L'Unità - anno VII - n.15 - 13 aprile 1918

L'UNITÀ Democrazia e .-parlamentarismo E' moda, foa nazionalisti e socialisti ufficiali, accusare - more teutonico - le democrazie mo– derne di essersi dimostrale im1)ari alle esigenze deJla guerra. :--!essuno tra questi facil-i criLlci o'ser-va, però, che le democrazie clell'lnlesa si son dimost.Pate capa<:i almeno cli lrLLstraTe i disegni di una fa– cile dominazione mondiaJe da pa;rte della più formidabile autocrazia militare della storia. Questo non vttol dire che noi non si -debba - ehiedere alla democrazia di faT meglio. Sidney Low, forse il più insigne costituzionah– sta inglese dopo il Bagehol, e d'indubbio spirito libe,·ale, studia questo .problema in un fyrticolo nella Fortnightles Review. Il Low\ osserva che le nazioni demoo,·atiche della Lega della Libertà si possono· classific,w·e in tre gruppi: uno costituito dall'Impero britan– nico, in cui il regime pjj.damentare è un prohotto storico spontaneo; uno· costituito 1>rincipalmente dalle nazioni latine, in cui il regime parlamen– tare è un prodotto' d'importazione e d'imitazio- · ne; ed uno costituito dagli Stati Uniti in cu_i il posto del regime parlamentare è tenuto da un si- 0 stema diverso. Bisogna, dunque, distinguere fra democrazia e parlamentarismo, e non attribuire alla· .prima fenomeni che- sono peculiari ciel s~– condo. Qisserva inoltre il Low che. gli il!OOIWCTiienti del parlamentarismo sono ,naturalmente più gravi nei paesi in cui esso è stato importato, ma comi.nciano a divenire preoccupanti, in potenza 'almeno, nello stesso Regno Unito. ùra è al par– lamentarismo, non alla democrazia, che ano da imputarsi le pretese deficienze della democrazia di fir-0nte alla guerI'a. li regime della respon:sabilità oolletli\'a del Ga– binetto di ''1ronte al Parlamento è stato, in I-n– ghilterra, il prodotto fortunato d'una. serie di fortunate ciroosta.nze fortuite. :Esso è nato da un'a ,scissione avvenuta nell'antica a.ri.stocraz.ia fondjari,a inglese all'indomani della rivoluzione ·del 1688, che faceva della Monarchia una presi– denza ereditaria di una nazione retta· a regime parlamentaTe. Le due parti, che più tarc:Ii dove– vano diventare i 'liberali e i corn,ervatori, ave– vano in comune interessi economici, g-usti, tra– .dizioni; differivano, per così diTe, solo sentimen– talmente .per la questione dinastica: erano due sezi.oni clel\o ,stesso esercito, con due stati mag– giori distinti, ma analoghi, tra i quali, presto o tardi, il monarca fu costretto a scegliersi i suoi mini,stri. La forte disciplina a-riJstocratica di que– sti due g1,upni; - la evoluzione industriale e socia– le, d1e. atun ~nta.va sempre più la sfera della le– gislazione, a cui la Corona era. ·indifferente; - gh errori di Giorgio IV, che provocarono la secessio– ne americana; e il caso fortuito dell'accessione al trono nel 1837 ·(in un momento di. estrema impo– polarità. della monarchia), di una. giovinetta ine– .sperta, presto destinata a rimaner vedova e a restar sul trono per sessant'anni di pace europea quasi ininterTotta; tutte queste circostanze rese– ro possibile che i consiglieri della. ç:orona. diven– tassero in realtà il supremo consiglio direttivo del Governo. · · D'altra ,parte la solidarietà fra. i ministri dello stesso partito e la solidarietà della. maggioranza del partito, che prevaleva. nelle. elezioni, assicu– ravano la continuità e la libertà d'azione del po– tere esecutivo dura.n.te l'intera legislatura. Po– tere esecutivo e legislativo mutavano insieme; e limitato era. il pericolo che il primo soffrisse di para.lisi per opern di competi2ioni di gruppi par– lamentari. Da\a inoltre la 1)(!,Ce w·opea, quest'in– conveniente, quando sorgeva, aveva danni assai minori che in ,un periodo di pace malsicura. o di guerra; e ad ogni modo era più che compensaLO dal fatto che il continuo duello tra Governo ea. opposizione e la possi.brlità perenne d'una scon– fitta ministeriale seguita da un appello al paese · era un grande coefficiente di incessante educa– zione