L'Unità - anno III - n.27 - 3 luglio 1914

• VND01ou , problemi della vita italiana. -Si pubblica il Venerdì in Firen ze - Direttore GAETANO SALVEMINI - Direzion e e Ammini str azione : Lungarno Vespucci J2b - Abbon amen to annu o ordinario Lire 5 per il R egno .e per i paesi italiani dd l' Austria e della Svi zzera ; per l' ester o Lire 7,50 - A bboname nto sostenitore Lire 20 ann ue - Un nume ro Centesimi 10 - Con to corrent t.:con la po!.ta, Anno III - N, 27 - 3 Luglio 1914. 5O'.\ IMARIO: Inasprim enti tribu tari e riforme doganali , Co::..n: DI CAVOUR. - L'o struzioni smo, L' UNIT,\. - La comm ftsione per i trivd lamrnti, AGRICOLI\. - La nuova Albania, OnSERVER. - Il Pa rtito Socia– lista ed il problema doganal e, G INO SCARPA. - Framment i di vita itali ana. - Per la scuola net!' Agro Rom ano. In asprimenti tributari e riforme doganaH. (Dall'opuscolo della u Voce 11 : Cavour anli• proiezionista, cent. 20). I. .15 aprile I851. Ma, o signor i, quand'anch e la riduzione da– ziaria e la riforma ecuno mica ·dov esse ro pro• durre un qualche ribasso ne:le nostre entrate, sarebbe ques to un motivo per nc.,naccoglierle ? -Certamen te il Ministero si preoccupa.... dello stato delle nostre finanze.... E ben ne ha dato egli delle prov e avendo avut o il coraggi o di proporre al P~rlamento una ser ie, disgraziata– mente non piccola, di nuov e imposte, aven do avu to il coraggio di and are incont ro ali' impo– polar ità che tosto o tard i cade sopra coloro · •che hanno la mala sor te di unir e il loro nome a nuovi balzelli. Ma è appun to perchè il Go• verno è nella necessi tà di far soggiacere il paes e a nuovi balzelli che eg li ha avut o il fermo proponimento di opera re la riforma da – ziaria. Nel sistema attuale, o signori, i consumatori pagan o tre specie cP imposte. Una va nella cassa del Governo, una nella scarse lla dei con• trabban dieri, finalmente una terza neg li scrig ni dei prod uttori privil eg iati. Dunque per ottenere {111 v,o dotto come uno si ;,ie~c a<.! :n;porre aU:a .società un sac rificio come tr e. Ora, sicuram ente è ques to di tutti i sistemi d' imposte il più cattiv o, e tale da richieder e la più pronta, la più radicale riform a. Credo dun– que, quand'an che le prop oste rifor me daziarie dovessero diminu irci il prodo tto, non ne scapi – terebbe il paese, perc hè avrebbe guadagnato due o tre volt e, e forse di più, quanto il te– soro ha perdu to. In definit iva la ricchezza del tesoro è in ragion e della ricchezza dell o Stato , e se le altr e risor se non basta no a compensa re la perdita sulle doga ne, il Gove rno, il Par la . mento chiederanno al paese una part e del be– nefizio che gli ha pro curata la riforma econo– mica, e i contribu enti volentieri l'acconsenti– ran no, poichè avrann o se mpre un benefizio real e e positivo. Il. 11 febbr aio .1854. ..io credo cho esa mimmdo la que stione finan– ziaria sotto tutti i suoi aspe tti si verrà :i rico– noscere che appunt o perchè noi versa vamo nell'an no 1851 in condizioni clillìcili, appunto perchè ques te condizioni sono tutta,· i:i grnvi, noi abbiamo fatto bene cli ent rare nel 1851 nella via della libertà commercia le, e faremo meglio ancora proseguen do ,~ella via stessa, ~,pplicando all'i ndustria ag ricola quei pr inripii -che allora abbiamo appli cati al!' industria fab – brile. Noi fummo costre tti nel 1851 di ricorr ere a nuove tasse onde dimir.uire il disavanzo