L'Unità - anno III - n.32 - 7 agosto 1914

564 L' UNI TÀ 11 merito di Gaetano Salvcmini invece fu proprio quello cli aver compreso e sentito il gravissimo pericolo che i nostri contacl•ni, falangi di migliaia e migliaia di analfabeti, ch iamati per la prima volta alle urn e, si la– sciassero prend ere dallo stesso stato cl' ani– mo, e di essersi esposto, per impedire ciò, a tutti i pericoli e a tutti i fas tidi di una lotta contro un sistema che ha messo profond e radici nel paese e che è posto in opera pro– prio da coloro che hanno in mano il potere. Pose la J.;ua candida tura contro il repubbli – cano PansiP; a l\lolfctta , e contro un mode– rato, un ma!>sonc appoggiato dai pret i, e un radi cale a Bitonto; e per h1tto un complesso di cause, che qui sarebbe troppo lungo I' ana– lizzare, riusd a suscitar e in tutti i paesi de l collegio vivo cntusia!-mO. Il governo cli Giolitti impaurito e sgome nto pcl pericolo che in Terr a <li Ba.ri - la terra class ica per la cultura della vile e del depu– tato min i!,teriale con t utti i ministeri - po– tesse riuscire deputato l'auto re del Ministro della mala vi ta, ricorse cont ro cli lui a tutti i mezzi, an che i pii.1 gravi e igno miniosi, già a ltre volte espe rim entati. 1\ l\lolfctta si assis tè alla tragi ca pochade clclle violenze e dei sopru .!-i compi uti ai danni del partit o salveminian o dai repubbli cani, sott o l'alta protezione della rcgfa questura; e il candi dato repubb licano vinse natt1ra lmentc con q oo vot i di maggioranz a. A Bitonto. con un c111nu lo di infamie, a cui posso no credere appena coloro che vi hanno assisiil o, furono tenuti lonta ni da lle urne i fau tori del candidato moderato, di quello rad icale e di Salvemini per far riuscire il candida to della prefctt ma . Tenta iivi d i tora ggios a sfida con tro i sistemi elett ora li del governo in Puglia non era no nuovi. Ciò che è nuov issimo è la tenacia con la qual e Salve– mini ha rissnnto l'a rdua impr esa. Conscio della grave respo nsabilità sua, da una p:lrte ha saputo tenere a freno queste popolazioni, che egli, a pprofitt ando della esasperaz ione de– gli animi e del proprio asce ndente sulle masse, avrebbe pot uto in cert i momenti spinge re a qualunque eccesso, e dal\' altra ha colto pron– tame nte e sem:a <'sitanza l' occasione per rich iamar e l' opinione pubb lica su quest a ver– gogna de lla vita politica ita liana. che riduce il sistema rapprese ntativo in intere provin cie, per opera del gove rno ad una indeg na bu r– iatta , ad 1111avera trnfla. t stato facile agli ;w vcrsa.ri , con lu tt i i meu i dei quali dispo ne un gove rno senza scrupo li, e a chi da oltre un quarto di scc:olo ha saputo vivere in seno ad un part ito senza far nu ll<t per esso, mri n(?n arreca ndogli nep– pu re il menomo fastidio . att utir e e falsare gli effett i di quella lum inosa dimos trazione fuori di qui e perfino trionfare ncll~ delle elezion i, che con una dccisiong 1 l<\.JJ~ rim nrr:ì inca ncella_hile nei nefast i di~ sc.sso, ha proposto f.1."font'atida d'i:11· on. Pan- ~ il a nè t utti gli arz igogoli curial eschi della Giunta delle elezioni. nè le appassiona te di– fese dei partigian i dei vincitori potranno mai smentire questi pochi eloque ntissi mi fatti. Ne l collegio di ì\lolfctta, a Bisceglie che .