politica del corpo' elettorale. Sotto questo riguardo il regime parlamentare i> più educativo, che non sia lo stesso regime ame– ricano, in cui le elezio11i, sia delle Camere, sia del Presidente, avvengono solo a periodi fissi, ~ì che . nell'inte,·vallo i.l Paese resta indifferente o quasi alle discussioni parlamentari., _\fa nel 1866 m poi la coslttu~ione delle organi~– ,,azioni Jeletto!l'ali stabilì per la caocia · ali vot> (ccinc,,,), il costitui,•si del parlito irlandese e più tardi quello del Javo1~, ciascuno suddiviso in v_arì gruppi, non sempre soficlali 1 h_anno· p1·ogTes– $1vamente alte-rato sia la quantità, sia la qualità - del corpo elettorale; sia la sna. rappresentanza. 11 rappresenLante, che eT;J,in 01·igin~ un plenipo– l.enziario, si i, tras1brmato sempre più Ln un mandatario. L'iniziativa sia dei. deputati, si.a, per conseguenza, dei 'Governi, è stata diminuita. Specialmente dal 1906 in iP0i, la maggioranza 1mrnmentare è stata una mall'gioranza di coalizio– ne, nella quale, 'essendo i liberaJi eguali quasi in n11mero ,ii conservatori, il ~1inistero viene a dipen– dern dai due gruppi di minorartza, i laburisti e gli irlandesi. Quindi Gabinetti sempre pii, ete– rogenei; e quindi una situazione sempre più ap– prossimantesi - per i:iuanto anc01·a. non cosi grave - a quella cli Francia e d'Italia. . Se essa ,non è cosi grave, ciò devesi in gran parte a due circostanzB: 1. al fatto che le que– stioni cli !lolilica economica e- di politica i.mpe– riale, che ,più potevano dividere (e che sul con– tinente più dividono) i partiti,. sorsero e lurnn risolt.e prima del 1866, quando governava ancora la gentry (aristocrazia fondiari.a) e reggeva asso– lut,i la dualità cli pàrtito e le classi· medie face– vano sotto la gentry il. loro apprendÌS<iggio po– litico elaborando nel loro seno le loro ét'ites na– turali. 2. al fatto che l'indipendenza assoluta del potere gi.udiziario, l'inesistenza in Inghiltena deL l'accentramento amministrativo e la piena 're– spons[!,bilità d'ogni funzionario civile e militare di fronte alla legge comune, impedi.scono alla mag– gioranza parlamentare e al Governo di fare del– la. burocrazia uno strnmentp di corruzione e di potere. -"la ·non mancano segni che il pericolo esiste ed aLLmenta. E di 1·ecente non sono mancati segni dei pericoli, sia ,pur r!lmoti, cli ~na situa– zione parlamentare anpmala ed ,inaloga alla francese ed all'italiana per opera di quei.li ele– menti IÙJerali, lab-uristi e conse-rva~ori, che non sanno acco,;iciarsi alle esigenze di guena e ai metodi e alle innovazioni del Lloyd George. Il Lord consiglia, prima che questi sintomi diventino più inquietanti, di adòtta,re il sistema americano. Egli l)l0stra che col moltiplicarsi dei partiti, col prevalere nel deputato del carattere di man– djj.tario su quello di rappresentante, specie in tempo cli guerra, il regime pal'lamentare ·pre– senta tutti quei diletti, peT evita,·e i quali i fon– datori dell'Unione Americana escogitarono la. at-· tuale .costituzione degli Stati Uniti, quella Ira. le moderne costituziol)i, a cui il tempo ha apportato meno alterazioni. Il Low ricorda con quali argo– menti è spiegata e. difesa questa costituzione dal Federntist, che certo è uno dei massimi. monu– menti cli scienza ,politica, come la Repubblica di Platone, la Politiw di Aristotele, il Princi71e e le Deche del Machiavelli e Lo spirito tteUe leggi ciel Montesquien. •La costituzione degli Stati Uniti è fondata su uno stùé.io critico delle democrazie antiche, dei cantoni eh·etici, della Costituzione del Sacro Romano Impero, e sopratutto della Costiti..-zione inglese riel ~ecolo X,Vlll, qual'era interpretata clal , ,1onte~quien. Essa ,•ipos_asu una. piena. e magni- fica Clonsapevolezza di tutti. i diletti e di tutti i pericoli dei regimi democratici. E si può dire che sia. il tentativo meglio ,·iu cito .di fondere i van– taggi del ·regime monarchico inglese' del secolo ,'iVIII con quelli d'un regime democratico, evitan– do i pericoli d'ent,·ambi. Certo vi si vede la p,reoc– cupazione di innovare il meno possi.b~le sul tipo inglese. 