che prese ntavano le nosire finanze . Noi siamo an– cora costretti in quest'an no a chiedere nuovi sac rifìzi; ebbe ne, egli è appunto per ciò che nuov i sac rifizi dovevano ess ere impos ti al pae– se, che si doveva procurarg li da un altr o lato un compens o, esonerandol o d:llla tassa che, a cagio ne dd sis tema prote ttore, esso pagava non solo all'ernr io, ma alle industrie privile – giate. lii. 27 mag g io 186 1. .... l"es per ienz:i fatta nelle antiche provincie dello Sta to dimostra la verit:\ di ques ta se-nw lenza, cioè che qua ndo dove te stabilir e nuove imposte clovete procurnre a chi ha da paga rle alcun sollievo col diminui re quella tassa che era stabilila a benefizio dei proò mtori. Oifnlti dopo gli eve nti del 1849 il Governo delle antich e provinc ie, per far fronte ai pes i de lla guerr a pass ata, per poter conservare un'at– titudine degna de l prin cipio che aveva p1·eso a sostenere, dovette aggrava re la mano ai con• tribu enti ed imporre nuove tasse. A fronte di ques te necess ità il Governo ebbe il coraggio di proporre, di effettua re una grande riforma daziaria , di ridurre cioè quasi della metà i dazi sulla maggi or par te degli oggett i ma1HI· ' fatti, di ridurli dei due terzi per nlcuni ogge tti, e di toglierli recisame nte per gli ogge tti cli pri- 11:a necessità, come pel gra no. ~ 1 !::;;~nt:, signori, ho l' i:1ti111a ..:c-.nvin-:ion~.... che fu in vir tù di queste rifor me daz iari e che i contribue nti ha nno potuto soppor tare con pa• zienza le nuove e molteplici imposte che il Parlamento ha dovuto snncire. Credo quind i, signor i, che le' riduzioni nei clazi doganali, se sono sempre opportu ne <1uand o vengono fatte con giudizio, sono una necessi tà quando una fatalità vi costr inge ad aggravare la mano so· pra i contri buent i. C ONT I~ 01 CAVOUR. L'OSTRUZIONISMO Di fronte ;1 \' ostruz ion ismo, co me di front e agl' in cidenti insurrezional i dello sciopero genernle, que lla ma5sa ;1polirica del!n po– polaz ione - senza il cu i consen so nè: co n– St!rv;1tori nè: democr:a ici potra nno mai re.1- lizzare vittor iosamente nessun piano d' a– r.ione - rim;1ne disor ientata e rnrb;1ta, e con t inua a donrnnd:u si, come i disc~pol i di Cristo veden do lo sperpero che b Sam ;iri– t .1na facev;i deg li unguent i prez iosi : Ad quid perditio bare ? Non che l'o struzioni smo, com e lo sciopero insurrcz ion:.tlc, sien0 con siàe1at i ' a priuri come atti ncfrtncli. Tutt' :iltr o. Larg he on– d ate di malcontento :1ttraver s;1no In m3 ss;1 :1polit ica, e l:t rendono tutt ' nitro che ostile alla opposiz ione p;1rl:1mcnta re. i\fa i fini po– sit iv i di que sta oppos izione non ap 1rniono chiar i. Cn os truzioni smo senzn progr.1mma non può rnccog liere intorno a sè: consen si più brghi di qu ant i ne abb ia raccolti b rivolu zione senz;1 progr:amma . C'è un disavanzo finanz i:uio :1.sai grave . A que sro disavanzo occorre provved ere. 11 i\linistero attu ale ha er<>ditato dal Ministero prece dente un insiem e di esped ienri fiscali di pronto rendimento. Li ha :accert:i.ti . Ne domanda l'approva zione . })romette di pre– senr:ue a nov emb re un progetto di impo sta pro gressiva e di riform a dei tributi locali, chi edendo :dcuni mesi di tem po per pr epa– r:1rlo. - 1 soci;1listi si oppongono :111'appro– vazione <liquelle pr oposte : di..:hinrano di non nver ~ fiduc-in nel\;1 prome ssa del i\linistero : sono nel loro