L'Unità - anno VI - n.23 - 7 giugno 1917

ungarico. O-li ,Czechi hanno dichiarato, per boc– ca dei loro mig liori figli li beri, che ess i doman– dan o la liberazione e la costit uzione di uno Stia,. toi ictz-eco-slovacco indipendente. ,r · Polacchi di tutt e le regioni esigono un a Polonia libera ed unificata.. 'Gli It aliani versano il loro sang ue per la lùbertà di tut t i i loro fratelli irredenti. Cosl ; Rum eni. In pre8enza d i questi fat ti noto rì, nessun vo. to, nessun a dichiarnzione del parlamento au– str iaco, i cui membri non oserebbe ro parlare li · beramerite, potrà dar e un a pro va. qual siasi della vitalità dell'Austr ia,-Ung.herin.. P er parlare con Federico Adler , che uccidendo il conte Sttirgkh, voleva uccidere il regime di op– press ione che regna ne llo: monarchia, - noi pos– siamo affermare che ·la monarc;hia austria ca, qua – l' essa' è, ha finito di vivere. Il mal e incurabi le della monarchia degli Absburgo non si può gua– rire che in un modo solo : lasciando eleva rsi nl suo posto i giovani Stati naziona li. • (Dnll/1, Serb'ie). Le costituzioni dellt Austria I.a !>l\ima cosl ituz ione a11si,ri, a.ca è del 25 aprile 1848. Non dur ò nea nche un mese. Il 15 maggjo 1S.i8 fu convocata un'assem blea costitu ente, .per· chè desse 1d vera cogf,ituzi one all,.Austri a. La cosi.ituent,e f11 scio:lta iJ 7 marz o 181,9 'P<'" « essersi messa 111 contrnddizi one con le condizi o· ni real i d.e.lla mona1ich-ia » . E fu promulgato. In co– stituz ione del 4 marzo 1849, in cui tutt e le nazio· ni della monarc hia erano dichiara 1.e egua,li. :via questa cost;tuz ione non fu mtti aJYpl.icata., e un decreto imperiatle del 31 dicembre 1851 la di· chi ar.a abrogrut,a « in nom e dell'unità dell'imper o e del 1>rincipio monarchico». Dopo il disas tro delJ.a; gue,Ta d'Italin, del 1,859, iJ governo ass olut o non potè più ma.nt eners i. E si townò al g.ioco delle cost ituvioni. Un dip loma del 20 ottobre 1860 accordò un a « leg,ge fondamental e di Stato 11erma nente ,e i1'1'e– vow bil e,, a tJipo fedel·alista. Ma qu esta cost itu– mone permane nt e e irrevocabi.le dur ò.... qu att ro mesi. Il 26 !-ebbra>io 1861, una «pa tente» impeniale, col pretesto di voler comi:~letare il « dip.Ioma » del 1860, sost it ul l'orcl.inamento federali sta con un or· dina.mento unitar io, pr omeLumdo di « mante nern ·inviolabilm ente » questa « cosUtuzione de!U'Jmpe– PO "· Questa <:ostitu zione in vio labUe del 1861 fu so– spesa ,iJ 20 settembr e 1866. Nel 1867 nuove « leggi fonda mentaili ", in luogo dii quelle de.I 1861. Ma un messaggio del 12 settemb re 1871 modifica la costitu zione del 1867. Salvo che nell'ottobrn del 1871 fu revocato il m essaggio del 12 setlem bre. 1 Oome si vede, Ja Casa d'Austri a ha l'abitudin e di togliere ,Je cost ituzioni con la stessa facili tà con cui le concede. Una costituzion e fedenalista, che fosse lar gila oggi per d are all'Europa e alJ'~er ica la bl, usione che l'Austria si sia rinn ovata e democra t.izzata, sar eblJe certa.mente, sotto la pr essione dei tedeschi e d.ei m agiwri , revoca-la domanL Passata la festa, ga:bbalo lo san to. • • maestri elementari di alcuni pa.esi ir redenli da noi occupati avev1mo dall'Au stria uno stipe 11. dio di 119 corone mensili. Il aoverno ve ne ha rimandati alcuni con lire 55 mensili. Si domanda se qiiesto è il modo migliore p er fa rsi a11wre e rispettare da quelle p opolaz i oni. G'no 1anco L'UNITÀ I nazionalisti On. Dir ezione dell'Vni tà, Durante i tr e anni della guerra attu ale, io, rnssa, ,ho lett o att entam ente moltissimi articoli, pubblic~ti in Italia e fuori, wlla mia patria. Era – no di vario conte nu to, spessiss imo contenevano giudizi sbag liati, ma raramente erano scr itti con una punta ma ligna. Umiliata dalla