\YC\'a dato al repubbli cano J>ansini 1 305 voti di maggioranz a ncll' ottobre, a JX>Chi mesi di distanza i pan siniani - che qui si chiamano.. cost-ituzional i - non hanno ot– tenuto che 100 voti di magg ioranza sul par– tito s::i.lvcminiano nelle elezioni ammi nistra– tive. E a ì\lolfetta i pan siniani. che qui si chiamano repubb licani, non hanno a rdito nep– pure presentars i alle urn e il giorno 26 luglio, lasciando che il Salvemini fosse eletto consi– gliere provincial e con .,s50 voti su 10.000 iscritti. Nel collegio d i Bit-onto, dove Salvemini non ebbe che.. 13 voti, pochi mesi dopo le ele– zioni politiche . i fautori de l candidato pre– fettizio !m ono espulsi a furia d i popol o dai mun icipi di Bitont o e di Giovinazzo. Nelle elezioni ammini stra tive di Giovinazzo non si son ncpp m c presenta ti a.Ile urne , e il parti to sa lveminian o ha conqui stalo il co– mun e con 1290 vot i su 2800 iscritt"i. .:\ Bi– t onto nelle elezion i a consig liere provinc iale, Sa.lvemini è riuscito con 333.'i vot-i, nel terzo paese del collegio, a Terlizzi, gli avversa ri del candidato prefettizio hanno conqui<.tato il comun e con cir ca duemi la voti cli maggio – ranza. ·Nò gli effetti del!' avere efficace mente ri– chia mat o l' attenzione di tut to il paese sm siste mi eleUorali giolitt ianì, si sono Emitaii ai due collegi di Bitonto e di ì\lolfett:a. chò in h1Ua la provincia di Ba.ri circa la metà dei consigli com unali e dei seggi aJ Consiglio pro – vincia le sono stati conquistati da gli avversari cli quei 12 deputati ministeriali, che il pre – fett o Gaspcrini ha mandato alla Camera I' ot– tobre scorso. Sarebbe troppo semplici sta spieg are il Ceno– meno soltant o con l'csscr::;i trovato un uomo. che ha sap ut o non la.sciarsi strangolare sen– za gridare; ma non v' ha alcun dubbio che anche que sto ha esercitato una grande in– fluenza. I.a rortu nata. combinazione de l cam - 1 biamcnt o di ministero non avrebbe avuto tanta forza, poichè anc he sotto il n;iinh,te ro Salandra in prov!ncia di Bari è rimasto lo stesso prefett o di Giolitti. cho aveva tutto l' interesse di non dim ost rare con le elezioni ammini 5,trative l'enorme tru cco da lui com– piut o con quello politi ;he dcli' otto bre sco1so. Pur ora i suoi sopru si non sono terminat i ; a ~IoHerta. e a Bit onto, al contrario che in tutti gli altr i comun i, le elezioni comunali sono state rimanda te a tempo indeterminat o, per – chè se •fo~sero stato fatte adesso insieme a que lle provinciali i faut ori dei deputati elett i in ottob re non avre bbero racco lto nepp ure un voto. l nvcce quando la Camera li abbia conva lidat i, chi sa che non riesca no a riac– ciuffare quei muni cipi , senza l'appoggio dei qua li la prefe ttura non può far qui le elezioni polihche? In ogni modo, qu alunque sia la. causa pre – domina nte de l fenom eno . è notev ole che si sia incominciato a sferza re, con le re<:cnti elezioni que l legame spesso dclit.Luoso fra am– mini st razion i com unali, deputati e governo che costitui sce il sintomo pi11 grave. de l no- \ st ro mal cost um e politico. Sapranno i vinci – tori trarne occasione per altri e maggion progr essi democratici ? Osiam o spe rarl o ad una. sola condizione; che si dia subit o opera a quella organi.;:za• zione e preparazione delle schiere el<'t' orali, che è indispensabile, perchè non si lascino sopraffar e e sbandare alla prima occasione in cui sì tenterà dì perpet uare i siste mi elet– tora li, che non oso chia mar e giolittian.i, per- I chè erano in uso frn da quando Giolitti non esisteva, ma che certo egli ha qui reso pii1 acuti e pili mal vagi. C1\ RLO :\f ARANELLI. Frammenti di vita italiana. Come un prefetto rispet ta i mag istrati. Esiste in Italia una legge comunal e e pro– vinciale ; cd in qt~csta