diritt o ; e sono nel loro diri tto , :anche se acc-entu:rn o fino nll' ost ruzioni smo l:i. loro opposizione. Jl! a quale p rogramm a .fiswl e co11trappo 11gono a quello del Co– vrrno ? Se essi voless ero l' :1narch ia, ;1vreb bem r:1- gionc a t:i.gli:ue i viver i :i.Ilo Srn to, senza pr eoccu par si d' ;1lt ro : l' nn;irc hia non hn bisogno di progra mmi d i governo nè in que– sto nè in nessun ;1lt ro c;impo: le bas tn de– molire og ni orga nizznzione stat:i.lc : gl' in– dividui , :1bbandon ati a ~è, cerc heran no e trover an no in nuove forme di org:m izzaz ione volont :1ria gli eq uilibri più 3cfatt i nd assicu– rare a ciascuno il magg ior benes sere attra – ve rso la più incondiz iC'na ta libcrt:ì . i\l:i. anche se fossero convinti che la so– cietà capirnl istica è giu nta all':-pice de l suo sviluppo , e l' ostruz ionismo pa rl:unenta rc dovrebbe avv iarla alla estrem a crisi rivolu– zio narin : :mr he se non si propone ssero ;1}- tro che di ;1rri var e, attraver so un a crisi p;1rlamentare ;1d \llla rivoluzione repub bli– ca na; - socia listi e rcpubbl ic:rni dovreb– bero nve re ben chiaro in tesr:1 un pi;1no fin:i.nziar io e fisca le, che dovrebbe prendere per punto cli parr enza le neces sità :1ttuali e sodd isfarle e supcrnr le. Ora questo piano, se l' hanno in test:1, perchè non lo <"spo ngono ? Sarebbe tanto <li gu:1d;1g1rnto per b efficacia della loro oppos izicne . - E se non hanno in test;1 nulla, perc hè tnnto :lffann ar si a com rasrnre -=-: '!)V lo pi :1110 1 ,osit ivo dì provvedimenti fiscal i che rsisrn ? P rotestare che il pae se non ne può più da lle impo ste, è giusto cd è uti le : ma oc– o:-orrc spicg:i.re in che modo, datn la sit un– zione attua le, ~i poss:-ino ev itare o ccmpen • sarc le nuove imposte. Pr ote st:-.re che non sia stata m:i.ntcnuL:a la prome ssa di f:ir p;i– gare le spese de lla guerr:i. ai soli così detti abbienti, è giu sto cd mil e : m;1 occo rre spieg;:ire con qu;i\i diver si strum enti fiscali si possan o cflìcacemente sco rt icare i sullo– dat i :i.bbient-i. (Fra p:uen tesi : in un p<1ese, che h:i la st-runurn econ omica e la pre ssir.ne tr ibutnri a dc li' Itali :!, non è possibil e esco– git are tasse nuove che non v:tcbno :1 c:1dere per nove decimi sulle spa lle <lei pezzent i : bisog n:i esser e somari com e l' on . Giolini e pro fesso ri co me I' on. Alessio per non vedere questa verità clemcnt:ir e). Bisogna , insomm :i., convin cersi ch e, ;1\ punto a cui è arr ivat:-. la coscienza politi ca del nostro p:icse, b tau ica esclusiva ment e rrir ica e nega tiva non va più . Bisog nn che i p:1rtiti di oppo, iri one si mos trin o cap ac i, non solo \ii critic;1rc l' opera del Gove rno, ma an – °è hc di f:ue meglio, o per lo meno di far e... diversamelll e. La semplice cr itica negn tiv :1 tut ti temo no, resi diffide nti d:i.lla espe rienza de l pa ssato, che sia un sempli ce t rncco par - 1:imen tare :1vente lo scopo di sos tituir e nd una com binazione perso nale un' altr:-. com – bin azion e che fa rebbe alt rett anto. E poi– chè la nuova co mbin az ione, in qu este caso, non sa rebbe che una cornbin ;1zione giolit– tiana, ce rt ament e peggiore della salandri a– na, - ecco spiega to perchè l' ostruzi oni– smo urgativo non tr ova nel paese una suffi– cient e zona di risonanz;1. Semb ra un a ma– gn ifica ruorn , che giri spos t:\t a fuori dai suo i ingra nagg i, mcr tre il resto dclb mac– ch