vergogna del– l'assol ut ismo russo, io non ho voluto m ai rispon – dere a questi ultimi. La R ivoluzion e russa ha 1·innovato la pioggia deg li artico li, ed ha aum entato, invece di dim i– nuì.ria, la corr ente del-le malignitll. Ma quest a Rivoluzione, di cui noi aibbiamo po,·tato per cosl lun go tem po nell'a nima l'as pet tazione con dolo– re e oggi salutiamo con orgog lio, - la Rivolu– zione nostra dà diritto anc he a noi oramai di pM·lare e di difend ere il popolo nostro da certi falsi giud izi, che souo frutto di ignoranza più che di ma lign ità. Comprendo che è molto diffi– cile appr,ez7,are rapidament e ed equamente un eve nto d i sl grandiosa port ata e d i profondo si– gnificato come la Rivoluzione russa. TI mom ento at tu ale,' rendendo ci 'ecci'ta ti , foèilment e ci ~c ura lo sguardo e ci rend e ma lagevol e W1 giudizio pa– cato . L e incertezze inevit rubili in tutti i carn,bia– ment i di questo genere, ed anche gli ondeggia– ment i della Ru ssia rinno vata, è naturale che pro– vochino la. inquiet udin e e magari la diffidenza nell 'opinion e pubblica ita liana, tiroppo poco in– forma ta generalm ente della vita russa.. Speriamo che presto i nervi si calmin o, e divenga possibile vedere le cose come sqno in rea ltà. D 'altr a parte in tutti i paesi, anc he nei più progi-editi , vi sono partiti e gruppi , che negano ogni progresso e libertà uma.na alle altre nazioni , e ma gari anch e alla propria.. Quindi non roi recò mare.viglia alcuna., per es ., un iperbolico articolo dell ' :« Id ea Na?:ionale » del 20 m aggio scorso . in cui si propone agli alleat i di r ichiama re « al– l 'ordi oe » la Russia. Certe preoccupazion i sul– l'esito finale della gufll-ra possono spiegare, se non perdonar e, questo poco « corte&e richia mo alleato ». Del -resto si trattava d 'un curio ao pro– getto di intervento qua si milita.re , e di cose mi– lita ri non mi immischio. .Ma io che modo spiegare lo sfogo di un pro– fessore uni vers itar io e consiglier e comuna le di Bologna, citt à anche presso noi « barbari » rite– nut a assai intell ettuale? Second o l' « Avvenire d 'It alia.» del 22 mag– gio u . s. il prof. Perozzi del parti to mona.rchico libera le avreblbe detto al 1Com,iglio comunal e di Bologna, : « In cer ti, disgregati e piuttosto senza. padron e, « che in libert à, sono anche i ru ssi. Essi non « hann o raggiunta che la libertà fisica, la libert à « della :tlerru, che, rotti i vincoli , torn a. alla. fore – !« &ta. Mi auguro che a. libert à giun gano. Ma non « cred o, ad essere schietto, che possano. Essa è « il fiore più prezioso della. civiltà, greco-latin a. « E la Ru ssia, che codesta civiltà non fece pro – « pria, non può possede re neppure codesto fiore. « Che val e impor tare dall'occid ente il meccani– « smo della liber tà, se dell a li.bertà non si pos– « siede lo spirito? >. Se u n simile pare.re sul mio paes e lo desse il mio ca rbona.io , un fa.echino, un bottega.io , non me ne marav igliere i. Ma ad un professore u ni– versitario e di più un uomo del partito libera le, non posso fare a meno di domanda.r e : 1° couosce !Lei la lingua. russa, mezzo indi spen&abile per compre ndere l'an imo del paese? 2° è stato Lei ma i in Russia., e quanto tempo vi s'è trattenuto? 3° se non conosce la lingua. ru ssa., qua li libri non russi ha. Ella letti per formarsi un concetto ~ul mio paese? 