L'Unità - anno IV - n.16 - 16 aprile 1915

662 rio di queste provincie forse, nostra rivale anzi che nostra alleata. E tutt o ciò di fronte ad un'Au st ria non minore dcll' It alia numericamente ; maggiore (solo che passi qualche anno perchè si ri– faccia) per organ izzazione e sp irito militare e per posi1.ioni vantaggiosissime ai confini . 11 lieve vanrnggio che noi ouenessimo con la concessione del T rentino e di un2 parte del Friuli austriaco (di cui si è parlato ) non ci compenserebbe dei danni indirett i da ahr e pani, e non ci garantirebbe con tro i pericoli futuri. Per quel che rigu:irdn la costituzione in– terna della monarchia Austro-Ungarica, si avrebbe sempre questo risultato: diminuite le popola1ioni sla,c, aumentata perciò l' in– Auen1.atedesca e magiara; e quindi l' Austria sempre pi l'. strettamente collegata con la Cermani._1, La sconfitt a della R ussia. Se tbll'Aul)tr ia passiamo alla Russia e facciamo 11 ipotesi di una sconfitta completa di questa e de i !uoi alleat i, quali paesi più probabi lmente potrebbe perdere essa ? Anzitutto la Caucasia a favore della Tur– chia (o tutt a o parre ). l' oi, a favore del- 1' Austria, forse la Podo lia e In Bessarab ia. J,a Podoli;1 per l'A ustr ia avrebbe P impor– tanza di includere un vasto paese popo loso e ricco, abi tato da popolazion i affini a que lle della G.1lizi.1. Inoltre prolungherebbe l'este n– sione a'u~triaca del rialto Galiziano e ne migliorerebbe il va lore militare. La Bessa– ra bia, oltre ai v;,ntaggi stessi della Podolia. d :ucbbe alla l\lonarchia Danubiana que llo sbocco sul ì\lar Nero di cui è sentito forte– mente il desiderio specia lmente in Unghe– ria, e isolerebbe lr- Rumenia, rendendo più forte e incontr:1stato il predom inio Au– su iaco nella Balcania.. A favore de lla Ger mania la Russia po– tre bbe perdere h} Polonia (pro bab ilmeme erett a in monarch ia confederata nell' im– pero germ:i.nico ) e forse le provincie balti – che, a cag ione della fon e percentua le di popolazione tedesca che già vi è, e delle :spcr:i.nzc d i ult eriore colonizzazione germa– nic;i, data la scarsa popo lazione relativa (l.t produttività del paese, ora scarsa forse coi metodi migliori dei tedesc hi potrebbe essere au mentata). La Russia potrebbe forse anche perde re la Finl andia, paese di popo lazione dive rsa dall:i Russia, e ost ilissimo al dominio Russo. La Germania, vittoriosa, non manc herebbe di st:icca.rla in qualche modo da11a Russia per toglier defin itivamente ::il1a Russia la possib ilità di con trasta.re o limitare il do– minio German ico sul Bah ico. Assa i difficilmen te - anche in caso d.i sconfi tta - la Russia potrebbe perde re più di queste regioni. Infa tti il resto del paese è abbas tanza compa tt o etn ica ment e, e d' alua parte non converrebbe alla German ia e all'A ustr ia in– corporarsi troppe popolazioni slave ribelli, a risch io di indebo lirsi anz ichè rafforzars i. Le speranze concepite qualche anno fa a Vienna su di un movimento regiona le apparso ncll' Ucran ia non sembrano avere in rea ltà una base molto seria ; nè si vede come diversamente la Russia pot rebbe es– sere diminuit~ col suddivider la in più srnti minori. È dunque I' ipote si peggiore per la Rus– sia que11a. che ab biamo fatta ; anzi forse esage rata anche in caso di completa vitto– ria Austro-German ica . Vediamone le consegue nze. Come superficie e come popo lazione il dànno non semb rerebbe molto sensibile. In– fatti: Sup. km. q. Pop. Podolia 42.0 18 3.812.000 Bessarabia 45.632 2.490.200 Polonia 127.320 12.467.300 Lituania (gov. di Kovno) +0.6+ 1 1.7<,f,.7oo Curlandia 27.286 7+9. 