L'Unità - anno VI - n.2 - 12 gennaio 1917

co &nuncLa.toda! Presid ente del Consiglio si rias– sume in questi pUJlti: che si migliori la istru– zione iprofessionale degli oper ai, che continui la ignoranza professional e,_ degli industniali e si provveda. con dazi dogM1A.li lperchè dett a igno – .rO,IlUI. sia l)Ogata. dai consumatori e da.lJ'a.yvenire economico di regresso, che, il dilettantismo poli– tico J)repara al Paese nt!lla futum competizio ne mondiale. d. V. Come si scrive la storia « Se la fo1mazione dell'Eur opa tal quale era « avanti dello scoppiar del con flitt o era tale che "questo doveva ifatalmente avvenire, n on er rò « l'Inghilterra a permett ere che Fede rigo il Gran– "~ incominciasse l'in gra ndim ento della Prussi a « annettendosi la Slesia malgrado le pr oteste di « ·Maria Teresn e tramasse con Caterina di Rus – " sia '.la drvisi one della Polonia; non errò a per– " mettere che la caduta napoleoni ca. seg,nasse un « rafforzamento dell'Au stria e della .stessa Pt·us – " sia; non errò quando con la gue rra di Cr imea « non permise, 1unit.a.mcntc alla Fran cia, di sf.a– " sciare l'Impero Tu, ·co, riservando alla nostra «e tà.qu esta maggiore fatica, e non ·errarono an– " cora l'Ita lia e l'Inghilt erra perm ettend o che nel « 1866 l'Austria divenisse UJl po' va.ssaHa della « Germania e che nel 'iO la Germania o.ssurg es– " se ad imper o calpestando qu el suolo di Fran – " eia ove pare che all om non fosse ro da difen – " dere i diritti dell'uomo mina odo.ti dall a ha rba – " rie tede sca?». Questo " hrano di storia» che merita di essere riprodotto nella sua inte grità, come prezio so do– cumento di verità e di obbiettività, è appar so n el– l'A vanti . Raram ent e, in così bre ve num ero di righe, fu condensato cosi gr an ,num ero di col'l,clleric, nllo scopo di f ,o.re l'Inghilterra responsab ile de omni– bus rebus et de quibusdam aliis. L'Jnghiltc11ra p erm ise che Feder ico il Grand e incominciasse l'ingrandim ento della Pru ssia e si annettesse la ,Sesia. Ma in ogni rnunuale .di storia per Je scuole secondarie, gli storiografi , non ad 11s1m1 ..... Germania, possono apprendere .clic neUa gu erra di Succes sione d'Austria, quella in cui l'Austria perdett e la Slesia, l'ln ghilt ena fu alleata. non della Prus sia , ma dell 'Au!!tria , e che lu sopratutto l'appoggio inglese, che permi se al– l'Austrfa di evitare l'estr ema rovina .! c'osi pu re è sciocco parlare di condi scendenza ing lese alle tr ame r usso-prussi •a.ne per la spa rti– zlone- della Polonio., qu a ndo tutti sanno che, men– tre ta:li trame 1,i ordiv an o, l'In ghilterra era tra- · vag liata e tutta assorbita dalla gravissim a crisi interiore che cara tterizza il regno di Giorgi o Hl. Altro crimin e dllll'Inghilterra: aver pe11nesso che la cadut a di Napoleone segna5.5e un rafforza . mento dell'Austri a e della slessà Pru ssia . Qui avremmo voluto che lo sto ri co socia lisG avesse chiarito meglio il su o pensiero, e u,·esse add irit – tura rimpro verato chiaro e tond o all'In ghilt errn di ave r lavoi,a to un secolo la per rovesciarn l'ege. monia napoleonica, cosi come ora larnra (or.m– rel) per roves cia.re l'ege monia del I<a.ise r . • •:\<laa.nche cosi