4° insomma. su qua li elementi basa. E lla il suo giudizio sulle condizioni del popolo ru~so? E' vero che la. Russia è molto lontana, e per c'ò se ne può dir e qu el che si vuole, come di un morto, ohe non udirà, non risponderà. Ma qual– che russo vive anche in Ita lia . E può facilmen te e la Russia dimo strnre la, leggerezza presunt uosa di certe n.f. fermazioni dottora li. Anna Kolpinska. Postilla. La nostra genti le collaborat rice non si imprf's– ~ion i troppo dell 'app ellativo di liber ale, che si J à il prof. Perozzi. Sono passati oramai pa,recchi de– cenni dacchè in It alia la pa.rola « lilberale » ba penduto il significato del tem po del Risorgimen– to, ed ha acquistat'? il significato .. . contrario. Il prof. Pe rozzi, se la. nostra collaboratr ice no il lo sa, glielo dire.mo noi - è stato sempre un tede– scofilo con\'i nt0 e intra nsigente, e tale è rimasto anche dur ante la nostrn guerra. Da buon tede– sco, egli poteva e doveva avere simp atie per la R ussia czarista, non ne può avere per la P.uss1a rivolu zionaria e deve desiderar e che la rivolu- 1.ione russa sia un fiasco: petciò prevede prnfa~– sornlm,cnte quel che desidera nazionalisticamen– te : ecco tutto. Contro questi stati d 'an imo le •prot este individuali e verba li non servono a nul– la. Occorr e che il popolo ru sso prote st i ess?, sei· vendo att ivame nte con la guerra. la, causa della democrnzia in casa sua e in casa nostra. Una • buona ~vanr.ata di Brus silof seppellir à nella stes– sa buca i Per oo.zi di Ru ssia e i P,erozz i d 'Ita lia. l'u . I prigionieri italiani in ·Russia Dei circa 20 mi la pr i,gionieri itali ani , che gli ese l'cifo russi han no fatto nella gU,OrraaLtuo:lesul fronte aust riaco, non Lornal'Ono in I1.alia nell'in · vern o passato che il quinto appena: .\100, compre – s,i gli uffì.oiali. La missione mand ata nel'l'estate scorsa dail no· Lro Govern o in Russia per organizzare il recu11e– ro dei 1)l'igionieri cli nazionaLità ita tiana, trovò già scelti e pronti per la partenza soli 2800 p,ri.g,ionie· ni. ::S1a in lrreve la missione potè r accogliere le do· ma r,de di par tem,a cli alt ri 3000 prig ionierJ. E, co– me (1icemmo, il numero totaJ.e dei p,ri gioni eri ila· liaini è nisultato essere v icino ai 20 m~la, dei qua · J.i 15 mila sono tutto ra: in Russia. La. condizion e di q·uesU nostri connazio nali è cosl dJisgraz iata, che noi non dubit iamo che il no– ll'o Governo non '-'Oglia uliilizzare la pr,,ssima est.ate per risolvere questo penosissimo problema. 1 pri,tioni erl Italiani si trovano quasi ovunque rimescolat i con @liii altl' i -pnigionieri ausl riaci e sot. to il coma.ndo di uHkiaLl e grarl11ati au striRci. Il resu lta Lo è che mentre i prigionie,i. slavi ,•jc– sco no o 1)rimn o noi a metters i in rola~1,io11c con la popol'a.?iÒne r~ssa, gÌ·azie alla facilit à. della lingua, e ad ottenere un trattamento cli favo re rl~1Uraut ori.tà n: ssc, i pri g,ionie1·i itu lin11i, non co– nnSCf\nrlo la ling11Rdel 1)Uese e non avendo modo ,li fa r 0 i rom!1,·ender e dai ru ssi, resta no sollo lo c,f'lus ivo dominio dei tedeschi e dei mag ia ,•j_ l.:i loro corrispondenza è ivi vegliala dai gra· cluati a,llstriaci. A molwssimi di essi non è giun– ta nea nche ila notiizia della prote::ione, che l'llalia dà a:i suoi connazion alli. Pe r avere gli elenchi dei pr igion ieri ita liani le autorità russe si sono rivo!· te ag li ufflciwli ari g raduati p,,igionieri, che han – no IR responsa.bitLltà dei s ingoli rcparW; e gli au· sl riaoi hann o risposto m mc faceva .comodo a loro. E' avvenu to, anzi, qual che caso adcl.i'l'ittura at roce: dovendosi scamb iare i mutilai.i austriaci e rus si, il G~verno ru sso ha rimandato in .Austria dei mulilaW itaJ iani, che sospir ava.no ard.enlem en. te d'i veniJ·e in Italia! Qua li icno, poi, le concUzionl m aled al i cli q11e· sti nost ri conna:?ionali infelici ssimi, ce lo ha nno fatto sape re i prigionier i, che hanno avut o Ja for trnia di venir e in ILalia. 11. ra ncio è sca rso e poco adatto a i nostri connaz iona li. E man ma no che il Governo ledesco assottiglia il cibo ai prigionieri

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