100 Livonia 47.030 1.466.900 Esto ni:1 20.248 471.400 Finland ia 373-6oo 3- 11 5- 197 Caucasia 469.220 12.037.200 Tota le km. q. 1.192.995 ab. 38.405.997 L'UN I TÀ 1 mp. russo attual e : km. q. 22.556.520 ab. 169.334.200 1.19 2 .995 • 3 .4o5.997 Reste rebbero 21.363.525 ab. 130.9 28.203 App arentemente dunque la Russia reste– rebbe uno dei più vas ti paesi del mondo (il più vas!o di territorio continu o) e uno dei primissimi anche per popolnione assoluta. Ma il danno sa rebb e grandissimo per il va lore dei territori perduti, che sono quasi tutti fra i più ricchi e popolosi. l noltrc la Russia verrebb e allontanata dall' Europa, spi nta indietr o, esclusa qua si del tutt o dal l3aiti co, ricacciata ai temp i di Pietro il Grand e e di Caterina 11. Do– vrebbe dunqu e, co me allora, cercar di acqui– stare con la forza ciò che le t necessario. Oltr e al danno di una eccessiva prepon– deranzn tedesca in Eur opa, vi sare bbe il peri colo di altr e guerre a breve scadenza . La vitt oria della R ussia. f acciamo l'ipote si con trari a : che vinca la Ru~sia con i suoi allea ti. Che cosa può ess.l guadagn:ire ? Escludiamo scnz' altro, per ragioni ov– vie, l'acquisto di terr itori coloniali in Africa o in Austra lia. La Ru ssia potd estender5i al confine Germanico, Austriaco e Turco . 11 massimo che essa potrebbe guadagnare dalln part e delb Gcrm:i.nia , è costituito dalle due Pruss ie, da lla PosnaP ia, e da lla parte orienta le della Slesia, provincie pre– valen t<."mcn.reo parzia lmente slave, impor tantis sime per ragioni politiche, o militari, od economiche, abitate in tutto da ur,a dccin.1 <li milioni di persone. Dalln pane ddl' \ ustria, la Russia acqu i– sterebbe con ùgni probabilità la Galizia, togliendo una formiJab i 1 e posizione difen– siv.-, all'Austria. La regione è anc he impor– tante per I~ ricche sorgen ti di petrolio ivi scoperte, le qua li aiuterebbero la Russia a soste nere sui mercati Europei e nei t rat– tat i di com merr io la concorrenz" Ameri– can:i.. P. facile inoltre a essere incorporata ne l resto della Russia, essendo abitata da popolazion i slave, e più precisa mente po– lacche o nitene, come quelle della Polo– li;1, Ucran ia ecc. In que sta regione na tu– ralmcnt~ dovrchbe esser compreso il terri– torio .Polacco intorno a Cracovia, ricco di miniere di sale 1.· importante come posizione che militarmente domina la porta :Morava, la via maestr::i per Vienna. Sembra che questa sia la parte meno contrastata dei futu ri acquisti russi - sempre in caso cli vittoria. Se cosi fosse, poichè la Galizia e Buco– vina con Cracovia contengono quasi nove milioni di nbitanti, av remmo, fra terri tori German.ici e Austro- Ungar ici, la bellezza di circa 19 milioni di ab itanti acq uistat i da lla Russia. E. probab ile che la Russia ott enga tut to ciò e anc he molta parte della Turchi.i ? Si può com inciare a dubi tarne . Ma per ora vediamo che cosa può desiderare, se non sperare, da quella parte . lncominci? mo subito a notnre l'Armenia Turca, confinante con l' Jmpero Russo, abi– tat.1 da gente cristiana, di razza aria, in– sofferente del giogo turro , ma non ma– tur.1 (a quel che sembra) a formare uno stato a sè. Sono (se vi si compr ende anche j) vilayet di T rebisonda e parte del Curdi– stan) circa tre milioni di abitanti . Econo– micamente il paese val poco, perchè cost i– tuito da monti ahi ed aspri; brevi altip iani steppo si e conche l:lcustri, mentre scarse sono le v:11licoltivab ili su fficientemente am – pie, e, difficilissime le comunicaz ioni. J\Ia dall' :1crocoro armeno per le valli dcl– i' Eufrat e e de' suoi amuenti si scen de con relativa facilit:\ verso la Mesopotamia e il golfo Per sico, e verso il golfo di Alessan– dretta sul ?.leditcrranco orient ale ; mentre per la valle del Kisil lrmak si minaccia il centro dell' Anatolia. Grande s"rebbe adun– que il valore di qt1csto possesso per le lotte future, preved ibili fin da ora in queste regioni. Quanto allo sbocco nel l\lediterraneo, an– tic.l e tenace :1spirazione dei Ru ssi, può esser conseguito in due luoghi : su l golfo di Alessandretta o attra\'erso il Bodoro e ai Dardanelli. Ma Alessandretta, sembra già ip otec:na dall' Inghilterra, la qu3Je. mirando al dominio della Mesopotamia e forse della Siria, non può trascurare una posizione come questn, a cui si prepara un avveni re gran– clioso. Qui infatti forapno capo le comun i– cazioni con I' Eufrate e la Mesopo tamia, Poichè se la Germania sarà battuta, il ramo prin cipale della ferrov ia di Bagdn.d anzichè quello che fad capo a Costantinopoli sa rà quello che d.1. Meschcnè sull' Eufr ate scen– der:.