L'Unità - anno III - n.27 - 3 luglio 1914

Un altro caso dell'on . Caso. I. on. C, so deputat o cld to ll1.•gio d'. \lt a mur ,1, è l'u omo dei c:1 ...1. l'na volt a gli cap1t.1 cli prt..•-.t.·nta n• a lla Carnt•r,1 un proge tt o di lcggr l)('f far pas:-.an• il ..,t•n i.110 d 'o rd ine pubblico nd lt.· t:a mpa gnc dallo Sta to, che riscuo te I La'isC appunt o per qu c:-.to . ai prop rietari cl, lt-nl ' un ritorno del feudalismo mcd icwdt·, th1,.·il Senat o bocciò scn✓a di-;cussionc. Vn ' al t1,1 ,·o\ta gli capita a lui, alta stirp e demo - crati <:a cli ;\ l"l..'n..• I' app oggio d ctto ralc c\t•l , on tt.- Ccntil oni. Ed ora gli capita di a vere J)t..'rclut o l'am ore giu.,t' appunt o dei preti del <:onH• Ccntil oni C,ml' ' fu , io noi -.o. :'\la c1t1l'"to è cert o cli(' in , h ta della prima lott a a mmini-.tra ti \'a, i dcrit,111 di .\lt amura si sono a n ·isti a 1111 tr,Hto che e' è dl•I ma n.:io in Danim arca, e h;.111110 c.lclil><:rato di co:-,tlluirc un • Circ olo di <.·nlttn ,l, rdi gio nc e p,lt ri,1 au to nomo dall ' ono fl:\'olc C1'i0. E 11 :- J.:•t1gno pubbli cano un nu – mao unico J>rim1pa .. ", i co nt enent e un elenco qu .1~1 eterno delle orni ... -,ionì e <lellc colpe di c1ul"II' ammini ...,tra ... io11e..· CH o, di cui fino al i, ~111g 110 i cleri cali erano M. .'lllprc stati la piì1 !-iuua lm<;c. I. ' on. C' a.so non è tardo a ris1>ondcrc; e in 1111.rniL·ra cloqn cn tc. Convo ca un com izio nel k.ltm , e qui i111p,01•t•ls11 una grande concione ant1dc.•ricalc ; mentr e un prct<- che s'è avvcn – t11r.,to che 11 buon Dio l'aiuti' - nella folla clcgh ammirat ori dC'I deputato cx-g enti Ioni.mo, è m<.·~so alla poll.\ con maniere non d<.'1tutt o cri,ti;w e. E pt.•r 1.:onsolidarc, diciam 1:n,ì. 11 carattere della nuova f~ c anticlericale, 111 t.'111 entra il partiio della prefettura, è afli~so sulh.• mura clc.·llacilt1, un manife sto breve, sue– <. 111to c com1x.·nclioso : una listcrella cli carta , Mt cut cl ~tampato un pugno chiu so col dit o mt'<.lioprote:-o in atto osceno, e sotto la sc rit – ta _\i preti ! i primi p.1ss i !)On quell o dcl– i' U<;CIO •. Fu mai eloquente Dcmo slcne o Cicerone , p,,rl ;m clo in prop ri,l o 111a ltru i difesa? i\la i pret i tornano all'attacco. Le acc use assumono 1111 caraL tcr o piì1 personale in un ah ro numero unico .- In mar cia • : I.' on. Caso JXr mcdi,tti onc in co ntr.\lt o privato si s..-ucbbe hqni<lata una provvigione tropp o grossa (-1000 lire per qnakhe giornata di brighe in curi e notarili o in tribunali ), e si sarebbe assicurato un benefi cio di -11,000 hrc con una clichiara – ✓Ìonc firmata. dai ~uoi due clienti. dei quali , 1cc, crsa uno, as sicurerebbe di non aver firmat o nulla . Le nuov e accuse richieggon o pr onta ccl e!-auricnt o confu ta1ion e. Pr esto 1a t10 . nuovo listarcllc ai muri: nuovi pugni dutht con relativi d1t1 mcdi prot~i come in nanzi è ~piegato ; enu o,·c scritte : .\I PRETI 1 Lt· buglt- co11ducono rl, llAK C1,, alr mfe rno Qui potrebbe sembrar e agli ingenui di toc– tar le vett e elci subl11nc. :\la e' è un pili su – hlimc. Qllakhc giorno dopo, nuove lista rcllc, nuovi pugni col solit o dito, e nuove scritlc: ,.,\ L PRETI ! Prc!icnlat (U'IJI ! •. Perdi o ,;;,e I' l 'mt ,ì non addita ali' ammira – ✓ione dl'II' Italia o ciel mond o que ste originali e bellis-.11nc polemiche ct1Ut11u·, io dichiar o di non ,·olcr pllt lcg,::crc 1111 ,:::iornal c così nemico delle più geniali mam fo-.ta .r.ion i d ' un rngeg:no, , oglio dire cl' un Caso, che non è soltant o onore <l<.