inv oluta e velata, l'accusa può es– sere distrutta, ri cord and o che al Cot>gresso di Vienna , nella divisione dell e spoglie di Na.polco– ne, pr oprio l'lnghilt enra si uni ali' Austr ia per im– prd ire- che la Prussia si rafforz asse tropp o ro l– l'in go iare, come era uell e mire del go\"ern o di 13Prlino, l'intera Sassonia! Anche In guerra del 1866 offre pr etesto di rim – prov eri, non più solo per l'In ghilt erra, mn nu– che per l'It a lia, colpevoli di aver portat o l'Austr ia a divenir e 1111 po' vassalla della Germ ani a. (Da notare q11ell' 111 110·, che vale un Perù : n on si osa dir e che l'Au stria è addirittura v11sS11.lla del– la Germa nia!). Quasi a far lo apposta , In stori a delle trattativ e diplomati che che pr ecedett ero In gue rra del 1866, insegn a che l'In ghil ter ra le.:e di tutto per imp e– <lire In guer ra stPssa: i tentativi del magg io-g iu– gno 1866 per riso lvere le cont.ro\ 'er sic nustro-itnlo– pru ss inn e mediant e un a mediazione, fur ono fnt – ti e sost enuti sopr a tutto da l governo inglese! E . final mente , se nel 18i0 l' In ghilt erra la.sciò cl1P la tn' rmnnin abbattess e N111>oleone 111, lu per t ca Gino Bianco L'UNITÀ unn ragion e an aloga a quella per cui nel 1914 l'IJ,ghilt erra è entrata in gu err a ro l h ai ser : per– ché Napo leone III, tra gli a lt ri suoi pia ni politici, vag hegg,iava an che quello di annet tersi il Belgio, pr o1>riocome Gug lielmo li ai nostri giorni ! La ri– velaz ione di questo pianu, fatta destram ente dal Bisma rck al governo inglese nel luglio 18i0, fu la ca usa dete rmin a nte della neutrnlità brita n.nico. Dopo tutto ciò, ci sembra legittimo invita re i signori dell'Avanti ad app1•ofondire un po' le co– n oscenze sto1iche, per evitare nell'av ven ire di es– ser e colti in ... flag rant e asineri a , proprio men – tre si imp ancano a dar lezione. Legga no e studino qualche 'buon manual e di storia, magar i quello di Albert Mal et, da l qu ale hanno tolto, per pub- · blicarl a nel numero del 29 dicembr e, una pa gina , \'edi combinazi one!, contr o l'Inghilt er ra . Scherzi o. parte; non va rr ebbe !orse la 1>cna ·di perdere tempo e spazio per illu st ro.re la somar ag – gine degli storiograll d el!' A-vanti , se essa 11ou si fosse rivelata in modo cosi ca ratteri stico in un tent ati\'O di rend ere odiosa l'In ghilt erra, dis.tra en- Il do l'attenz ione dalla Germani a, e se questo tenta– ti\' o non appa.ri ssc come un sintomo di quella campag na o.cca nil a che i socialisti utfièiali, in comb utta coi clerica li e coi giolitt ian i, vanno fa– <'enclo allo scopo di mando.re in frantumi l'Inte sa e di favorire cosl il tentat ivo di'1>ace ge1mani cn. Ogn un o fa la sua parte meglio eh~ può. Per poter meglio diffamare la. per{l.cta Albi one nei di– scorsi ,1 Ila Camera , !'on. Tr eves, si piega allo sforzo d i leggere la Germania I mpe rial e del prin– Clf)(' di Bul ow e ne; att inge le teo ri e di cui nutre il su o pensi ero; !'on. Tur a ti traduce gli articoli della l-'r ru1kf'url er Zeituny. Più modesti, gli scrit– tori del1',l va11/i si contenta no di infilare !',una do– po l'alt ra val'ic bestialità. storiche inventand ole di sa na J)iant a . D'altra