legge comu nale e pro– vincin.lc esiste un articolo 53, il quale stab i– lisce che una copia delle liste elettorali di ciasc un comune sarà conservata negli archivi della prefettura, e le liste sono ostensibi li a chi unque, e chiu nqu e può copia rle, sta mparle, mett erle in vendita. Or è avvenuto a Bari che un cittadino ita – liano volendo prend ere visione delle liste elet– torali ciel Comun e di Bari depo sitate nell ' ar– chivio della Prefettura, non ha pot uto eser– citare q uesto suo diritto, perchè al famigerato prefett o Gaspcrini così garbava. Ed ecco come il sullodato prefett o, per raggìuogcre lo scupo prese in giro il cittadi no, la legge e i magi– strati. I. li cittadino, Di ;\lauro Giuseppe, a.nclò dap– prim a persona lmente a domandar visione della lista . E gli fu negata. ;\lanciò, allora, un ufficia le giudi ziario. 11 ) la •- scrive il Di ;\lauro noli' esposto al Giu- 11 dice della l., pretura. di Bari. in data 11 lu– • glio t91.! - con grande sorpre sa . prima «l'ar chivista della Prefettura rispo :e che ncl- 11 l'A rchivio della Prefettura non trova,~asi 11 depositata alcuna lista, e di poi. il Scgrc – • tario dcli' Ufficio Elett orale presso la Pre - 11 fettura 'rispose: che non era tenut o a rispon– te derc se e quando fosse stata inviata la ri– uchiesta. lista della qual e non sarebbe tenuto 11 a da.rnc vision~. • Il vero è però che t.alc esemplar e non fu • mai redai to e tanto meno depos itato ciò Biblioteca Gino Bianco che c~titmscc una e, idt:ntM •ima viola,ionc di Legge, dalla qual e potrebbe a,·en.1 ben anche la nullità clt tutt e le operaL.10111elet– torali •· Per ottener e la confe rma o la sme ntita le– gale della sua affermazione, il Di .\lau ro fa– ceva istanza al Gmdicc, affinchè volesse ac– certare personalmente pres::;o la Segreteria o altri l.:ffici della P refettura la e;:;i..,tenza delle liste, potendf' da un momento ali' altro scomparir e qu esto stat o d, cose,. E 11 Giudice, :,cmpre in forta dcli' art. 53 çlclla legge comnnal c e provincial e, deliberò, in data 11 luglio, l'a ccesso nel locale del l.-'.\ Prefettura. per accerta. re quanto nel n con,o era espos to. E qui comincia 11 buono, come risulta dai due seg uenti vcrlxl.!1. Il. « L'anno 191.1. il giorno 11 lugllo 1n Bari «alle or, 13,-i5'; « Noi avv . J anizza Angelo G1ucl1ce de l • 10 )!andam ento d1 Bari, ecc. ccc. ci ::;ìamo • recati al .:o piano de l Palazzo della Prcfet - • tura. e propriamente net loca li addett i ad 1 Archivi della medesima. e qm abbiamo fatta 11 domanda ove s1 trovasse l'Uffi cio Liste • presso del quale dovr ebbero trovar:,1 depo- - sita ti gli atti sud detti. • Nella sala di aspetto di detio Ufficio ab- - biamo rinvenuto gli uscieri, i quali ci han no «dichiarato che proprio l' Ufficio Liste è in 1 que sto momento chiuso essendo I' 1mpi('gato • ivi addetto allontanat o seguendo ti suo orario « clt Ufficio per ritonwrvi alle ore sedici. Che 1 gli altri Uffici cicli' Archivi o eran o ape rti , Allora Noi Pretore abbia mo invitati dett i • Uscieri a fare venire alla Nostra presenza 1 qualche altro impiegato add ett o agli Uffici • e si è prescnt..'ltO il sig. Domenico Hot"clla • fu Angelo Archivis ta eh Prefettura, il quale • ci ha dichiarat o che egli è addetto al!' Ufficio « Gene rale Am ministrativo e che non ha al- • cuna ingere nza nel ramo Ufficio Liste il • quale momcn tancarnc ntc è chiuso e quindi « non ò in gTado di dare schianme nti nè dt .:agevolare in alcun modo la Giustizia. • A questo punto la parte 1icorrcntc fa ri- • levare che