•I Pa rlamento 1tali.1no, ma sa rà di si <.·uro fra hr c, e alln prns-,1ma incarn azion e ra – din>-g1olitt1ana, alm cn" sott nmoclcra torc della l"tru.r.ion<.1<.•d Ecluca1ionc n;ui onale. È pro– pnn un l>t.·1 ç,1-..0 c1uc, to Ca-.r,, in cu i si rhmi scon ò alk• sode <1ua1tt:l dc li' age nt e cli as-,i– (."llr:t7ionc e dcli' uomo di a ffari , la genialit à dello !>tudi oso (qual che ann o fa a ncora fre– <Jttcntav a la a ule dcli' univ c~ ità d i Cam erin o, ann o~a cos tan.r.a 1...) l'ori ginalità cicli' orat ore (leggere una conforcn, a qu asi inedita sui si– stem i ed ucativi al tempo de lla niv ol11zio11c fr,rnccsc ), I' impe;to del polemi sta, e ~oprn • tutt o I' aui.te rità clelr edu cat ore ! La tirannia dello spazio ci obbliga a rinvia re al prossimo numero la continua– zione della dis cussione suW indirizzo del- 1' Unità; e la risposta prome ssl dal no str o Dir etto re a B. Rainaldi sull'importanza at – tual e del movimento antiprotezio ni sta . L' UN I TÀ Per la Scuola di Concordia (già Colle di Fuori ) Rom ano . neII ' Agro Egrrgio Sig nore, Or son o du e .urni ci ri,,olgemm o agli amici de lle Scuolt per i Contadin i allo scopo cli po– ter e col lor o aiuto costruire 1.111 locale scola– stico in 111ur:1lura in liii villaggio di capanne, per il quale gli :.1bi1a11ti :.vcv ,mo messo insi eme con gra nde sfo rzo una mod es ta so n,ma. C:na parte del prog etlo fu subit o attu ata grazie al gener oso concor so di priva ti e di en ti pubblici e la prima aula della sc uola d1 Colle <l, fuori (terr itori o d1 Rocca Pnorn ) - il prun o edifizio scolastico rura le nella camp agna di Roma - fu in:rngurn 1a il 15 giugno 1912. Da <1uel giorno la scuo la funzio nò regolarmente pe r gli alun ni ma– sc hi d1:;Ivill :1gl,:iO. Il modesto edifici o aveva nelle intenzioni dei promo tori uo grande significa to. Cli abit mti del villaggi o, oriundi tutti di un paes ello collocato n oltr e 900 111. sui monti prenestini 1 Capranica, furono i pr imi e i so li che si fissassero in modo stabile - da oltr e mezzo secolo - su l lati– fondo la.:iale . 11 suolo dov'essi risiedono venne, or so no 1.1 anni , in possesso ciel Comune di Rocca Priora. Una certa anim osi tà si man ifestò loro da parte dcli' r\mministr:izione, che pure riscuoteva da essi abb ondanti tasse e cor ri spo• s te per i terreni. Durante la lunga cont roversia la sc uola in muratura ha dato :il villaggio di capanne , che ritene, ·a fino a ier i - come taoti altri simi li villaggi dcli'Agro - figura nomade e provviso 1ia, la cons:1crazionc d1 nuovo centro stab ile. Ora i contadi ni cli Colle di fuori -di s– sipa ti gli equivoci fra essi e il Comune - sono citta dini elettori cli Rocca Priora e utenti della locale Universi tà agraria. Il pericolo supera to eia qu es to villaggio in– combe su altri gruppi di oriundi Capra nicolli, stabiliti si in identic he condizi oni nei dintorni su terr en i ap1>artcnen ti a prop rietar i privati, in num ero di circa duemila . Cni osservi una car ta elci monti 1\lb ani, scor – ,::cr:i. come il ,·ersante orien tal e appaia tanto d isabita to, quan to è den so di paesi il versan te oppos to, su cui sorgono i famosi C'.lstelli ro– mani. t l'antica imn1cnsa ì\hcchi:1 della Fajol:1, regno di briga nti leggendari. In <1ues te terr e fredde e sterili scesc:ro i Capr:mic otti a sterpa• re il mac chione spino so e impr odu ttivo, crt-anrlo pra ti e campi nelle ,•ali i, rimb osc:mdo il monte con reg olari e molto