\ al golfo di J\lessand rena portando sul mare le merci che vi:1ggcranno poi per il Mcd iterraneo. Qu anto agli stretti, nessuno può preve– dere ora quale sad il loro destino. Se pren– diamo alla lett era le affermazion: della stampa ru~sa, ci parrà sicu ro che lo Zar estender:ì. finalmente il ~uo dominio su Co– sta ntin opo li ; ma nei;suno sa con certezza se esplicitamente sia intervenuto tra gli al– leati un accordo su questo punto, nè se questo accordo stabi lisca un puro e sem– plice domini o Russo. Le dilficoltà della Tr iplice Intesa, È indubirab ilc che l' Inghilte rra non p uò vedl·re di buon occhio un:i Russia ingran– dita estendersi minaccios~, al i\lcditerranco ; poi chè gli uomini di governo inglesi non possono :iver dimentic:no che I' ant ic; ri– v;:,ale del!' Inghilterra è veramente la Rus– sia ; e che se oggi i due colossi sono stat i moment :meamente riuniti da una ragione nega tiva. il pericolo tedesco - doman i (se que sto sar:i eliminato) si torneranno nd urtare fra di loro; e tanto più proba– bilmente e con tanto maggi ore animosità quanto più si saranno avvicinati di ter– ritori. o· altra parte alla Franc ia e ali' Inghil– terra si presenterà I' alternativa di contra– stare le aspirazioni russe o sul confine Au– stro-German ico o da lla parte dell' ] mpcro T urco. l\fa impedire gli ingr:rndimenti rus~i d all;, parte della Germania vuo l dire rinuP– ziarc a dim inuir sensibi lmente ques ta po– t~nza : e ciò non possono volere nè I' In– ghilterra nè la Francia. Non resta dunque a loro se non contrastare ai Russi un ecces– sivo ing randimento al Sud; cd è ques to il punto in cui dobbiamo aspettarci il disac– cordo fra gli a tt ua}i compagni cl' arme . Vorrà la Russia sforl.lr la situazione fino al punto d.- mettersi contro, oltre che agli attuali suoi nemici, anche agli stessi a l– leat i, cioè contro a tutta Europa ? O non prefe rir:.\ una politica più prude nte, che, portandola innanzi di un passo non breve sulb via che percorre da secoli, non com– .prometta turt:wi:, un guadagno sicuro ? Possib ilit:ì di . iccomod:i.mcnt i dalla parte d el con fine Russo occident::tle, sufficient i a conc ili:i.re le due aspirazioni franco- inglesi , q uella di frenare l'i ngrand imento della Russia e que lla di diminuire sensibilmente l'Austr ia e la German ia, sembra teoricamen te che ci sia. lnfatti si otterrebbe questo, se la Ru– menia acqu istasse (olt re alla Trans ilYania) la Bucovina austriaca e la Bessar:1bia Russa ; e se si creasse uno sta to di Polonia ind i– pendente separato da lla. Russia. e- comprer – dente ancht" l'attu ale Polonia Russa . In questo caso la Russia perderebbe più di 1 5 milioni e ne guadagnerebbe 8 o 9. E la– sciand o anche stare la Bcssara bia 1 ne per– derebbe più di 12 e mezzo (Polonia Russa) e ne acquiste rebbe circa 9. Acquisterebbe infatti la Galizia e Bucov ina solt anto, e le prov incie oriental i della Germania rn– drcbbero a ingrand ire il supposto regno di Polonia. Ma in realtà la soluzione non sembra facile. Lasciando anche da parte gli accennati ingr an dim enti rumeni - che dann eggereb – bero eccess=vamcnte la Russi::i, e darebbero alla Rum enia, (aggiunti alla T ransilvania), un premio spropo rziona to ali' eventu ale e finora dubbi o suo int ervento - è poco p ro– babile che si venga alla ricostitu zione pura e sempl ice dcli' ex regno di Polonia . E ben vero che oggi la Polonia non è più il paese l oteca Gino Bianto puramente agricolo, feudale :irretrato e di– scorde che fu nel sec. XV II I quando finì smembrato sotto il dominio dei vicini poi– chè la nuova ,·it a industriale ha crea to un medio ceto che può essere