I' Ufficio Liste, che sare bbe la 1 stan,m N. 3 che sporg:e nella sala di Udienza • de lla Giunta Provincia le è apcrt~1. - Noi " Pretor e con::;tatiamo la. verità della as::;er– • zionc, ma il sig. Rote lla, cl1chiarn 11do che «egli non ha più nulla eia veder e, si allontana, e1 ;,on rispondcm/o agi, 111v1// che No, G11,d1ce • glt rit•olglamo d1 contim wrc a rmwn cre al/a, • .Vostra prestm ::a per /e opportune imlica z,0111 • e poss1b1/mn1tc />er accompag11arc/ 111 detta « stanza .V. 3. - Ciò posto, poichè la sta nza N. 3 che tro – .:vasi aperta non si ha cert ezza sia effettiva– - mente I' Ufficio addetto alle Liste, trov an - 11 doci nella impossibili tà di prosegui re nelle • operazio ni, ciancio atto di quanto sopra, ri– " mandiamo l'a ccert amento richie.<:.to a l mo– • mento pii1 oppo rtuno 11. 111. • L'ann o 19 1.1 il giorno 11 luglio in Bari • alle ore 16,20 ; te Noi a.vv . Viola Giuseppe V. Pretore del • 1° ) !andamento e<:c. ccc. In sost ituzione ~ del tit olare impedit o. ccc. ccc., ci sia mo • recati nei locali della R. Prefettura e pro– " priamcntc nella sala di aspetto del/' ultimo a: pia 110, ove abbiamo tro vato l' Usciere di • serviz io Sig. Oc Bellis :'.lichelc. • Allo stesso abbiamo domandat o, se, l(il t– « sta l'orario dato stama11e fosse aperto /' Uf- 11ficio Liste,' E Cl HA DI CHIARATO Clii ~ -r:w- 11 VASI CHIU SO, PERCHÈ L'ORARIO DI SE RVI– I ZIO DI DETTO UVFICIO li SINO ALLE I.J. Avendo « lo stesso usciere dichiarato che trovasi mo– .:mcntancamcnte in ufficio il Consigliere di • Prefettura cav. Calvino, abbiamo interpe l– " lato il predetto Sig. Calvino al riguardo; e • ci ha dichiarato che giust..1. Decl'cto .Prcfet - • tizio del 2.1 giugno s. l'orario degli ufficii ò « nei giorn i fcr;ali da lle ore otto alle 1.1 e nei 11 giorni festivi dalle 9 alle 12. 11 Ha soggiunto che se nel momento I' Ur– « ficio Liste trovas i mater ialmcn1e aperto, tut – «tavia l'uffici o stesso non è in funzione, pcr- 11 chè mancano gli impi egnti addetti, non es– • sendo gli stessi obbli gati a trovarvisi fuori • orario . 11 Il ricorrente nonostante queste spiegazio ni, .:insiste pcrchè si proceda agli accertament i « cli cui nel ricorso sudd etto. ln segu ito a ciò «ci siamo recati negli Uffici del S;g. Prefetto «cd a vendo richiesto dello stesso, ci si è pre– «sentato il Sig. Provenza Domen ico al quale e abbia mo comumcato l'o bbietto della no– .:stra presenza. II Provenza. ci ha dichiarato 11chc ne avrebbe riferito al Sig. Pr efetto ccl .: infatti sì è allontanato a tal fine. Dopo poco " è tornato per riferirci che potevamo fare 11 lc nost re richic.ste al \ 'ice Prefett o Ca,·. De • Picri. Siamo per tanto ritornati ,\I 2° piano, on:· siamo !)tali ricev uti da l (a, Dc Pleri, il quale in seguit o alle nm,trc domande rela– ti ,·e al ricorso del Di .\la uro. c1 ha dichia– rato quanto segu e : Che ~endo l'ora– rio dd la Pr efettura stab1hto g1m,ta Decreto Prefettizio del 24 Giugno ulum o dalle ore a.Ile q nei giorni ferial i e dalle 9 alle 12 nei giorni fc:,tivi. non può aderire alle richie - • !)te della Grn!)rizia, perchè i fun1i onari in- • caricati an che per disposit.1onc di Legge a questo servizio sono 111 questo momento as– sclll1 essendo le ore 1 7,30. Noi \'i ce Pretore, vista la materiale im– possib1htà ecc. cc:c. rinviamo a momento più opportuno il prosieg uo de lle opcratio nì medC!