iparte, in questa ,beata Italia, tutl o JlUÒ servire a prepa rnre l'ambient e in cui I coniugi Caillaux , pardo11 Renoua rt, possono Jan– ciar c con !rutt o le pro.poste di un o.ccordo fra.nco– it.aliano con la German ia , ai d1innl della Russia r dell "odiata Ini:-hilten a! P. Silva. LE VOCI CHE CORRONO Una nuova mistificazione In sieme con le notizie della pace offerta all'ln – t,esa. dalle Pot enze centrali, circo lano sui giorna li informazioni continu e di crisi mini steria li in Au– stria, di un a pr obabile politi ca slavofila del nuovo Imperat ol'C, di sentiment i tedescofobi tran cofili e - chi sa? - ital ofili della nuo va 1~1peratricc, di ma lum ori fra Austiia e Ge. .rma.ni a, fra Austri a e Ung heria, di una riorga nizzazi one tria lista <lei vecchio Imp ero. I due fatti - invito a lla pace, e rnc i di rnu– tamenti interni n ell'Austr ia-Ung heria - sono probabilm e,nt e elementi connessi di un a med e- . sima manovra, diretta o. cllnfon dere le idee nei paesi n emici e nei pa esi neutrali , a far credere che non esist e nessuna reale diffe renz a di pr o– gramma fra la German ia e l'In tesa , a da re a r-· gomcnti agli agen ti della pr opo.gancla. tedesca , specialm ente in Russ ia e in Ita lia, per sosten e- .re che nulla ormai g iustifica più In continuazi o– ne della gue rr a, se non la testarda ggine dell'ln- · ghilt err a e dell a Fran cia a non anclal'C incontro alla generos ità evidente della German ia. E la manovra "può riu scire, ,·ista la genera le ig noranz a dei lettori di giom ali e la perfetta o,·– gu.nizzazione giornali stica dell a prop ng,1nda te– desca, e dato che tanto in Russia quant P in It.a– lia sono sempre pot enti ss imi nei Governi i parti – t.i germ anofili. Ed è quest a mistificaz ione a ustr o– ungari ca, più ancora della offerta, della pace, per la concordia della Intes a lo scoglio forse più pericoloso tra tutti qu elli, che l'Int esa dovrà evi– ta re nei Jlrossimi mesi di intrighi sott erra nr i, di sorpres e, di colpi di sce na. Il trialismo Per caJJire il valore delle notizie, che i giornali met tono in, circolazione con t-ropp,i legge rezza, occorre renders i conto esatto del programma cosi detto tri a lista, a cui aderiva l'Ar ciduca Fran ce– sco Ferdinando , ucciso a Sora jevo, e che sembra , · e questa è notizi a assa i attendibile - voglia essere i·i•presa dal nu ovo Imperatore . i\"ella vecchia A:ustra-Ungh eria du a lista di Francesco Giu seppe, i paesi sia.vi ciel sud e italo– slav i erano div isi in tr e ·gruppi fondam entali: q uelli che !o.cevano parte dell' Impero d'Austr ia propri amente detta (Slovenia , Venezia Giuli a, · Da lmaz ia); qu elli che fn.ce\ 'a.no parte del reµ-no di 1·ngheria (Croazia. e Slavo uia ); e quelli che erano leuuli in SOSJ)eso fr a l'Aust ria e l'Un,; hei-i:i. (fln– snia ed Er zegovina). In ciase un o di qu esti paesi, il Go\'ern o austro• 11nga.r ico n..veva, come strum enti d 'azione , di r om – pr e~sionc e di corru zio ne, la. buro r rnz in ('i\·ile , l'esercii.o, l'a lt a pr opri età fondia.r iu, il clero cat – tolico. Nemici da comhntt crc: nella Ven<'zia Cin – li:i gl'i t:,lia ni; nell a Cronz i:1 1 8 1nvon ia , Bosnia, E1·z<'µ-0\'ina . Da.lmaz ia merid