75 Cio posto, qual'è l'e,ssenza. del regime ame– ricano? 1::· llL concentra;'ione det potere ésecut'ivo neUe mani d'un solo; la sna responsabilità. politica non verso il Parlamento, ma verso il popolo; e la sua responsabilità legale di {!'onte alla Su– prema· Corte di giustizia. In questo sistema le gare dei pa.rtiti sono li· 111itt1.te a intervalli determinati, cioè al momento delle elezioni del presidente e delle assemblee le– gislative. Esse determinano l'indirizzo p•olitioo di un quadriennio . .\la. nell'intenallo il Presi– dente, entro i limiti delle leggi, al cui rispetto vi– gila la CoTte Suprema, è perfettrunente libero di proporre leggi ed alti di Governo, di S<:egliersi i suoi ministri dentro e fuori le Camere, dentro e fuori il suo partito, di licenziarli a -uno a uno o tutti assieme ·se fo crede, e di com1)iere Lutto ciò, che la Costituzione permetté ·e le Camere con– sentono, senza essere di continuo paralizzato dal-• le gare dei partiti per la. conquista del potere.., Egli è nella posii,ione çli un Presidente del Con– siglio libero di scegliersi dove e come crede i suoi colleghi, non legato dai loro voti, in·capa<:e a go– v_ernare contro le Camere, che possono respingere i bilanci, ma' libero, entro limi Ci ben defìniti e ben larghi, da preoccupazioni e pressioni di 'f)al'te. 11 Low mostra che dal dicembre 1916 il Lloyd George ha fatto fare all'lnghiltena un gran pas– so in questo senso: <t) scegliendo memJiri del Gabinetto fuori del Parlamento; b) creanuo un Gabinetto di guerra, germe del futuro Gabinetto impeTiale, che ha la. responsa– bilità delle decisibni supreme, laddove il resto del Gabinetto ha solo la responsabilità di dar loro esecuzione; e) disting11enclo"tra le funzioni di Primo ~1i– nisti-o e quelle di direttore delle dcscussioni par– lamentari, ossia. riservando a sè le funzioni del Presidente americano o ciel Cancelliere tedesco e delegando al J3onar Law le altre; si che le sue apparizioni nella Camera dei Comuni tendono ad equivalere sempre più a.i messaggi di Wilson o ai discorsi della Cor•ona; ll) con l'accresce1·e 1a responsabilità indivi– duale di ogni •~1inistro e attenuare la rigidità del dogma della responsabilità collettiva. di Ga– ·binetto. E ChiaTo - 'osserva il Low - che in questa guisa cade. una delle principali obbiezioni all'a– dozione del principio dellt1. rappresentanza pro– porzionale; che, cioo, essa favorendo il. moltip.li – carsi dei gruppi politici, paralizzerebbe. sempre più il potere esecutivo. E, ciò che è anche più important~, sl è che i1 0:.ow consiglia al suo paese, di d,1.r l'esempio del come compiere questa evoluzione ora., prima che sfa troppo tardi, af– finchè la riforma sia promossa dall'esempio in– glese pur nei paesi in cui, come in. Italia e in Francia, il pru'lamentarismo è anche più difet– toso, se non addirittura deleterio. ,1a per qual motivo, diremmo noi, attendere l'esempio inglese? Perchè non !)'l'ecorreJ·lo? Vi– deant coiiaules .. Angelo Crespi. POSTILLA H nostro runi·co accenna alla mancanza del– l'accentràmento amministrativo e di una buro– crazia irresponsabil~ in Inghilterra c~me ad una delle cii·costanze, che spiegano perchè in Inghil– tena il sistema parlamentru·e albbia potuto fun– zionare finora meglio che in Francia é in ItaJia. E' questo il punto più import&.nte da tenere pre– sente nello sturuo del problema, in cui il no– stro amico richiama l'attenzi'one. Anche negli Stati Uniti non esiste àccentra– mento amministrativo e burocraz"ia irresponsa– 'bi!e. Anche in Svizzera non esiste accent.nwnento amministrativo e bw·ocrazia. irresponsabile. ln– ghilter.ra , Svizzera, Stati Uniti sono paesi che hanno non solamente la costituzione politiça, ma anche l'impalcat,ura amministrativa improntate ai principi democratici. L'Italia e la Francia, in– vece, hanno un ordinau;Ìento a.mministtrativo di– spotico, a<'canto a costituzioni politiche democra– tiche.

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