redditizi boschi di cas 1a– gni. Compi uta qu est'ope ra di vcrn e propria bo• nifica montana) i proprie tar i e gli :10ìttuari dei luoghi ten tano con tutt i i mezzi di cacciar li. Sono circn du emila contnd lni che dovrebbero, con donne e figli, torna re nomadi e ramin gh i per le campagne, o emigrare, spopo land o una regione già cosi scarsa cli ab itanti. A tutti questi poveri e forti lavora tori I' e scmpio e il success o dei loro fratelli di Colle di fuori, i quali in grazia dclln sc uola ri man– gono su lla terra da essi bonific:1ta, dà conforto e fiducia. Perciò, formare di qu esto villa ggio un cen tro sicuro e civile è cosa della mass ima import anza per il bene di qu elle pop olazioni e per l'av\'enire cli tutta una zona della pr ovinci a romana. In q ues ti due ann i si è lavora to assai a Colle d t fuori. Le prime fo1 me <.li pr evidenza e di assistenza s i sono inizi ate per doma nd:1 degli st essi contadini. D., un anno funziona la So– cietà di M11tuo soccorso: frn poi;o si fobbr i– chcr!l. un forno coopera tivo e la coope razion e vuole anche ded1car si a !òiostituirc con modest e casett e le fumos e e peric olose cap:tnne di sco– pigll o. Coperte le sp ese della prima aula (poco ol– tre thwmila lir e) s' i.niziò lo sco rso ott obre il compim ento de-I progetto. Ora le du e aule (art i• sticamcn tc decorate da Duilio Cambello tt i) sono finite: accanto all:1 prima è una camere tta per il maestro, accan to :dia seconda una carnera co– modo o lumino sa per l':1mbulatori o medico , che il Comitato pe r le Scuole h::i fonda to e che !Unziona già da un anno. Due volte la setti – mana un medico vi cura gli am mala ti de: vil– laggio e dei dintorni. Resta or:t da pagare il debito contra lto per b nuova ala del fabbricn to, che costa circn L. 2.100. Di qu es te, iOO già so no state raccolte e i promo tori si rivo lbo no ngli mnici delle Scuo le nella fiducia di avere presto di che es tinguer e il debito. G10VAN:-.J CH:-.A ALE SS,\NORO l\lAR CUCCJ AXTONIO ~CAC CO contadino, Pre:-.iclente della Soc. di M. S. ludirit:,:;are le ojferlt a G1-:>,·Ass 1CE:-.A prtsso il Comi/alo dr/le Scuole dtlf Ag,o romano, Via Torino 16;, Noma. PER LA SCUOLA DI CONCORDIA (già Colle di Fuori) nel!' Agro Romano, Somma precedente L. 213.90 Alcuni scolari di Il Ginna siale di Aosta col loro maestro Dott. G. Marzagalni. Dott. Anton io 8 rnfi Prof. S:rnt1 Buoni . Prof. Nedi:rn1 P. I bimbi Pup:l e Pi ero Zub inu . Euge nio Levi . . Soci della B1blio t. scolastica del Li- 3.- 3.- 1.- 20.- ceo Ginnasi o di S .rndrio (1). 12.- Tota lc L. 26J. So I lo radunato I rniei •ln lenii. 1o-ci della • IJ1blio1oca Scola – •tic11del l.lcoo Ginn u! o "• J)or I~ ,c lu iono fìnalo: in fin di n duta hu parlotu loro della S,uuln ,li Cr,ur,,J,°/1 o ho letto noll'• Unità • /lo 111111 1&11r,/n n,l l°1l,:,t1 R""'"" " : duo li• reno lo ho mcuo foori io per d■r l'cnomp iu, 1101i 1011 cavato <bll■ cnu ,ocla lo, 11h10 10110 1/ 10n ••ceche h per li fu i pre 1cnli Sono cot1 11 lire che vi mandiam o por la Scuola , con'l'i111i che mcsho non 1i po1cn 6nir o ,I no11ro a.1100 di h,• Le Scuol e del!'Agro Romano RELAZIONE1909-1913 con Appendice au :..e Scuole md 1914. Elegante fuclco lo di 94 pag. con 40 illustra:lonf. Per accodi ptts l col C?mito1lo p.:>uiamo dar'o agli abbon .atl dtll' Unità invece cbe a L. 2 ,1 L. l 25. Biblioteca Gino Bianco Agli assidui non abbonati. Il 11ostrnb1on1t1/r ha "" lt1rgo 11umao di ltltori aff,-:io11oti t frdrli . clt paò tr,1sn1r,mo di abbonarsi . E ppurt lulli Jt111110 rht lt1 for:,1 rii 1111 pe– riodico srt1imt1nt1lt risitrlt .solo ,ugli abboua– nu nti. I.,, f 1 nulitt1 ,,I mi nuto ft1ppror 11lflper le nm minùt rrr:ioni gion 111listirln· 1111((li/Sridi fo rti p,1ssi,1it,ì ,. di noir infiuùt, mu h,· qunndo i rit•,·mlilori sono p1111t 11/t ut i pt1g111nr11ti e non 1ro:'fl110oppo rtuno i11t1scafl· nsi 11mo il pror.