre del 1913; discreditat& dalla incapacitài di precisa.r,e e di fa.re opposizio– ne, ohe ha dimostrato di fronte al problema. del– la guerra; priva di elementi sicuri per prevedere quello che .sarà lo spirito degli elettori a. guerra finita; lai Camera attuale non ha nessuna. capa.– cità; di resistere tenaoemente contro un movi- mento per una ra.dicale riforma. elettorale, pur– chè ci sia nella Ca.mera. e fuori 'della Camera un piocolo gruppo di uomini dalla. testa dura, deli– berati a farle bere ·quest'amaro calice. Inghiotti il suffragio qua.si univers~e dell'on. Giolitti, su– bito dopo avere licenziato ton. Luzzatti, che la minàccia,va di molto meno. Inghiottirà anche il nuovo calice, se quei deputati, èhe hanno il sen– timento dei loro doveri e della. loro dignità - per poco nume1osi che sieno -, e pocihi grandi giornali, e un po' di rompiscatole petulanti e in– stanca,bili - tipo scrittori dell'< Unità» - sa- pranno pestare il chiodo per sei mesi di eguito. Possibile che non si trovino nella Camera ven- ti deputati, e ,nel paese tre soli giornali e u,n oentinaio di persone, disposte a sostenere con sincerità. e tena.eia. il diritto dei giovani, il voto aJle donne, la ra.ppresenta.nza proporzionale? Le donne dovrebbero oostituir.e la forza, mag– giore di questo movimento. E sulle donne do~ vrebbero appoggiarsi da .>ra in poi 1 sostenitori della rappresentanza proporzionale e della eleg– gi:bilità per i giovani. Agricola. FATE OGGI quel che potreste flre domani. Cioè, se il giornale vi piace e pe~ate -~ di abbonarvi, non tardate a comprare una cartolina•vaglia di cinque lire per r interno e di dieci lire per l'estero, e speditela ali' Amministrazione dell' "Unità,, via Adda, 4 - · Romat ? . 1anco Con.siglio di Stato nello esaminaTe il progetto di un nuovo regolamento per gli impiegati dell 'am– ministrazione centrale e provinciale dell'interno, notava opportunamente: « In questi ultimi tel!l– pi la funzione regolamentare dello Stato è cre– sciuta enormemente. I regolamenti prevedono una quantità grande . di casi e per ciascuno di e~si dànno norme precise operando così 1una vera di– visione del lavoro. In tale tale condizione di cose il bisogno di avere molti impiegati superiori, è venuto a scemare: basta ohe v} sia un numero sufficiente d'impiegatì. infertori discretamente istruiti per intendere il valore della norma rego– lamentare ed applicaTla al caso conçreto. Anzi può dirsi che sia venuto a scemare lo stesso ibiso-– gno di avere molti impiegati di concetto, e chi ha esperienza della pubblica amministrazione cono- . sce ,per prova ohe spesse volte l'impiegato di con– cetto compie funzioni che potrebbero· essere e sono talora disimpegnate benissimo anche da im– piegati d'ordine ». Ma c'è di più. Poichè oltre allo sviluppo sem– pre crescente dell'attività regolamentare, oltre al– l'esistenza di numerosi ordini interni di servizio che "disciplinano nei più minuti particola1i il funzionamento dei pu~lici uffici, c'è tutta la E' necessario che un tale stato di cose cessi assolutamente e che si attui nelle file della buro- crazia quella divisione del lavoro ch'è la J:Jasepri– ma ed indispensabile del buon funzionamento di ogni organismo. Non si tratta solo della econo– mia, pur rilevantissima, che lo Stato può realiz– zare riducendo del 50 % almeno gli attuali fun– zionari di concetto; si tratta di risana.re l'orga– nismo burocratico ristabilendo l 'equililiri'o ora mancante assolutamente fra le capacità e le fun– zioni, ciò che porta, oltre al resto, immancabil– mente al malcontento generale, alla demoraliz- •zazione e consegnente abbassamento del livello morale ed intellettuale della massa dei funzio-- nari, con quanto dànno e quale pericolo per gli interessi supremi della Nazione è facile irnmagi– ·naré, specie in un'epoca in cui pesano sullo Stato compiti formidabili che richiedono dapper- tutto energie fattive ed intelligenti. (/ F. çoppola D' Ann,-: prassi amministrativa ch'è anch'essa una forma L' A s 1 non indifferente di regolamentazione di disciplina, Qn. ntonio eia Oia di organizzazione del lavoro, ,per modo che quan- a·o un impiegato intraprende la gestione· di un l,'onorevole Antonio Scialcj,a è direttore della. sePVizio mai trattato precedentemente, trova già. Rivista delle Società Commerciali. E' naturale che bella e pronta la falsariga. .,.-•· 1. quale muoversi egli prdpugni ciò che interessa. al gruppo d'indu– a bastano pochi giorni, senza ch'egli sia ~n'area strie dalle quali egli dipende. Ciò che non è na- di scienza od abbia quahtà ~ccezionali di intelli- turale, s.i è che egli possa dire, nell adempiere ail- , genza, per impadronirsi, come ~i dice, del mecca- -~l'incarico affidatogli, gli spropositi che va alle– nismo del lavoro. gramente dicendo in ogni numero--della p,e1r molti La verità è che per ragioni diver e e senza che aspetti interessamtiissima riv.ista. La sua idea fis– nessuno ne abbia avuto l'intenzione, si è venuta 6a è ·di conciliare ,le cose inco.acilialbili: gli alti creando, nella pubblica amministrazione, la ,piat- salaTi e il divieto dell'emigrazione; il protezioni taforma completa per una razioP.ale divisione del smo e l'esportazione; lo sviluppo del :\1eridionale lavoro. ll presupposto di tale:divisione del lavoro e la serra calda per le indrustJrie che lo ;riguarda. consiste infatti nell'attiNità amministrativa come no; l'aigricoHura e il.'industria ... Qualche momento nell'attività industriale, nella, scomposizione del- si avivede e 1iconosoe, - bontà sua! - che vi sono l'atto complesso in una serie..al atti semplici la degli ,1 antipatici ,antagonismi » ma supm-a alle- cui esecuzione possa affiqa.· ad 1 un personale graa:nmte l'antipatia decretando che l'Italia me- specializzato bensi, ma· non essariamente in ridionaJe si industrializzi, buttando a mare, evi.- possesso di quelle attitudini e"t!l>quella prepara- dentemente le sue frutta, i suoi agrumi, i suoi zione superiore che oocoq il compimento ohi, i suon.Yini, i siuoi ortaggi, le sue ,produzioni dell'atto complesso. La cos ione di una auto- agricole lruvQfrate,le fonti cioè supreme della· sua mobile, ad esempio, richied esistenza. Sic:chè è giusto, il gi'Udizio del deputato ìnsieme e nella direzione I ra di· un inge- méridtonale, che le industrie che alimentano la gnere, non cosi la costruzione del singoli pezzi di Società delle Societd Commerciali siano messe al cui l'automobile si compone, ~I" la quale int'atti sicwro dail.La. concorrenza estera, ma n·on imp,ortll. si impiegano degli operai e n~ degli ingegneri. affiatt.o che le industrie meiridionali si.ano conce- Cosi parimenti l'atto aro~ · vo in quanto pite, e costrette a svilutpparsa. in concorrenza con tale, considerato cioè nella so entità di manife- quelle già in pieno rigoglio! •

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