L'Unità - anno V - n.1 - 8 dicembre 1916

L'UNITÀ LA DUMA E LA GUERRA >:elio svolgim ent.o di que sta confla,grazi one d1 1,opoli avvengono fatti ed episod1, che olt.repa s– sano !'interesse della politica giornali era, mentr e h a nno per la st.oria un signill cat.o pr ospettiv o e duraturo, in quant o svelano sempre più, ch e in c;ucsta gue rr a si fa una el!lborazi one sanguino sa dei nuovi p rin ci'(li che si co11te11dono la d;r e,ion e J>Olitica dell' Europa di do111ani . \ lontre ogni Stato è intel"\ enut.o nel conflill o t on un suo pa rti colare 1)r ogra nuna di di fesa, di n ,·ondicazioni o dt concrubte terl'it ori ali, e mentre pa recchi Stati nvrebbe ro J)Otut.o realizzar– lo militando inclitterent ement e nell'u11c, o nell'al– tro cam po di belligeranti , nllo st.orico si è imp,, . ~lo fin da l primo :11omen to il C-atto che i du e ag – gr uppame nti ra'J)pre;;entano due OJ>posliprincÌiJ)I, che danno il car a ttere politico superio re alla gue rra. Non è un ca s,, cho le democrazie liberali e parlame ota ,·i d cli' Europa. ocèiclenla le !>i tr ovino unite co11tr o il g ruppo serral o eiegli Stat i aut0 rlta1·t e militari rlell'E uropa c<>nlralc. Non i, un caso_ che le democ razie <li tutto il m oncl,,, che i partili dem ocratici, in ogni Sir.lo neutr a le, sim– patizz ino con l'Intasa; e eh~, invece, tutte le rorze conse rvat ri ci, eredi ciel Ver r hio Reoi11 e, o cleside- 1·ose eh contend ere 11cammino alle idee democrn – ti che si trovino - spesso con l'az ion e, sem'J)re col scntun ento in simpati a con g l'Im peri cent.rali. E' un a impression'.l.nte , netta demar cazione . E la Russia? Forse che la Ru ssi.a rappnsenta anch'essa, nell'I ntesa, Il princLJJio democratico li– be rale e parlamenta.re? -- Ecco tu domanda che vorrebbe essere insidiosa e demolitri ce. .\fa n on lo è. Senza dubbio, la Ru5sia ufflciu le fa lo. gaena f>e'l' i fini della sua polil ic-a ester" tr ad izio– na le : - In conqui sta de l Mar liber o a t ravers" gli Stretti e la ,Jif- dell., indipendenza sua e dei 'J)Opoli slav i contro la sopr a.ffazione teutonica. Questi fini, che già por loro stessi hanno le simpatie deg li uomin i liberi . non potevano esse– l"P meglio cspr e si di come hn fallo il Trepoff , nuovo Pr esiden te dei I.Minist ri, nel discorso che ha Jlron unzi ato nIla Du111a , dopo la recente crisi. Ma non basta. La recente crisi - rhc è passa ta q~as1 inosse r, ·.ata da nni - è l'eJlilogo cli un mo– vunento poli ti co intern o ,I cu i breve esame mette– rà i~ ~vidonza che accant -J alla vecchia Ru ssin utfìc1aJe esiste e si rafforza un a nuova Russ ia lil,erale. S~ la prima è in guer rn soltanto per drtend ere la indi pendema volitira dello Stato contro ll:n nemico e.•ternt>, con cu i è pur necessn -• n o vemr e ad accordi diplomatici; la seco nd a combatto anche -per conqtù 8ta re Je lib er tà pol-iti – che, e ':'ode ,nella guer ra ad oltr anza contr o la Ge1:man1a, fatt a ln stretta uni one con l'Europ a ~cc1dental e, un alleato contro il JJlLrtito tedesco m te~no, ~he è l'an ima del gover no burocratico e r eazionario della Russia. La vecchia Ru ssia era rappresentat a d,a Stur – mer; la nu ova • raPllre scnt ata daJ' a Duma. I . due principi <>PJXlsli,che cosi nettamente si del,ineano nella guerra tra I'E11ro 1m occidenta le