io1w le, i srr hi di rc– li<ri•Hlt' ortodos sa : nella Dalmazia settentri nnal e r (·t'1ttr nlc , ~li it alian i e i ser!Ji. Le for1.c 1nust ri acan ti erano orga nizzate nel " partii.o del diritto», ca1>itnnato dal dott o1· Fran ck : clerica lissimo, ita.lofobo, serbofol>o-. Progr a mma di questo partito era il trialismo : d i,è fa.re della duplice monarchia (Austria-Unghe– ria ) un a mona rchia tri ci,pitc (Austri a-Ungheria– Croazia), in cui la Sloven ia, la Venezia Gi-ulia, la Croazia, la Slavi>nia, la Bosnia, l'Erzegovina, la Dalma zia, formassero un a unica organizzazione sta tal e, nella qu a.le i cattolici di Slovenia Vene– zi,1 Giuli tt, Croaz ia, Dalmazia si sarehb~ro tr o– \'ati in magg ioranza ,sug li ortod ossi della Slavo - 11ia e Bosnia , Erzeg ovina , e avrebbero gare ntit a. ulla dinastia. la fedeltà asso luta. Questo (H'o.gramm a era accolto con favo re dai tedes chi clell'A•ust ria, perchè l'applicazione di un'auton omia sud-slav a avr ebbe !•atto emigro.re dal Parlamento di Vienn a a.I Parlamento di Za – gabr ia tutti i devut at i sloveni e serbo-croaU della Da lmazia , 1·endend o cosi relativamente più forte il pa.rlito tedesco di fronte ai deput ati ceki di Boe. rnia. ~la a l progra.mma trialista si opponevano i Ma– ,gia ri, i qu ali non volevano consentire che la Croa – zia sfugg isse a l loro pr edomini o e al loro sfi,utta– mcnl.o, cntmnd o a costituir e il nucleo centrale del 11ao\'oterzo St.at o. E la oppos izione ma.giara aveva semp re inpedita la. realizzazione del programma t1·ialist,i c,·oato. Il movimento irredentista Questn inra paci tà del part ito cler icale austri a.– cante a riso l\'ere, per la opposi zione dei magia.:ri, il prohl<'ma di rondere gli Sla vi del sud Indipen – denti tanto dai tedeschi quanto dai magiari, .pur senz:c •st.a,·ra,rli dalla dinastia. degli Absburg o, a,·c\'a· lnrn rito i pr ogr essi de l movimento irreden– tista sr,·bofìlo, fra i serbi ortodos si prevalenti nel– lo. Bosu ia-E rzegovina, Dalmaz ia mer idionale , Sla – vonia, e nella stessa. borghes ia intell ettu ale del- 1:c Slovenia e della Croazia. P rng r,unma cli quest o pa rtito era la riunione di tutt i gli Slavi ciel Sud int orno allo. Serbi a, in un o St,,to slorn no-serbo-croat o, in cui i serbi ortodos– si di Serbia , Bosnia , Er-1.egovlna , Dalm azi a me– rirlionnlr , Slnvonia sar ebbero stati in mll8 gioran – za sui r attol ici, e avrebbe ro aiutato I nu clei libe– rali della Croaz ia e della Slove,:ia a romper e il prerlorninio della grande pr o1>rictè fond ia ri a tenu – i n, pr eva lentemonte da titolari tedeschi e magi a – ri , e l'oppress ione dell' ordin e dei Gesuiti e del cle– ro sec<1lareca ttolico. Questi irr edenti sti ser bofili eran o anche ltalo- 1;li, e spesso in iDalma.zia, serb i e ita lia ni , erano stati :,llca ti nelle elezion i contr o i cleri ca li croati ; ,. tr utnti\'i rii inte se, an che fra. ita.liani e croat i lihr rn li, crn no sta ti fatti, ta lvolta, ma sempr e 1uaud ali a ,·unto per m otivi che la cen su ra non ci pr nn r ttr rr lJl,e di sp iegar e. Viceversa i cleri ca li 1-r o1;1f i !-l.0 110 ~tati scmpr,\ come a bbiam o accen •

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