ina stn ferm o. E ppure e' era un magn ifico progr amma 1blioteca Gino Bianco fiscale da contrnpporr c a qu ello de l Go– verno, giolitt i:rno o sa landr i:mo che si;i : un programmn pratico, e nello stesso tempo rivùlu z;o11ariv , i111mcd!.ltv , e nello ste ~~.1 temp o prep;1r:1tore di più vaste aud ;icie; e c;1pace di tra Scin:1rsi dietro, non sol:11ncmc le sch iere socia lisre, ma i qu at rro quint i de lla n:.tr.icne; e tale da giustificare non solo l'o struzioni smo parlame ntare, ma dicci sciop eri gener:al i consecut ivi e a)trettant c rivoluzioni .... su l serio . Sissignori - si poteva dire ali' on . Gio– litti sci mesi or sono, e si poteva ripetere orn ali' on. Salandrn - : sono nccess:i.ri iii I ta lia duecento milioni di nuove r:i.ssc pcT equilibrnr c il bilanc io dello Sta to e per d;ir c :-.Ile fin:rnzc loca li b cb st icit:i. nece ssar ia ad una intensa vita com un ale e provinc iale. ì\la b m;1ssa della nostr:i popolazione non può soppo rrnre questo nuovo c-mico, se non le d<1tc un compenso nel momento stesso in cui I' :.tggrnv;1te. Abo lite, dun– que, imme<li;1tamente il dazio sul gr:mo ~ s<1r:1nno So mili oni di rnssa fiscale e 160 milioni di protez ione dog:ana le, di cui libe – re rete la nazione . A compen sare gli So mi– lioni di entrate dog;1nali, che cosi perdere – ste, elevate di 20 lir e :i. quint :1le la tnssa di fabbr icaz ione sullo zu cchero, ridu cendo la prote zione dogan::ilc .1. 5 lire ::i. qui nrnle, cd :i.vretc un:1. m;1ggiorc entrata di 40 mi~ !ioni annu i se11u1 nrssrn\ aggravio dei ronsu– mnlori. Abo lite inolt re il pro tezionismo si– de rur gico e le protez ioni di secondo grndo, che ne d ipendono; e mentr e il nostro popo lo avr;\ un ult eriore sgrav io di irnpo src di circ:1 90 mil ioni .1nnui, lo Stat o - ch e è con sum ;1tor.e d i ferro e cli prodott i di ogni genere, su cui pesa cli ri.mb; ilzo il prot ezio– nismo sideru rgico - rirroverà in economir sulle forn iture gli altri 40 mili on i, che gli occorrono a compen sare b perd ita del da– zio sul grnno (b cui abolizione, del resto, d:1 sè: sola nllegger ireb bc il bilnncio de lla St:lto di circ:l 5 milioni ;11rnui, che l! il so– pra prezzo dognnnlc del solo gr:ano consu– mato dall' C$Crcito) . - Accettate questo progra mma ? vote remo le vostre tasse. Se no, no . E il nos rro no, vuo l dire ostruz io– nismo. Si pa rln tanto di « riforma tribu taria >1. Qua le riform :1 tributar ia più audace e più profond;1 di quc st:i, che libererebbe la n:1.– zionc di un agg ravio di circ:1. 300 milioni annui, ;1lmcno ? - L:1 direzione del P :n ti to Soci;ilista rivolm.ion ;1rio dom :i.ndav a nel no– ve mbr e passn to << misur e r:1dic:di di espro– priaz ione >1 per front eggiare le spe se della guerrn : Qtrnle cspropr i;1zion e più aud;1ce di <1uc– sta che farebbe pass nrc 300 milioni di red– dito annuo dalle tn sche dei gra nicult ori, zu ccherieri e siderurgi ci in quell e di tutt o il popo lo ? - Ed eccolo, signor i naz iona- listi, un ese mp io del s;1crifìcio, che vo i an– date pred icando, dcli' int eresse dei grupp i a qu elli della n;1zion e : fare pagare le spese della guerra ai picco li grupp i di ma sna – dieri, che divorano le ossa dcll' It alia (della ca rne non è il cas o di parlare : non ne ab – biam o mai avuta) . - Ed ecco la per i rivo– lur.ionari sul scrio un a rivo luzi one in ca rne

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