e I ~uropa contra le, si riproducono con la stessa P_rec1s1one _d1 conto rn i ne lla lotta interna dei par – titi poltt 1c1 in Russia. Se non ch_e, per le corr enti liberali, che ra ccol– gono le a.sp1raz1oni J>Opolari in tutte le va rie g:ra. dazioni, la guer ra è la naturale ed omogen ea este ns ione della lotta 1politi c.J.; un ico è il nemi co che esse c,~mbatto no fuori e dentr o la Hussia; Ja v~ttor~a mll_,tare all'esloto coincide con la loro ·v1ttor 1a pol,ti ca all"interno. lmrece., per il partito reazionario, la gue rr a al– la ~ern~ani:i pone 11n fata le dilemma tra la vit – toria m1htare con bro il temp o,·aneo n emico este r– no _e la. sua propria du ratura sconfitt a politi•a a ll'mterno. ~ Le lotte dei partil, i in nu ss ia posso no assume rP ~ropo rz1om _P spin gersi a limiti ignoti a i paes i 1,a~lament.a.r1. Dtss-ènsi acut i di partiti, che da 1101 spariscono fac ilmente di fronte ad un a qu e– st10ne naz iona le (li politi ca estera, in Ru 86 ia re– s1ston~ ad essn, t:alvolt.a si sovrappongo no e pas– snno m pruna hn ea. *** _ Il lla rti to. reaz_ionari o aveva rivreso il sopra,· – , e~ to dopo d ,·,tw o del Sazono ff, e dominavo con Stu rmer. In questo peri odo sono avvenu ti fatti di Sia sint omatica gravi tà e preoccui,azi one, come l'ar – resto, qu asi complet o, dell'ath , ità militar e del I eser cito rus eo; la J)roposta di pa ce separata, ra tta ben sì da lla Gerlllania, ma ascoltata dal go– vern o ru sso; il di sas tr o rumen o avvenut.o all 'in – fuori di ogni 1-es1>0mabililà degli all eati occiden – ta li.... Qu~sti tatti hann o avul.Q i1 loro e>pilogo nella tem 1>0stosa seduta della Dnma, ne lla qual e il .\iini stero è stat o fatt o segn o ad attac chi violpnt, P pN·sona li, ad accuse s:mg uin ose di tr ad imento . 11 resocont.o urtìciale dell e sedu te è stato sop pre ss1 duli a Censur a . .\la ciò che è stato consen tito ~i r eJ)ort ers e ai t•o1-ris1>0ndenti di dire, baslu a far comprend ere la ecce-liona le grav ità della situ azione J)arlamentare. Il Tim es riferi sc~ c!•c il deput.a.t.o .\iiliuk off ha att acca to "p crso11aygi, i wi nomi 110 11 lLvrt bbero 7,otut o essere fatti e la cui cond ottlL non p9teva esser e aitu licata nella Dttma li. Riferis ce simi l– J11ent e che il deputato .\laklak off ha rilevat o con iusistenz a il fatt o che, « qua ntunqu e tutto fos~r favore\"ole al front e, e la produzi one delle muni – zioni a lllnentassc giorn almente , e l'esa urim ent 0 milit are della Germ, ni a fosse evid ente, il popo– l0 ru si;o si vodent min acc ia((, eia un nuov o peri– colo, e que;;to &i·a il mutam ent o che si anclav11 impadronendo dello spirito della Ru ssia . « T al1tne corrc11/i 11,,oi•e si fanno str alla; 11oi « udiam o alcuni che nsano 1iarlarc di ))ace: e al – " tri che si mostrano d.isve·rati per chè queste s71e– " rame non si reali::a ,w. Essi tutti r it ornano al ,. dello: - P eogio vlL, meglio il. li TI Pr esidente della Duma, ri eletto, nel suo di – ~e·orw <li ringrazi.amento, con em<nion a.nti par o– Jr r icorda l'anti ca ar moni a dei partiti rul 'epoca della rlic-hiarnzioni" di guerra, di .fronte ai diSf.en– Ri nali nella gra\'~ ora prrsentc, ed augura che i partit i della Durna , in~pirand osi all'esempio del l'anti ca concordia, inviteranno il r,aese a compi e– re i maggiori sforzi necl'l-~sar! 