·e•1to t/1/lt1 r·n ulitn , il cl•,· au,u lc troppo spuso . Il II0ilrO ~àornnlt-. prr r·frtr ,·. hn bisog110 di 2000 abbonati . S1· molti dei nostri /ti/ ori 11011 abbonati fauss a o il piuol o Jfo,....o di nbbonarsi , la ton ti1111n:io11I' r!t·I f.?ÌOrnalt UJ– rtbbr t1is it 11fllli1. ANCilOt.o G10VANNOU1, 1:e,-e11/t-rt:,,p, m.sa/Jile. Flrenu - S111b. Tip. Aldlno , \Ila de' R.-:nal, Il - Ttl.8 -85. Per la propaganda anfiprotezionisfo A. DE VIT I DE MARCO, Per il mez– zogiorno e per la libertà commerciale. . L. ,. A. DE VITI DE MARCO e G. SAL– VEMIN I, Il Regime dogan, le della Libia - L. 0.15 GIRET T I EDOARDO, Trottat id icom– mercio e politica commercia le - L. l. 50. - I trivella tori della nazione - L. 1. G. CABIA TI , Contro gli zuccherieri - L. 0.20. - Pe r il pane quotidiano - L. 0.25. G. BORGATTA, Che cosa è e coso co– sta H Pr otez ioni smo in Itali a - L. 0.55, L. EMERY, C,millo Cavour antiprot e– zionista - L. 0,20. GIUS. llllTERZll & f!Glll - Bal'i ED ITORI SCRITTOR! O'ITALIA DEGLI ARIEN T I S. - Le Porre/ano, a cura di GIOVANNI GAMBARIN - (N . 66) di pp. 464. L. 5,50 ; per gli abbonati alla raccolta L. 4,00. Tra i novellat or i qua ttrocenteschi C ce rta• mente fra i più notev oli e ricchi d' intereso;e il bo lognese Sa batino degli Ari enti, il <1u3lc affermand o l:1gra nd e tradizione boccacces ca, che tan to feconda dov ea poi dispiegarsi nel secolo seguente, vi se pp e infond ere con garbo, che non è già da tronfio prosntor e, ce rto suo spo ntan eo brio e fes tevo lezz a sch ieWt d'im– rnaginazione, che rende con piac evole varietà sempre vivo e fresco e movimentat o d'innu– meri figure il suo volume narrativ o. E tutt avia esso non era più letto da pa– recchi secoli , res tat o appena alla nozio ne curiosa degli studiosi, fra l'inva sione elci tr oppi no,,ellicri pos teriori . Ben tr edici edi– zioni ebbero con rnpida fortuna al lor tempo Le Porrelfme, in poco più che mezzo se colo; ma dal 15-10 in poi non era 110 piu ristampat e integralmente. li Gambarin, che è riuscito a stabilire, in base a raffron ti ca lligrafi l'au to• grafia d'un codice palatino, che le consci va nella forma più genuina, e cioè senza gli ap– piccicati moraleggiamcnti di Sebas tiano Ma– nilio che vann o in tutt e le edizion i clC'I 500, ha cura to appunto s11ll'autog r:1fo l:1presente edi zione , non se nza raffrontare per qualc he rara dubbie zza la prima edizione del 1483. Cosl dopo parecc hi secoli tornano nlla luce le novelle gaiamen te grnssocce e spensiernt c di Sabati no nella forma prec isa che lor diede lo scr itt ore offren dole al suo signor Er cole d'E ste, torn ano con la loro rid ancianeria quattrocenttsc a • all a pos teri ttl. ciel tempo commendate "• come diceva l'aut ore, e nel miglior modo che ìn un'ed izione critica si possa desiderare. In Appendi ce t ristampa la una nove lla, che non farle delle Porrela11e, ma trovas i in un codice pur autografo dell'Ar icnti; e com– pie il volume un util e glossario. Dlrl1erc commlaaloa l t "•lii• •Il• Cua f dllrlct OIUS. LATERZA & FIOLI. 8,rl.

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