>lllle, Del che si è reda tt o ti presente verbal~ che viene sott oscritto dal ricorren te, dall' avv. Schirone e dall'ufficio. e non i i ì dall'Usciere De Bel/is. dai Consigliere Ca/muo r dal Vice P,-efetto De Pien che ha m10 dichill ralo 11ou ■ OCCOl'rere •. ;\I ORAL IT \ Imp ara , o giovinetto, da un Prefcuo elci Regno d ' Italia come si rispe ttan o le legg i e si prendo no in giro i magistrati. PER LA SCUOLA DI CONCORDIA (già Colle di Fuori) nel!' Agro Romano. E. T. )lu :so. Sac. L. )Iar chett ì Somma prec edente L. 263.So )> 15.<o ~ Total e L. 281.30 AN GIO LO G10VANNOZZ I, g-ere11/e-respo1t.rn6ile. Flrea te • Stab. Tip. Aldloo , Via de' Rr.aal, Il · Tel. 8-35 GIUS. 111\TERZR & flGlll - Batri EDITORI LIBRI D'ORO ANILE A. - La salute del pensiero. (N. 4) di pp. XV! 184. L. 3,00. P REFAZIO~E. - PARTE P RI MA : Pensiero r pcrsona/itcì 11m(ma - L' e110/11z/o11e dcl– i' uomo - Sistema 11en•oso e sensazione - PARTE S ECO N l)A: La nostra vita organica - La nostra t•lta me11tale - Pensiero r cer– vello - La tiolont(ì libera - I.e energie 11111a1e - La salute del pe11sic1'0 - Il trionfo del pensiero - La nostra coltura - L' edu– caz1011r del/' uomo - PARTE T ERZA : Le malatt ie del pensie ro - I 1111ovi doveri del medico - l" ,:ostra salute. Antonino Anile ò mcrit-a mcnte noto come uno elci pii1 valor o~i scienziati dcli' H,1.lia d'oggi, medico-scienziato e lct tcrat,-pocta insieme, di labo 1iosa ponderazione, sere na figura di !':Crittorc d 'austera nobihà mora le. E questa sua opera felicemente origina.le , che ora oflrin mo tra i • Libri d' Oro •, è però scientifica e pratica insieme. di di– vulgazione d'i dee e di profilassi mora le. I....-7. vita umana è 1m sol nucleo unitario il cui centro è il pen siero : ogn i concepito dualismo fra materia e spirit o, positivis mo e .:;pirit ua!is mo, scienza e ideale non riesce che a sco mpor re qudl' e<1uilibrio, nella cui ricerca è la verit à , nella cui conquist..1. ò la perfetta. sa lute della nostra vita, che è vicenda cli materialità che si spiritu aliu .a e di spi ritu alit.ì. cho si matc rializ;,,a, Così possono le scienze natura li stare a base del più assol uto idealismo, cd è il pcns icr -i, al centro della vita nostra come di tutta la vit a universale. 11 maggior nost ro sforzo per raggiungere la salut e fisica e felicità. interna non è perciò che conquista di noi stessi come spi rito, volont..1. di possederci inter amente, perchè tr oppa umanit..1. sof– fre incurabile dai mcclici e di cui il benes– sere non può ristabi lirsi che nella riequili– brata s..1.lutc del pensiero . 11 medico resta inope roso dinanzi a una molt-ih1dine d' in– formi. ncvropatici , abu lici. infelici cl' ogni maniera. cho rcc:lamano invano la nostra assistenza. • Non nuoce, scrive l'a utore, se fra tanto forme di profilass i si pensi ormai ad una profilassi morn le. V'è tanta parte d ' umanità dolorante che non soffre che della ma ncanza cl' un sostegno spiri– t uale... E non v'è amb asci a che non scom paia sotto una nuova rielabora zione ment.'l le. Uo mini affranti. per i quali non fn bastevo le alcun bene este riore , si sono riempit i d' encrgiri al primo tentat ivo che han fatto di possede rsi •· Quindi il libro, che come divulgazione cl' idee vuol essere di,ffelazionc cl' umanità e dei suoi pii.1 schietti valori i<lcali, riesce opera d'aiuto e conforto per chiunque ab– bia bisogno cli serenità : esso è animato da spirito benefico e dal più alto scnl i– mento umano. ]I medico oltre che giovarsi della scienza atti nge ai risu ltati pii.1 eccelsi e puri del pensiero. Dirigere commisti oni e vea:lla •Il• CHa Bdllrl,e OIUS. LATERZA & FIOLI. Bari .

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