'Jler schia cciar e e clistn,ggc re l"insolent e nemic o. E la Duma si schiera ro l Prooiclente delJ'assem– hlea contro il Presi<lent e dei mlflistri. Sott.o la valan~a delle acc use, i u\1ini stri aoban– donan o l'au la .. i arri va al momento culm lnan t.• della rri si. Si Jlaria ,fag li uni di dis soluzione e rl 11usura clellr. JJtunrn; 8i pa rla '1agU altri cli 1·i– t1ro del Presidente tiirmer. La soluz_ione della crisi, che trae origin e da cause pollt 1che prof o11de, m ,1 che ha assunto for– ma parlament a re, deriderà dell'indirizzo ctella politiru interna e della so,~ del reg ime parl a– me nt are in Russ ia; ma deciderà an ch e dell'indi rizzo della ,poliica est.era e della sort e della guer – ra ne, r1guard 1 della Russia. Lo Za r la ri solve senza tentennament i con ie dirn1,ssion i di SUirmer, e col r imand are alla D11- 11a i mini,tri della gue rr a e della m ar in a, eh~ nn g razia11,1_, ra,ppresentanli della R.iss ia per gli sfo rzi comp1ut1 allo sc<"J)o di inten sificare il la– voro del munizionamento , e li ass icur ano che Ja .c-uerra sa.rà condo tta a fondo sino <!llla vitt or ia final e. Qr1e.ste parole e i du e ministri m ilitar i hann o riren rta dalla Duma un'ovazione trruvolgente. Questo è il 1·accont 11 sche,mati co di come gli avven iment i si sono succeduti. I giornali italiani avevano \lubblicato Je dichi a- 1azioni dei due mini stri milit ar i', e la Reuter ave – ,·a sment ite Je voci di brattat ive segrete di J>ac e s":parata; i_na1~ess uno avea re;;o conto degli a"ve – nunen t, d1 cu i quelle dichiar azion i e smentit e trano 11 fortun ato epilogo. Ora che la crisi ~ superata noi poss iamo con– tar e sul la r>arola dello ~rur, e su lla intima uni o– ne che eg li h a volu to fosse r istab ilit à tra l'E ser – cito e la volon tà del po1>0lo ru sso . . Senza abband onar ci a liri che esageraz ioni anzi r iconoscendo che l'attegginmen to dello Zar è sta– te C?nsiglia lo da lla necessità della guOITa e che l&sc1a fuori qu estion e l'atteggiamento suo di l"ronte a i probl emi fu turi della 1pOJitca intern a -- è 1>os:itivo che la soluzione della cr isi è un sue'. cooso comb111ato dell 'Int esa e della Duma. Su e. cess~ c he sugge lla l'a lleanza di sentim ent o e di p_eJts~erotra noi che combatti amo contro il mi- 1Jla.1· smo feudale degl 'Jmper i cent rali, e Je forze liberali della Russia che combatt.ono la tirannid e in terna di un regime burv•(ratico e poliziesco c-he er a asse rvito ag l'int eress i tedeschi e in spir a '. tJ e met.odicamente alime nt.3.lo da funzio n ari te – desc hi. Del risu ltato si è furibondi in German i o. Nel p iano delle manovri! tedesche per la pace sepa– rata con la Russia le a•apide vittorie in Ruma - 1da avrebbero dovut.o rinf orza re la posizione d el p artit o reazionario russo e deprimere lo spirito dei partili popolari per indurli al compr omesso e alla pa ce german ica . 