l:1 base di un governo nazionale modern o. E vero anche che non sarebbe nel giuoco delle forze po– liti che europee privo di importanz a uno Stato polacco posto fra la Russia, la Ger– mania e l'Austria-Ungheria, sufficientemen te grande per b:lstar e a sè stesso poichè colle pr ovincie tede sche e con Cracovi:1 potrebbe anche superare i 20 milioni di :-bitant i. Nè infine vogliamo dimen ticare le promesse dello Zar di dar la libert:ì. ai Polacc hi. Ma un dista cco assoluto de lla Polonia Russa dal!' imp ero avrebbe semp re que– sto risultat o : che toglierebbe :1110 Zar circa tanto quando gli si dar ebbe da altra parte (comp resi gli ncquisti turchi) : e se non si veniss q nella decisione di darg li, oltre a Costantinopoli e alP Armcnia anche quasi tutta l'Anatol ia, egli non avrebbe combat– tuto che per la gloria e per il ,·alorc mo– rale ed economico cieli' :1cquisto di Cos tan – tinopoli, tropf>O scrirso compenso di fronte alla perd ita delle provincie polacche, ricche industriose popo lose e civ ili, È du nque da ritenere che la liberd pro– messa da llo Zar rii Polacchi si debba in– tendere tutt'a l più come concess ione di un parlamento e di una amm inis trazione par – tico lare a Varsavia, sotto lo scett ro dello Zar re di Polonia. E in questo caso, per prevedere i rapporti futuri fra i due Stati, bisogna tener presente, non il distacco av– ,·cn uto tra Svezia e 1 orvegia (poichè il grado di civ iltà e la proporzione delle forze sono ben diverse) ma piuttosto l'attua le cooperaz ione fra Austria e Ungheria . Più d i tanto non è da credere che lo Zar possa concede re ; e se gli av versar i volessei-o costringere la Russia ad uscir da lla guer ra presso che a man i vuote, e' è da aspe tt ars i da essa qua lsiasi più dispe rata resiste nza. E pertanto assa i probab ile che sul con– fine Austro-Ger man ico la Russia. vincitr ice ottenga gli ingrandiment i gi:\ dett i e che i suoi alleati siano facilmen te ind ot ti a non contrastarglie li ; e che più forte sia quindi la loro oppos izione a ingrandi menti a Sud ; in particolare da parte dcli'Ingh ilterra . Quale sad la solu1jonc, io non so dire ; e non credo che alc uno sappia oggi preci– samente qua le sarà, in caso d i vitt oria del– !' Jntesa . la sorte di Costant inopo li e degli Strett i. Solo mi pa re facilmente prevedib ile che si av rà - come si suole in question i com– plicate e contras tate - una soluzione in– comp leta ed instab ile, che procurerà ali' Eu– ropa nuove incertezze e nuovi pericoli. Può dars i che gli au uali tre alle::iti rie– scano :1 mett ersi per il momento d' ac– cordo. nella spart izione delle spog lie del nemico, perchè è poco p ro babi le che dopo l' immane lott a abb iano la voglia e le forze per ingagg iarne un'altra terr ibilissim a; ben– chè l' esempio della seconda guerra balca– nica sia lì ad ammonirc i che nulla è impos– sibile in questa mat eria. ~b que l che sem– bra cerro è che gli attua li amic i, di cu i qualcuno (se non tutti) dovr:ì. uscire mal– contento da lla spartizio ne, saranno d&– m :i.ni fra loro pieni di gelosia e di rancore . Ed è precisamente ciò che rende, da una parre, perico losa la loro villoria per la tranqu illità de11'Europa e del mondo nel– )' avvenire; ma da ll' altr.i, vedendo le cose dal laro dcli' interes se nostro ita liano , la rende prefe ribile, pcrchè ci salva. dal per i– colo di una egemonia oppressiva della li– bertà degli Stati mino ti. E da questo lato ap punto guardan do le cose, dobb iamo de– siderare anche nei che la R ussi:1 non cresca troppo e non acquisti troppa potenza nel Mediterran eo ; non pcrchè si:1 per icolosa in sè la comparsa della Russia nel nostro mare : che anzi a noi può fare buon giuoco che a.umenti il numero degli Stati che se ne contrastino il dominio ; ma per tutto il gravissimo peso che la potenza Russa avrebbe con tutti i suoi vari e gr:indi acquist L Luigi P a rm eggia ni.

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