11 col1)() è mancato . li culto della forza e dell a , iolcnzu., in cui par e che si sia confin at.o tutto !"accorgimento politi co della cu ltur a tedesca, ha pr odott o an cora un a volta l'e ffett o diam etral– ment,• opposto. Maggio1·e appa,r isce la forza dell e armi tedesche, e p iù si \"ede vicino il peirico lo ,lei clo111 inio tedesco, e con maggiro·e violenza si sferra la reazione mondial e delle forze libt1rali e democ rati che . I giornali d el giud aismo tedesco ingiuria.no non il governo, ma il popo lo r usso. I ,a Frankfurter Zeilitng scl"ive: « Bisognava ,. aspettars i che g li ,we:nti in Romani a, con cui 11 sono cro llate per sen,1>re tutte le mag giori spe 11 ranze della Russ ia, a ,-rebbe ro rea.git.o anche " sul se-ntimrnto popo lare. La grandezza dei su e– ,, cess i tedeschi i..n Romania può esse re letta e " mi.suntta su quest,, sens ibil e bar ometro, come su lln mrup1>adella g uena. " Tra. il Gove-rno e il po1>olo russo vi è una " ten sione a cuta, ta,1to acutu eia re<:lamare ur– ., ~ente socco rso (leggi: ln vace separata!) , se l a1111na del -popol o ru sso n1•11si l asciasse gui- 11 dar e lia legai, che 1t11 iu r opeo non sa)Jrebbe interamente cavir e "· . Disting uiam o: - Noi che siam o europei e oh~ siamo nati in Europ:1 prim ,t dell'a1mo 70 dell'èra volgare compr en dinmn ()('r fettamente l'anima del popolo l"IISSO. d. V. Un contadino delia Lucchesia U n sig nore delln L urc h osia ci ma n da co, pi a di qaest n lettern che uu s 110 con tadi n o clnl fro n te scr isse a.Ila mogl ie: Mfa C"'" Sposa .l. 1'utte le mie pas sione " te. 2._ Quando ho letto le tu e varo/ e il mio cuore è rnn.asto lLlloaato dentro a 1tna 7Jiena di dolore ))er 110111o~ere_ essere pr ont o ai tuoi bisogni. :I. MlL _110, 1m sono subit o arallegra to mo lt o :n del sentir e che te .\tlLi bene come pure i l si 111 :ile e del tuo caro svow . . ~- l·Io sentit o che all a mattina !lel giorno 6 la :ia sc11tt che la mia Gemm" si fom enta va e rorsc 11chwmare la mia mamm a 5. E quando la mia ca ;a m01mn" rivò dop o poch i momenti nas cett e il mio bel {l.ore dal grembo <lell" 1ma dolce svosa. 6. E ~_uando 1:ivò _il mio babbo il pau erino pi– yava gw mò e il m io l>abbo lo sent itt e d'in su la )JOrtlL, e disse - mosca, sono nonno. - 1. E mò io penso che quella mionattina se n e -<la attac ca ta a una dolce cireoia e ingolla il suo avere bello caldo, tant o da pod ere essere gr assa come un becc" fic o quando m•itornerà it suo caro ·babbo . 8. Int an to che te stai bella calda sott o alle col– tre, _qui f a mo lt o {-redllo, e il cannon e non vosa "'"'· Pare un raoàn o conti11 tto di giorno e di notte. 9. . Bisoona arip r ewtere Tr ento e Tri este p ercM ce _1, anno_ aru.bbati ma si spera che la madonna de, Guer cioli ce li farà ariprend er e in fr eccfo e che tu /ti non bisognerà m or ire . !O- E che m e mi farà ar i tornlL r e a baciar e la mia cara sposa e il nos tr o flore e la m ia cara mamma e il mio blLbbo, e frat elli e cugin i . 11._ E ~he I~ madonna mi flLrà ar i tornare a co– stodire , fi ori nel oiard ino della Sign ora che m e la salu te,·ete tanto. _12. 7! spero che aritornerà anch e il Signorino Gioraio e se il pievano lo vole asp ett are ci po – re bbe.fare da comvare. 13. E se non si da r à 11aceniia qu esta voi/a sa,·,ì r,er ltJ. volta dopp o, quando li f arò far e ,ln b,•l masc hiotto . 14 · Tutt e le mie pas.•ione a te. Sono il tuo caro sroso li giornale è messo in vendita in tutt a l'ltdlia la. m~tt in~ del saba to. Gli amici delle città, in cm s, vel'1flcasse qualche ritardo sono pregati di darne notizia all'amm inistrazlon~.

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